venerdì 6 febbraio 2009

End of a time



Mi ritrovo a piangere
non su problemi esistenziali
ma per altri subdoli mali,
e mi dispiace esistere
essere di troppo, di peso
forse un po' incompreso
ma di certo già arreso.

Mi ritrovo a vedere
cose inaspettate, mai credute, inimmaginate.
Persone, idoli d'infanzia, caderti avanti
e divenire uomini come tanti,
con pregi e difetti
vittime di accadimenti maledetti.

Mi ritrovo a soffrire
a guardare e a non capire,
a osservare nello specchio
ciò che meno desideravo,
quasi scorgere un povero vecchio,
qualcuno già sottomesso
colui che non ha visto nessun successo.

Mi ritrovavo a sperare,
a vivere di sogni e quindi immaginare
un giorno futuro in cui avrei
vissuto tutti i desideri miei.
Mi ritrovavo e adesso tutto cambia,
esco di casa ed è tutto oscuro,
il mio destino è un granello nella sabbia
e ormai quello che volevo è ancora più insicuro
ed è tempo che scompaia.

Addio ai sogni avuti da bambino
al piccolo prete e all'onesto tutore.
Addio a quelli che ho avuto più vicino,
dal soldato miope al piccolo scribacchino
divenuto sceneggiatore e persino sgrittore
e fermatosi poi al gran poeta,
da domani, il mondo, non è detto che lo veda.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come hai detto tu..
è vero ke è 1 pò triste..
xò..
mi piace sempre 1 sacco quello ke scrivi :D
petty*
^^

DjJurgen ha detto...

Lo so che detto da me suona strano...però, cavolo, la poesia mi è proprio piaciuta!! Molto sentita, ed è riuscita a trasmettermi qualcosa!! Non mi sarei mai immaginato di dirtelo nell'ambito "poetico", ma bravo!! :D

luttazzi4ever ha detto...

Uhm...mi stai guardando con gli occhi diversi, amico mio. Ormai è amore!!

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