

Sento nell’aria parole lontane
di un vento che puzza d’estate.
Odo pensieri distanti
di piccole foglie vaganti.
Il tempo per gioire è passato,
tutto salta al futuro pensato,
un amore, una passione, un odore,
qualcosa che senti perduto.
E le parole arrivano al mondo,
fino al giorno della fine,
alla certezza che il cuore giocondo,
troverà il suo vero fine.
E vivere e morire si equivalgono,
odiare e amare si confrontano,
senza pensieri guardo fino in fondo,
la finestra è uno specchio profondo.
Sapere l’attimo esatto di una parola,
quella che da mesi ho in gola,
trovare, nel buio, l’alternanza di una rima,
di una tenera poesia.
Capire che la dedico, e non poco,
ad una persona precisa,
forse un po’ indecisa,
ma vera e matura,
calma e pura,
semplice e mai banale,
splendida e passionale,
seria e lì, apposta, da amare.
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