Il motivo del mio viaggio |
Il titolo è un pochettino una provocazione? Sì. Perchè di Comics and Games, per il terzo anno consecutivo mi sento tristemente in dovere di dire che degli elementi principali di una manifestazione che vuole parlare di Giochi e di Fumetti ce n'erano veramente troppo pochi. Ma sono troppo cattivo.
Perchè sì, c'era l'area dedicata ai retrogames, con un venditore di articoli per Super Nintendo, Gamecube ed altre cianfrusaglie d'epoca.
Perchè sì, c'era l'area dedicata a Magic e Yughi-ho o come cavolo si scrivere. Erano tre-quattro tavoli, al coperto, ma era sempre meglio di niente.
Perchè sì, c'era uno spazio che ti permetteva di giocare a quello che volevi con 1 euro ogni venti minuti.
Perchè sì, c'era uno spazio di giochi aggratis.
E basta. Perchè di fumetti ce n'erano veramente pochini, come i due precedenti anni, e le varie case editrici piccole non credo abbiano avuto grande risalto verso il pubblico. Ma non si può essere tutti Panini Comics, in questo dannato mondo dell'editoria. E comunque io parlo sempre di fumetti intesi nel MIO settore da lettore: italiani e americani. I manga c'erano. Perchè il mercato più grande, a queste piccole fiere, è costituito dalla cultura giapponese insita nei ragazzi giovani che vivono il cosplay, la fiera e il fumetto come una connotazione solo orientale. Sennò non si spiega l'assalto sistematico ai ramen in ogni evento a cui vado.
Poi c'era lo stand Iutù con bei disegnatori.
E poi c'era lo stand dei Dylandogofili, che è stato l'UNICO MOTIVO(mi piaceva scriverlo grande) per cui mi sono sobbarcato l'idea del Cavacon dopo due edizioni ultra-deludentissime.
Però gli aspetti positivi ci sono, dell'intera manifestazione:
-) biglietto unico tre giorni. Sette euro per loro, uno per i terremotati. Otto euri però, a seconda di quello offerto, mi sembrano troppo alti. Ma sarà un incentivo per migliorare sempre, credo, sennò riceveranno sempre opinioni negativi da chi cerca una Fiera del Fumetto!
-) Manifestazione al coperto in due sedi su tre. La terza è l'area palco che deve essere all'aperto. Tutti contenti, ma più entusiasti quelli che sostavano vicino all'aria condizionata.
-) Belle e spaziose le sale per le conferenze all'interno della Mediateca Marte.
-) Bei bagni. Soprattutto quelli vietati ai cosplay come spogliatoio.
-) Parcheggi abbastanza vicini al complesso e a poco prezzo.
-) C'era un venditore con fumetti BONELLI e ben 5 Julia!! Cinque!
Aspetti negativi che dilagano:
-) Miglioramento rispetto allo scorso anno per la scelta delle sedi coperte, a differenza dell'edizione 2011 dove molti lamentarono malesseri dovuti al caldo torrido. Scegliere una data primaverile ed autunnale sarebbe meglio ma a Cava sanno che competere con manifestazioni come Comicon, Romics e Lucca è impossibile. E allora rimane solo l'estate. Purtroppo per i visitatori.
-) I tizi venditori di braccialetti per "beneficenza" fuori dalla sede principale. Però è come se fosse un aspetto positivo per gli organizzatori: se arrivano gli sciacalli vuol dire che la fiera è frequentata. Basti pensare al bagarinaggio a Napoli per il Comicon.
-) Spazi troppo stretti nei corridoi della Mediateca Marte, considerando il flusso di gente.
-) Ascensori disponibili solo per lo staff.
-) Mancanza di un modo per annunciare, nel complesso intero, eventi e manifestazioni.
-) Avere Carmine di Giandomenico come disegnatore del logo dell'evento è meraviglioso. Ma averlo dal vivo sarebbe stato ancora meglio.
-) Veramente ben poco da fare per chi non apprezza gadgets e manga e che se ne è ritornato senza spendere un euro che sia uno in fiera.
La domanda che un eventuale pubblico in platea mi farebbe in questo momento è: "Ma se sapevi che sarebbe stata una delusione, perchè ci sei andato?"
La risposta sarebbe: "Per colpa dell'Associazione Dylandogofili".
Da un mesetto faccio parte di questa setta degli Adoratori dell'Indagatore dell'Incubo e noto sempre più che il mio abbonamento da socio Extreme vale ogni singolo centesimo offerto. Ma di questo vi parlerò in un topic apposito.
Basti sapere che ieri alla fiera erano presenti due disegnatori Bonelliani: Luca Raimondo e Brunone Brindisi. Il primo ha dalla sua un'esperienza in Brad Barron e Dampyr per la scuderia disegnatori del fu Sergione. E il secondo è la colonna portante di Via Buonarroti, potrei direi.
E se non lo fosse lo è di Dylan Dog.
Del primo ho ricevuto due stampe a colori con dedica, meravigliosamente offerte dall'Associazione.
Dal secondo ho ricevuto due disegni ORIGINALI con dedica, fatti davanti ai miei occhietti di ragazzo entusiasta che osservava il tutto con enorme stupore. Ero il numero uno in lista per via di una specie di prenotazione effettuata due settimane prima con Giorgio, uno dei padri fondatori dell'Associazione.
Giorgio, che ringrazio pienamente per aver dato un senso alla trasferta di ieri, è stato di una disponibilità unica e di una gentilezza estrema. E mi ha dato un'idea fondamentale per un'ulteriore disegno che potrei avere se contattassi un gigante del fumetto italiano.
Per far notare a tutti la meraviglia delle tavole inserisco qualche foto della giornata in oggetto. Con splendide didascalie.
Pk-santino personale sul cruscotto dell'auto |
Fontanella comunale perfetta per Instagram |
Qui piccione ci cova |
Bella signorina |
L'unico vero amico dentro la fiera |
L'imponenza del pubblico ai Giardini(?) di San Giovanni |
Il palco. |
Le balle di peli che girano per gli stand |
Due persone distrutte contemplano il nulla. |
Il mio |
Quello della mia pulzella |
Stampa di Raimondo |
E per questa bell'esperienza, pregna di noia per la prima parte della giornata e ottima per la seconda, ringrazio di nuovo Giorgio, l'Associazione Adoratori dell'individuo in camicia rossa o semplicemente "Dylandogofili", e la mia piccola per esserci sempre in questi viaggi ed aver conquistato altri due capolavori per la nostra bacheca futura. Ci vediamo, credo, a Lucca. Mancano solo 92 giorni, d'altronde.