sabato 29 novembre 2008

Quando Diggy mangia pesante (leggi come: conversazione surreale per un post inutile)



Cosa succede ad uomo che ha mangiato un pacco di Loacker dieci minuti prima di mangiare un enorme vassoio di pizza? Noi di Diggyger lo sappiamo, e abbiamo riportato per voi, e soltanto per voi, la conversazione che quella notte il povero malcapitato ebbe con un uomo che con i suoi capelli tormentava la sua diggestione...

- Wela!! Lutty!!!
- Eh? Cosa? Chi sei? Da dove viene questa voce? Ma sto sognando?? Sogno o son desto?
- Risparmia le frasi da fumetto, non diventeremo mai sceneggiatori, io e te...e poi chi vuoi che sia? Sono io, quell’idiota del tuo co-blogger! Mi riconosci ora??
- Ah, sei tu, uomo de niente!!! E pensare che io ti avevo quasi dato per disperso! Ma da dove mi chiami?? Sento solo una voce, qui...sei morto e nessuno mi ha avvisato? Certo che se me lo dicevi prima potevo darmi da fare con Paola già da qualche giorno...non si lascia mai una vedova da sola con il suo dolore!!
- Uff....anche tramite via telepatica parli sempre troppo...no, non sono morto, sono solo una proiezione del tuo stomaco affamato. Mi dispiace per te, ma non puoi provarci con Paola...anche se effettivamente già lo fai...
- Sì, uah uah uah! Che ci vuoi fare, tu metti gli accordi di Pop-porno e mi te rubo la ragazza!
- ...
- Sto scherzando, uomo de niente! Lo sai che mi non son capace...
- Allora, innanzitutto smettila di ripetere sempre “uomo de niente” e “mi” perché mi danno fastidio...in secondo luogo lo so benissimo che sei capace e, in terzo, questa è una chiamata telepatica interurbana, quindi vedi di non farmi perdere troppo tempo che lo stomaco costa!
- Uff...sempre la stessa storia!!! Vieni qui, dici che le cose che scrivo fan cagare e te ne vai!!! Bell’amico che sei!
- Non sarei un buon amico, se non ti dicessi quello che penso davvero, no??
- E’ per questo che ti odio!!!
- Lo so...però adesso fammi parlare...ti volevo dire che il post sulla mia scomparsa mi ha fatto morire dal ridere e che sono tornato in via telepatica per farti capire una volta per tutte che la via per il dominio totale e assoluto del blog è lunga e impervia. Non ci si improvvisa così autore unico del blog, ci vuole un certo stile! Ti sei mai chiesto perché la gente passa sul nostro blog?
- Perché facciamo vedere donnine nude?
- No, non siamo mica su Studio Aperto...
- Perché elucubriamo su argomenti dall’elevato contenuto sociale, perché disquisiamo su temi fondamentali per il progredire dell’umanità, perché elargiamo dotte risposte alle classiche domande esistenziali come “chi siamo?” “dove andiamo?” e “a che ora inizia Studio Aperto?” ???
- Uhm...alla terza non ci avevo pensato...ma in ogni caso no, non vengono per questo! Vengono perché ci sono io!!!
- Eh?? Cosa???
- Ebbene sì!!! Non hai notato che tutti mi cercano??? Sulle chiavi di ricerca di Google compaio sempre io! E diggy di qua, e diggy di là e diggy di su e diggy di giù! L’hai notato o non l’hai notato??
- Veramente ho notato che cercavano l’età di Manuela Arcuri!!!
- Ah...va bè, ma avrai notato anche altro!!!
- Ehm...veramente no!!!
- Uff...non mi dai mai soddisfazione! In ogni caso non è questo il punto! Volevo spiegarti come fare per diventare amministratore unico del blog!!!
- Dimmidimmidimmidimmidimmidimmi
- Ma perché, ti interessa??
- NOOOOOOO!!! Chi, io?? Ma quando mai?? Io bramo nel voler dividere il mio spazio virtuale con te!! Senza di te sarei davvero perso!!!
- Ah, ecco...perchè mi sembrava di aver notato nella tua voce una lieve inflessione sbavante...
- Ma che sbavante, non sto mica guardando Studio Aperto! A proposito, hai visto il servizio su Belen??
- ...
- Che c’è, non l’hai visto e ti vergogni?
- ...
- L’hai visto e te lo sei pure registrato??
- ...
- Guarda che Paola non ci sente!!!
- Ahhhh!!! Certo che l’ho visto!! Sbavz! Sbavz!
- Ecco, volevo ben dire...però scusami, ti ho interrotto, stavi dicendo??
- Sbavz! Sbavz!
- Guarda che il servizio su Belen è finito!!!
- Noooo!!! Va bè, vuol dire che mi accontenterò di Vlady!!!
- Che schifo!!!! Ma non ti vergogni, essere inutile?
- Su, scherzavo!! Lo sai che amo solo Carlo Capponi!!!
- Pensavo amassi solo me!!!
- Ma infatti io ti amo!! E’ per questo che amo il Capponi, perché mi ricorda te!
- AHHHH!!!
- Senti, ma lo vuoi sapere o no come puoi diventare amministratore unico del blog??
- SI’!!! Dimmidimmidimmidimmidimmidimmi
- Uff...va bè, il segreto è far credere a tutti che io sia morto...
- Cosa??
- Sì, hai presente i Beatles? Immaginiamo che tu sia John Lennon e io Paul McCartney...hai presente??
- Uhm...John Lennon sì, soprattutto per i capelli...
- Ecco, appunto...i Beatles hanno fatto credere che Paul McCartney fosse morto...e da allora si è creato un alone di mistero intorno alla sua figura...
- Ah, credo di aver capito...devo dire che sei morto per aumentare il numero di contatti sul blog?
- Esatto!! Poi ad un certo punto rispunto dal nulla e dico a tutti che non sono l’originale, ma soltanto uno che mi somiglia tantissimo e che sa scrivere bene!!
- Cioè pura fantascienza!
- Esatto! Ovviamente nessuno sospetterà mai nulla, perché saranno fuorviati dal fatto che il nuovo me sa scrivere bene, al contrario del vecchio me!
- Oddio, mi sta venendo mal di testa...ma insomma, tu sei morto o non sei morto?
- Certo che no! Così come non è morto Paul McCartney! E’ tutta una bufala, capisci??
- Uhm...ok...ma aspetta un attimo...Paul McCartney non è morto, ma John Lennon sì!!STRONZO!!!Volevi farmi morire veramente, eh??? Altro che piano geniale!!!
- Ma è un piano geniale! Non riesci a capire la profondità di tutto questo?? Colui che aveva annunciato la morte dell'altro muore davvero, e quello che era stato dichiarato morto in realtà è vivo!! Nessuno mai era arrivato ad un punto tale!!!
- E ci dobbiamo arrivare proprio noi, eh? Ma guarda un po’ che coincidenza!! Tu vivi e io muoio!!!
- Sì, ma il nostro nome e quello del blog rimarrà per sempre nella leggenda!!
- Ma io non voglio entrare nella leggenda, io voglio conoscere qualche bella squinzia!!!
- Uff...un superficiale, ecco cosa sei...meriteresti davvero di essere lasciato al tuo triste destino...
- E magari!! Così almeno non ti dovrei sentire più!!! Tanto tu non posti più niente, e i fans sono solo miei!!!
- Vergognati...il nostro blog ha da poco compiuto un anno di vita e tu vuoi già liberarti di me!!! Come vivrà la nostra creatura senza un genitore?? Eh, come? Non pensi al suo destino? Non pensi agli assistenti sociali che lo metteranno in un riformatorio? Non pensi a tutti i blog che vorranno prendere il suo spazio, risucchiando giorno dopo giorno la sua linfa vitale, fino a ridurlo ad una lava allo stato ancestrale senza ormai ragione alcuna di essere? Eh? Non ci pensi, a tutto questo?
- Sniff, sniff...hai ragione...mi hai commosso! Tu sì che sei un poeta, non come me che scrivo poesie che fanno schif...EHI, ASPETTA UN MOMENTO! MA IO QUESTO NON DOVEVO DIRLO!! DIGGY??
- Ehm...sì???
- Tu stai approfittando del tuo potere autoriale per inserire in questo dialogo frammenti dei tuoi pensieri!!
- Nooo! Ma chi, io?? Non è vero! Come puoi pensare che io giudichi le tue poesie delle cagate pazzesche???
- Ma allora è vero!! Tu le giudichi delle cagate pazzesche! E pensare che io considero i tuoi lavori dei capolavori immortal...AHHH!!ECCO L’HAI, FATTO DI NUOVO!! VERGOGNATI!!!
- Uff, hai ragione, ti chiedo scusa! E’ che vorrei troncare questa conversazione ma non so come fare! Ho paura che se ti saluto educatamente facendoti capire che voglio troncare la conversazione tu ci rimanga male perché non sono stato diretto, e che se invece ti dica esplicitamente che voglio chiudere questa conversazione tu ci rimanga male perché sono stato troppo diretto! Capisci?
- Diggy...?
- Sì?
- STRONZO! Fottiti, maledetto stronzone!!! E quando verrai a Caserta ti farò assaggiare il famoso piatto tipico locale “mazza di scopa”! Ma te lo farò assaggiare dove dico io!
- Ehm...ecco, dai, non fare così!!!
- Sì, invece, io ti odio!!! E spero tanto che mentre scrivi le tue cagate il vicino di casa mette a tutto volume Giusy Ferreri che duetta con Tiziano Ferro!
- Noo! Giusy Ferreri con Tiziano Ferro no!!
- E invece sì!!! E anzi, ti dirò di più, il tuo vicino di casa sono io!!! E ho appena comprato il nuovo cd di Giusy!!!
- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
- Senti: CLICK!
- Cos’era??
- Ho...ho...ho...ho...ho...ho...ho...
- No, non dirmi che è quello che penso...
- Ho...ho...ho...ho...ho...
- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

E fu così che Diggy, dopo una pesante conversazione del suo stomaco con il suo lontano amico, si alzò dal letto con i vicini di casa che mettevano a palla le sfruguglianti note di A novembre...

giovedì 27 novembre 2008

Seconda stella a destra!



E’ da poco tempo che conosco la tua persona
Ma tu lo sai che mi bastò un’ora
Pochi secondi, un’occhiata furtiva
E li ho visto una stella che veniva…

Veniva verso di me senza celebrazioni
D’altronde quella sera non ci furono conversazioni
Ma nei mesi a venire abbiam recuperato
Sto male io, stai male tu e son fortunato.

Fortunato perché adesso ho qualcuno
Che capisce come mi sento come nessuno
Che forse condivide più di un segno
Che magari è solo dentro uno strano disegno.

A te che conti i giorni per ricordo
A te che, per fortuna, benedici quel giorno
A te che sorridi molto meglio delle fate,
a te che ti preoccupi se mi pigliano a pallonate.

Sono solo rime, forse un po’ sbagliate
A chi le legge fuori possono sembrare innamorate,
ma chi mi vede sa che per te è bene vero
forse in vita mia non son stato mai così sincero.

E canto questa mia a te che t’addormenti,
a te che ogni tanto non sai come ti senti,
a te, che sei molto meglio di quel che credi,
per te, che dovresti accettare ciò che vedi.

E di sfortuna tu ne hai avuta tanta,
ma il mio consiglio è solo uno: canta.
Tra testi e canzoni e negramaro,
e nomadi e modugno tra bertè e celentano.

Ma basta ora, mi fermo anche se la penna scrive ancora
Che se continuo coi complimenti ti spaventi e ti fai suora,
era solo una battuta, giuro, sei così bella
quando ridi ed io ci provo sempre perché sei la mia stella.

mercoledì 26 novembre 2008

Came-Cuoca Cercansi...



Per te che mi guardi attraverso una porta
per te che mi osservi e forse non t'importa
per te che ammiro, credo, rosso in volto
per te che ad ogni tuo sorriso sono sempre più sconvolto.

Una cuffia in testa per raccoglierti i capelli
ma se li sciogli sai che sono ancora più belli,
e la tua faccia stanca attende ormai la fine
di una giornata lunga tra pizze e patatine.

Un oblò di vetro ci divide ogni volta
se fossi meno timido mi alzerei e, a voce alta,
ti dedicherei quella canzone che cantavi ad ogni strofa,
e poi guarderei il tuo viso, felice ad ogni nota.

Ma non posso credere che tu non sia fuori mercato,
di sicuro qualche ragazzo l'hai già amato
e, forse, l'ami ancora e tutta sta canzone
è dedicata solo ad una sbagliata emozione.

E anche se così fosse, io non mi scoraggio,
di botte in vita mia ne ho avute anche peggio,
se così deve andare che vada via senza problemi.
io resto qui a guardarti illuminare i miei pensieri.

E ti guardo ancora, butto ancora un occhio,
e canto una canzone, ma senza dar nell'occhio
la dedico alla tua essenza, al tuo essere normale,
che, forse in questi tempi, non è più così banale.

E quando c'è una strofa che dedico al tuo viso,
i miei occhi dentro i tuoi ed accenni un sorriso,
ma poi distogli lo sguardo forse preoccupata,
da una situazione che non tanto hai accettata,
e pensi che è il pensiero di un sentimento folle,
di un altro spasimante da prender con le molle.

Ma sappi che mi piaci anche senza sapere nulla
la bellezza di te si capisce persino in mezzo ad una folla,
il tuo sorriso, i tuoi occhi, e forse un pò di più,
tutto quello che un ragazzo ha bisogno sei tu.

Pochi minuti e poi c'è la chiusura,
il locale è vuoto, è rimasta solo la paura.
Paura di chiederti chi sei, come stai e cosa fai,
e soprattutto il perchè sei così pura.

martedì 25 novembre 2008

Dove sta Diggì?




Benvenuti a "Chi l'ha visto", gentili ascoltatori. Come sempre Chiara Poggi è con voi. Ma iniziamo subito con il caso di oggi.(Tò...ho fatto la rima!)
Guardate questa foto. E' l'ultima immagine che abbiamo del signor Diggi. Si stava appena aggiustando il costume. Siamo alla sua ricerca da giorni e giorni. E non sappiamo dove sia. Ma andiamo con calma.
Era il 17 Novembre. Il nostro amico Lutty ha parlato con la gentile pulzella che lo sopporta. Era notte. Voci dicevano che Diggi era intento a scrivere, una cosa importante sembrava. Poi se ne è uscito con gli accordi di Pop Porno. Si. E' un idiota, lo penso anche io. Comunque, dicevo, siamo alla ricerca di quell'individuo dato che da più di una settimana non dà sue notizie. Siamo qui. Dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, ma potrai trovarci ancora qui. Ehm...
Riprendiamo seriamente. Il signor Diggi è stato sentito più di sette giorni fa. Il signor Lutty è visibilmente scosso. Ma parliamo con lui.
"Buonasera signor Lutty"
"Buonasera a lei"
"Ci spieghi come si sono svolti i fatti"
"Beh, l'altro giorno stavo passeggiando per la città. Quando un gruppone di ragazzi ha iniziato a farsi di roba pensante e io mi sono preoccupato..."
"Ma di cosa sta parlando, di grazia?"
"No, non leggo "Grazia". Comunque parlo dei fatti. Me l'ha chiesto lei."
"Signor Lutty prima che decida di farla picchiare faccia la persona seria."
"Perchè sennò cosa mi fa?"
"C'è Arturo il picchiaduro, il capo-attrezzista di due metri e mezzo pronta ad ucciderla."
"Allora...ste domande?"
"Signor Lutty, mi spieghi, da quanto tempo non sente il Diggi. Ed è preoccupato?"
"Ma certo che si. Sono così preoccupato che aspetto sue notizie. Cioè, per gentilezza, se gli è capitato qualcosa che almeno me lo dicessero così il bloggo diventa solo mio. Ho già preparato la grafica: C'è il fotomontaggio di Rocco Siffredi con la mia faccia. E sopra la scritta: "Il Bloggo dell'Eccelso Sgrittore". Mi butto avanti io."
"Dopo aver sentito queste parole cariche d'amicizia quasi piango, gentili telespettatori. Ma ci dica...com'è il suo rapporto di amicizia con il signor Diggi? Ci racconti qualche aneddoto."
"Beh, lo odio. Dalla punta dei capelli all'ultimo dito del piede. E' incapace, idiota, analfabeta, artisticamente scarso e veramente un incompetente. Ma si sa...nella vita ci si innamora delle persone più diverse..."
"Innamora? Ho sentito quella parola?"
"Ehm...no no. Non è vero. Io lo odio. Lo odio."
"Ma ci dica...cosa sarebbe disposto a fare per riavere sue notizie?"
"Ammazzarlo! Cioè no. Sennò accusano me. Diciamo che sarei disposto anche a sopportare le sue idiozie per una nottata. A sopportare che non mi pensi di striscio mentre invii messaggi. A sopportare anche che dica che sa scrivere. Diggi...sta casa aspett'a te!"
"Dopo questo messaggio di amore e di speranza chiudiamo la trasmissione. Chiunque abbia notizie del sopracitato Diggi ci faccia sapere. Noi ci aggiorniamo alla prossima puntata."
"Posso fare un ultimo saluto ai miei ascoltatori?"
"Prego"
"Se lì fuori ci sono delle squinzie gentili, io sono triste per la scomparsa del mio amico. E quindi, se qualcuna mi vuole consolare..."
"Lei è un approfitatore squallido."
"Lo so"
"Per questo mi piace! Venga qui zozzone che non è altro."
"Ah...come sono sfortunato."

venerdì 21 novembre 2008

Piccolo spazio pubblicità



La vita è fatta a fasi. A periodi. E solo adesso l'ho capito! E da cosa me ne sono accorto? Da una pubblicità. Mi vergogno persino ad ammetterlo ma è così. Una pubblicità di una macchina. Straniera. Che poi, a dirla tutta, gli spot più strani sono sempre quelli delle macchine e dei profumi, trenta secondi in cui, abitualmente, non ci capisco na mazza fino al marchettone finale. Ma non di questo volevo parlare.
Fasi.
La nostra vita è fatta di innumerevoli fasi. Personali, che variano da individuo ad individuo, ma molto comuni. Nell'adolescenza di ogni ragazzo ed ogni ragazza ci saranno periodi in cui molte cose saranno simili, senza neanche programmarle. Dalla scoperta dell'amore a quella del sesso, con tutti i problemi che questo comporta. E anche io nella mia vita ho vissuto parecchi periodi. E ve ne conto qualcuno, sicuramente li avrete conosciuti anche voi:
Allora, iniziamo dal periodo "Le donne non servono a niente", ero giovane dopotutto. Ero alle elementari.
Ho passato l'età del "mangia mangia che tutto fa bene" con conseguenze non proprio felici.
Sopportato il momento piuttosto ampio del "Il ragazzo è intelligente ma non si applica". Me lo dicono ancora adesso!
Vissuto con dolore interno il periodo del "Timido assoluto" che non ha amici. E che può sfociare, e l'ho fatto,nel "Odio il mondo", "Ho voglia di protestare contro tutti", "Non dò più retta ai miei" e cose simili.
Amato le vicissitudini della cosidetta fase "Bertuccia primordiale", che ho già spiegato e che continuo a portarmi dietro.
Ho urlato contro il mondo quando ho avuto l'illuminazione che "Uomo e donna non sono fatti per essere amici", per fortuna, poi, ho trovato smentite. E le trovo ancora.
Ho, o meglio avevo, messo a riposo il maledetto hobby del "Farmi insultare per la mia scarsa qualità calcistica", ma non ci riesco, è più forte di me. Devo giocare.
Attraverso, da un anno e più, il periodo "Non mi taglierò più i capelli", come se un caschetto alla Beatles e una sciarpa facciano di me un anti-conformista o un figlio dei fiori trapiantato qui quarant'anni dopo.
Vivo, da meno di un anno, con la convinzione del "Si, il pizzetto mi fa più figo", quando in infazia gioivo per non avere la barba e soprattutto sto complimento non me lo fa nessuno.
E sono passato e passo ancora in rapida successione dalla "Ho voglia di morire" alla
"La vita è meravigliosa", dalla "L'amore non esiste" alla "Vivo d'amore", dalla "L'amicizia vera è impossibile" alla "Ho i migliori amici del mondo" e così via...
Passo da fase a fase in un attimo, in un giorno, in un mese, in un anno, in un lustro. E molte fasi ancora ci saranno ad aspettarmi, la fase del "Mettere la testa a posto"(mai l'ho capita sta cosa, credo che vi sorbirete un intervento su questo argomento n.d.s.), poi la fase del "Voglio fare carriera", poi "Voglio una ragazza che diventi mia moglie", poi ancora "Voglio trombarmi la mia segretaria"(essendo uno Sgrittore, io racconto tutti gli aspetti del mondo. Non guardatemi male!), poi la fase del "Voglio un figlio" che si trasformerà poi nella fase del "Ma chi me l'ha fatto fare?", la fase del "Padre buono e accondiscendente"(o del "Padre cattivo e padrone" a seconda dei casi), la fase del "Ritorno all'adolescenza a quarant'anni suonati", la fase del "Ho tutta la vita davanti a cinquant'anni" e così via.
Centinaia sono i periodi che scandiscono la mia esistenza e centinaia sono quelli che lo faranno in futuro. Molti spero di evitarli, altri spero di raddoppiarli(doppia segretaria!! Evvai!! No, scherzo).
Ecco, senza farlo apposta e solo in un intervento bloggesco che adesso mi rendo conto di essere entrato in una nuova fase: "Come sarà il mio futuro?". Un frase che pensiamo da quando siamo piccoli fino agli ultimi istanti di vita. E una risposta ce la diamo solo per farci stare buoni e dormire tranquilli senza incubi, solo sogni belli: sarò una rockstar, uno scrittore famoso, un calciatore stra-pagato, un'astronauta, una ballerina, una coreografa importante, una soprano, o magari un contabile di banca, o un industriale famoso. E chiudiamo sempre con lo stesso pensiero: "Da grande, sarò quello che voglio. Ne sono sicuro".
E questa è la cosidetta fase del "Il futuro me lo gestisco io". Sarebbe bello crederci. Ma i pensieri sono finiti ora. E' il momento di dormire. Domani ricominciamo ad immaginare. Tutti a nanna adesso.

Domani è un altro giorno...

mercoledì 19 novembre 2008

Giuda Ballerino!



Ah Dylan tu si che mi capisci. Tu si che hai provato quello che sto provando adesso io: sono innamorato.
E si. Tu ti innamori ad ogni secondo, minuto, attimo. Tu ti innamori sistematicamente quasi ad ogni albo. Vivi il tuo amore con tutti i suoi frutti e i suoi problemi. Tu, che ti sei ri-innamorato di vecchie fiamme dopo anni e anni. Tu che hai avuto donne che si sono uccise o hanno tentato di ucciderti. Tu che sei riuscito persino a sposare una di esse, almeno così pensi. Tu che per un'amore importante hai cambiato il tuo modo di vivere. Tu che ogni mese cambi amore, mi spieghi come fai a star bene? Non vivi tutti i problemi della fine di esso? Sei un automa quasi. Comunque il punto non era questo. O meglio, il punto era riguardante una situazione che hai avuto anche tu: mi sono innamorato, ma non so di chi.
E qui vago ramingo nei pensieri, per capire a chi sto dedicando questo amore appena nato. A chi delle varie pulzelle che mi accompagnano in questa esistenza sto proiettando il mio futuro. No. Non mi sto vantando di avere millemila ragazze. Sarebbe bello. Non ne ho neanche mezza. Indi, conoscendo molte pulzelle soprattutto di questi tempi, con una di esse sento che è scattata la scintilla. Solo dalla parte mia ovviamente. Ma non so con chi.
E penso. E mi sembra che lei mi piaccia, ma l'altra è così cariiiina. E l'altra ha un sorriso d'oro ma la prima è dolce dolce e la seconda è sempre così cariiiina. Uff..E se non fosse nessuna che conosco?
Magari una che sto per conoscere, che magari il mio quinto senso e mezzo mi ha anticipato il sentimento. Si. Deve essere così. Sono innamorato della prossima personcina che conoscerò magari. O della successiva. O dell'altra ancora. Uhm...ora che ci penso, sono innamorato di un sogno forse.
Del sentimento in se per se. O della voglia di amare. Sono innamorato di qualcosa che non so. Sono innamorato o no?
Ecco cosa succede a pensare, si finisce sempre per capire tutto o il contrario di tutto. Parole sempre più sparse, che ogni tanto non servono a niente e altre volte servono a tantissimo. Ed altre volte ancora si cerca di usarle nei modi migliori per avere qualcosa che brami, ma non ci riesci, e inizi a dubitare del loro reale valore. Parole scritte a caso certe volte. O col cuore, altre volte. Ma non si nota e sono messe da parte. Almeno finchè un briciolo di passione le scoprirà e nulla potrà fare per tornare indietro.
Ecco...si inizia a pensare e subito si scrive sempre più. Non ho il diario e la penna d'oca dove riporre i miei pensieri come te, caro Dylan, e quindi butto tutto su un blog come si fa di questi tempi. E qui mi sento di dirti una cosa, amico mio, dopo dieci anni che ti conosco posso farti una domanda? Una sola.
Mi presti il tuo dopobarba?

Sarebbe un buon regalo di compleanno. Si. Un mese prima ma molto gradito.

lunedì 17 novembre 2008

Testo e accordi - Pop porno - Il genio




La- do
tu sei cattivo con me
re mi
perché ti svegli alle tre
la-
per guardare quei film
do re mi
un pò porno
la- do
tu sei cattivo con me
re mi
perché mi guardi come se
la-
io fossi un’attrice un pò
do
porno
re mi
porno pop porno pop porno
la- do re mi
pop porno porno porno

la- do
tu sei cattivo con me
re mi
perché ti piace sognare
la-
quei tipi di donna
do re mi
un pò porno
la- do
tu sei cattivo con me
re mi
perché mi lasci da sola
la-
e ti guardi quei film
do
un pò porno

re mi
porno pop porno pop porno
la- do re mi
pop porno porno porno

la fa#- si- mi
ma quando viene sera
la fa#- si- mi
tu mi parli d’amore
la fa#- si- mi
e guardandomi negli occhi
fa sol
mi fai sentire davvero
la-
una donna un pò porno.
Do re mi


Tutto questo fondamentalmente per dire che non sto tanto bene e che mi sento un figo ad aver trovato gli accordi del testo della canzone Pop-porno nel giro di due minuti! :D

Quanti anni ha manuela arcuri?



E' con questa ineffabile domanda fatta da un simpatico utente di questo pazzo pazzo mondo che è il weeeeb internettesco, che si inizia una nuova puntata delle ricerche più strampalate e significative e divertenti e asfissianti e macabresce e sporcaccione che conducono i googolari in questo luogo di mistero e paura.
E se vi avanza qualche virgola datemela che la metto nella frase di prima. E ora vò ad incominciar!

"i cognati" - Diggi, hai visto cognati in questo blog? No perchè ne cercano. Si. Uno stock completo magari. Si, un paio. Per giovedì prossimo? Okkei.
"barbiturici in gocce" - Ho capito che le mie poesie sono molto tristi e depressive...ma fino a sto punto!
"beautiful puntate 1988-2008" - Uhm...sto ancora immaginando il perchè di questa ricerca che conduce a questo blog. Qui qualcuno vede Beautiful...vero diggi??? Mi fai quasi paura!
"blog porno" - Tu...sei cattivo con me perchè...ti svegli alle tre e ti metti a vedere quei siti un pò porno. Una domanda all'incauto ricercatore: Ma secondo te se questo era un blog porno avevamo così pochi accessi?? Minimo il decuplo!
"corretto si imbusta un manga?" - No, prima lo si tosta al forno e poi lo si strappa a piccoli brandelli, infine imbustare. Ricetta per 3 persone. Servire freddo.
"blog degli sgrittori luttazzi" - Esisto pure io!!! Esisto pure io!!!
"dj depresso" - Me lo immagino in discoteca un deejay depresso: "Ragazzi...siete caldi??" "SIIIIIIIIIIII" "Io no...ho voglia di suicidarmi...sono triste...ed ora per voi un pezzo di Ornella Vanoni!" "AAAAAAAAAAAA"
"paola bloggo" - Diggi...questa ci fa le scarpe! Già richiedono solo lei!
"perchè finisce un amore dopo 10 anni?" - Perchè cerchi la risposta su google!
"queen bacucco wikipedia" - Non essendo molto ferrato sui queen, caro diggi, chi è il bacucco wikipedia del gruppo?
"si ho sognato san michele arcangelo, cosa vuol dire?" - Passi che cerchi risposte a sogni su google, passi che sogni proprio un santo specifico ma perchè metti quel "si"? Chi ti ha fatto la domanda?? Io no di sicuro!
"voglio entrare in una gang femminile" - Se ci metti la parola "bang" all'interno sono d'accordissimo!
"scemeggiatore di fumetti" - Diggi, sei famoso più del mio cane quasi!
"space con immagini di prigionia d'amore" - Questo cerca porno carcerari!
"la gang degli accessori" - Si, sono crudeli, sono feroci, sono audaci. Sono la gang degli accessori. Quando meno te lo aspetti ti riempiono di accendini, copriwater, deodoranti per auto, ricchi premi e cotillons, sapone per alci e tanto altro ancora. Abbiatene paura!!!
"ho sognato che il mio amico non mi guardava più ha invitata l'altra" - Un applauso alla fine di un'amicizia e alla morte dell'italiano!
"foto sopracciglio inarcato" Toh...un altro che fa la mia stessa collezione di immagini!
e per finire:
poesie di non averti detto che non ero la ragazza nella foto - Questa timida pulzella ha fatto un guaio. Vabbè se si incontreranno lui se ne accorgerà subito. Mi dispiace per il ragazzo, ma d'altronde doveva pur capire che non stava chattando con Jessica Alba anche se dalla foto sembrava. E comunque il costume degli F4 avrebbe dovuto un pò insospettire.

Concludo qua la terza puntantona con una domanda all'ominide che ha effettuato la ricerca che è il titolo di questo post: "Ma se pure avesse sessant'anni, te ne fregherebbe qualcosa per quanto è gnocca?". Fine post. Alla prossima!

Ps: Ci ho messo un pò su google a trovare foto della arcuri non, diciamo, in pose desnude. Finalmente, dopo un'attenta analisi, ci sono riuscito! Ah...se tutti i lavori fossero così!

sabato 15 novembre 2008

Queste son notizie...



Mi sono tagliato i capelli.

Eh si. Sono cose che il mondo dovrà pur sapere. E molta gente neanche se ne è resa conto. Ma ho i capelli perfettamente uguali al signorino in foto(buon'anima). La mia anima beatlesiana e settantesca è felice. Tutto il resto no ma che ce ne frega. La vita è bella e passa anche attraverso un caschetto.
Eh si. Non avevo tanto da scrivere. Anzi, se è per questo, sto in un periodo di troppa creatività che esplode tutta insieme e non riesco a scrivere niente. Bella scusa per dire che non ho idee eh?
Alla prossima.

Oh...son figo con i capelli alla beatles.
Lo so...me la canto sempre e solo da solo! Ma almeno mi apprezzo.

giovedì 13 novembre 2008

Ego & Little Paul - Maria Maria e Tranqy Funky


Grande locale. Grande spettacolo. Grande esibizione. Grande duo quello formato da Ego alias Alessio e Little Paul alias Lutty alias Dylan da quattro soldi alias Idiota Colossale. Veramente un momento di grande telev...ehm karaoke. Se lasciate un commento o sul bloggo o sul tubbo mi farete mooooolto felice. Grazie in anticipo. E adesso beccateve anche l'altra esibizione.

Ma questi so troppo bravi. Troppo. Così bravi che fanno letteralmente vomit...ehm...così bravi che sono solo da amare. Si. Da amare. Grande prova del duo che si cimenta ancora con più vocalizzi. E caro Ego. Capisco come ti senti. Non è cosa di tutti i giorni cantare con un idiota a fianco che canta con voce acuta. Alla prossima...purtroppo!

lunedì 10 novembre 2008

One year of love


Ricordo tutto come fosse ieri.
Novembre sprigionava fiero e maestoso i suoi aliti di freddo e io, appena tornato da un Luccacomics passato ad essere insultato da Lutty, vivevo quegli attimi come sospeso tra incredulità e speranza. Era una di quelle giornate che si aspettano da tutta una vita, quando si capisce per la prima volta che quei brividi lungo la schiena porteranno lontano. Lei, bella come l’immagine che avevo memorizzato da quella prima cena, mi aspettava sorridente e intimorita, con quella paura negli occhi che accompagnava anche me. Una passeggiata per il corso di Chieti, poi le panchine della villa. Sguardi e sorrisi impacciati, movimenti goffi e labbra che, dolcemente, si sfiorano.
Quel pomeriggio ci mettemmo insieme, senza neanche avere avuto il bisogno di dircelo, senza neanche fermarci a pensare cosa volesse dire, senza neanche chiederci il perché. Lo facemmo e basta, con un’incoscienza che, da sola, era la risposta che da sempre cercavamo a tutte le domande con cui eravamo cresciuti.
Da quel giorno ebbe inizio il periodo più bello della mia vita, il periodo insieme a Paola. Giorno dopo giorno, insieme a lei i miei silenzi diventavano canzoni, le mie paure scomparivano nei suoi baci caldi, le mie insicurezze diventavano cenere nelle sue mani che mi accarezzavano come nessun’altra aveva mai fatto prima. Trascorrevamo le nostre giornate a conoscerci, scoprendo di saperci già a memoria; passavamo il nostro tempo ad assaporare ogni minima briciola di noi, senza mai esserne sazi. Con il passare dei mesi ci scoprimmo forti di fronte alle insidie che la vita ci preparava, costruendo lentamente le fondamenta di un castello in cui progettavamo di vivere il nostro futuro insieme. Insieme a lei, i miei sogni uscivano dai cassetti in cui li avevo nascosti, divenendo ragioni per cui vivere. Insieme a lei crescevo, diventavo uomo. Lei ammortizzava i miei insuccessi, modellava i miei piccoli trionfi sulla vita con pazienti mani da artigiano, levigava i miei spigoli con lo stesso amore di uno scultore che vuole rendere umana una sua opera, viaggiava nel tempo e nello spazio proiettandomi in un futuro dal quale non sarei mai voluto tornare indietro. Non ci importava di niente e di nessuno, eravamo semplicemente noi e la nostra vita insieme, il nostro amore e il nostro passato di sofferenze riscattato dal dono di un presente inaspettato.
E il tempo passava, regalandoci petali di primavera e brezze d’estate. Venne il periodo più brutto da quando tutto era cominciato, ma ne uscimmo indenni, consapevoli che il nostro castello da quel momento sarebbe divenuto una roccaforte.
Lentamente, dopo botte e percosse, il nostro amore diventava maturo, solido, indistruttibile. I giorni delle poesie scomparvero lentamente, lasciando il posto agli sguardi complici e alla prospettiva di una vita da passare insieme. I nostri brandelli di solitudine, fino ad allora chiusi a chiave, iniziarono a fare capolino tra noi, attaccando di sorpresa il nostro nido d’amore. Ma io e Paola rimanevamo sempre lì, a difenderci da tutto e da tutti, anche da noi stessi, sconfiggendo tenaci i fantasmi delle nostre solitudini.
E ora siamo qui, come due amanti perduti nella nebbia, spauriti e incerti sul loro cammino, ma con le mani intrecciate a renderli coscienti di essere vivi.
Viaggiamo a occhi chiusi, sospinti da immagini e profumi che ci regalano soffi caldi di novembre e frammenti di vita, rialzando i nostri corpi affaticati senza cadere mai.
Camminiamo in silenzio, senza sapere dove ci porterà la strada, con l’unica certezza delle nostre anime che viaggiano ad un solo battito, senza essere mai stanche.
Come un sogno eterno.
Come un girasole in un mattino d’estate.
Come un giunco chino al vento.
Come un anno d’amore.

mercoledì 5 novembre 2008

Brr!!!



Così, tanto per farmi perdonare il fatto che con l'altro post mi sono aggiudicato per soli 5 minuti la "prima pagina"...

- E' vero che se in Italia dicono "mal comune mezzo gaudio", in Spagna dicono "mal comune mezzo Gaudì" ?

- E' vero che il regista più cercato su internet è David Link?

- Lo sapete che hanno messo un ristorante anche all'interno dell'ospedale? Solo che sul menù, invece della scritta "prezzi modici", c'era scritto "prezzi medici"!!!


che ci volete fare, ultimamente mi vengono così, senza un perchè...purtroppo per voi! :P

martedì 4 novembre 2008

Le pungenti meraviglie di Pisa



Pisa, una stupenda città nel cuore della Toscana famosa per la stupenda torre di Piazza dei Miracoli e per le sue...zanzare. Veri e propri animali domestici, dalle dimensioni che variano da quelle delle zanzare classiche a veri e propri aerei da combattimento, le zanzare di Pisa costituiscono un divertente intrattenimento per tutti quei turisti che, spiazzati dai locali chiusi e dal buio che già dopo le 20.00 di sera regna sovrano persino sulla torre, potranno godere di un’ottima compagnia a prezzi modici. Guide infaticabili e coscienziose, le zanzare di Pisa accompagneranno ogni vostra cena e ogni vostro pernottamento in albergo, assicurandosi di svolgere a pieno il loro compito. Ma qual è il segreto di questi insetti? Da secoli i pisani, intuendo il potenziale di queste simpatiche bestiuole, hanno accuratamente addomesticato le loro zanzare, andando addirittura a formare un vero e proprio apparato militare a titolo governativo denominato Z.A.F. – Zanzar Air Force. Attraverso i vari secoli, le zanzare di Pisa hanno sempre costituito un punto di forza per la città: determinante è stato infatti il loro ruolo nell’annosa diatriba tra guelfi e ghibellini, terminata con la vittoria di questi ultimi grazie ad un attacco rovinoso ai danni dei guelfi da parte di un gigantesco sciame di questi insetti che, da quello che dicono le cronache, assunsero le forme di Federico Barbarossa. Altre testimonianze ci dimostrano invece come, a causa della migrazione degli insetti verso l’Asia minore per una missione di pace con le zanzare tigri, la Zaf non riuscì ad impedire al comune di Genova di infliggere alla cittadina pisana una pesante sconfitta, che sarà poi causa del declino della città. Da qui in poi, per la Z.A.F comincia un lungo periodo di crisi e allontanamento dalle scene mondiali. Oltre alla piccola apparizione accanto alla R.A.F. - la celebre royal air force inglese – durante la prima guerra mondiale, nessuno infatti ha più sentito parlare di questo celebre apparato fino a quando, dopo anni di isolamento e riflessioni, la Z.A.F. ha annunciato al mondo il ritiro dalle attività belliche per dedicarsi a tempo pieno a quelle di guide turistiche. Così, in pochissimo tempo, l’apparato della Z.A.F. è stato completamente ristrutturato, divenendo in pochissimo tempo uno dei nomi più affermati tra le agenzie di turismo zanzarifere sparse in tutta Italia. Entrare a far parte della Z.A.F. non è semplice, e richiede requisiti ben specifici: bisogna possedere dimensioni sopra la norma senza mai scendere sotto i dieci centimetri, svolazzare tra i tavoli dei ristoranti (è sufficiente saperlo fare all’aperto, ma se si è in grado di farlo al chiuso è anche meglio), nascondersi nelle camere d’albergo per uscire allo scoperto non appena arrivano i clienti, eludere le sorveglianze dei Raid e di altri strumenti che possano rendere innocua una zanzara. Insomma, far parte della Z.A.F. richiede impegno, costanza e sacrificio da parte delle zanzare che avessero voglia di farne parte ma, una volta passate le selezioni, il prestigio che conferirà questo importante apparato non ha eguali in tutto il mondo. Ed è proprio per questo motivo che le zanzare di Pisa costituiscono un patrimonio nazionale che ha suscitato gli interessi persino dell’Unicef e dell’Unesco e di cui, ve l’assicuriamo, sarà difficile privarcene.

Sempre con te



Un giorno tanto tempo fa
mi hai detto di imparare a vivere
e così ho fatto

Un giorno tanto tempo fa
mi hai detto di crescere e
sono cresciuta come volevi tu

Un giorno tanto tempo fa
mi hai detto di pensare con la mia testa
e questo continuo a fare

Un giorno tanto tempo fa
mi hai detto di amare
chi fosse in grado di farlo
almeno quanto tu ami me.

Un giorno tanto tempo fa
non mi hai mai detto di volerti bene
ma da quel giorno, fin da che sono nata
l'ho fatto e continuato a farlo,
e mai avrò intenzione di smettere.

Questa poesia è dedicata a due persone che conosco che hanno subito un lutto gravissimo. Non importa quanto tempo fa ma è qualcosa che ti resta dentro. Per loro, poche parole, forse persino scontate. Per loro, un piccolo pensiero!

lunedì 3 novembre 2008

Cenere e polvere



Voglio una sigaretta.

Eh si. Lo so cosa state pensando: "Tu non fumi". "Non prendere quel brutto viziaccio". "Non parlare di queste cose in modo leggero che c'è gente che ci soffre per gli effetti del fumo" e cose così.
Finito? Ok. Adesso posso parlare io.
Avete mai sentito il bisogno impellente di fumarvi una bella sigaretta? Questa domanda, ovviamente, non è rivolta a chi fa del fumo la propria ragione di vita o ai fumatori abituali ma a chi non ha mai fumato o non gli è mai piaciuto.
Avete mai sentito il bisogno di prendere una sigaretta, fumarvela in santa pace(con il completo di tosse da novizio, ovviamente) e pensare come se tutto ciò risolvesse tutti i problemi che avete? Io sono nella schiera dei si. In certi periodi bramo quella sensazione. Pur odiando il fumo in tutte le sue forme, io ho questa sensazione. Pur detestando coloro che sistematicamente ogni giorno fumano nel mio ascensore, io avverto questa necessità. Ma, fino ad adesso, non ho mai ceduto.
Non perchè sia un salutista bachettone da quattro soldi eh, sia ben chiaro che mi rovino la salute anche io in migliaia di modi differenti. Comunque, dicevo, non ci riesco. Perchè ho paura e l'assoluta certezza che dopo non risolvo nulla. Di essere solo riuscito a tossire per cinque minuti per uno sfizio.
Ma è meglio così. Meglio vivere nell'illusione che quel sospiro di nicotina in realtà sia la soluzione a tutti i mali del mondo. Si, meglio pensare così ma non provare. Vivere nell'illusione che sia tutto vero, d'altronde poi sarebbe una delusione trovarsi di punto e da capo senza una soluzione ai problemi, senza una riorganizzazione dei pensieri, solo con una cicca in mano, con la cenere caduta sul pavimento.
E ritorniamo a vivere, quindi, sempre con i nostri pensieri e problemi, sperando, un giorno non lonanto, che per magia si risolvono da soli. Magari senza bisogno di rifugiarci in un gesto o in un vizio.
Ma aspettate, non sentite anche voi il bisogno di farvi un cicchetto? Magari quello aiuta veramente, altro che le sigarette! No? Sicuri? Nessuno vuole farmi compagnia? Parliamo, beviamo e ci divertiamo? No? Ah...che personcine ingrate!

Altro che certe notti...



Certe volte basta poco...
poco per pensare,
poco per amare
poco per divertirsi insieme,
poco per volere bene.

Certe volte sono solo attimi:
uno sguardo innamorato,
un gesto affettuoso,
un commento ineducato,
o, persino, un pomeriggio gioioso.

Certe volte son solo pensieri,
e magari in quelli più seri
butti fuori i sentimenti più veri,
senza ripensare alle brutture di ieri.

Certe volte son solo parole
dolci, romantiche, si sa, come il miele
o aspre, dispettose quasi come il sole
che, in un giorno d'autunno, va e viene.

Certe volte son solo giornate
che ti sembrano le migliori mai vissute
nella tua vita sempre incasinata
uno scherzo e una battuta accompagnata da una risata.

Certe volte poco serve a questo mondo malato
per dimenticare quello che è stato
guardare al domani con l'aria serena
senza piangere come un fiume in piena.

Certe volte a letto andiamo
accompagnati in alcune occasioni
d'altronde un "compito" abbiamo
(sennò i bambini come li facciamo?)
un momento di intimità viviamo,
che sia per una notte o per il futuro
in quel momento ci sembra tutto meno oscuro.

Certe volte basta una dormita
che è normale che sia finita
e ti svegli con in faccia un'emozione:
forse è solo un sogno fuori stagione!
Ma no, è più un avvenimento,
qualcosa che ti rende sempre più contento,
assomiglia quasi ad un sentimento:
si, aggiudicato, ecco come mi sento!
Ma non sono ne triste, ne felice ne annoiato,
in cuor mio sento che mi stupisco anch'io,
ma penso, senza dubbio, di essere amato...

O tutto ciò me lo sono sognato?

domenica 2 novembre 2008

Silenzio in aula!



"Signori della corte. Amici giurati. Pubblico in sala. Siamo qui riuniti per un caso importante. Un evento che ha scombussolato le nostre vite in questi mesi. Un avvenimento che ha cambiato un pò il nostro modo di pensare.
Tutti voi siete qui per condannare il mio assistito. D'altronde siamo in un tribunale. L'imputato lo difendo io e certe cose me le devo aspettare. Ma sento che voi state sbagliando. Si, signori. Voi state sbagliando. E non è un peccato. D'altronde siamo uomini, errare è nel nostro io, nella nostra persona, persino nel nostro subconscio.
Il mio assistito, tale signor X, è qui perchè ha sbagliato anch'esso, si lo ammetto. Ma ha avuto la forza di farlo. Ne pagherà le sue conseguenze da solo, e magari, un giorno non tanto lontano, ci ripenserà su e scoprirà di aver fallito. Ma prima di andare avanti esponiamo i fatti con calma.
Il signor X ha amato, ricambiato e straricambiato, una signorina. Una ragazza che lo ha apprezzato per come era, ma poi, il mio assistito,ha chiuso la relazione. Ora, so che le persone più romantiche di voi staranno fremendo di rabbia. Vi capisco, sono anch'io un'amante dell'amore fino alla sua essenza e gente che lo butta via mi fa star male ma pensateci un attimo.
Quest'uomo adesso non è considerato nella sua "cricca" di amici,scusatemi il termine giovanilista. Ha continuato ad andare avanti per le sue scelte, ha avuto un pò di coraggio per ciò che stava facendo ma adesso è stato messo da parte. Medita di andare via per un qualsivoglia motivo. Perchè?
Perchè ha sbagliato? Perchè ha sentito dentro di se la paura di un rapporto serio? Perchè, all'improvviso, si è reso conto che aveva costruito un castello di carte? Perchè?
La risposta è unica miei gentili ascoltatori, se mi passate la facezia. Il ragazzo qui ha una vita sua, dei pensieri suoi, una coscienza sua, e fa delle scelte sue. Queste scelte si ripercuotono sulle persone a lui vicine ma sono sue. Ha sbagliato a fare quello che ha fatto. In cuor suo lo sa, o lo saprà o può darsi che non lo sappia mai. Ma non trattatelo male. Non se lo merita. Esistono persone peggiori. Gente che non merita neanche di stare in codesto mondo. Lui è solo un individuo che ha sbagliato. Sbagliato ad iniziarla quella relazione, sbagliato a crederci o a non crederci, sbagliato a chiuderla o a non chiuderla prima. E uno sbaglio si perdona anche se ci ha fatto male. Molto male. Anche se ci portiamo, ogni sera, il dolore ben visibile nei nostri occhi.
Questo dico a voi, signori della corte e giurati. Questo dico a voi sperando che il messaggio passi. Tutti noi abbiamo fatto cose di cui non andiamo fieri e questa, forse, è una di quelle. Abbiamo accusato un individuo per rabbia, incredulità, e magari per dispetto. Vi invito a ripensarci. Non è tutto male quello che non luccica."