lunedì 31 dicembre 2007

Propositi per l'anno nuovo

Ecco i miei semplici propositi per l'anno che verrà:

1: smetterla di pensare come un idiota
2: smettere di essere un idiota
3: troncare la mia relazione morbosa con cristina d'avena
4: evitare di ballare nudo ai funerali
5: soprattutto a quelli a cui non sarò invitato
6: finirla di scrivere stupide liste che non leggerà nessuno
8: ricordarmi di scrivere soprattutto il punto 7
8bis: trovare una ragazza che mi sopporti e che soprattutto mi porti
9: prendere quella maledetta macchina
10: trovare un qualsiasi mestiere che mi faccia fare soldini
11: scrivere qualcosa di serio e farmelo pubblicare
12: ovviamente non presentare nessuna opera dal titolo: "il signore dei padelli"
il 13: porta male o bene a seconda della longitudine dove vi troviate
14: un week-end di puro sesso con michelle hunziker
15: e anche la yespica se vuole
16: andare avanti sempre e comunque finchè credo in me
17: fermarsi dato che ho finito di credere in me 3 anni fa
18: diciotto diciotto diciotto diciotto
19: Dire a Luttazzi che lo amo dal grattacielo più alto di New York
20: Innamorarmi

20 propositi semi-seri per augurarvi buon anno, anzi...rompiamo le frasi fatte...vi auguro un "Pessimo anno"! Così andrà meglio per forza!
Auguroni anche da parte di quell'ominide del co-admin cioè Dj.
AUGURI

giovedì 27 dicembre 2007

Il sabato del postaggio

Ecco cosa succede quando non ho niente da fare...
(p.s. questa scemenza risale almeno a un anno fa, ma io la posto lo stesso...si sa, le vecchie scemenze sono dure a morire...)

La vampiretta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio di Dampyr; e reca in mano
un mazzolin di buone nuove,
onde, siccome suole, postare ella si appresta
dimani, al dí di festa, di calcio e fiere prossìme.
Siede con le vicine
su la scala a postar la leaderella,
incontro là dove si perde il giorno;
e scrivendo vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella postava
ed ancor sana e disoccupata
solea chattar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú spensierata.
Già tutto il topic imbruna,
torna notturnoarcobaleno, e torna logan
giú da' colli e da' tetti,
al sovvenir della recente anja.
Or il Sammy dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il Gas75 si riconforta.
Luttazzi e Prof gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là postando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca fumetteria,
fischiando, il buon Ro-Mario,
e seco pensa al torneo di Arcadìa.

Poi quando intorno è spenta ogni altra voce,
e tutto l'altro tace,
odi il bedoz postare, odi l’anteprima
del Solomon, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi all’uscir dell’albo.

Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di topic e di gioia:
diman calcio malato e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Dylan Barron scherzoso,
cotesto Off Topic fiorito
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, utente mio; stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vò, Ma fa’ in fretta, c’anco tardi a venir,
prima o poi arriva Tesla.

mercoledì 26 dicembre 2007

Cuore di ragazza - Armando Savini

In realtà qualcuno potrebbe pensare: "ma che cavolo posta questo qui? E' natale, noi vogliamo canzoni natalizie!"
Potreste avere ragione...potreste...perchè, se consideriamo il Natale come una festa in cui si riuniscono i cuori e le persone da tanto tempo lontane, allora questa è la canzone più indicata del mondo.
In ricordo di una lontana serata passata con due grandissimi amici, Alessio e Davide, sempre presenti nonostante le distanze...

CUORE DI RAGAZZA – ARMANDO SAVINI

I tuoi occhi stasera
Sono tristi perché
Hai perduto un amore
Sei più sola di me.
Perché piangi stasera
Lui non ritornerà.

Cuore di ragazza innamorata
Diceva “t’amo” poi ti ha lasciata
Era lui la cosa più importante
Non meritava di averti accanto.

Cuore di ragazza innamorata
Diceva “’t’amo” poi se n’è andato
Piangere per lui non serve a niente
C’è un’altra donna nella sua mente.

E adesso che non sei più insieme a lui
Ti chiedo se vuoi provare con me
T’ho sempre amata in silenzio sperato
Di vederti felice di averti per me.
E adesso stringimi, stringimi dai
Baciami forte, più forte vedrai
Che in un momento l’amore ritorna
Ti prende vedrai.

I tuoi occhi stasera
Sono stelle nel blu.
Sola e senza il suo amore
Non sai vivere più.
Perché piangi stasera
Lui non ritornerà

Cuore di ragazza innamorata
Diceva “t’amo” poi ti ha lasciata
Era lui la cosa più importante
Non meritava di averti accanto
Cuore di ragazza innamorata
Diceva “t’amo” poi se n’è andato
Piangere per lui non serve a niente
C’è un’altra donna nella sua mente.
E adesso che non sei più insieme a lui
Ti chiedo se vuoi provare con me
T’ho sempre amata e in silenzio sperata
Di vederti felice, di averti per me.
E adesso stringimi, stringimi dai
Baciami forte, più forte vedrai
Che l’amore ritorna, ti prende vedrai.

martedì 25 dicembre 2007

lunedì 24 dicembre 2007

Chi è quest'uomo??


Pensateci bene...lo avete visto tutti. Non è difficile. Almeno credo!

A chi risponde esattamente un sacco di baci da parte di diggi.

Spero risponda bene Paola, sennò tutti sbaglieranno apposta!

venerdì 21 dicembre 2007

Eclissi

Inauguriamo l'angolo delle sceneggiature, visto che lo scopo del blog sarebbe proprio quello.
Si inizia con "eclissi", una storiellina (o, almeno, all'epoca io la reputavo tale) di 4 tavole, che va annoverata sicuramente tra gli scritti giovanili del sottoscritto. :D
Si tratta di uno spunto tradotto in sceneggiatura, in un periodo della mia vita in cui ero agli inizi e in cui pensavo che bastasse uno spunto per avere una storia...ah, beata gioventù!!
Va bè, bando alle ciance...ecco a voi:

ECLISSI!!!


TAVOLA 1

1/2/3/4
L’universo. In un angolo una porzione di sole, in un altro angolo una porzione del globo terrestre.

Dida1: L’uomo…
Dida2: …lo conosco da sempre, eppure non sono mai riuscito a comprenderlo…
Dida3: …l’ho visto nascere, crescere, evolversi…e un giorno lo vedrò anche morire…
Dida4: …ma non riuscirò mai a comprenderlo.


5/6
Totale del globo terrestre, visto dallo spazio.

Dida 1: L’uomo popola la terra solamente da 5 milioni di anni…
Dida 2: …e crede già di averla sotto il suo controllo.




TAVOLA 2


1/2
Esterno di un osservatorio astronomico. Magari puoi metterci un bel telescopio esterno, per capire di che edificio si tratta

Dida: Crede di poter carpire ogni suo piccolo segreto, di saper spiegare ogni minimo meccanismo che muove il mondo circostante…
Voce proveniente dall’interno Non è possibile!

3
Interno dell’edificio. Alcuni scienziati sono riuniti intorno ad un computer (dove ce n’è uno che sbraita, seduto) e increduli guardano il monitor. La stanza è ricca di apparecchiature scientifiche e una parete (che deve essere messa bene in mostra) è piena di finestre.

Dida: ...ma non è così.
Scienziato1: Non dovrebbe neppure trovarsi vicino alla linea dei nodi!!!
Scienziato2: Hai controllato che non si tratti di un errore del computer?

4
Primo piano dello scienziato infuriato, seduto alla scrivania. Dietro tutti altri scienziati dietro di lui. Il punto di vista potrebbe essere quello del monitor del computer.

Dida: E non è poi così sbagliato affermare che in fondo la scienza è tanto affascinante quanto instabile…
Scienziato1: Il nostro computer non ha mai sbagliato! Mai! E non può aver cominciato adesso.
Voce fc: Allora non dovrebbe mancare molto. Questo vanifica tutti i nostri studi…

5/6
Universo. La scena da rappresentare è un’eclissi di sole. O almeno, in questa vignetta la luna si sta cominciando ad avvicinare al sole e non siamo ancora in eclissi. Non deve essere una vignetta perfettamente corrispondente dal punto di vista scientifico, ma anche un po’ romantica. Questo per farti capire che puoi rappresentare il sole e la luna come vuoi.

Dida: …e che basta una minima variazione della terra per far crollare il castello di carte su cui l’uomo poggia con tanta sicurezza.





TAVOLA 3


La prima striscia è divisa in due vignette orizzontali (1/2 e 3/4), che occupano lo spazio riservato normalmente alla 1 e alla 2

1/2
La luna sempre più vicina al sole.

Dida: Con i suoi studi e le sue tesi, l’uomo tenta ogni giorno di comprendere e spiegare l’intero universo…

3/4
La luna sempre più vicina al sole, ci siamo quasi!!!

Dida: …anche se non sempre ci riesce.

La striscia della 3 e la 4 è divisa in 3 vignettine verticali.
In queste tre vignette, la luna comincia a toccare il sole. L’eclissi sta entrando nella sua fase clou!

5 La luna comincia a toccare il sole
6 Ancora di più
7 Ancora di più


8
Interno dell’osservatorio di prima. Gli scienziati sono alla parete piene di finestre, e guardano fuori. Una parte si comincia ad oscurare, un’altra è ancora illuminata (l’eclissi non è ancora totale)

Dida: L’uomo, nonostante la sua razionalità, spesso è impotente di fronte a ciò che lo circonda.
Scienziato1: E così, ci siamo.
Scienziato2: Già, a discapito di ogni nostra previsione e teoria.

6
La luna sta ormai per combaciare totalmente con il sole.




TAVOLA 4

E qui sono cavoli amari, più che altro perché non so come potrebbe essere rappresentata questa tavola. In pratica dovresti disegnare la luna e il sole (scegli tu come) che sono uno di fronte all’altro (non combacianti, però) e che stanno parlando. Sconsigliato l’uso di “occhi” o roba del genere…la scena dev’essere suggerire un’idea di magia e di romanticismo.

1
Il sole e la luna. Stanno parlando, a modo loro.

Dida: Perché forse dietro ogni scoperta…
Sole: Sono contento che tu sia venuta.
Luna: Non ce la facevo più ad aspettare. Volevo rivederti, anche solo per un po’…

2
Di nuovo sole e luna che parlano, questa volta da lontano. Prendi una porzione del mondo, parzialmente oscurata (per far capire che è un’eclissi di sole)

Dida: …dietro la più piccola rivelazione che la sua scienza ci possa offrire…
Sole: Sei bellissima, lo sai? E mi sei mancata…
Luna: Anche tu mi sei mancato. Non c’è giorno in cui non ti pensi…

3/4
Ancora sole e luna. Questa volta scegli tu come

Dida: …dietro qualsiasi fenomeno che sia in grado di studiare…
Sole: Ti voglio bene, ricordatelo. E anche se non posso esserti vicino quanto vorrei, sappi che io sarò sempre con te.
Luna: Lo so. Grazie di esserci. Ora però devo andare. Ti voglio bene.

5
La luna comincia a sparire e ad allontanarsi dal sole. L’eclissi sta terminando

Dida: …l’uomo non riesce a capire…

6
Primo piano del sole. Senza fare gli occhi (o se li hai fatti, è ok) dovresti fare tipo delle lacrime che gli scendono dal viso

Dida1: …che è l’amore a muovere il mondo.
Dida2: (in basso, nell’angolino destro) A presto, luna.


FINE

giovedì 20 dicembre 2007

Ho finito!!!

Ho finito!

E ho spedito!

E ora attendo ansioso qualche notizia.

Anche se so che non piacerà. Ho fatto tutto di corsa. Non ci potevo credere neanche io di essere riuscito a scriverlo.

La vita è bella e va avanti anche con un "Mi dispiace e non ci piace".

Intanto vado avanti e spero...

martedì 18 dicembre 2007

Meno due. O meno uno che dir si voglia!

Manca pochissimo. Ho messo tre capitoli sul computer. E ho quasi finito di scrivere il quarto sul quaderno. Manca solo il finale che ho modificato e che ho già in mente. Domani sveglia a orario decente e scriviamo tutto. Si deve inviare il racconto per giovedì, cioè dopodomani. Ho scritto un romanzo di più di 40 pagine in 10 giorni. E chi ci credeva??

Anche se non è finita. L'ultima parola è dopo che ho inviato la mail. Ce la farò! Si! ci credo!!!

Non ce la faccio non ce la faccio!

:-)

lunedì 17 dicembre 2007

Chi conosce costui??


Da oggi un mio sfizio. Trovare i miei miti del passato e riportarli sul blog. Si inizia da un cartone che ha segnato la mia infanzia. Un cartone Disney. Darkwing Duck!

Per chi non lo conosce consiglio di andare qui

Intanto beccatevi ste frasi! Che mito!!!

* Io sono il terrore che svolazza nella notte.
* Io sono il terrore che rema nella notte
* Io sono la lampadina bruciata che non riuscite a svitare
* Io sono l'insetto schifoso che si arrampica sulla gamba dei tuoi pantaloni.
* Io sono lo spillo che bucherà la tua bolla.
* Io sono la chiave di metallo sopra la scatola di sardine.
* Io sono il parchimetro che finisce mentre siete ancora nel negozio.
* Io sono la forbice che pota le vostre siepi.
* Io sono il mal di testa nella mente criminale.
* Io sono il fritto che sfrigola nella tua padella.
* Io sono il capello sulla lente del vostro proiettore.
* Io sono la pulce che non riesci a trovare.
* Io sono la termite che divora i vostri pavimenti di legno.
* Io sono la lozione novanta che non ti fa bruciare.
* Io sono la bolla ripiena di pus che si rompe nel tuo scarpone.
* Io sono l'unghia incarnita schiacciata da un macigno.
* Io sono le batterie che non sono incluse.
* Io sono il topolino che rosicchia il tuo formaggio.
* Io sono il ragno velenoso che ti morde sul collo.
* Io sono lo sciacallo che divora le vostre ossa.
* Io sono la nuvola nera che fa piovere sulla tua vacanza.
* Io sono il prurito che non riesci a raggiungere.
* Io sono il colesterolo che ti ostruisce le arterie.
* Io sono l'eroe di cui ogni cultura in ogni angolo del mondo ha bisogno.
* Io sono la nevrosi che ha bisogno di uno psichiatra da 500$ l'ora.
* Io sono il carceriere che getta nel fiume la tua chiave.
* Io sono il preside che ti manda a chiamare.
* Io sono l'esattore delle tasse che bussa alla tua porta.
* Io sono la sorpresa nel tuo pacchetto di patatine.
* Io sono l'edizione straordinaria che interrompe il tuo programma preferito.
* Io sono il brivido che corre per la tua schiena.
* Io sono il terrore che semina il panico nella notte.
* Io sono l'ostacolo che fa deragliare il vostro treno.
* Io sono il ketchup sulle tue patatine.
* Io sono Darkwing Duck.
* Dagli addosso duck!

DAGLI ADDOSSO DUCK!!!

Fare presto!

Il vento tira. Eccome se tira. Se ne è andata via la luce due volte. Per fortuna lavoravo al romanzo sul quadernino. Il lavoro deve procedere spedito. Mancano 4 giorni. Ho scritto quasi 3 capitoli su 5. Il finale ce l'avevo in testa ma adesso forse cambio tutto. Devo fare presto. Molto presto. Io ci credo. Sono l'unico a farlo.

Uhm...dovrei anche iniziarlo a passare sul computer. Ne ho scritto solo un capitolo. Fare presto. Fare presto.

Speriamo bene!

-4

venerdì 14 dicembre 2007

Resoconto Lucca 2007

Come farsi odiare dagli autori di fumetti

Prefazione – di DjJurgen

Esistono molteplici modi per farsi odiare da un autore di fumetti e, modestamente, il sottoscritto li conosce tutti. Il repertorio di espedienti per inimicarsi un promettente sceneggiatore o un acclamato disegnatore spazia dal più semplice “scusa, potresti farmi un autografo” fino al più sfrontato: “posso farti leggere qualcosa di mio?”, passando per gli intramontabili classici: “a cosa stai lavorando?” o “mi fai un disegno di Pk che con una ruspa saluta Dylan Dog mentre con l’altra mano esegue il ballo delle letterine di Passaparola?”. E, potete scommetterci, questi metodi funzionano tutti. Il giovane autore vi saluterà cordialmente, vi stringerà la mano, sfodererà un sorriso a 32 denti, ma alla fine state pur certi che vi odierà. Nel corso degli anni, numerosi studiosi si sono posti questo affascinante interrogativo: “ma perché un autore di fumetti dovrebbe odiare un suo fan sfegatato?”. Le risposte alla domanda sono molteplici, e tutte ben argomentate. Qualcuno ha proposto che, forse, l’autore di fumetti odia il suo fan sfegatato perché vede in lui tutto quello che vorrebbe avere: la spensieratezza di poter leggere un albo senza sapere quanto e quale lavoro si nasconde dietro, la gioia di poter svolazzare libero da un autore all’altro senza dover rimanere incollato ad una sedia 25 ore su 24 per sponsorizzare un prodotto che, nel migliore dei casi, venderà 2 copie. Mamma e nonna escluse. Forse, ha proposto qualcun altro, l’autore odia il suo fan sfegatato perché lui, il fan, vede il fumetto ancora come un gioco e non come un lavoro, mentre lui, l’autore, deve sudare sette camicie per sfornare un prodotto che, sempre nel migliore dei casi, venderà 2 copie (mamma e nonna sempre escluse). A mio modesto avviso, le suddette argomentazioni, seppur molto affascinanti, non riescono a cogliere il punto centrale della faccenda: gli autori di fumetti odiano i loro fan sfegatati perché i fan sfegatati gli triturano i maroni peggio di uno schiacciasassi.

Potete anche non crederci, potete anche spalancare quelle vostre boccucce incredule e attonite, ma la verità è proprio questa: i fan sfegatati triturano i maroni che è una bellezza. So che molti di voi storceranno il naso di fronte a questa presa di posizione piuttosto drastica, ed è per questo che, insieme al mio esimio collega Luttazzi4ever (come pochi altri esperto nell’arte di farsi odiare dagli autori di fumetti) ha deciso di scrivere questo libro. Lo scopo è quello di dimostrare come i fan sfegatati triturino i maroni che è davvero una bellezza e di come gli autori di fumetti, spesso e volentieri, vorrebbero uccidere i loro fan sfegatati. Il libro è scritto sottoforma di resoconto per rendere la trattazione più interessante, nella speranza che qualche lettore possa ritrovarsi nei protagonisti della vicenda. Ci tengo a precisare che fatti, persone e avvenimenti presentati nell’opera non sono puramente casuali e che, nel caso vi doveste rompere i maroni a leggere tutto quello che sarà scritto e doveste ritrovarvi ad odiare i giovani protagonisti della vicenda, accomodatevi pure. Siete in buona compagnia.


CAPITOLO 1 – CLAUDIO SCIARRONE, FAUSTO VITALIANO E TITO FARACI

- Con la partecipazione straordinaria di Valentina De Poli

Come disse qualcuno, “la strada per la salvezza è sempre irta di ostacoli”. Non ricordo bene chi lo disse, né se la frase era davvero così, ma fatto sta che questo semplice concetto riassume perfettamente l’essenza di tutto ciò che è venuto prima del Luccacomics. Già, perché come se il fatto di essere partito un giorno prima per una breve sosta a Roma, di aver preso un treno alle 6 del mattino per poi scoprire, una volta a Firenze, che Luttazzi aveva il mio stesso borsone, e di aver scoperto che il bagno del treno non era veramente rotto ma che conteneva un clandestino morto non bastassero, a peggiorare le cose ci si è messo anche il mio senso dell’orientamento, che ci ha fatto percorrere più volte la famosa Via Giusti prima di ritrovare l’albergo. Ma io e il mio degno compare non siamo tipi da scoraggiarci subito e così, fatta la nostra prima pessima figura con i ragazzi dell’albergo e rinfrescatici un attimo, ci siamo tosto avviati lieti e baldanzosi verso il centro di Lucca, in cui ad aspettarci c'erano fumetti, fumetti, fumetti e ancora fumetti. E autori di fumetti.

Appena arrivati alla fiera, una volta preso l’abbonamento per 4 giorni con relativo braccialetto, raggiungiamo il nostro futuro compagno di stanza Logan, che in realtà scopriamo chiamarsi Aurelio Spadafora. Un po’ stupiti per le possibili implicazioni di un cognome dall’etimologia piuttosto fallica e anzichenò, decidiamo tutti insieme di andare a pranzo e progettare un piano per il pomeriggio. Il piano è semplice quanto geniale: rompere i maroni agli autori di fumetti. E infatti, subito dopo mangiato, andiamo nello stand del buon Mario (mi è dispiaciuto tantissimo non averti potuto salutare alla fine, Ro…colgo l’occasione per ringraziarti per la tua infinita gentilezza!!), dove io e Lutty conosciamo la nostra prima vittima: Claudio Sciarrone. Estasiati per la presenza di uno dei nostri tanti miti, decidiamo di aspettare pazienti i ventimila disegni che sta facendo per un’orda di bambinette brufolose e svampite che stavano assediando il Nostro, e passiamo all’attacco:

DjJurgen: “ Claudio Sciarrone!! Un mito!! Non è che ci faresti un disegno?”

Claudio Sciarrone: “certo ragazzi, molto volentieri” – dice il buon Claudio, con un sorriso cordialmente disponibile.

DjJurgen: “ecco…potresti farci un pikappa?”

E qui la situazione cambia: il sorriso di Claudio si trasforma in una smorfia di dolore, la sua carnagione assume lo stesso colore di un cadavere e la penna comincia a tremargli. Poi, cercando di ricomporsi, fa: “mi dispiace, ve lo farei volentieri, ma non posso proprio”. E, prima ancora di potermi dare il tempo di rispondere, comincia a disegnare il suo nuovo personaggio: Alyssa. Nel mentre, il buon Lutty decide di sferrare il secondo attacco, cominciando a propinare domande su domande al sempre più sconvolto Sciarrone, il cui tratto, chissà perché, negli ultimi due minuti si era notevolmente velocizzato. Ma, ignaro di ciò che l’aspettava, il buon Claudio non aveva messo in conto la tenacia di due vecchi pikers che, dopo aver tanto fatto e tanto detto, gli rompono talmente i maroni che lo convincono a farsi portare allo stand della Disney, per presentargli Fausto Vitaliano. Il percorso dal padiglione di Ro-Mario a quello della Disney è breve ma intenso, e il buon Claudio coglie al volo l’occasione per farci capire quanto siamo inutili e insulsi (alla lettera: “ma che razza di guardie del corpo siete se non mi spostate la folla da davanti?”). Io e Lutty cerchiamo di organizzare un piano per salvarlo dalla folla di fumettari incalliti, ma prima ancora di poter estrarre l’auricolare siamo già nello stand della Disney. E qui avviene il fatidico incontro, quello in cui riusciamo a conoscere Fausto Vitaliano. Il merito, bisogna ammetterlo, questa volta è tutto mio: cogliendo l’autore disneyano in un momento di relax, il sottoscritto si avvicina con passo furtivo alle scalette su cui è seduto per riposarsi, e lo assedia dicendo: “Fausto Vitaliano? Posso rubarti due minuti?”.

E qui c’è il colpo di scena: Fausto Vitaliano è una persona gentilissima e disponibile, che dopo aver voluto sapere il mio nome e avermi assunto quale suo psicoanalista (Lutty era commercialista, invece) si interessa subito al motivo per cui “gli stavo rompendo i maroni” e, una volta capito che il mio unico scopo era quello di propinargli due mie storie Disney, scarica subito il barile a Valentina De Poli, la direttrice di Topolino! Valentina De Poli, ci rendiamo conto?? La De Poli si mostra disponibile, ma al tempo stesso mi apre gli occhi: mi dice che metteranno le storie nel cassetto, che la situazione è veramente critica, e che le storie, se tutto va bene, verranno lette tra – forse – un anno. Però prende i miei lavori, si complimenta per aver presentato due sceneggiature brevi e per avere come indirizzo e-mail il nome del cugino di Paperino, Sgrizzo. Ripresomi un attimo dallo shock per aver consegnato i miei lavori alla Signora Direttrice, ci rechiamo allo stand della BD, dove riusciamo a salutare un impegnatissimo (ma sempre gentile) Tito Faraci, a cui riusciamo a rompere i maroni solo per poco tempo. Torniamo da Mario e, dopo aver rivisto Sciarrone e Vitaliano (che non appena ci hanno visti si sono allontanati cercando di mimetizzarsi con le cosplayers), ce ne andiamo a cena con Logan (pardon, Aurelio), la bellissima e simpaticissima Manuela Soriani, Mattia, e un loro amico. Cena infernale, a parlare di telefilm che non conosco, con Lutty che compensava la mia ignoranza con una cultura mostruosa e che, capito il mio disagio, cercava di mettermi a mio agio con simpatiche domande quali: “E tu, Diggy, che ne pensi?” …simpatico bastardo.

Finita la cena ci rechiamo in albergo (erano le nove e mezza, rendiamoci conto), dove io cado sul letto come un sasso e dove, sempre io, vengo privato delle mie coperte dal signor 4ever, che la mattina dopo si sveglierà e, senza nemmeno dirmi buongiorno, mi saluterà con la frase: “Mio Dio, aveva ragione Logan…tu la notte rubi le coperte”. Se non fosse stato per il fatto che dovevamo prepararci alla seconda giornata di Lucca, lo avrei quasi ucciso.


CAPITOLO 2 – FABIANO AMBU E DI NUOVO FAUSTO VITALIANO

La seconda giornata a Lucca comincia con delle spese folli, almeno da parte mia. Comprati due libri di Will Eisner e uno di Sergio Badino sui trucchi del mestiere dello sceneggiatore, il sottoscritto si dà anima e corpo alla sacra arte dell’”sms”, infastidendo non poco il suo degno compare Lutty, all’eterna ricerca di Pk e di un modo per staccare suo socio dal telefonino, ma invano. La tangenziale è sempre lì e, oltre ad essere una cosa bellissima, mi assorbe completamente. Si avvicina l’ora di pranzo, e decidiamo di mangiare insieme ad Aurelio e alle sorelle Da Sacco in una piazzetta incastrata tra i vari stand e molto appartata. Finito il pranzo, facciamo per tornare dentro il padiglione, quando ci accorgiamo che, a pochi passi da noi, c’è una presenza ben nota: Fausto Vitaliano. Il sottoscritto e il suo degno compare salutano timorosamente, trattenendo a stento la voglia di attaccare bottone, onde evitare di rompere i maroni anche il secondo giorno. Ma, sorpresa delle sorprese, è proprio il buon Fausto a fermarci!!! Stiamo lì a parlare una mezz’oretta, con argomenti che vanno dal ragno radioattivo che voleva mordere Luttazzi alla mia passione per i fumetti (incredibile, incredibile…Vitaliano mi sta facendo un sacco di domande!), ai miei folli acquisti, al fatto che dovrei cambiare mestiere (alla lettera: “ma dai, hai solo 21 anni…fai qualcos’altro!” :D ). Poi, finita la conversazione, rientriamo nello stand BD (e non per guardare i fumetti) e salutiamo di nuovo Tito. Torniamo da Mario, per vedere finalmente il nostro mito! poi giriamo ancora un po’ per visitare il Lucca games (con il sottoscritto sempre più preso dalla sacra arte dell’sms) e, finalmente, dopo aver capito quanto stessero fuori gli appassionati dei giochi di carte, torniamo dal nostro caro Aurelio, per consumare una freddissima, ma buona, cena all’aperto. Si parla un po’ di tutto, dalla straordinaria capacità di Lutty di non riuscire a tacere neanche mentre sta mangiando, ai vari disegni ricevuti durante la giornata, approfondendo ovviamente il discorso di quanto Diggy&Lutty abbia triturato i maroni agli autori di fumetti. Poi, sempre più infreddoliti, si rientra in albergo, dove il buon Diggy non fa nemmeno in tempo a mettersi sotto le coperte che già è tra le braccia di Morfeo (e non sto parlando del giocatore del Parma – nota per Logan :P ) – ovviamente non prima di aver mandato qualche doveroso sms. Scende la notte, carica di attese per un terzo giorno che vedrà gli arrivi di forumisti del calibro di Anja e Colei Che…!!!


CAPITOLO 3 – FABIO CELONI, LA LETTERISTA DI NEMROD E MANUELA SORIANI

Con la partecipazione speciale della Santa Donna.

Arriva il sabato, il terzo giorno della fiera nonché quello più atteso dai forumisti di Brad Barron. E questo per vari motivi: finalmente, i nostri avrebbero potuto non solo rivedere Anja e Colei Che…(due storici pilastri del forum), ma anche assistere alla tanto attesa conferenza di Nemrod, il nuovo fumetto di Andrea Aromatico e di quel Fabio Celoni che è così tanto caro ai lettori di barroniana memoria.

Il mattino inizia come al solito, con Lutty che nel dormiveglia tenta di abbracciare Diggy, con Diggy che per sfuggire alla sua presa gli rifila il cuscino, con Logan che si sveglia prestissimo (addirittura prima della ragazza dell’albergo) e tenta, invano, di fotografare i suoi due compagni di stanza in pose compromettenti. Poi, una volta svegli e a colazione (solite scene anche lì: Lutty che chiede a Diggy se vuole un po’ di latte, Diggy che è troppo preso a mandare sms e gli risponde di no, Lutty che lo manda a quel paese, Diggy che finisce di mandare l’sms e si incazza con Lutty perché non gli aveva versato il latte) riceviamo la tanto attesa telefonata di Anja:

“Diggy, io sono a Prato!” esordisce l’ansiolitica Anja

“brava! Ma stai attenta a non calpestare l’erba” risponde sarcastico il Diggy.

Poi, dopo essersi fatto mandare a fanculo per almeno la terza volta dopo l’inizio della giornata, il Diggy riesce a stimare più o meno precisamente che per arrivare a Lucca, la forumista avrebbe impiegato almeno una mezz’oretta, il tempo necessario per far alzare Lutty dal tavolo della colazione e mettersi in marcia verso la stazione. Arrivati to the station, i due eroi attendono impazienti l’arrivo della Lady (anche qui solite scene: Lutty che per attirare l’attenzione di Diggy si mette lo zaino dalla parte della pancia, spacciandosi per una donna al quinto mese di gravidanza, Diggy che ride cercando di non far capire che stava mandando un sms, Lutty che lo manda a quel paese perché si è accorto che la risata era finta e che stava mandando sms, Diggy che finisce di mandare l’sms e che gli chiede: “cazzo hai messo ‘sto zaino???”), cercando di ingannare l’attesa osservando gli orari dei treni che il giorno dopo avrebbe dovuto prendere il buon Lutty. Finalmente, dopo una mezz’ora buona di ritardo, arriva la Lady. Il tempo dei saluti (trenta secondi scarsi), che i nostri cominciano una sfiancante corsa contro il tempo per arrivare alla conferenza di Nemrod, che sarebbe cominciata…due minuti fa!!! Guidati dal prode Diggy (che si occupa anche di portare la giacca di Anja e di percorrere la strada principale di Lucca in stile slalom gigante) e salvati dalla geniale idea di Lutty secondo cui per entrare nella sala delle conferenze non bisognava avere il biglietto, ecco che i tre arrivano alla conferenza di Nemrod, convinti di essersene persi almeno la metà. E invece SORPRESA! La conferenza non era ancora cominciata! Gioia e tripudio! I nostri eroi hanno tutto il tempo di frantumare i maroni al loro beniamino Fabio (ponendogli domande dall’alto contenuto filosofico – esistenziale tipo: “Fabio, ma la leader dove ha parcheggiato?”) e di scattarsi qualche foto con il loro nuovo mito, la Santa Donna. La Santa Donna (Santa perché è la fidanzata di Capitan Ambù, e mai appellativo fu più corretto) si dimostra, oltre che Santa, anche molto simpatica e disponibile, e ci rivela qualche particolare sul suo lavoro. Scopriamo così che odia la sua stessa creazione (un caso frequente nelle personalità geniali come le sue) e che, se potesse, distruggerebbe in un solo colpo sia la particella di sodio, sia gli orsi del kispios. Lutty, che nel frattempo aveva cominciato a chiamarmi “stronzio”, specificando che lo faceva solo per dimostrare di essere preparato sulla tavola periodica degli elementi, si accorge che la conferenza è iniziata, e ci invita gentilmente (a me non tanto gentilmente, anche se in quei momenti ero davvero convinto che mi chiamasse stronzio per non far sentire la particella di sodio così sola) ad entrare nella sala delle conferenze. Il Diggy, sprofondato in una delle comodissime (nonché soporifere) poltrone della sala, ad un certo punto si accorge che il suo cellulare sta vibrando. Prende il suo moderno diggyfonino e, sorpresa, si accorge che a chiamarlo era proprio la Leader! La leader, che era appena arrivata a Lucca ma non sapeva dove si trovasse la sala delle conferenze, chiede al Diggy di andarlo a prendere. Il diggy, dato che la leader è la leader, non se la sente di dire di no, ma comincia a sudare freddo al solo pensiero di dover ritrovare la strada per la chiesa davanti alla qualche si trovava Colei Che. Comincia a vagare impaurito per le strade di Lucca, fino a quando…MIRACOLO!! Si accorge di aver preso la strada giusta e di essere arrivato nel luogo in cui voleva arrivare! La leader è salva, e anche il suo orgoglio (alla faccia di qualcuno che lo aveva preso in giro fino a due minuti prima). Ora che finalmente i due capi della resistenza barroniana sono riuniti, la città assume tutto un altro colore! Il cielo è più blu, gli stand sono meno affollati, la conferenza è meno lunga…ehm…sarà che andandosene via il Diggy ne aveva persa metà, ma quando i due eroi tornano nella sala delle conferenze, arrivano giusto in tempo per il discorso di Fabio e Andrea, che mostrano entusiasti il loro lavoro. Finita la conferenza, i barroniani decidono di andare a pranzo tutti insieme. Armati di buona volontà e di tanta pazienza (al contrario di qualche cameriera che quel giorno aveva dimenticato l’educazione a casa), i nostri vagano per la città alla ricerca di un posto dove mangiare, e finalmente ci riescono. Da notare l’impegno di Anja e Diggy, che, mentre tutti gli altri si davano da fare per assicurare un pasto alla truppa, i due erano comodamente seduti su una panchina a scambiarsi un regalo di compleanno (anche se il compleanno era di due mesi prima). Potete immaginare la sorpresa del Diggy quando, andando a scartare il regalo di Anja, si è ritrovato tra le mani nientepopòdimenoche la maglietta di WATCHMEN, fatta preparare appositamente dalla forumista! Un regalo bellissimo, che tutti mi hanno invidiato! (gnè gnè gnè…io ce l’ho e voi no! Pappapero!). Insomma, roba da non crederci!!! Sconvolti e felici per la riuscita della sorpresa (da entrambe le parti, direi), i due seguono la leader e gli altri, che li conducono verso il ristorante in cui avrebbero mangiato insieme a Ambù e signora e ad altri utenti del forum di Nemrod. Durante il pranzo si parla di tante cose (scena clou: Leader: “Fra, tu cosa vuoi?” Diggy: ”Io una pasta alla puttanesca” Leader: “A-ah!E te pareva!! Cate, tu cosa vuoi??” Anja:“io una pasta ai quattro formaggi” Diggy:“A-ah! E te pareva!”), tra cui fumetti, fumetti e, ancora, fumetti! Pensate che varietà di argomenti! (se non altro non si parlava di telefilm! Help!!!). Poi, finito il pranzo e scattate un po’ di foto, i nostri cominciano a girare per la fiera. Fatto il biglietto per Anja e salutati un po’ di autori, i barroniani cominciano a vagare per gli stand, cercando vecchi Pk per Lutty e libri di sceneggiatura per Diggy. In un modo o nell’altro, presto si fa tardi, arrivando al momento dei saluti con Anja. Baci e abbracci, e la speranza di rivedersi tutti insieme il più presto possibile. Poi, riuniti tutti i barroniani per un momento di grandi confessioni, la leader rivela un’atroce verità: quella sera non avrebbe potuto cenare con i suoi amici! Presi dallo sconforto, i tre desperados si uniscono all’allegra combriccola di Manuela Soriani e delle sorelle Da Sacco. Raggiunto un ristorantino appena fuori Lucca e posizionatici con i tavoli (formazione standard: Io, Logan, Lutty e Clyde – un simpaticissimo amico di Logan), comincia il Lutty show. Scatenatissimo nella sua imitazione di Enrico Ruggeri (non si capisce se è Lutty ad imitare Ruggeri o Ruggeri ad imitare Lutty), il buon casertano (e non il disegnatore di Dylan Dog) sfoggia tutta la sua innata simpatia e il suo innato vocione con l’indifesa Manuela Soriani che, presa un po’ alla sprovvista, tenta di difendersi insegnando al terun un po’ di veronese. Impresa disperata, perchè, non appena imparata la coniugazione del presente del verbo essere, Lutty (o Enrico, che dir si voglia) ripassa all’attacco con una lezione accelerata di napoletano e una puntata in diretta de “il bivio”, l’unica trasmissione in cui se non sei un transone o un ex puttanone non puoi andare!!! Finita la cena, e ricevute le dovute minacce da Mattia (il fidanzato di Manuela), Lutty sembra calmarsi un po’, giusto il tempo di tornare in albergo con i suoi fidi compagni e di mandare un paio di volte a fanculo il buon diggy, che per l’occasione aveva deciso di messaggiar…ehm…di rimanere sveglio fino alle due di notte! E poi giù a ronfare come ghiri, per l’ultima, triste, giornata del Luccacomics!


CAPITOLO 4 - PASQUALE RUJU

In realtà c’è poco da dire su questa quarta, e ultima, giornata del Luccacomics. E’ sempre triste il momento dei saluti, soprattutto quando bisogna lasciare persone che, anche se conosci poco, riescono sempre a lasciare qualcosa dentro di te. La giornata procede tra l’incontro con la leader, le telefonate di Lutty a Pasquale Ruju (che, intuendo bene l’evidente intenzione del barroniano di sfracassargli i maroni,inventa ogni genere di scusa pur di sfuggirgli), lo scherzo della leader ad Andrea Venturi (davvero gentile e disponibilissimo – non so come abbia fatto a non mandare a quel paese la leader), il pranzo in compagnia dei nemrodiani, le dediche sull’opuscolo di Lutty, le parole di speranza e di fiducia della leader nei confronti del Diggy e della Tangenziale, le dediche di Fabio Celoni e Colei che sul Nemrod mio e della tangenziale (credo che non dimenticherò mai il momento della dedica di Fabio: Fabio: “a chi devo dedicarlo?” Diggy: “ehm…a Paola” …Fabio comincia a firmare, poi si gira di scatto: “PAOLA?? E chi è questa Paola??” Diggy: “ehm…un’amica…almeno per ora…” Fabio: “ma dai, che è fatta…se le regali un Nemrod autografato vuol dire che è fatta!” Grandissimo Fabio!

E poi la corsa contro il tempo per accompagnare Lutty alla stazione, in una maratona senza precedenti, che si è conclusa con l’arrivo alla stazione giusto trenta secondi prima che partisse il treno. Il saluto tra due amici che, senza neanche aver potuto abbracciarsi, in quattro giorni sono riusciti a creare un legame d’amicizia che, ne sono sicuro, va al di là delle semplici distanze e dei semplici: “idiota, ti odio”.

E poi il ritorno con Logan, il traffico in macchina, il sonno pesante che non voleva andarsene più, il senso di malinconia sempre più forte, il saluto con un inossidato compagno di stanza che, incontro dopo incontro, non fa altro che acquistare sempre più punti nella mia classifica personale delle persone da stimare e a cui voler bene.

E poi l’arrivo in stazione, ad attendere un treno che sarebbe arrivato solo due ore più tardi. E poi quella telefonata, bellissima e fuori dal tempo e dallo spazio, con la stazione che mi gravitava intorno e io che ero su un altro pianeta; un pianeta ricco di speranze, aspettative, dolci paure e profumi che ricordano casa.

E poi il treno, in un viaggio allucinante, tra dormiveglia e spifferi bestiali, fino alla stazione di Pescara alle tre di notte.

E poi…il ricordo. Il ricordo di quattro giornate fantastiche, passate a rincontrare amici incredibili e a conoscere autori simpatici e non, a cui, in un modo o nell’altro, sono comunque riuscito a frantumare i maroni.

E poi grazie a tutti…

Grazie a Logan, per essere stato il mio punto di riferimento tra gli stand e le strade di Lucca, e l’essere un compagno di stanza come pochi altri!

Grazie ad Anja, per avermi fatto uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto. Solo tu potevi farmi un regalo del genere, davvero!

Grazie a Colei Che, leader sia fuori che dentro il forum, indiscussa traghettatrice di entusiasmo e voglia di esserci, sempre e comunque.

Grazie a Fausto Vitaliano, per avermi fatto consegnare i lavori a Valentina De Poli in persona ed essere stato una persona squisita; grazie a Fabio Celoni, per aver voluto ristabilire un contatto con me, nonostante tutto; grazie a Manuela Soriani, per lo splendido disegno a matita che mi ha regalato la domenica; e infine un ringraziamento particolare a Claudio Sciarrone e Tito Faraci,per avermi dato l’insegnamento più grande: quello che i miti sono fatti per crollare.

E infine il ringraziamento più grande a Lutty, a Enrico. A quelle personalità che abitano in un solo corpo e che sanno emergere ognuna al momento opportuno. Grazie a Lutty, per aver condiviso con me questa bellissima passione che è il fumetto; grazie a Enrico, per avermi fatto ridere a crepapelle, senza nemmeno un minuto di sosta, con le sue canzoni e le sue puntate de “il bivio”. E grazie a Davide, straordinario regista di questi strani personaggi che abitano nel suo corpo e che lo rendono la persona meravigliosa che è; grazie per avermi sopportato ed esserti fatto sopportare, per avermi dimostrato cos’è l’amicizia – quella con la A maiuscola – e avermi odiato quando effettivamente ero insopportabile! Grazie di tutto, davvero!

Insomma, grazie davvero a tutti!!! Ci vediamo l’anno prossimo!

For once in my life

Canzone molto bella, composta nel 1967 da Ron Miller e Orlando Murden, cantata nel corso del tempo da vari artisti, tra cui Stevie Wonder, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra e Michael Bublè, che l'ha inserita nell'omonimo album del 2003.
Ed è proprio la versione di Michael Bublè che mi è stata dedicata da una personcina molto speciale (immagino avrete già capito di chi si tratta), in una due giorni ad Ancona che sicuramente ricorderò per sempre!

For once in my life
I have someone who needs me
Someone I've needed so long
For once unafraid
I can go where life leads me
And somehow I know I'll be strong
For once I can touch
What my heart used to dream of
Long before I knew
Someone warm like you
Could make my dream come true
For once in my life
I won't let sorrow hurt me
Not like it's hurt me before
For once I've got someone
I know won't desert me
I'm not alone anymore
For once I can say
This is mine, you can't take it
As long as I've got love
I know I can make it
For once in my life
I've got someone who needs me

mercoledì 12 dicembre 2007

Sto scrivendo!!

Sto preparando un romanzo per un concorso letterario. Inutile dire che ci spero molto. La data di scadenza è Giovedì 20. Bisogna crederci e io ci credo. Anche se è difficilissimo. Piano piano butto avanti l'idea. -7 giorni!

martedì 11 dicembre 2007

Ultime notizie Luttazzesche

Gioia e giubilo!!! Ecco cosa dice Danielone appena 10 minuti fa sul suo blog:

Questa mattina ho sporto denuncia e fatto eseguire dai carabinieri il sequestro probatorio di TUTTO il girato di Decameron, già andato in onda e non. Per ora è al sicuro. Nessuna cancellazione. Attendiamo la decisione del giudice.

Un grazie di cuore a tutti. Oggi il vostro affetto ha fatto andare in tilt il server: eravate di colpo in 40.000! Siete pazzi e vi voglio bene.

Spaliamo via tutta questa merda.

domenica 9 dicembre 2007

La risposta di Luttazzi(e la battuta incriminata!)

Daniele Luttazzi commenta all'Ansa la sospensione di Decameron: «Sono sbalordito perché Antonio Campo Dall'Orto ha sospeso il programma senza una spiegazione valida. Mi ha detto che è rimasto colpito da un monologo satirico grottesco che lui ritiene un insulto ma che oggettivamente non lo è, per cui mi aspetto una scusa migliore. In Italia non è possibile fare satira libera».

Nonostante la sospensione, Luttazzi è ancora al lavoro in studio per la puntata di stasera, che non andrà in onda, dedicata all'enciclica del Papa. «Dall'Orto ha deciso e mi ha dato la notizia mandandomi un sms: non mi sembra molto corretto. Ma se viene mal consigliato deve essere aiutato a decidere meglio perchè la sua impressione non è corretta. Inoltre non si sa perchè avrebbe deciso per la sospensione perchè Campo Dall'Orto dice di non aver sentito Giuliano Ferrara. Quindi non si è nemmeno offeso il diretto interessato».

Con questo gesto per Luttazzi l'amministratore delegato di Telecom Italia Media «rischia di mandare in fumo il suo lavoro di tre anni, anni in cui aveva creato un emittente che dava l'immagine di una rete libera. Mentre ora chiude un programma per una battuta con cinque puntate già registrate nel cassetto?».

La motivazione «è che si tratta di un insulto ma non lo è. Si trattava di un'immagine in una articolata pagina di satira che si lega alla tradizione di Ruzzante e che era collegata ad Abu Ghraib. Un monologo a cui ho lavorato un anno e mezzo. Tutto questo è una cosa umiliante e finchè non ho la comunicazione ufficiale dagli avvocati io resto qui al lavoro. Anche se so che non andrà in onda sto lavorando alla prossima puntata». Che si augura? «Mi augura di ritrovarmi in un paese dove è possibile esprimere le opinioni liberamente. Adesso io non posso fare nulla, posso solo aspettare ma mi auguro che ci ripensino».

La battuta incriminata era:
"Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema: Penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanche' in completo sadomaso che li frusta tutti. Va gia' meglio no?».

La battuta serviva a valorizzare la notizia posta nella parte iniziale! Il caro Luttazzi ha detto molto di peggio in queste puntate ma appena ha toccato Ferrara è scattato il censore! Mah..

sabato 8 dicembre 2007

Ecco, come potevasi dimostrare!


Luttazzi sospeso. Aspettavo questo momento! Era troppo strano che era riuscito a stare in onda così a lungo! 5 puntate su 10....bella media! E sospeso perchè? Perchè ha detto una battuta su Giuliano Ferrara!!!

Cioè...questo è il motivo! Ero più felice quando lo sospendeva Berlusconi, almeno era di che vantarsi...invece viene bloccata la sua satira per una battuta su Giuliano Ferrara...non mi capacito! La7 è succube di Ferrara e blocca Luttazzi...un programma che faceva il 5% di share a mezzanotte quasi!

Che poi...è stato fermato dopo la replica di giovedì sera! Ancora più incredibile!!! Ero entusiasta alla notizia del suo ritorno anche se mi prospettavo questa fine...Daniele tu continua così...non cadere mai...almeno un fan non lo perderai!

E la puntata di sabato scorso era eccezionale! Recuperatela come potete..è un capolavoro!

Io sono incazzato nero...io odio Giuliano Ferrara!

venerdì 7 dicembre 2007

A zonzo...(Paola, dove sei?)

Questa mia incapacità di usare un lessico così forbito, con le parole giuste sempre e inopinatamente al momento giusto. Inopinatamente, questo sì che è un termine forbito. Che non so scrivere…questo mi sembra inopinabile. Che non so nemmeno suonare tanto bene…anche questo è inopinabile. Che sono un disastro nelle relazioni sociali, e io il dire “sì, questa persona la conosco” ma poi sparlarne appena se ne va non l’ho mai capito tanto bene. Ma è inopinabile, e lo è davvero, che sono io a non aver capito nulla di come funziona il mondo.

Questo mio conoscere gente insulsa, o forse considerarla troppo insulsa per me, che quasi mi vergogno…non capisco se il problema sono io o sono loro…ma forse sono più io che loro…parliamoci chiaro: loro fanno (fanno…questo sì che non è un termine forbito) la loro squallida vita senza pensieri, senza preoccupazioni, non gliene frega un cazzo della loro stupidità e vivono bene nella loro ignoranza e insulsaggine. Vacua. Sì, vacua è un termine che rende bene l’idea, ed è anche abbastanza forbito. E io? Io sto sempre a lambiccarmi (lambiccarmi…bello, diciamo che con questo mi sono ripreso dal “fatto” di prima) su mille pensieri, su mille problemi che in realtà non dovrebbero neanche interessarmi.

Poi c’è Paola, straordinario ago della bilancia di una vita che pende sempre troppo dal lato sbagliato…e torno un po’ a sorridere, perché c’è Paola, e va tutto bene.

Ma Paola non tornerà prima di domani (Paola, dove sei?), e io mi ritrovo davanti ad un monitor a buttare frasi senza senso pensando che, nel migliore dei casi, posterò tutto sul bloggo (collega permettendo), dove tutti potranno leggerle e farsi quattro risate alla faccia del diggy… ma sì, ma sì, ridete pure…ad alcuni di voi voglio troppo bene per impedirlo, e ad altri voglio troppo male che non vale neanche la pena starci a perdere tempo (leggi su: la mia instancabile incapacità di stabilire rapporti sociali). La verità? E' che so benissimo che a nessuno gliene fregherà nulla di questo mio intervento e, anzi, saranno tutti annoiati a morte...ovvio, è colpa mia e del mio essere asociale ad libitum... (asociale ad libitum...-bellissimo "asociale ad libitum"-)

Non lo so, è che stasera sono particolarmente nervoso. Domenica c’è il saggio di musica e io, oltre che sperare di non sbagliare l’assolo di “I want it all” dei miei adoratissimi Queen (checchè - bellissimo "checchè" - ne dica la mia colorista preferita :P ), devo anche suonare tre pezzi di chitarra, uno con la batteria, uno con il basso e accompagnare una decina di bambini nei loro brani per chitarra semplificati. La cosa bella di tutto ciò è che, ora come ora, non sono in grado neanche di fare la metà delle cose che dovrei fare (e che Brian May mi perdoni). Poi c’è questo mio essere alla ricerca di un’identità, senza trovarla mai…e anche questo mi rende nervoso. Poi ci sono un mucchio di altre cose che ora non mi vengono in mente, ma che se avessi tempo vi scriverei; peccato che tra qualche minuto debba uscire per una partitella di biliardino. Ah, sì, sono nervoso anche per questo.

(Paola, dove sei?)

domenica 2 dicembre 2007

Una volta tanto(canzone per me)

Dedicated to Paola e ......e.....e......quello lì...come si chiama....mah...Diggi mi sembra!

Se chiudo gli occhi non ci sei
in fondo a tutti i miei vorrei.
Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via.

Se chiudo gli occhi dove sei
davanti a tutti i dubbi miei.
Almeno tu lasciassi scia saprei come mandarti via.

Una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.

Prendimi in giro e dimmi sempre ah
sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.

Se chiudo gli occhi forse sei
tutti gli errori quelli miei.
Almeno tu fossi poesia
saprei cantarti e così sia.

Chiudessi gli occhi affogherei;
è un fiume in piena di vorrei.

se almeno tu lasciassi scia
saprei seguirti e andare via.

Una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.

Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.

Se chiudo gli occhi non ci sei,
se chiudo gli occhi dove sei.

Una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.

Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.

Se chiudo gli occhi non ci sei
in fondo a tutti i miei vorrei.
Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via.

Milan Juverntus, dopopartita

Partita fiacca, un paio di occasioni da tutte e due le parti e tanto ma tanto sonno...Nella foto, due simpatici e arzilli giovani del vivaio delle due squadre, cercano di ideare un nuovo tipo di colore di capelli, mischiando il nero e il biondo annerito...e anche un pallone giallo...

sabato 1 dicembre 2007

Milan - Juventus, prepartita


Speriamo su codesta persona!

e tu...che emifero sei?

p.s. per svolgere correttamente questo "giochino" dovete prima aprire o salvare l'animazione!!! Buon divertimento! :D


Guardate attentamente questa immagine: la ballerina sta ruotando in senso orario o antiorario?

La risposta giusta, in questo caso non c'è. Perchè? Dipende tutto da come usate la testa! Sì, perchè la vostra risposta dipenderà da quale dei due emisferi del vostro cervello, destro o sinistro, domina sull'altro.

> Se la vostra risposta è : IN SENSO ORARIO
In voi prevale la parte sinistra del cervello, la parte dedicata alla logica, all'attenzione per i dettagli, al linguaggio, alla scienze che si basano su studi empiri, pratici, di comprensione, conoscenza e apprendimento. La stessa che si occupa di preparare strategie, la parte più pratica di voi.
Per farle invertire rotazione, provate a lasciarvi andare un po' di più, date più spazio alla parte che si occupa di immagazzinare e gestire le immagini e liberate la fantasia e le emozioni.

> Se la vostra risposta è : IN SENSO ANTIORARIO
In voi prevale l'emisfero destro, la parte che generalmente svolge le funzionalità che si avvicinano di più al vostro essere impulsivi, la percezione delle sensazioni, alla visione di insieme, all'immaginazione. Quella che gestisce la vostra percezione dello spazio, le vostre fantasie, l'impeto e il prendersi dei rischi.
Se volete vedere l'immagine girare in senso opposto il consiglio è di provare a concentrarvi di più, a porre più attenzione ai particolari dell'immagine.

P.S. un sentito ringraziamento al mio amico Alessio che, oltre ad avermi mandato l'e-mail mi ha implicitamente fatto capire che io di psicologia non capisco una cippa! E ha ragione!