giovedì 16 luglio 2009
Versi Diversi
Su Vanity Fair, se lo leggete come fò io, troverete ogni settimana una poesia del multiforme Sandro Bondi che ricopre le cariche di ministro dei Beni e delle Attività Culturali e sosia di Massimo Boldi nel tempo libero. E, pochi giorni fa, il desiderio di parlare del G8 con una poesia come fa lui mi è balenato per la mente. Indi, durante l'esame di stato di una mia amica ho scritto queste dolci e melodiose parole:
Scossa terrena,
delirio e paura,
avventata ingratitudine,
mirabile organizzazione,
presidente operario.
Spero sia di vostro gradimento.
Ps: La foto è leggermente tenebrosa oltre che suggestiva e, sinceramente, oscena.
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8 commenti:
i tuoi versi sono un po' perversi
Tanto. Mi sono incanalato nel Bondismo!
Bondismo è davvero bellissimo!!! :D
E hai ragione, la foto è davvero inquietante...
in compenso mi congratulo con te, l'ossimoro che hai usato all'ultimo verso è davvero molto efficace! :P
Questi versi bondeschi (bondiani?) potrebbero benissimo essere veramente utilizzati dal Bondi per la prossima campagna del Cav. Inquietanti...
P.S.: in quella foto, James Bondi fa più paura del solito!!! :P
E' molto nel Cristo.
Bravo.
XD
(Grazie che mi segui, ricambio!!)
C!
Congratulazioni!!
Poesia molto suadente!!
Attenzione agli incanalamenti, potrebbero essere senza ritorno!!!
Infatti ho paura. L'altro giorno mi è balenata l'idea di farla diventare una rubrica del blog. Ho tanta paura.
Devo riconoscere una certa affinità di stile dei tuoi versi con quelli del grande ministro Bondi, ma devo dirtelo:
Non ce la farai mai ad offuscarlo.
Mi spiace!!!
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