(E' un luminoso pomeriggio d'Aprile quando D e F si incontrano nel teatro comunale. Subito i due ragazzi incrociano le loro mani in una X come per sentirsi fighi ma appena notano dietro di loro la presenza dell'uomo delle pulizie, che li fulmina con uno sguardo, abbassano le mani delusi e tristi del non essere effettivamente dei tipi ok. Dopo essere entrati in platea, i due saltano atleticamente sul palco con un balzo così esteticamente orrendo da provocargli una caduta rovinosa e la lussazione di qualche osso di qua e di là per il corpo. Si rialzano, si ricompongo e si riabbracciano.)
D: "Quando mai ci siamo abbracciati noi due?"
F: "In che senso?"
D: "La voce fuori campo ha detto "si riabbracciano" che vuol dire che ci siamo già abbracciati prima, ma non è successo. Quindi è un errore."
F: "Vuoi licenziare anche questo narratore? E' il settimo questo mese!"
D: "Ma non fa bene il suo lavoro!"
F: "Se è per questo anche tu non sei questo grande attore!"
D: "Ma io ci metto passione. Io faccio all'amore con il palco!"
F: "Dici che dovremmo aspettarci qualche sorpresa tra nove mesi?"
D: "Neanche tu sei 'sto granchè come battutista, lo sai?"
F: "Certo. Ma non me ne importa: vado avanti senza paura."
D: "Un giorno dirai una battuta così brutta, così orrenda da farti picchiare da tutte le persone che incontrerai in quella giornata. Lo zero comico assoluto".
F: "Tipo un libro di Forattini?"
D: "PEGGIO!"
F: "Non fare quella faccia che mi metti i brividi."
D: "E tu cambiati quel viso che mi fai paura da sette anni."
F: "Sette?"
D: "E' dal 2006 che ci conosciamo no?"
F: "Già sono passati sette anni?"
D: "Uè, è matematica. Dovrebbe funzionare che facendo una sottrazione io capisca da quanto tempo c'è questa sorta di amicizia reciproca."
F: "E cosa ho fatto io in sette anni?"
D: "Boh. Vorrei poterti dire che almeno sei ingrassato ma niente. Dodici chili pesavi allora e dodici ne pesi adesso."
F: "Un giorno andrà di moda l'uomo scheletrico."
D: "Sì, appena arriveranno gli zombie tu sarai al sicuro, sei così magro che non varrebbe la pena scuoiarti e divorarti."
F: "Ma come fai a dire queste cose? Io sono tuo amico. Sono tuo fratello immaginario. Sono tuo padre!"
D: "Per fortuna non sei mia moglie".
F: "Ma ci pensi a cosa abbiamo fatto in sette lunghi anni?"
D: "Dalle mie parti a domande come queste si usa rispondere sempre alla stessa maniera."
F: "Come?"
D: "Ripeti la domanda."
F: "Uff...ma ci pensi a cosa abbiamo fatto in sette lunghi anni?"
D: "Schifo!".
F: "Sei proprio un fine battutista, altro che i miei giochi di parole."
D: "Senti questa: alcuni economisti su un barcone alla deriva devono calcolare il Prodotto Interno Lordo del loro Paese per salvarsi. Vita di Pil."
F: "Ma questa me la chiami battuta, ma non ti vergogni?"
D: "E' tua."
F: "Ma questo è un calambour che vincerà il premio Troisi per i prossimi sette anni. E sette Academy Awards come miglior battuta protagonista, non protagonista, personaggio femminile, effetti speciali, miglior corto, e miglior film.
D: "Sono sei."
F: "E miglior migliore!"
D: "Certe volte mi domando se qualcuno ogni tanto ti cambi la segatura che hai nel cervello."
F: "Mia madre ogni tanto diceva di mettermi a testa in giù, così la clessidra interna sarebbe scorsa meglio."
D: "Santa donna!"
F: "Mi spieghi cosa siamo venuti a fare qui?"
D: "Qualcosa che cambierà per sempre questo posto. Questo benedetto blog."
F: "In che senso?"
D: "Qualcosa che attirerà nuovi fan, inserzionisti, gente che vorrà collaborare con noi e tanta tantissima topa."
F: "Vuoi lasciare il blog e darlo in gestione a Brad Pitt?".
D: "No. Voglio fare qualcosa di più."
F: "A Johnny Deep?"
D: "No. Saremo sempre noi ad averlo, a scriverci e a promuoverlo, solo che cambierà qualcosa."
F: "Ma cosa...cosa??".
D: "Lo scopriremo nella prossima puntata."
F: "Eddai, dillo subito! Tanto a nessuno frega di questo post figuriamoci se lo dividi in due parti!"
D: "Fregherà, ho un ottimo metodo per far arrivare qui un malloppo di gente."
F: "Dimmi prima il metodo e poi spiegami perchè usi "malloppo" nelle tue frasi".
D: "All'inizio del post non ho messo la solita foto di un teatro ma una tizia con enormi seni!"
F: "Ma sei un GENIO DEL MALE!"
D: "Grazie grazie!"
F: "Poi arriveremo ad invogliare gente con due foto di enormi seni".
D: "Potrebbe accadere!"
F: "E poi toglieremo completamente la parte scritta e metteremo solo post con venti foto di enormi seni!"
D: "In effetti non sarebbe una brutta idea..."
F: "E poi inizieremo a mantenerci come fotografi di enormi seni."
D: "Vai avanti..."
F: "E poi estorceremo denaro a dei poveri calciatori perchè si fanno fare foto, da noi appostati, con le nostre modelle dagli enormi seni, all'insaputa delle loro mogli."
D: "E?"
F: "E poi scapperemo in Brasile per non farci arrestare dallo Stato Italico che ce l'ha sempre con la povera gente che ha milioni di euro in cassaforte."
D: "Giusto! Governo ladro!"
F: "Secondo me andiamo per una mala strada."
D: "Che è sempre meglio di quella che abbiamo percorso fino ad adesso..."
F: "In effetti...sono con te! Dai. Ci sentiamo domani per il grande annuncio. Non mancherò."
D: "Per che ora facciamo?"
F: "Ma che ne so. Di sicuro non per le 10 del mattino che fino a quel momento io penso, penso tanto, penso così enormemente che sembra che stia dormendo."
D: "Giusto. Vediamo di farcela per il primo pomeriggio, ok? A domani allora."
F: "A domani, collega."
D: "A domani, fratello."
F: "A domani, compare."
D: "A domani, amico."
F: "A domani, compagno!"
D: "AAAAARGH! COMUNISTA! COMUNISTA!"
(In due secondi uno squadrone anti-comunisti interviene all'interno del teatro e prende in custodia F che cerca di spiegarsi con i simpatici nerboruti manganellatori di rossi. Ma niente, al suo terzo tentativo di minimizzare la tremenda parola pronunciata, il povero ragazzo viene messo a dormire con un colpo ben assestato in fronte. Accasciandosi su un lato lascia cadere, da un orecchio, un notevole quantitativo di segatura. D guarda divertito la scena. Applaude al pronto intervento delle forze dell'ordine e ritorna dietro le quinte.)
Continua...
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