martedì 31 maggio 2011
Vita ed opere di Luttante Ah'Lighieri!
"Interessante." - Margherita Hack
"Commovente." - Rita Levi Montalcini
"Medusa è già all'opera per produrre un film su di essa." - Sandro Bondi
"Avrete notizie dei nostri legali." - Gruppo eredi di Dante Alighieri
"E' il libro più lungo che abbia mai letto." - Renzo Bossi
"Da Luttante possiamo imparare tanto. Tipo che tutti possono scrivere. Figuriamoci che scrive anche Cassano." - Omero, resuscitato per l'occasione
"Sento di avere qualcosa in comune con lui." - Luttero
"Ho visto montagne verdi, e le corse di una bambina." - Marcella Bella
"E' una storia struggente, a tratti affascinante, a tratti disturbante" - Umberto Eco.
"Le è piaciuta così tanto, Maestro?" - Anonimo fan dell'Eco di cui sopra.
"No. Mi hanno detto di dir così sennò ammazzano tutta la mia famiglia." -Umberto Eco.
Luttante Ah'Lighieri nasce a Firenze, sezione di Caserta, in un periodo indefinito che spazia dal 1200 al 1300. E' stato un poeta, uno scrittore, un politico, un ambasciatore, un netturbino e un pizzaiolo italiano. Considerato il fratello della lingua italiana, è autore della Commedia, divenuta celebre come Carina Commedia e universamente considerata sconosciuta. Il suo nome, secondo la testimonianza di Giuseppino Settebellezze, noto intrattenitore degli ambienti della Firenze bene, è un errore all'anagrafe dovuto ad un'impiegata non particolarmente brillante. Infatti il suo vero nome, in realtà, è Lottante perchè, appena nato, è riuscito a non soccombere ad un'epidemia di colera che si era abbatuta nelle case circostanti la sua abitazione. Ma, si sa, alcuni impiegati degli uffici pubblici son più interessati ai cruciverba che a fare il loro lavoro, non esistono più le mezze stagioni, Sean Connery è meglio adesso che quando era giovane, i giovani son tutti dei debosciati, i neri hanno il ritmo nel sangue, i politici son tutti ladri, ed è così che accadono gli errori importanti che possono distruggere intere vite umani. Luttante, con quella u al posto della o, ebbe una vita come tutti gli essere umani: con un inizio, una prosecuzione e una fine. Ma noi vogliamo concentrarci sulla parte centrale, quando scrisse eterni capolavori che ancora oggi sono rilegati e relegati nelle nostre più importanti biblioteche.
E' conosciuto come il Sommo Poeta, anch'egli alla pari del suo quasi omonimo Dante, ma in questo caso si tratta di sfottò.
Prima di presentarvi le sue opere, e un breve riassunto di esse, bisogna precisare l'etimologia del suo cognome. In realtà è Lighieri, il prefisso "ah" è stato aggiunto in seguito quando si girava negli ambienti della Firenze male e la gente, chiacchierando amabilmente sulle novità editoriali, si ciarlava di cose del tipo:
"Hai visto l'ultimo libro di quello lì?"
"Ma chi, Dante?"
"No, quell'altro, il nasone!"
"Eh. Dante!"
"No. Quello che hanno fatto andare via da Firenze!"
"Eh. Dante!"
"No. Quello che mò si è messo in mezzo pure a far politica.
"Eh. Dante!"
"No. Quello che c'ha pure la panza da bevitore."
"Ah! Lighieri!"
E così facendo quel punto esclamativo scomparve e venne sostituito da un apostrofo.
Le opere più importanti del meraviglioso Poeta sono principalmente cinque oltre alla "Carina Commedia" che un certo Alighieri ha copiato. Ma di questo parleremo successivamente. I cinque libri qui esposti sono stati scritti in un lasso di tempo che parte dalla scoperta del sesso femminile e finisce alla scoperta del due di picche femminile(ripetuta più e più volte).
"Amami, ma ricordami chi sono perchè c'ho avuto n'amnesia potente." : Narra le avventure di Giulio Incolume, un illustre avvocato, che un giorno, improvvisamente, perde la memoria dopo essere stato colpido da un'incudine ACME lanciata dal terzo piano. Meravigliosamente illeso, e soprattutto senza il cranio spappolato, perde completamente la memoria eccetto per un sol punto: l'amore per la sua nutrice Ilaria Se'sterzi, avuto in passato. Il problema del povero Giulio è che la sua nutrice è deceduta e quindi quest'amore, e il successivo matrimonio, non possono essere realizzati. Indi il derelitto Giulio immagina un mondo fatto di sole amore con la sua amata, ma ogni giorno dimentica quel mondo ed è costretto a ri-inventarlo daccapo. La storia termina, e ci potete scusare per lo spoiler, con l'incontro in paradiso con l'amata Ilaria e la consapevolezza che in realtà lui amava Enrica Se'sterzi, la sorella della già citata Ilaria, che era viva, vegeta, aveva solo 25 anni, ed era un pezzo di figliola mai visto.
"I Mediconi" : Narra le avventure di una famiglia di Firenze, molto alla mano, composta da padre e tre figli che hanno da poco perso la loro adorata madre. Il padre, Vittorio Mediconi, incontra una sua ex compagna degli anni di scuola media e da lì ricomincia un rapporto con lei che viene ad abitare nella sua dimora insieme alle due sue figlie. Ne verranno fuori amori proibili, botte in testa, canzoni orecchiabili ma che non puoi dire che ti piacciono in giro, guest stars internazionali tipo Boccaccio o George Clooney e tante ma tante risate. Dopo "I Mediconi" ci sono stati "I Mediconi 2" e "I Mediconi 3". Il quarto capitolo della serie, però, ha visto l'assenza di molti membri del libro iniziale perchè si erano rotti di essere narrati.
"Tre once sopra il cielo": Narra le avventure di Fio, un giovane interessante della Firenze altolocata, e di Viola, procace ragazzina del borgo molto disponibile con gli avventurieri arrivati nella città toscana. La storia di Fìo e Viola vivrà alti e bassi, molti di questi in camera da letto, e così tante vicissitudini che spererete muoiano tutti di una morte violenta e dolorosa. Si viene attratti dalle meravigliose elucubrazioni di Fìo("Vivere con te è la cosa migliore al mondo, ma solo perchè ancora non hanno inventato la moto") o le interessanti indisposizioni di Viola all'amore perpetuo e monogamico("Vivrò con te solo quando mi si seccheranno i pollici, amore mio"). Intanto tra scazzottate, incendi, volgari esibizioni di lusso, lussuria, e amori profani, si arriverà alla fine del libro con la consapevolezza di aver letto un vero capolavoro in confronto ad un qualsiasi libro di Cassano. O di Bruno Vespa.
"Il giorno in cui seppi di aver perso tutto." : Toccante storia autobiografica del Ah'Lighieri che spazia dalla tristezza, alla gioia, alla depressione violenta. Narra del momento in cui aveva tra le mani un biglietto della lotteria vincente e della successiva consapevolezza che era sì quello vincente ma dell'anno prima, ed non aveva mai ritirato i soldi che erano andati versati all'associazione benefica "Un soldino per ogni bambino ricco", una onlus che aveva il compito, molto generoso, di regalare soldi ai bambini con i soldi. La storia si chiude con la felicità di un amore disinteressato: quello di Luttante per la nonna che elargisce mazzette(arcaico termine per definire "ricompense in soldoni") a tutto spiano.
"Eh, già. Sono ancora qua." : Narra dell'introspezione di un cantante ormai sulle vie del tramonto che infarcisce le sue canzoni di "eh" "oh" "oheh" "ehoh" e ha ancora un botto di pubblico ai suoi concerti, sicuramente imparano le canzoni in poco meno di un ora. La storia di questo cantante, ormai diventato una macchietta di se stesso mentre cerca di muoversi e ballare e fare il figo, è costellata di successi, delusioni e tanta gnocca. Luttante riesce a far trasparire le vere idee di questo misterioso intrattenitore di folle. Le vicissitudini di Basco Verdi, questo è il nome del canterino, vi terranno compagnia per tutte le diciotto pagine del libro. Molto piccolo come lunghezza, eh sì, ma scritto con un carattere grande, sia chiaro. Perchè Luttante già alla terza pagina si era rotto del personaggio e dei suoi "eh" "oh" e "oheheheh" che aveva intenzione di farlo sparare da una sua groupies, ma così non fu. Chiuse la storia con un colpo di scena da maestro(che dato che siamo gentili non vi diciamo) e mise fine alla carriera di Basco con tanta felicità per le orecchie dei poveri fiorentini.
Luttante è stato anche un politico di chiara fama, un netturbino di enorme fama, e un pizzaiolo con grossa fame. In tutti e tre i casi si è sempre distinto nel suo campo. In quello politico ha saputo gestire destra e sinistra(esistevano già a quel tempo, ed esisteranno sempre), in quello netturbinico ha saputo gestire umido e secco, e in quello pizzaiolico ha messo insieme mozzarella e pomodoro come nessuno aveva ancora fatto in Toscana, provocando entusiasmi eccessivi anche alla corte dei Medici, che è sempre difficile trovarne uno di turno quando stai male.
Queste sono state le opere principali del Luttante, e alcuni brevi cenni sulla sua biografia, nella prossima puntata(eh sì, purtroppo c'è), narreremo le sue più importanti storie d'amore e una spiegazione sulla struttura della Carina Commedia. Non mancate e mi raccomando: non avvisate i discendenti di Dante di tutto ciò.
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2 commenti:
Ma poi avremo anche parti di qualche libro sul bloggo?? Mi piacerebbe soprattutto leggere "Amami, ma ricordami chi sono perchè c'ho avuto n'amnesia potente"!Aspetto con ansia l'inizio della carina :P
perbacco, qui si fa interessante!
il mondo intero attende l'inizio della Carina.
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