venerdì 15 giugno 2012
Lettera ad un giorno lontano
Caro 31 Ottobre,
io e te ci conosciamo e ci vogliamo bene, perchè sappiamo che quando tu arrivi, normalmente, il caldo estivo è già un ricordo lontano, l'ora è già stata spostata all'indietro, e la pioggia scorre amabilmente ogni dì o quasi, tranne che di mercoledì. E sai che ti amo, come al primo giorno, come al primo acquazzone, come quando da adolescente osservavo scendere l'acqua dal cielo sperando desse una lavata alle mie delusioni, ma sembrava non farlo mai.
E' strano scriverti una lettera ora, a Giugno, proprio mentre tu sei lontano e fuori dalla mente della maggior parte della gente. Di quelli che attendono questi giorni afosi, e ce ne sono tanti. Tra chi li aspetta per lavoro e chi per divertimento, in mezzo ci sono io, fermo, con i capelli rasati che aspetto te, cercando di distrarmi in ogni modo.
Perchè io voglio che tu arrivi, 31 Ottobre, ma nello stesso tempo ne ho anche paura. Per un solo motivo specifico che non ti sto qui a spiegare ma che successivamente capirai. E che certe volte mi blocca, già da ora, al pensiero del "futuro".
Ma poi penso a te, a questa data, e agli altri 4 giorni accanto. Penso che saranno ciò che io chiamo "felicità", ciò che io chiamo "amore", ciò che io chiamo "passione". Penso che saranno i cinque giorni che ho sempre sognato, che ho sempre desiderato accadessero, che aspettavo da anni, forse da quando sono nato. I giorni in cui essere me stesso 24 ore su 24, con accanto qualcuno a cui piace molto che io sia me.
Ed è per questo, 31 Ottobre, che io quando sto un po' giù in questo periodo (dove cerco di svagarmi pensando agli Europei e va' a finire che continuo ad intristirmi), per diversi motivi che alla fin fine si riassumono sempre in uno solo, penso a te. E mi sento un po' meglio. Più passano i giorni più mi sento bene però. E si sa, i giorni passano. Un anno fa in questo periodo stavo riscoprendo la vita. Due anni fa ero, pressochè, inutile all'umanità intera, oggi mi sento un filino migliore.
Un filino, niente di più.
Tra un anno spero di sentirmi ancora meglio ma soprattutto vorrei ricordare, e bissare, le esperienze che avrò dal tuo giorno, 31 Ottobre 2012. Ti aspetto ogni ora che passo a fantasticare. Sarà stupendo. Sarà nuovo. Sarà meraviglioso.
E' questo che mi fa andare avanti con un po' di sorriso.
Arriverai. E tutto si modificherà. Ma in meglio.
Tuo,
Davide.
Ps: Devo decidermi a prenotare però. Lunedì inizio le chiamate mattutine ai B&B. Sennò si va' a dormire sotto i ponti, diamine!
Etichette:
Luttazzi4ever,
vita
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento