giovedì 9 dicembre 2010
Pensare troppo fa male (*)
(*) oppure: "Filosofia spiccia d'ora tarda - Parte seconda".
Certe volte ce la metti tutta ma non sai neanche tu dove e quando sbagli. Ma è così, si vive per sbagliare, per imparare, per migliorare. Ma come fai a migliorare se non ti rendi conto dell'errore? E rimani fermo, a cercare di rimediare a qualcosa che non capisci, e che non capirai. E vedi che la situazione manco migliora, e stai lì, ancora più bloccato, con l'angoscia nel cuore e non sai che fare. Se chiedi puoi passare per l'idiota della situazione, o peggio: per l'insensibile. Quello che non si rende neanche conto del male che fa alla gente. E quindi stai al palo, subisci i commenti altrui, e stai zitto. Perchè questo forse è quello che devi fare in queste occasioni: stare zitto. Perchè se parli peggiori tutto. Sì. Perchè tu puoi sottostare alle accuse altrui, ma se accusi tu, sei cattivo. Perchè chi ti dice che tratti male la gente, è chi la tratta peggio. Ma lui scherza, tu no. Tu sei il cattivo, ricordatelo. Sei l'americano nei film di Bud Spencer, quello che insulta tutti ed imbroglia sempre. Sei Macchia Nera, ma non lo sai. Non te ne rendi conto. Pensi di essere una persona come le altre, con i suoi princìpi e i suoi valori, ma non è vero. Sei un mostro che attenta alle vite comuni e meravigliose degli altri. O forse la fai tragica. E' solo una critica, una semplice critica, da domani tutti amici come prima e dimentichiamoci tutto. Fino alla prossima idiozia, fino alla prossima accusa, fino al litigio definitivo. Quello che chiude amicizie o amori. Quello da cui non è possibile tornare indietro. Quello da cui uscirai distrutto, amareggiato, deluso e cambiato. E tutto ciò senza averci capito niente. Perchè tu sei ancora lì, allo status iniziale, a chiederti dove, come, quando e perchè hai sbagliato. E pur dopo aver cercato di rimediare, hai perso. Hai perso tutto. Hai perso tempo, denaro, muscoli e vita. Hai perso parte di vita dietro a gente che non ti ha mai sopportato, o che forse ha capito tardi come sei fatto. E punti altrove, ad altri amici, ad altri amori. Finchè non trovi quel tuo angolo di vita che i poeti chiamano paradiso in terra. Finchè non ti sentirai bene. La ricerca è la parte più importante del tuo tempo su questo mondo malato. Cerca. Cerca sempre. Cerca l'amore, non quello perfetto, perchè non esiste. E' una montatura, è una idiozia da film melensi. Non esistono i baci infiniti, i discorsi lunghi interi giorni e gli abbracci eterni. Ma l'amore normale, quello unico, quello proprio, c'è. I baci ripetuti, le chiacchierate divertite condite dai silenzi di due innamorati che, una volta ogni tanto, non sanno cosa dirsi, gli abbracci felici, esistono. E ci bastano. Eccome se bastano. Gli amici, non li troverai mai uguali a te. Simili in tutto e per tutto. Ma soprattutto non vorresti mai trovarli, a meno da non essere tremendamente egocentrico. Li cercherai affini ma complementari. Magari con le stesse passioni, che non fa mai male, ma in qualche modo diversi. E ti sentirai forte con loro, ti sentirai sicuro di raggiungere tutti i tuoi sogni se li avrai al tuo fianco. Peccato che un giorno ti volterai e non li vedrai più. Ognuno perso nella sua vita si dimenticherà di ciò che avete vissuto assieme, ognuno perso nei suoi amori dimenticherà i momenti di conforto infiniti. L'amicizia è a tempo, anche se vuoi che non sia così. Ma ogni tanto si rinnova, devi solo avere fiducia. E sperare che niente sia concluso, niente è veramente finito se ci tieni veramente. Niente è veramente lontano se ci credi veramente. Che sia l'amore di una vita, che sia l'amico dell'infazia, che sia il lavoro adorato, che sia qualunque cosa tu voglia: credici. E anche se non ci credi, fai finta di crederci. La vita è tua, ricordatelo sempre, sei tu che decidi velocità, compagnia e destinazione. E sbaglierai, come sempre. Ma, se sei fortunato, se hai capito bene come muoverti, un giorno ti sveglierai, guarderai il sole, la strada, la gente, l'amore nel tuo letto addormentato e beato e dirai: "Oggi sono una persona felice".
Aspetta quel giorno. Vale una vita intera.
(Secondo post filosofico in meno di due settimane. Sinceramente mi sembra ancora più sconclusionato del precendente. Se qualcuno arriverà fino in fondo, lo ringrazio tantissimo. Se qualcuno condividerà o commenterà, anche solo per insultare, lo stimo ancor di più. La vita è fatta di piccoli piaceri, io ho quello di scrivere per un pubblico, seppur minimo. E' una grande soddisfazione. Credetemi.)
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4 commenti:
Io l'ho sempre sostenuto.
Mi auguro che l'amore che guarderai mentre beato dirai di essere felice un domani sia io <3
Grazie per la stima nei miei confronti e per i ringraziamenti:D
Scrivi che ti fa bene e poi a me non sembrano tanto sconclusionati questi post tsè!
Perchè tu puoi sottostare alle accuse altrui, ma se accusi tu, sei cattivo.
Quant'é vero...
Bel post! La prima metà è praticamente il mio ritratto :)
Sto leggendoti qua e là e devo dire che voi pensanti e scriventi, avete davvero un potere immenso. Il far capire a chi legge quello che hai in testa, non è cosa da poco. Certo potrà anche metterti nei guai, ma mica ce l'hanno tutti sto potere. In questo post (devo dire molto commovente)mi hai trasmesso,una dolcezza infinita, al di là di qualunque ipocrisia. A noi, abitanti del sottobosco bloggottiano che scriviamo versi (nel senso: blè-cu-pra-gnè) rimane null'altro che ammirare cotanto cesello di parole...peccato!
Tiziana
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