sabato 24 novembre 2012
Cinque e non più Mille
"E' grazie a loro che sono di nuovo Presidente"
Barack Obama
"E' grazie a loro che io non sono Presidente"
Matt Romney
"Il nome del mio partito in realtà è incompleto. La denominazione giusta è "Vogliamo vivere per poterli leggere"
Emilio Fede
"Auguri, Bloggo. Ora che vi ho fatto gli auguri potreste liberare la mia famiglia?"
Tizio qualsiasi
"Un grande passo per l'umanità, se fosse stato già cancellato"
Vittorio Sgarbi
"Ha più lettori di un giornale di Forza Nuova. Ma solo perchè gli iscritti a Forza Nuova non sanno leggere."
Enzo Biagi
"Sono più famoso io di loro"
Daniele Interrante
"Uno di loro ha fatto il proofreader per me. Non so che ruolo sia e che cosa significhi."
Jeff Smith
"Saluto tutti con entusiasmo quando me ne vado dallo Stand Bao tranne Dj Jurgen."
ZeroCalcare
"Dopo Lillo&Greg, il prossimo anno nel cinepanettone ci saranno i due autori del Bloggo. Fanno gli alberi sullo sfondo."
Christian De Sica
"Chiedo scusa, stavo solo cercando Juliana Moreira nuda e mi sono trovato qua."
Anonimo avventore.
"Sono una delle cose migliori che ho letto quest'anno. A pari merito con le vignette di Forattini."
Michelangelo Tommaso
"L'unico articolo che ho letto è quando hanno messo delle belle tope a corredo dello scritto. Che poi manco ho letto. Comunque bravi."
Costantino Vitagliano.
"Rido solo con i post di Dj Jurgen. Per questo rido solo due volte all'anno."
Ken Shiro
"La sapete quella del maiale e dell'autista?"
Silvio Berlusconi
"Sono il mio libro che si scrolla preferito."
Antonio Cassano
"Vorrei esprimere il più profondo entusiasmo per questo compleanno da ricordare. Questi anni in compagnia di Francesco e Davide sono stati i migliori della mia vita. Ogni problema lavorativo o personale che ho avuto, l'ho superato grazie ai loro fulgidi insegnamenti. Io vi ringrazio, autori de "Il Bloggo degli Sgrittori", senza di voi l'Italia non ha motivo di esistere."
Giorgio Napolitano
"Never say never l'ho scritta pensando ai post di Dj!"
Justin Bieber
"Sono gli unici a sapere della mia reale esistenza e so non mi tradirebbero mai."
Batman
"MA PORCA PUPAZZA!"
Batman
"Qual'è l'indirizzo del blog?"
Francesco Savino
"Qual'è la vera ragione di questo spazio virtuale? Non l'ho ancora capita. Giusto ieri sera parlavo del futuro con Lei. E capivo con poche semplici domande che io non ho, in questo momento, un futuro. E non è per colpa della società, del mondo, della crisi, dei governi o delle Primarie del Pd, io non ho un futuro perchè non so che futuro voglio avere.
E non parlo del lavoro, quella cosa che ci serve per vivere finchè non vendi te stesso o la tua dignità a qualcun'altro e trovi un modo per non doverne per forza avere uno. Parlo di sogni e speranze. Parlo della voglia di scrivere. Parlo del far diventare una passione, quella della scrittura, qualcosa di più grande.
Il sogno di ogni scrittore in erba non è venire pubblicato e far diventare "lavoro" ciò che uno fa come se fosse una necessità, come respirare. Il sogno di ogni scrittore in erba è che qualcuno, nel mondo, consideri ciò che tu scrivi la sua "passione". Che spenda denaro e soprattutto TEMPO per leggere ciò che tu hai prodotto, pensato, elaborato, inventato. Che l'importante poi è sempre quello e non cambia mai: lo scrittore vuole avere un pubblico. Non si scrive per se stessi, quella è una balla, si scrive perchè qualcuno lo debba leggere. Che sia la propria ragazza, la propria famiglia, i propri amici o il cane sotto casa, qualcuno deve leggere ciò che lo scrittore scrive. Perchè abbiamo voglia di farci notare, pure se nessuno ci vede mai.
E la colpa è nostra, solo nostra. Non siamo "importanti" perchè noi facciamo parte della massa. Su centomila blog solo venti o trenta sono iper-visitati. Gli altri sono il resto. I cinque centesimi che ti danno alla cassa dopo un'acquisto di 99 euro e 95 di prodotti. Noi siamo parte di quei cinque centesimi. Io sono parte di quei cinque centesimi. Normalmente veniamo donati al ragazzo, alla signora, al tizio, al mendicante che staziona giusto davanti all'ipermercato. Certe volte veniamo conservati, messi da parte, con gli altri, per un tempo futuro in cui verremo cambiati con qualcosa di migliore: cartamoneta. E lì stiamo, in qualche salvadanaio dimenticato, insieme agli altri pochi cinque centesimi (e con qualche uno e due, che rappresentano i blog sepolti e dimenticati) in attesa di diventare grandi. Del tempo in cui diverremo cartamoneta.
Ecco. Forse solo ora ho capito qual'è il mio futuro: diventare almeno un cinque euro. Centuplicare il mio attuale valore. E il modo per farlo passerà anche da questo blog. Se non morirà prima."
Davide Paolino
Quanti giorni sono cinque anni? Sono tanti. Senza mettermi ad usare la calcolatrice che a farlo a mette potrei metterci forse cinque minuti, ma sarebbe tempo perso. Perchè tanto lo so che i giorni passano e questo blog sembra morto. O morente. O apparentemente deceduto. Nessuno scrive, nessuno legge, nessuno clicca, nessuno commenta. Piano piano si avvicina all'oblio e si butta nel dimenticatoio.
Ci sono persone, là fuori, che in un anno hanno scritto e pubblicato due libri. Ed avevano iniziato mettendo la propria produzione su di un blog. Ogni post consta di migliaia e migliaia di "like". Ma noi non siamo ZeroCalcare, noi non siamo Makkox, noi non siamo nessuno, per ora. O forse per sempre perchè non è mica detto che ci deve andare bene per forza. Che abbiamo fatto per meritarci il successo, la fama, la gloria?
Certamente niente di eccezionale. Forse qualche post sparso ogni tanto. Che è piaciuto a più di venti persone tanto da provocare in me entusiasmi esagerati. Che è un sempre un bel traguardo venti persone che apprezzano ciò che scrivi. Vai a trovarle venti persone che apprezzano ciò che dice Brunetta. Vai. Voglio vedere proprio. E non mi portare esponenti del Pdl o parenti del suddetto. Perchè sennò è troppo facile (ma mica tanto).
Venti persone. Quando ci va bene. Una, due, tre nella normalità. I post poi con zero "like" e meno di dieci visualizzazioni mi mettono una tristezza addosso che non vi dico. Ma non è colpa del mondo che non mi capisce o non comprende ciò di cui parlo. La colpa è mia. E lo dico senza piangermi addosso. La colpa è mia perchè non sono "the next big thing", io sono "the next normal thing". Anche se mi piacerebbe, sinceramente, essere solo "La Cosa" ma solo se posso riprendere il mio aspetto normale di tanto in tanto.
E festeggiamoli questi primi cinque anni di "successi". Ormai da quando esiste internet tutti festeggiano, a tutti va bene tutto, c'è sempre qualcosa da esaltare, osannare, perderci la testa. Festeggiamo perchè questo luogo esiste ancora, cerco di aggiornarlo quando posso ma ci sono, anche se a fasi alterne. Festeggiamo perchè Francesco è ancora vivo, è fuggevole, ha una linea adsl inesistente, ma c'è. Fa qualcosa che gli piace Francesco, che ci piace tanto a quello che ho potuto vedere. Forse è felice, o forse è solo contento, ma l'ho visto bene. Non so chi dei due abbia fatto le scelte migliori, in questi cinque anni.
Lui cinque anni fa era a Chieti, studiava, era un cazzaro ipenitente suonatore di chitarra e lettore fumettaro. Per questo ci conoscemmo.
Io cinque anni fa ero a Caserta, disoccupato, ero un cazzaro ipenitente lettore fumettaro e perennemente alla ricerca della mia dimensione, e della cosidetta ragazza giusta.
Oggi lui vive a Milano, credo con suo fratello, rimane il cazzaro che è ma lavora per la Bao Publishing. Una casa editrice che in un paio d'anni è diventata quasi un colosso. Si è pure laureato nel frattempo, ha fatto un anno di corso del fumetto. Ha scritto un numero di Nemrod, ne sta scrivendo uno di Long Wei.
Io vivo ancora in provincia di Caserta. Sono disoccupato giusto in questo momento, ma è una disoccupazione diversa da quella di cinque anni fa, perchè mi sto dando da fare e perchè so che lavorerò di nuovo a breve, per qualcosa di più grosso. Non mi sono laureato ma ho continuato a cazzeggiare. Ho incontrato la ragazza giusta, però. E mi sento così contento quando sono con lei che non ho bisogno di niente, in quei momenti.
Siamo cambiati, ed è sicuro. Ci siamo evoluti, e su questo ho dei dubbi dato che il collega continua a fare battute oscene su Twitter. Ma siamo cresciuti. E grazie anche a questo blog ora siamo più adulti. Avevamo 21 anni a testa nel 2007, dopo quella Lucca che ha fatto nascere questo sodalizio sfociato in un blog. Ora ne abbiamo 26 (anche se io devo aspettare un mese per compierli) e ne abbiamo davanti di strada da fare. Sia materiale che teorica.
Non sono sicuro che avrò questo blog allo scoccare dei miei 31 anni. Come non sono sicuro che il blog arriverà ad altri mille post. Sì, perchè qualche giorno fa abbiamo superato i mille, con il post su L'Insonne che ha fatto contento sia l'autore principale, sia un po' di gente che ci gira intorno.
Sono convinto che non ci saranno altri mille post. Forse solo cinquecento. O forse settecento. O magari un centinaio e poi via, verso altri lidi. Ma potrei anche sbagliarmi. Vedremo.
Per il resto una rapida occhiata alle statistiche annuali:
116mila le visite su questo blog da metà Aprile 2008, tempo in cui installai Analytics. In un anno abbiamo fruttato quarantamila nuovi accessi. Ovvero quanti ne fa Zero in un giorno scarso.
159mila e visualizzazioni di pagina. Cinquantaquattromila in più dal Novembre scorso.
143mila segna il contatore sulla home. Sono un incremento di cinquantamila visite dall'anno passato. Chissà se mai mi ricorderò quando l'ho installato.
23mila parole chiave per le ricerche. Ottomila in più del precedente anno. O la gente ricerca ancora più conpulsivamente o ci sono semplicemente ottomila modi diversi di ricercare un calendario, CHE NON ESISTE, di Juliana Moreira su internet.
1004 i post in questo spazio virtuale. Siamo cresciuti di poco.
609 rimane ancora il record di visite in un solo giorno. Billy Ballo è tornato in libertà(e ce l'ho come amico su Facebook) e lui non sa che ci ha dato qualche attimo di fama, anni fa.
567 i fan sulla pagina Facebook. Sempre troppo vituperata. Centoventi in più in un anno.
201 i post scritti dallo scorso anno. 199 per il sottoscritto e due per l'altro tizio. Che forse, ricordando l'ultimo che ha fatto, capisco il perchè si tiene lontano da questo posto.
5, gli anni che si festeggiano.
2, le persone che rimangono iscritte come autori.
2, gli account twitter che postano idiozie brevi che non troveranno mai spazio qui.
1, quello che continua con i giochi di parole osceni.
2, i tizi che continuano a crederci e che entrambi ci siano rimasti male che alla scorsa Lucca abbiano avuto così poco tempo per stare insieme e cazzeggiare come hanno sempre fatto.
Lascio una foto che ho già postato a suggello di questa incredibile amicizia fatta di pochi incontri, poche chiacchierate telefoniche (ma prima ci si sentiva di più), ma tanto affetto. Perchè ho insultato veramente poca gente così tanto, e chi mi conosce bene sa che quando insulto, vuol dire che io a quello gli voglio bene. Auguri Francè. Auguri Bloggo.
Al prossimo anno.
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