sabato 19 gennaio 2013
La morte (non esiste più)
Sabato. E' sempre difficile scrivere qualcosa di sensato al sabato. Per questo blog anche nel resto della settimana ma il sabato è pesante. Il sabato è sfiancante. Ma non più della domenica. Quella ricerca forsennata del divertimento, cosa che accade anche di sabato sera, che se poi quando lunedì torni a lavoro e non hai storie da raccontare, non sei nessuno. O forse hai capito come escluderti dalla massa prima che essa ti faccia troppi danni.
Ma fa niente. Andiamo oltre.
E' sempre difficile scrivere di sabato, ho detto, e l'ho pure ripetuto. Quindi oggi lascio che a parlare sia la musica, quella bella, ed io vedo di pigliarmela ancora di ferie.
Questo è il nuovo singolo dei Baustelle. In attesa dell'album che uscirà a fine Gennaio. Sarà un successo? Credo di sì. Li andrò a vedere dal vivo? A teatro no (più di 30 euro di biglietto si spendono solo per gli Elii). Ritorneranno a fare concerti con un pubblico di venti persone come accaduto a Macchiagòdena? Credo di no. E credo che per loro sia meglio così. Soprattutto da ora che Bianconi sembra persino essere intonato. Che progressi!
Nei tramonti dentro
gli occhi tuoi
e lungo i viali
di Parigi o di Los Angeles
ritrovo il mondo,
nei fiori di campo
e nei passeri se nevica,
li vedo campare
senza niente da mangiare
osservo Dio, lo lascio fare.
Certe notti da nevrastenia
da soffocare
apro la finestra
e volo via
si fa per dire
Come la ginestra
nata sulla pietra lavica
mi vedo lottare
come mosca nel bicchiere
eppure Dio, lo lascio fare
La morte non esiste più
non parla più
non vende più
mio folle amore.
La vita non uccide più
i nostri baci
i nostri sogni
e le parole.
Il tempo non le imbianca più
e non si seccano
a lasciarle stese al sole.
Stringimi le mani,
non è niente,
che la guerra passerà.
Certi inverni freddi
certi guai
mi fan paura,
prego nel restare
ancora qui
mi illudo ancora.
Poi improvvisamente
arrivi tu
sorridi e penso che
non ho più timore
lascio correre
il dolore
non c’è più
e niente muore
baby
La morte non esiste più
non parla più
non vende più
mio folle amore.
La vita non uccide più
i nostri baci
i nostri sogni
e le parole.
Il tempo non le imbianca più
e non si seccano a lasciarle stese al sole.
Credimi,
morire non è niente
se l’angoscia se ne va!
La morte non esiste più
non compra più
non vende più
mio folle amore.
La vita non uccide più
i nostri baci
i nostri sogni
e le parole.
Il tempo non le imbianca più
e non si seccano a lasciarle stese al sole.
Parlami d’amore,
nonostante la stagione che verrà.
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