lunedì 27 giugno 2011

Let's go to the mall - Robin Sparkles



Non posso non aggiornare il Blog oggi, dato che passerò i prossimi giorni tra matrimoni, feste di laurea, visite non per il sottoscritto dal veterinario, visite varie, festeggiamenti per il traguardo di due anni e mezzo di felice non fidanzamento ufficiale, e pure il lavoro và. Indi oggi metto una cosuccia semplice semplice prima di andare, appunto, a lavorare. Chi di voi conosce "How I Met Your Mother"? Tanti? Bene. Perchè questo è il primo video della meravigliosa Robin Sparkles, e se conoscete la serie so che siete entusiasti quanto il sottoscritto di rivederlo, se non la conoscete è arrivato il momento di visionarla. Per ore e ore. Indi si ripristina il lunedì musicale. Con una canzone eccezionale.



Tutti al centro commerciale, amici miei!

Let's go to the mall, everybody!
Come on Jessica, come on Tori,
Let's go to the mall, you won't be sorry
Put on your jelly bracelets
And your cool graffiti coat
At the mall, having fun is what it's all about

I haven't done my homework yet (That's OK!)
And you know how my parents get (Whatever!)
I don't care,'cause all my friends are gonna be there
Let's go to the mall today

There's this boy I like
Met him at the food court
He's got hair like Gretzky
And he does jumps on his skateboard
I hope he asks me out
Takes me to my favorite spot
It'll be just him and me
(But don't forget the robot)

Dad says I'm too young to date (Lame!)
But baby, I don't want to wait (Let's do it!)
That's OK, I'm going to rock your body anyway
I'm going to rock your body 'til Canada Day

Everybody come and play
Throw every last care away
Let's go to the mall today

I went to the mall with a couple of friends
I had a whole week's allowance to spend
I want hoop earrings and a Benetton shirt
We came here to shop and we came here to flirt
I turned around and who should I see
Prime Minister Brian Mulroney
He said, "Young lady, I don't approve."
So I had to get down and bust a crazy move
Hit it Fred, come on
Let's go to the mall

Let's go to the mall, everybody!
Everybody come and play
Throw every last care away
Let's go to the mall today

Everybody loves the mall!
Everybody come and play (Yeah!)
Throw every last care away (I love my hoop earrings!)
Let's go to the mall today

domenica 26 giugno 2011

Poesie (quasi) ermetiche


Fa caldo. Concedetemi di dirlo, vi ammorberò con cotanta verità solo fino a metà Settembre, quando le temperature inizieranno di nuovo a scendere, e lo so che i bimbi sono contenti di codesto periodo, perchè così non vanno a scuola, ma alcuni di loro impareranno presto ad odiarla l'estate. Lo spero proprio. Più che altro perchè odio l'enormità di gente che inserisce entusiasmanti link, su quel circuito del male quale è Feisbuc, su quanto è bello il mare, l'afa, la gioia, la felicità e quando è brutta la pioggia, l'ombrello, l'inverno, la depressione. E a proprio loro dedico questa serie di bizzarre poesie che mi fuoriescono da me stesso in un latrato di cattiveria mista e meraviglia. A loro. E a chiunque voglia sentirsi parte di queste parole. Perchè si sà, la poesia è di tutti. Ognuno può sentire sue anche le parole di un capolavoro del passato tipo "A Silvia". Che si capisce chiaramente sia stata dedicata a Silvia. Ma anche un Giacomo potrebbe emozionarsi con quelle frasi e rime. Anche un Vergingetorige. Ma non un Brunetta. Quello no sicuramente.

BAMBINO

Bambino che corri
verso il mare freddo
d'un tratto ti tuffi
e mi bagni tutto.
Bambino, non puoi
andare in montagna
a tuffarti giù da un monte?

PROCACE INTRATTENITRICE

Animatrice,
certo che ci vengo all'acqua-gym.
Certo che gioco a freesbe.
Certo che partecipo al torneo di pallavolo.


Andrei ovunque tu voglia
per quelle due pere.

MARE

Vecchi oliati puzzanti di sudore.
Ah, che dolce afrore.

TORCICOLLO

Si sta come d'estate
in giro
tante fighe.

AMORI IMPOSSIBILI

Jack conobbe la sirena,
se ne innamorò,
la lasciò una sera,
la ritrovò, sulla griglia, a cena.

Son piccoli componimenti. Non mi odiate, ve ne prego.

venerdì 24 giugno 2011

Il club degli intellettuali


Questa è la vostra casa, oh miei fan, dove potrete soddisfare le vostre più accese voglie di cultura. Dove potete scappare da quel guscio malsano ed orrendo della televisione italiana. Dove non troverete cose di indubbio gusto, ma di notevole fattura. Dove per giorni e giorni si favellerà di argomenti di una elevata importanza che non si capiranno se non si possiede una certa dose di perspicacia, di delicatezza, di conoscenza, di gusto. Qui, oh miei signori e soprattutto signore, si parlerà di cio che la gente come noi cerca da secoli: il senso della vita. In tutte le sue mille sfaccettature. Benvenuti al Club degli Intellettuali, amici miei. Sedetevi, sorseggiate il vostro bicchiere di Chateu de la Fontaine, gustate le bollicine e la ruggine che vi inebria la gola, e poi parlate. Di cosa? Ma degli argomenti che, il mondo, ama alla follìa e che oggi vi vado a proporre. Mi raccomando, colleghi cari, voglio un dialogo costruttivo e pieno di verità esistenziali. Non ce ne usciamo con dei semplici "sono d'accordo" senza argomentare le proprie opinioni. Voglio scontri e dibattiti, d'altronde siamo intellettuali no?


Argomento numero 1.

Canalis - Clooney: è finita? Ed era amore vero?


Sinceramente è una questione molto delicata, dalle mie parole, e dai fatti che accadono, potrebbe scaturire una crisi diplomatica tra Italia e America. E soprattutto una perdita di interesse per la zona intorno al lago di Como, a Laglio. Che poi, sinceramente, nessuno si è mai reso conto che al nome della cittadina manca l'apostrofo. Infatti quello che si usa in cucina è l'aglio. Se per caso c'era un paese di nome Lacipolla poteva andare meglio, ma noi intellettuali non tolleriamo questi errori linguistici che rovinano, sempre più, la nostra meravigliosa cultura italica. Comunque, per ritornare al tema principale, bisognerebbe capire se e quando i due si sono lasciati, se e quando i due si sono fidanzati, e se e quando il loro contratto di due anni di finto amore sia stato firmato. Ma, ragionando per ipotesi, ci sono elementi che possiamo già prendere in esame.
Clooney ha vissuto parte della sua esistenza con un maiale in casa.
La Canalis ha vissuto parte della sua esistenza con un Vieri in casa.
E' ovvio che sia stato amore vero: hanno una forte passione per gli animali entrambi. E se è finita, e mi auguro di no sennò da chi vado in vacanza quest'anno, bisognerebbe capire indove sia accaduta la rottura che ha distrutto la coppia. Anche se un pensiero ce l'ho: la conduzione del Festival di Sanremo della Canalis.


Argomento numero 2

Philippa Charlotte "Pippa" Middleton - Perchè tutti parlano del suo deretano?


La signorina Philippa, chiamiamola così per non scadere in volgari battute di bassa lega(tipo serie C)(questo è stato un perfetto esempio di battute di bassa lega), è sorella della signorina Kate, colei che ha impalmato uno dei pochi principi rimasti in giro, prima che mi facessi avanti io. Uno che, diciamocelo, ha preso abbastanza dalla madre e ben poco dal padre, per sua fortuna. Uno che ha un patrimonio tale che potrebbe comprare ogni prodotto giornaliero uscito in una qualsiasi edicola da ora fino alla morte di tutti i suoi nipoti. Uno che un giorno non è che erediterà una cassapanca da quella vecchiarda di sua nonna, ma un intero regno. E anche la cassapanca. Perchè ogni nonna ne ha una, per metterci dentro delle lenzuola che non userà nessuno mai.
Ora, questa Philippa è sorella di quella fortunata donna che ha adesso, anch'essa, un botto di soldi. E questa signorina Philippa ha un deretano, come tutti noi, solo che il suo è diventato di un quarto reale. Non "reale" nel senso di "vero", ogni deretano è reale se non è photoshoppato, ma di caratura "reale". E quindi i quotidiani e i settimanali e anche gli inserti di enigmistica di tutto il mondo conoscono quel deretano, e lo decantano. Memorabile, l'altroieri, la definizione 12 verticale che diceva proprio così: "Iniziali di Philippa Charlotte "Pippa" Middleton". La risposta ovviamente è "deretano".
Il perchè è così famoso, se posso concedermi il lusso di una volgare soluzione, si deve trovare nell'idea malata dei tabloid inglesi, e non solo, che vogliono scandagliare a cima a fondo chi ha sposato il loro principe, e pure la famigliola di quella troietta, se mi scusate il termine, d'altronde è pur sempre arrivata prima del sottoscritto. Indi la sorella, che non è malaccio diciamocelo, è molto importante sia per le sorti del Paese Inghilterra, sia per le sorti di TgCom sennò non sa cosa scrivere.

Primi due argomenti per questa edizione del nostro Club. Ovviamente attendo le vostre elucubrazioni.

mercoledì 22 giugno 2011

Postami, oh Diva...


Cosa scrivere quando veramente non ti viene niente, ma proprio niente, ma niente niente, cioè quel niente atroce che ti fa pensare che tutto ciò che hai scritto in passato è frutto del caso, o di un tipo che ti assomiglia e ha scritto tutto ciò al posto tuo, o magari di un tipo che ti vuole male, che ti assomiglia sempre, ma che non sa manco scrivere e ha scritto tutto quello che tu pensi di aver prodotto solo per il gusto di farti intristire? Bella domanda. Ne potrei parlare con una certa cognizione di causa dato che oggi non ho fantasia. Nisbia. Niente. Nein. Ningun accenno di post mentale scritto in anteprima, come spesso accade.

E di cosa parlo, se non riesco a pensare? Non lo so, mi verrà per strada. Che poi è pure colpa del caldo se non ho la forza di scrivere due frasi di senso compiuto. E in questa serata strana per il sottoscritto, sono le 21 e 41 e sono a casa: niente lavoro, niente uscite, sono a casa il chè è molto strano, non riesco ad ideare un benchè minimo argomento che consenta a tutti i miei centomila fan su feisbuc(eh sì, l'esperimento ha avuto successo) di commentare con entusiasmo. Quindi do consigli a chi a un blog per farsi trovare un po' di ispirazione. Geniale no? Cioè faccio un post dove spiego a chi non riesce a fare post, come fare un post pur senza fantasia ma con un po' di sana strategia. E quindi il mio post è fatto. E da ciò si evince che la regola uno è : "Anche se non hai fantasia, fai un post con un po' di sana strategia". Geniale!

Regola numero due: "Apri il tuo browser internet, vai sui siti giornalistici, intristisciti per la situazione politica italiana, richiudi. Ti verrà sicuramente un racconto deprimente."

Regola numero tre: "Scrivi la lista della spesa." (In effetti dovrei comprare delle arance)

Regola numero quattro: "Hai un amico in prigione che si chiama Lele? Compragli delle arance." (Il chè fa capire come mai le debbo comprare io, povero Lele!)

Regola numero cinque: "Clicca su "nuovo post" e pensa ad un argomento del quale vorresti discutere con più ardore. Ora dimenticalo. Scrivi di tutt'altro. Alla gente del web interessano: 
A) Topa
B) Idiozie
C) Topa estera. All'inizio si pensa alle attrici e/o modelle nostrane.
D) Gossip.
E) Filmati divertentissimi. INCREDIBILE! PAZZESCO! Un panda ha picchiato Yoghi e Bubu. Clicca qui! INCREDIBILE PAZZESCO!

Regola numero sei: "I tuoi amici non ti leggeranno mai, stanne certo."

Regola numero sette: "Argomenta le tue ragioni su un certo punto di vista spinoso. Poi metti anche indirizzo e numero di telefono. E poi aspettati la visita di tipi grossi con enormi mazze da baseball".

Regola numero otto: "Non c'è bisogno, se vuoi creare liste di un qualsivoglia argomento, di arrivare per forza a dieci. E se salti un numero, difficilmente la gente se ne rende conto."

Regola numero dieci: "Come la nove ma senza la capriola."

Regola numero undici: "Se vuoi bene a Blogger lui vuole bene a te. Se vuoi male a Blogger lui rapisce la tua fidanzata.Che poi capirà che Blogger è più simpatico e dotato di te."

Regola numero dodici: "Suvvia, veramente ti servono dodici regole per scrivere un post? Sei proprio a riserva, amico!"

Regola numero tredici: "Rinnega il post scritto tre anni fa. Quell'analfabeta non puoi essere tu."

Regola numero quattordici: "Se hai un collega, nel blog, puoi sempre contare su di lui per gli aggiornamenti. Se però, come me, hai un blog solitario, beh, l'hai voluto tu."

Regola numero quindici e ultima: "Se fai un'offerta di cinque euro a post al Bloggo degli Sgrittori, ci viene subito tanta ma tanta fantasia."

Mi raccomando. Seguitele. Ma non troppo, sennò poi vi danno dello "stalker".

martedì 21 giugno 2011

Ah, l'estate!

Buon solstizio d'estate, amici miei, oggi diamo ufficialmente inizio alla stagione più meravigliosa del mondo, per quasi l'ottanta per cento della popolazione mondiale. L'altro venti per cento adora l'inverno, il freddo, la pioggia e il piumone caldo. Io faccio parte della seconda categoria e da oggi, e per i prossimi tre mesi, mi troverete ansimante e distrutto dal calore incessante che viene dal mondo esterno. E non sia mai che accenda il condizionatore, no no, alla fin fine è solo un modo per far sembrare di stare meglio ma che in realtà porta aria calda all'esterno provocando un moto di innalzamento di calore che ti spinge ad abbassare il condizionatore che, sforzandosi, butta ancora più aria calda all'esterno e così via fino a quando il Signore non arriva sull'angelo della morte, sul macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò. Insieme al condizionatore.

Comunque, dato che lavoro in modo molto entusiasmante in un'ambiente che ha a che fare col freddo, l'arrivo della stagione estiva è fonte di giubilo indove mi reco abitualmente a prestare servizio. E quindi quest'anno anche io sono abbastanza contento dell'arrivo della stagione estiva. Vabbè, "contento" mò è troppo. Diciamo che mi va bene. Che manca poco a Ottobre và. Tanto che sono tre mesi e 10 giorni? Niente. Proprio niente.

E per far sentire che amo il sole, il mare, i corpi sudati, i vecchi panzoni sul bagnasciuga, le tipette truccate in spiagga, i bimbi urlanti e la meravigliosità della sabbia in ogni dove sul proprio corpo, dedico questa poesia al primo giorno d'estate.

Mi sveglio, ho caldo.
Penso a te, morendo di caldo.
Accendo il pc, è un portatile,
si surriscalda: fa caldo.
Esco, vado alla posta:
il mondo è troppo caldo.
Il direttore strepita: "Questo
non è un salotto. Qui si lavora.
Intanto lui sta al fresco, mentre
noi al caldo.
Attendo un'ora, ma il caldo
non va' via.
Esco in strada, caldo ovunque.
Arriva a casa, il sudore è cosa mia.
Caldo ancora, caldo a quantità,
caldo a profusione, caldo a palate,
ma quanto è bella l'estate.


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Avete un marito che non è capace di fare i più elementari lavori domestici? Avete figli che non sanno nemmeno che cosa è una spugnetta? Avete amici che non hanno mai rifatto il proprio letto? Beh, regalategli un ionizzatore! Uno ionizzatore è figo. E' una spruzzatore che funziona con la sola acqua del rubinetto ma pulisce in modo esaltante. La scheda tecnica la trovate qui, a noi interessa che è figo. Ma figo tanto. E' trasparente, e quando premi il pulsante fa anche le lucine! Le lucine!!! Ma vi rendete conto? Vostro marito pulirà anche i mobili più in alto. Vostro figlio anche la cantina, il garage, la vostra auto. Amatelo!

Fine Spazio Pubblicitario

Viva l'estate. Viva la vita. Viva il sudore!

domenica 19 giugno 2011

Essere o linkare, questo è il problema.


Non era un cattivo ragazzo, Alberto, ma lo diventò e non per colpa sua.

Aveva una vita felice, Alberto, o perlomeno normale. Ma chi può definire cosa significa "normale" al giorno d'oggi? E' normale il ricco che ha mille benefici e ne vuole ottenere ancora di più? E' normale il politico che si fa le leggi da solo?E' normale il mendicante che, in una serata, riesce a guadagnare di più di un gelataio? E' normale l'odio smisurato verso chiunque abbia fatto scelte diverse dalla propria? E' difficile dire cosa ormai sia normale, Alberto lo era, in passato ma purtroppo un giorno scoprì un atroce nemico: il regno dei social network.

Alberto aveva, e ha ancora, un blog. Ci scriveva ciò che faceva, ciò che amava, ciò che più gli piaceva fare. Ci scriveva posie, racconti, eventi di vita vissuta. Ci scriveva le idee sul mondo, i suoi princìpi, i suoi sogni. E gli piaceva che qualcuno li venisse a leggere, una volta ogni tanto. Aveva un gruppetto di amici abituali e aveva pubblicizzato il suo spazio virtuale tra di loro senza risultato, massimo qualche visita ogni morte di Santo Padre, e basta così. Aveva raccontato i suoi progetti durante i lavori passati, durante quello annuale e anche mentre faceva lo scrutatore. Forse qualche risultato l'aveva raggiunto, ma era comunque poco. Perchè Alberto era, diciamolo tutto, un bel po' egocentrico. Se pensi che la gente, anche quella che non conosci personalmente, debba andare su un tuo spazio virtuale significa che un po', almeno un bel po', lo sei. Se vuoi dei commenti di perfetti sconosciuti ad un tuo post in cui parli che settimana scorsa sei andato dal veterinario col tuo cane, e lui non voleva entrare nello studio, e avete dovuto prenderlo in tre per farlo accomodare sul lettino, beh sei molto egocentrico. E pure un po' rompiballe, a dirla tutta. Ma ognuno ha i suoi difetti, e Alberto lo sapeva bene. E quindi cercava sempre, o quasi, di aumentare le visite a quel blog o come lo chiamava lui "il regno degli scrittori". Eh sì, perchè Alberto aveva anche un compare, un socio, un collega, un fantasma, se potete concedermi la facezia. Perchè il caro e misterioso, Oscar, mai una volta era riuscito a scrivere ben due post di fila. E questo, ad Alberto, lo faceva sempre un po' innervosire.

Ma tralasciando le beghe tra presunti scrittori, c'è una questione ben più importante di cui parlare. Alberto, un giorno, capì che l'unico modo per aumentare contatti al suo "luogo di ritrovo", era un'enorme e battagliante pubblicità. Ma per fare ciò ci vogliono soldi, tempo e fatica. E Alberto non aveva le prime due, e non voleva arrivare a fare la terza. Indi decise, con gran intuito, di registrarsi ad un social network. Che fù l'inizio della sua pazzia.

Inaugurò dopo poco una pagina fan, così le chiamano, che richiamava proprio il suo Blog. Parlò della sua straordinaria idea, così pensava, al suo collega ma non ricevette risposta. Per forza, non c'era mai! Quando capii di star a parlare da solo si recò sulla sua pagina fresca fresca e iniziò a pubblicizzare, senza spesa, il suo blog in ogni dove. Raggiunse in enorme tempo, quasi due anni, una ragguardevole cifra di fan che si aggirava ancora sotto la quattrocentinaia. E iniziò a rigirarsi nel sonno, ogni notte. Perchè Alberto vedeva pagine e pagine che non avevano neanche un briciolo della poesia che si annidava nelle sue opere, avere qualcosa come cinquantaMILA fan! E lui non era riuscito nemmeno a raggiungere uno di quei Mila, mica ben cinquanta. E rimaneva di stucco quando leggeva cosa del genere:

"my life is na tarantell...ma è na life ka m'like" che è un perfetto connubio tra orrendosità linguistiche italiane miste a inglesi. Ben 644 fan.

"non voglio farmi troppe domande...non voglio avere mille pensieri...voglio solo fare ciò che mi fa stare bene..." che è una lodevole iniziativa a far ciò che cazzo si vuole, così pensava Alberto, e ben 1053 persone che hanno cliccato "mi piace" a questa enorme verità che nessuno avrebbe mai pensato. E non solo. Ben 550mila fan apprezzavano la creatice di questo spazietto virtuale. 550mila sono gli spettatori totali della Juve in casa durante un anno. Ma neanche!

"ho imparato che nella vita non smetterò mai di imparare" una massima che sicuramente il grande Capo Estiqatsi avrebbe apprezzato tantissimo. Altri mille fan, per briciole di saggezza.

Alcune cose è meglio non riferirle. Appartengono tutte alla stessa pagina di maniaci mentali (altri settemila fan) che ti portano a pensare che forse il mondo là fuori non è pronto, non ha bisogno di poesie, racconti e romanzi. Ha bisogno di fuffa, ha bisogno di poche parole basilari(cazzo, figa, amore, tesoro) e basta così. Perchè gli esempi non finiscono mai, e Alberto lo sa bene.

"troppe persone hanno la lingua lunga, e per farle smettere c'è solo una soluzione", dissero i capi di un gruppo da centocinquatamila anime. Inneggianti ad un bellissimo sceneggiato con quel grandissimo attore quale è Gabriel Garko.

"Ciao, sei carino. Posso sedermi vicino a te e guardarti sorridere?", disse Cappuccetto Rosso al lupo, dato che cercava un animaletto domestico. O un'altra fanpage di sole ventimila persone. Tante, forse troppe, penserebbe qualcuno. Sicuramente eccessive, direbbe Alberto.

Perchè sì, Alberto è un rosicone. Non ci voleva tanto a capirlo. E immagina di cedere, di passare al lato oscuro, di picchiare il suo co-admin con una mazzafrusta, di fare anche lui dei piccoli link pieni di verità e di sensazionalità. Anche lui è capace di farne, e ci si mette d'impegno. Prende qualche foto glitterata, o di adolescenti che si abbracciano quasi come si stessero ingroppando, e la mette sulla sua pagina. E, ad ognuna di esse, ci attacca vicino una frase, un'idea, un'emozione in poche righe.

"Eh sì, ti amo anche io" - Rivolta agli innamorati.

"Ho bisogno di te, come l'acqua e il caffè." - Rivolta ai citazionisti.

"Il mondo non ha ancora capito che se non ci fosse un'anima come la tua, l'intero universo sarebbe inutile" - Rivolta ai sensazionalisti.

"Cazzo, figa, vaffanculo" - Rivolta ai bambini che imparano parole nuove ogni dì e vogliono rendere partecipe il mondo di queste scoperte.

"Il pekkè t amo è spcl: t amo pekkè m fai impazz." - Rivolta ai risparmiatori di tastiera.

"Ora o mai più, piccolo mio. Ora o mai più." - Rivolta alle donnine che vogliono far capire al tipo che se non si sveglia lei passa a quello successivo.

"O bisogno di un amore stupendo. Sopratuto con te!" - Rivolta agli sgrammaticati.

"Io sono forte, e nessuno mi batterà mai" - (Con foto di Vin Diesel) - Rivolta ai tipi che credono nel potere da macho, o ai fan di gruppi criminali organizzati.

"Chi parla deve essere messo a tacere" - Rivolta ai fan di gruppi criminali organizzati o a chi gioca al gioco del silenzio con molta importanza.

"Se ti voglio bene..... c'è un perchè...... se stiamo insieme.... è perchè voglio te......" - Rivolta agli amanti dei puntini di sospensione, che variano di lunghezza in ogni dove.

"Amami, ma non dimenticarti di santificare le feste!" - Rivolta ai credenti praticanti.

"Oh, ho dimenticato di dirti una cosa" "Cosa?" "Ti amo" - Rivolta agli amanti di conversazioni botta e risposta.

"Sborro in ogni dove" - Rivolta ai bambini, ma più che altro di cervello, che non avendo possibilità di copulare con continuità, debbono dare impressione di essere ciò che in realtà non sono.

"Niente è più importante di un cornetto il sabato sera. Yuppieeeeeeeeeeeeeee" - Rivolto ai festaioli sparsi.

"Dai, cazzo" - Rivolto ai fan di un programma che, sinceramente, mi fa piangere dalla tristezza.

"E perchè....tu 6 unico in my minds...e nn te ne andrai never" - Rivolto ai pseudo-esterofili.

E lo fà. Per una settimana intera inserisce link di questo genere nella sua pagina fan. E dopo la fine di quella settimana porterà i risultati sul suo blog. Ha paura, un po', di perdere i fan precedenti. Ma vuol vedere se così facendo ne avrà di nuovi, se riuscirà anche lui a sfondare la migliaia. Se riuscirà a fare, anche lui, dei post amorevoli come "chi mette mi piace avrà un cuoricino", e robe del genere. Perchè Alberto, in fin dei conti, è un inguaribile rosicone egocentrico e pure brutto. Ed ora è persino cattivo. Ma il suo collega, quello scomparso, è ancora peggio.

[Post-racconto fatto di una forte dose di vita vissuta. Se avete letto questo post e siete fan della pagina Facebook di questo Blog, aspettatevi questi link o simili, in settimana. E' un esperimento e voi ne farete parte. In ogni link inserirò un link(chiedo scusa per la ripetizione) che condurrà a questo post specifico. Quindi ognuno potrà capire che le frasi che scriverò, in realtà, sono solo frutto di un'agglomerazione alla massa. Perchè la massa, alla fin fine, è quella che ha sempre ragione. Non lo scrittore solitario, non il poeta d'elitè, non il politico buono. E' la massa che vince. E che determina tutto ciò che accade in questo mondo. E' la massa che ci porta a scegliere una determinata cosa invece che un'altra. E sempre la massa ci indica come "sovversivi" se facciamo qualcosa che non è conforme alla massa. Io mi conformo per una sola settimana. Così, per sfizio.

Indi se vedete link del genere che vi ho presentato provenire da "Il Bloggo degli sgrittori" , condivideteli a tutto spiano. Voglio vedere quante persone riusciamo a portare nel nostro ovile.

Questo sotto è un link, vero, esistente. E se ci trovate ciò che loro dicono sia, fatemi un fischio.

"Stuprate i bimbi che escono fuori dalla chiesa" - Questa è "satira". Sinceramente. Loro pensano sia così. Io non ci posso credere ma è vero! E' "satira". Grandissima "satira". Guzzanti si sta infatti preoccupando di perdere il posto.

Sinceramente questi qui sono inarrivabili. Mi inchino alla loro maestria. Luttazzi è una cacchetta a confronto.]

venerdì 17 giugno 2011

Prontuario di conversazioni estive (Anno 2011)


L'estate sta arrivando e il caldo già si fa sentire, indi le nostre piccole menti bacate non ce la fanno a recepire tutti gli stimoli che arrivano dal mondo esterno e purtroppo, le nostre conversazioni, non son più così elaborate come si avevano in inverno, davanti ad un caminetto, tutti in compagnia, a disquisire sui grandi temi dell'attualità. Questi temi che poi sono ben diversi se li andiamo ad ascoltare nei gruppi maschili o nei femminili. Nei primi si parlerà chiaramente di calcio, calcetto, topa, tope affiliate al calcio, tope che non si trovano, difficoltà nel trovare donne, siti interessanti, siti interessanti riferiti ad uno degli argomenti di cui sopra, fantacalcio e per finire un tocco di attualità che non fa mai male. In quelle delle delicate donnine invece si trovano argomenti futili quali shopping, lo sparlamento selvaggio nei confronti delle tante rivali presenti al mondo e altre amenità, che partono dai bicipiti di un certo tipo fino alla panza da birra del proprio ragazzo, che non sto qui a raccontare. I due mondi, in una spiaggia assolata o in una baita in montagna, vengono a contatto e ne escono fuori delle conversazioni che, nella maggior parte dei casi, dovranno produrre un rapporto che sarà di amore o magari di solo contatto fisico(e buttalo via...). Ma queste conversazioni, in questi tempi che preannunciano caldo e sudore e perdita delle inibizioni, saranno di difficile portata per tutte quelle persone che in vacanza si sentono veramente in vacanza e decidono di mettere da parte il cervello per quindici giorni. E come fare ad intavolare qualche discorso sensato nei lidi vacanzieri? Ma c'è il grandissimo "Prontuario di conversazioni estive ed esaurienti risposte per ogni tipo di domanda". Che cos'è? Ma come, non vi ricordate che l'anno scorso è stato presentato in questa sede proprio qui e dopo anche qui? Allora siete veramente gente smemorata. O non leggete i miei post ma solo quelli del mio co-admin. Indi leggete poco in un anno. Molto poco.


"E' sempre risorto dalle sue ceneri, ritornerà come ha fatto in passato. Lui è un eroe."
(Risposta calzante alla domanda "Ma Berlusconi è finito?" o alla domanda "Ma Capitan America è morto ancora?", secondo me c'entra meglio con la seconda domanda, ma fate voi.)

"No, non mi parlare ancora di queste cose. Ho lo stomaco sottosopra."
(Risposta diffusa alla domanda "Ti posso dire le ultime idiozie che ha fatto Fabrizio Corona?")

"Invece di interessarsi ai problemi del nostro tempo, sti comunisti da strapazzo..."
(Risposta scocciata alla domanda "Ma ti rendi conto che hanno iniziato una nuova campagna referendaria"?)

"Che solo a Studio Aperto ne parlano. Loro sì che sono veramente liberi. Noi tutti dovremmo ringraziarli!"
(Risposta entusiasta alla domanda: "Hai sentito che la nuova moda dell'estate è il bikini quasi invisibile?")

"Sì"
(Risposta felice alla domanda: "Mi posso sedere qui?", detta da una tipa che è un incrocio tra la Moreira e la Palmas riferita ad un giovanotto sbavante.)

"Beh, sai, c'è mio fratello, poi non so se la prende male. Quindi non so, sarà per la prossima volta."
(Risposta scusante alla domanda: "Mi posso sedere qui?", detta da una tipa che è un incrocio tra Giuliano Ferrara e un bulldog, riferita ad un giovanotto sbavante, ma per la tipa di prima)

"Ho bisogno di una boccata d'aria"
(Risposta sviante alla domanda: "Ma pensi che la funzionalità analitica della corrente politica del tardo novecento riesca a migliorare le sorti della comunità europea attuale?", detta da una tipa intellettualoide, non certo da buttare, a un tipo che non ha capito una mazza.)

"E certo!"
(Risposta sincera alla domanda: "Sono sbronza, puoi accompagnarmi a casa? Mi va bene anche la tua!" detta da qualsiasi tipa che sia di proprio gradimento. Dopo la risposta servono minimo dodici capriole di festeggiamento.)

"Gennaro Scapece, Piacere!"
(Risposta importante alla domanda: "E chi "diavolo" sei tu?" detta dalla tipa della sera prima, quella sbronza, a voi che siete ancora lì con lo sguardo da ebete dopo una serata decisamente divertente. Il nome è cognome che vi ho suggerito non deve essere necessariamente quello da dirle.)

"Anch'io."
(Risposta comune all'affermazione: "Certo che la tipa delle 3 me la sposerei, e non la tradirei proprio mai" detta da un ragazzo imbambolato davanti alla pubblicità della suddetta compagnia telefonica, al suo amico anch'esso imbambolato.)

"Ho bisogno di una vacanza dalla vacanza".
(Affermazione standard a nessuna domanda specifica fatta da genitori con figli piccoli durante le vacanze abituali)

"Io no, la amo!"
(Risposta sognante all'affermazione "Io odio la scuola" detta da un bambino alla propria madre che, sempre sognante, spera che settembre arrivi presto)

"Ancora due mesi, non credo riuscirò a resistere tanto"
(Risposta delusa alla domanda: "Ma il campionato quando inizia?")

"Stavolta ho il sistema. Quest'anno si vince facile, c'ho un amico che ha fatto duecento gol in serie A. Me le dà lui le dritte."
(Risposta entusiasta alla domanda: "Quest'anno riusciremo a vincere almeno venti euri alla Snai?", ma attenti alle intercettazioni.)

"Lei sì che è una gran professionista!"
(Risposta orgogliosa alla domanda: "Ma lo sai che la D'urso continua a lavorare anche per tutta l'estate?", fatta da una sciura ad un'altra sciura!)

"Ho sognato che succedeva ciò proprio ieri sera!"
(Risposta sarcastica alla domanda: "Signorini ha un programma su Canale Cinque in prima serata!")

"Fa niente, ho altro a cui pensare. Il Milan ha vinto lo scudetto, festeggiamo!"
(Risposta secca alla domanda: "Presidente, ma come si sente dopo queste sconfitte elettorali?")

"Solo Ibra, Robinho e Thiago Silva. A Gattuso manco morto"
(Risposta esaustiva alla doamnda: "Presidente, ma vostra figlia è una sorta di aggiunta al contratto per chi può andarsene dal Milan? E oltre a Pato, c'è qualcun'altro nella squadra che ha questa clausola?")

"Quarantanove!"
(Risposta giusta alla domanda "Sette per sette?")

"Ho dimenticato la calcolatrice a casa!"
(Risposta sviante alla domanda "Sette per nove?" fatta da un giornalista ad un qualsiasi Ministro dell'Economia attuale.)

"Che facciano ciò che voglio, io le costruisco da solo. Ho bisogno di malati di tumori, ne ho bisogno!!!"
(Risposta finalmente decente alla domanda: "Il popolo ha declinato il suo invito al nucleare, dottor Veronesi, cosa intende fare adesso?")

E con quest'ultima chicca abbiamo finito codesta puntatina di codesta idiozia. Se volete una nuova, divertentissima anzi no divertenterrima occasione di leggere le risposte che più servono in quest'estate nelle spiaggie, o piste sciistiche erbose, italiane basta che fate un fischio e io risponderò felice.

Sì, come si chiamano i cagnolini. Però dovete scriverlo il fischio perchè non posso certo sentirvi indove voi vi trovate. Non sono mica Superman. Cioè: non ci hanno mai visto assieme, quindi potrei esserlo, ma di certo non verrei a dirlo a voi. Che poi ho pure gli occhiali io, Superman mica ce li ha. E' ovvio che siamo diversissimi. Comunque se volete farmi un regalo estivo niente kriptonite, grazie. Non sono interessato all'articolo. Ma non perchè mi annulla i poteri, eh. Non sia mai.

giovedì 16 giugno 2011

Quando vota la formica...




- Ho le formiche in casa.
- Bè, buon per te...
- Come sarebbe a dire "buon per me"? Ma hai capito che ti ho detto? Ho le formiche in casa!
- E di che ti lamenti? Ormai avere le formiche in casa è diventato uno status sociale!
- Ma sei scemo?
- No, sul serio...pensaci, chi di questi tempi non ha le formiche in casa? E' come non avere Facebook, o di non avere l'I-phone...
- Ma io non ho nè Facebook nè l'I-phone...
- Appunto! Sei fortunato ad avere almeno le formiche in casa! Guarda che l'argomento formiche può ritornare utile quando meno te l'aspetti...puoi imbastire una conversazione a tavola mentre sei con gente che non conosci, puoi cercare di abbordare una tipa in discoteca, puoi ritrovare la voglia di scrivere sul tuo blog!
- Abbordare una tipa in discoteca...non dirai sul serio...
- Sai, cose del genere: "ciao bella formichina, ti va di salire da me a vedere la mia collezione di formiche?"
- ...
- Sul serio!
- Non dirmi che funziona...
- Credimi, sei fortunato ad avere le formiche in casa! Non ucciderle, mi raccomando!
- Ucciderle? E chi ci riesce?!? Ho provato di tutto...le ho calpestate, le ho prese con la carta, le ho pestate con un dito...niente! Non muoiono mai!
- Hai provato con il limone?
- Con il limone?
- Sì, succo di limone...o in alternativa il sale fino...
- Scusa, ma devo ucciderle o devo mangiarle?
- Ascolta, mi hanno detto che si fa così...ma tu non ucciderle, o sarai tagliato fuori da ogni tipo di conversazione a tavola!
- Se, va bè...tanto io dalle conversazioni a tavola sono tagliato fuori in ogni caso...
- Ah, allora il discorso cambia...dove ce le hai le formiche?
- In bagno...
- In bagno? Quello dove spendi la prima metà della tua giornata o quello dove spendi la seconda?
- La seconda...
- Ah...
- Già...
- Uhm...sarai mica andato al concerto per Pisapia, tu?
- Bè, veramente sì...
- Ecco, ora mi spiego...ho letto da qualche parte che le formiche sono una punizione mandata dal Pdl per tutti quelli che hanno sostenuto Pisapia! E dimmi un pò, sono grandi queste formiche?
- Bè, sì, abbastanza...
- E indossano dei vestiti particolari?
- Dei vestiti? Che c'entra?
- Dei vestiti...non hai notato se indossano qualche maglietta o camicia?
- In effetti sì! Le ho viste spesso con delle t-shirt di Paperino o delle camicie a fiori!
- Uhh-uh! Torna tutto! Amico mio, non spaventarti per quello che sto per dirti...ma nel tuo bagno non hai delle formiche normali...tu hai le formiche del Pdl...i famosi Formiconi...
- I formiconi???
- Sì, una specie terribile, di cui è difficile liberarsi...
- E...e sono pericolose?
- Moltissimo, soprattutto di questo periodo...se sono vestite così, significa che sono in periodo di elezioni...vanno a votare con le t-shirt di Paperino e le camicie a fiori...
- Ah...ma dici sul serio? Vanno a votare vestite così?
- Giuro, è la caratteristica tipica dei Formiconi...la buona notizia è che però, finito il periodo di elezioni, tendono a scomparire...
- Del tutto?
- No, non del tutto...quello è impossibile...magari penserai di essertene liberato dopo che avranno perso al ballottaggio o si saranno ritirate dalla commissione dell'Expo, ma i Formiconi non scompaiono mai del tutto...
- E cosa devo fare? Io non voglio i Formiconi in casa!
- Mi dispiace, ma li devi tenere...sono la tua punizione...
- Per aver sostenuto Pisapia?
- Per aver sostenuto Pisapia...e non solo...
- Come non solo? Che ho fatto di male?
- Lo sai, lo sai...non cercare di negare...
- ...
- Appunto...i Formiconi sono la tua punizione per non essere andato a votare per il referendum...
- Ma io avrei tanto voluto! Solo che non potevo!
- Immagino...
- No, davvero! Però in compenso ho fatto votare mio fratello per me, visto che lui non ci sarebbe andato!
- Non è una giustificazione, sei colpevole in ogni caso...
- Mi dispiace...io volevo andare...
- Lo so, ma non basta...ti meriti i Formiconi in bagno, è la legge...
- No, ti prego...i Formiconi no...
- Oh, i Formiconi sì...

mercoledì 15 giugno 2011

Il silenzio è pace


Da due mesi e mezzo son cambiati di molto i miei orari. In meglio oserei dire. Ho un lavoro che mi piace, mi diverte e certe volte mi fa pensare che non sia nemmeno un lavoro, ma un privilegio che qualcuno mi ha concesso, dall'alto della sua infinita bontà. E' un mestiere che mi fa stare a contatto con la gente ma non troppo, infatti la mia prima Domenica libera da due mesi a questa parte mi ha fatto venire la tachicardia per la quantità di persone presenti in giro. Ma non è delle mie paturnie intriste di leggera agorafobìa che vi voglio parlare.

Voglio parlarvi di qualcosa che c'è quando non si sente niente: il silenzio. Ormai, almeno tre volte a settimana, capita che io ceni da solo. In un orario indefinito che può iniziare all'una e mezza-due di notte e finire, quasi sistematicamente, tra preparazione e perdita di tempo al computer, alle tre. Un tempo lungo, pur essendo alla fin fine racchiuso in un'ora e mezzo, che mi rilassa a tal punto da desiderare anche per il giorno successivo il ripetersi di quel momento.

Prepararsi da mangiare, cibarsi, bere una birretta da soli, senza nessuno che parla, discute, domanda, ride o semplicemente esiste. La solitudine e il silenzio, insieme, nella stessa stanza che in questo caso è la cucina, con il sottoscritto che felice vive mentre la maggior parte della popolazione di questo fuso orario, in quel frangente dorme. E sogna, e si riposa dalle fatiche giornaliere mentre io navigo, leggo, guardo video e nello stesso tempo mi svago in un modo che ancora non avevo conosciuto.

Perchè il silenzio è meraviglioso, soprattutto dopo aver sentito gente urlare e parlare per tutta la giornata. Il silenzio è forte, il silenzio è più rumoroso del continuo vociare di giovani che vivono in modo entusiasta la loro libera uscita settimane. Il silenzio è sottile, il silenzio è unico, il silenzio migliora la vita, il silenzio si fa amare, il silenzio fa paura se è prolungato, ma lo brami se non riesci a trovarlo mai. Per questo i giovani rimangono fino a notte fonda vicino ad un pc, forse perchè cercano quella sensazione di silenzio che non riescono mai ad ottenere, o forse ancora non sanno cosa cercano e sperano di trovarlo con una ricerca su Google.

E la solitudine è oro in certe occasioni. Amante ideale di un pranzo notturno, amica odiata di un vigilante di turno, sincera compagna di un scrittore sognatore, unica gioia di una madre stanca. Chi ama la solitudine, sempre, è un anti-sociale, un egocentrico o come lo volete chiamare ma forse è solo uno che ha capito che siamo sempre soli su questa Terra. E le relazioni che intraprendiamo sono solo un modo per non sentirci così. Io voglio sentirmici, anche in futuro, ma a piccole dosi. Vorrò avere quel momento di solo me che mi costringerà, forse, a pensare. O quel momento che mi farà letteramente svagare. Lontano dai soliti giri, dai soliti impegni. Un'ora e mezzo, di notte. Una birra, un computer, una cena appena preparata. E' la serata perfetta di questi tempi, è la mia serata.

(Breve post di esperienza personale. Perchè ogni tanto abbiamo bisogno non solo di pensare agli altri, ma anche un po' a noi stessi)

lunedì 13 giugno 2011

Caro Silvio



Caro Silvio,

Oggi è accaduto forse ciò che temevi: qualcuno ha iniziato a fare muro contro il tuo potere. Doveva pur accadere un giorno. Io so che non ti dimetterai, credo lo sappiamo tutti, perchè ogni politico non alzerà mai il proprio sedere dalla poltrona che ha raggiunto. Purtroppo ci sono molte persone in quest'ambito, ma ben pochi Uomini e Donne che si possano chiamare così. E rimarrai al tuo posto.
Perchè questo referendum, in fin dei conti, non cambierà niente o quasi, amico Silvio. La privatizzazione dell'acqua si ri-proporrà perchè la Ue ha dato questi imput, il leggittimo impedimento lo rifarai in qualche altro modo grazie all'amico Angelino, ma il nucleare, forse, è stata sconfitto per un'altra decina d'anni, spero. E almeno un motivo per festeggiare lo avremo.

Perchè il popolo, quello che forse tu reputi ignorante, non è così allocco come vuole far credere. Certo, ti ha votato e ci sarà gente che ti voterà sempre. Non so chi siano, alcuni li conosco e non li capisco, ma hai un potere tu che nessuno forse in Italia ha mai avuto. Non mi voglio dilungare su ciò che tu hai, caro Silvio, nè su ciò che tu fai. Non ci tengo, lo sanno tutti e sarebbe inutile ripeterlo. Ma vorrei farti notare qualcosa che sicuramente, dall'alto della tua esperienza nel settore, tu hai già notato.

Normalmente al seggio si dirige un quantitativo di italiani sull'ottanta per cento. A questo referendum si è quasi toccato il sessanta. Sono venti punti percentuali. Ora due domande mi frullano nella testa: i tuoi elettori, quelli che scrivono "Berlusconi" sulla scheda elettorale ogni cinque anni o anche meno, ti hanno voltato temporaneamente le spalle, o in questo momento hai solo un venti per cento di consensi? Questo mi domando e un giorno spero di avere una risposta, e spero che sia sempre più vicina. Aggiungo poi, al mio ragionamento, un dato importante: Milano e Napoli. La vittoria di un comunista, ma non ne esistono più da queste parti forse solo nei tuoi sogni, nella città dove risiedi. La vittoria di un magistrato nella città delle tue canzoni. Due botte che non ti aspettavi, due risultati che hanno fatto felici molta gente, non solo i residenti di quelle due storiche città.

Hai chiamato chi non la pensava come te in molti modi. Li hai chiamati coglioni, senza cervello, gente che dovrebbe essere ricoverata per infermità mentale dato che non ti vota. Hai insultato una categoria di persone, gli omossessuali, che si battono per una equità che difficilmente in questo paese verrà mai raggiunta, ma non disdegli le ragazze in pose saffiche, oserei dire se volessi essere un po' cattivo. Comunque tutta la gente che hai insultato, e forse anche molti dei tuoi, si è recata alle urne ieri e oggi. Ha avuto il coraggio di dare un senso alla propria giornata mettendo una croce. Che sia stata su un "si" o su un "no" stampato, l'ha fatto. E questa scelta ha pesato non poco.

Infine, caro Silvio, vorrei ringraziare chi si sente in dovere di andare a votare ogni volta venga chiamato alle urne. Vorrei ringraziare chi ha votato in questa tornata e ha messo "no" o semplicemente ha lasciato una scheda bianca. Vorrei ringraziare chi pensa ancora che questo Paese possa vivere in democrazia. Vorrei ringraziare tutti i comitati e la gente comune, che si sono dati da fare per arrivare ad un risultato non dico storico, ma importante. Di storico c'è stato il referendum sulla repubblica, sul divorzo, sull'aborto, sul nucleare. E ora, dopo ventiquattro anni, forse abbiamo cambiato, leggermente, la nostra vita.

Viva l'Italia amici miei, viva la Democrazia. Viva la possibilità di credere ognuno in cosa sia giusto o sbagliato, senza vincoli di natura religiosa, razzista o criminale. Questo è stato il miglior regalo ci potessimo fare nell'anno del nostro centocinquantesimo compleanno.

Ps: Silvio, se mi concedi un attimo di divertimento, stasera per festeggiare vorrei che tu avessi quattro sì da altrettante donne. Con i regali che fai non ti sarà difficile trovarle, io, purtroppo, sono un maschio e un regalo come quelli che fai tu, difficilmente li avrò mai. Divertiti stasera, non pensare a cose futili come i voti di una trentina di milioni di persone. Non ci pensare. E' carta straccia, diventeranno carta straccia. Stasera festeggia, raggiungi anche tu il quorum come meglio sai fare. Pagando.

(Il video iniziale è di quella grande persona di Corrado Guzzanti. Questo post è stato scritto alle ore 16 e 32 e programmato alle ore 19. Spero di non aver sbagliato niente a voler essere ottimista senza avere i risultati definitivi, ma quelli provvisori lasciano ben sperare.)

venerdì 10 giugno 2011

Referendiamoci

Ogni donna, uomo, ragazzo o anziano su questa di Terra ha una propria opinione su ogni questione che gli viene posta. Anche uno sgrittore ha la possiblità di rispondere a quella determinata domanda, e se per caso le domande sono quattro, ci si aspetta ben quattro risposte. Ora: anche in questo spazio si potrebbe parlare dell'importante del voto di Domenica e Lunedì. Dell'importanza del voto in generale, dell'importanza di ciò che può significare acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Perchè veramente siamo in un punto cruciale della nostra vita, amici elettori e non. Qui si decide il futuro. Se nell'86, proprio nell'anno in cui mia madre aspettava questo bel bambino, si decise di votare in un certo senso. Non vedo perchè bisognerebbe cambiare proprio ora che abbiamo l'opportunità di puntare su altre forme di energia. Lo so. Ci sono pareri e pareri. C'è chi dice che il nucleare è energia buona, forte. C'è chi dice che tanto alla fin fine la Francia è piena di centrali, se scoppiano loro scoppiamo anche noi, che è inutile rifornirci da chi produce energia in questo modo. Ha ragione. E' inutile. Ma per ora lo si fà, e se gli incentivi per il solare aumentano, tra qualche anno non lo si farà più. E vivremo più felici e sicuri.

Che poi mettere centrali ad alto rischio in un Paese come l'Italia, sempre a rischio sismico, è una cosa meravigliosa. Che poi mettere centrali ad alto rischio in un Paese come l'Italia, il luogo del sottobanco e del "facciamo una cosa spiccia spiccia tanto chi ci controllerà mai", è una cosa superba.
Che poi mettere centrali ad alto rischio in un Paese come l'Italia, nelle mani di sti' politicanti, è veramente un atto di fede. Ma più che "fede" diciamo "pazzia". E la vignetta di Makkox in apertura, presa dal sito de Il Post, la dice ben lunga.

Riguardo agli altri quesiti, è ovvio che una persona che non ha soldi a raffica e che non punti alla carica di Ministro, capisca che la legge dovrebbe essere uguale per tutti. E non si capisce perchè un Premier possa sviare i processi quando gliene tiene, solo perchè magari ha una partita di badminton alle 17.

Per l'acqua, eh, c'è solo una cosa da pensare: se ora costa tanto, figuriamoci con una privatizzazione. Veramente inizieremo a centellinare ogni goccia, cosa che dovremmo già fare per assicurarci di averla in futuro, e lo stato, secondo me, dovrebbe importarsi di tubi distrutti, di pozzi prosciugati, o di qualunque altro genere di problema che deriva dall'uso dell'acqua. Perchè veramente è la cosa più importante che ci serve. Il petrolio non si può bere, è sempre meglio ricordarselo. E a chi pensa, dall'alto della sua ignoranza, che questo referendum non ha senso perchè seppur ci tolgono l'acqua tanto c'è la birra da bere(e ho sentito un omino pensarla così), beh, io alzo le mani. Con certa gente è difficile ragionare. Magari fategli un disegnino che così capiscono il problema.

Ma in realtà, questo post, serve per darvi alcuni consigli utili per domenica e lunedì. O meglio. Per riuscire a raggiungere un cinquanta per cento che io, da che mi ricordo, non ho mai visto raggiunto per nessun referendum. Che poi, se mi perdonate il modesto parere, io ho votato a qualsiasi elezione, anche a quelle più inutili e ai referendum che sicuramente non avrebbero raggiunto neanche il 10 per cento. Ho votato "si" quando lo volevo votare e "no" quando lo volevo votare. Perchè se siamo in democrazia e tu, politico, mi dici di non votare. Come io posso votarti la prossima volta che ci sono le elezioni, se neanche tu credi nella democrazia?

Piccoli consigli.

1) Facebook è pieno di link pro-voto. Ma parlate di ciò con chi facebook non ce l'ha. Parlate alle vostre nonne, ai vostri zii anziani. L'Italia è un Paese vecchio, se non votano loro siamo fritti. Andateli a prendere sotto casa. Convincete i vostri genitori. Diamo un futuro a questo Paese.

2) Se volete andare a mare andateci, ma votate prima. E fate votare tutti i vostri amici, pena affitto dell'ombrellone e della sdraio solo da parte di chi non ha effettuato il suo dovere da cittadino.

3) In molti esercizi commerciali si sta delineando una simpatica iniziativa: sconti a chi porta la tessera elettorare con il timbro dell'avvenuta votazione. Avete un esercizio commerciale? Aderite! E' una meravigliosa idea.

4) Manifestazioni e cortei sono sempre ben accetti. Spiegando ovviamente al pubblico cosa e perchè si protesta.

5) Trovate in questi due giorni la vostra tessera. Non rimandate tutto all'ultimo secondo.

6) E, per piacere, fate capire a chi ci governa che non siamo una mandria di idioti. Sarebbe una bella soddisfiazione se lo capissero, una buona volta.

giovedì 9 giugno 2011

Un semplice gesto


Ogni tanto ci vuole un po' di romanticismo. Quel pizzico che fa rimanere la donna, e pure l'uomo anche se non vuole mai ammetterlo, in quell'estasi di farfalle nello stomaco che fa sempre bene ricordare. E le farfalle, e alcuni di voi lo sapranno bene, non scompaiono. Stanno sempre lì, pronte a smuoversi grazie ad un piccolo regalo, ad una vacanza assieme in solitaria, ad una cenetta a lume di candela o, per rimanere nel mio ambito, grazie ad una piccola poesia. Questa è dedicata sempre e solo a lei.


L'attimo in cui allarghi le tue mani
è il più bello del giorno.
In un gesto aspetti chi ami
perchè sei sicura del suo ritorno.


Quel ritorno che dura un millennio:
il tempo che passa da quando
ti vedo a quando ti prendo
e sul mio petto ti sento.


E poi rimanere fermi ad aspettare
che il mondo inizi a cadere
e saper, insieme, che niente
potrà mai fermare quel calore.


Più lungo è il giorno senza
un tuo abbraccio.


Più veloce è il tempo se
sto in tuo contatto.


Più buia è la luce se tu
stai male.


Più bella è la vita se tu
non mi vorrai mai lasciar
andare.

martedì 7 giugno 2011

La donna che girava la gente


La vita di Lisa Radice era piena di impegni. Aveva scelto un futuro impegnativo, si era prefissata di diventare magistrato, e aveva iniziato un percorso difficile fatto di esami, studio e pazienza. Aveva alcuni amici con cui usciva abitualmente, e aveva un ragazzo, tal Francesco, di cui sinceramente non interessa niente a nessuno. La giornata era sistematicamente organizzata in ogni minimo istante. Lisa si svegliava alle 8, correva a far colazione, salutava la sua famigliola e si dirigeva in facoltà. Il tragitto tra casa e scuola non era poi così lontano. Bastava prendere un autobus e farsi un paio di chilometri a piedi e il gioco era fatto ma per Lisa era sempre troppo distante. E quindi preferiva ingannare il tempo fivertendosi in un modo che faceva star bene solo lei: facendo voltare le persone. Adorava salutare il prossimo cercando di farlo voltare in ogni modo. Lo so, esistono tanti modi diversi per stare bene con se stessi. Me ne vengono alcuni in mente. Tipo mangiare, dormire, fare l'amore, bere alcool, farsi una corsetta, giocare a calcetto, leggere, scrivere saghe epiche, conoscere belle tipe, farsi un giro su Youporn, uscire, guardarsi un film o un telefilm, giocare a carte, a Scarabeo, farsi un gelato in una nota gelateria della mia zona, andare a fiere del fumetti dove si trovano dei fumetti, ballare, ridere, suonare, cantare e anche buttarsi da un aereo con un paracadute, infine viaggiare, tornare, comprare souvenir e vedersi le diapositive delle vacanze. Comunque a lei piaceva far voltare la gente, son gusti, e lo faceva in ogni attimo della giornata. Si svegliava la mattina e chiamava il gatto, facendolo girare. Entrava in bagno e da dietro la porta, se sentiva dei passi, urlava un gioioso "buongiorno" al povero malcapitato che, impaurito, si voltava verso il bagno. Saliva sul pulmann e salutava l'autista con entusiasmo, e così facendo anche tutti i presenti. Passava in aula, in facoltà, e imitando la voce del professore se ne usciva con un serioso "tutti ai vostri posti", ottendendo un effetto fantasmagorico nella sua piccola ossessione personale. Faceva questo in ogni attimo della giornata in cui si sentiva un po' giù o voleva un po' di attenzione su di sè. Lo faceva a lavoro, nel suo impiego part time in una nota gelateria che annovera tra i suoi lavoranti un noto sgrittore di successo. Lo faceva in macchina, in treno, in aereo e anche in mongolfiera. Urlava, dall'alto del pallone intriso di elio, un entusiasmatico "gente, sono su un pallone aereostatico!", e per sua fortuna non poteva udire i commenti delle persone che la notavano. Un giorno, però, tutto ciò le si ritorse contro.

Infatti in un giorno qualunque, di un anno qualunque, la cara Lisa conobbe il suo arcinemico: l'emo. L'emo non si gira, l'emo è depresso perennemente e odia chi pensa che qualsiasi giornata sia una buona giornata. L'emo non alza lo sguardo per guardare l'arrivo del professore, non alza la testa per guardare una mongolfiera piena di colori che sfreccia per la città, non si interessa del divertimento, lui ha già qualcosa per cui divertirsi: Twilight, la musica dei Tokio Hotel, e un taglierino da compagnia(per completare lo stereotipo in maniera perfetta). E Lisa, che nella sua vita ha ben poco da fare, decide che non si sentirà realizzata finchè non riuscirà a far girare anche l'ultimo degli ingirabili. E si organizza con un piano maestoso per riuscire a far smuovere anche l'emo. Infatti, dall'altro della sua esperienza, si prende dodici giorni di vacanza da scuola, dove i suoi compagni di università indicono feste a ripetizione per festeggiare la sua assenza, e al tredicesimo si presenta in facoltà in una tenuta difficilmente difficile da non notare.

La piccola Lisa ha trovare il modo perfetto per riuscire a far voltare anche il più involtabile dei ragazzi. Ha capito che l'unico modo per riuscire a vincere contro un emo iper-depresso è quello di depressarsi(parola non valida se giocate a Scarabeo) anche lei. Infatti Lisa, vestita da emo anch'essa, si siede vicino al ragazzo di cui sopra, che chiameremo amichevolmente Taglierino. Lisa si siede e, con spezzo del pericolo, intona un meraviglioso "Cattivo giorno". Lui, sentito il richiamo della donna al suo fianco, alza la testa, la nota, accenna un sorriso di circostanza e risponde al saluto. Ci è riuscita. Di nuovo. Stranamente ci ha messo dodici giorni per pensare ed attuare una cosa del genere, ce la poteva fare anche in due, o tre massimo, ma forse ne ha approfittato per dormire un po'. Comunque ora può tornare alla sua vita normale e piena di eventi che consistono, nel maggiore dei casi, nel far girare la gente verso di lei. Si vede che non ha mai molto da fare. E da qui si capisce il perchè ci abbia messo così tanto a preparare un piano del genere.

Successivamente Lisa capirà di aver sbagliato strada e si renderà conto che l'unico mestiere che le dà tanto potere, quel potere di cui ha bisogno, è quello della professoressa. E si laurerà in Lettere, così da poter passare, ogni giorno della sua esistenza, a girare nelle classi e dire "Buongiorno" agli alunni che, sapendo che è una professoressa, non oseranno mai insultarla. Almeno non davanti a lei.


(E' un racconto scemo, ma scemo veramente, che avevo promesso di scrivere dedicandolo ad una certa persona che realmente fa queste cose. Ovviamente non in maniera così eccessiva. Ma le fà. E quando uno sgrittore promette una cosa, la fà!)

lunedì 6 giugno 2011

Perchè Dj non posta mai. Analisi e teorie sulla sua scomparsa.


Dopo la disastrosa esperienza al Cavacon vissuta venerdì scorso, che potete leggere nel post precedente, e dalla quale ne sono uscito con una sessantina di link al post suddetto, oltre ad un invito a chiudermi dentro un negozio di fumetti se voglio andare ad una fiera di fumetti e voglio trovare fumetti(mi risulta un po' strano come ragionamento ma è una "critica costruttiva", così mi è stato detto), comunque dopo tutto ciò si ritorna alla normalità con un post di assoluto cazzeggio, anzi, di attualità, mistero, cultura e anche un pizzico di avventura. Stiamo parlando del grande enigma che sconvolge, da più di tre anni, i fortunati avventori di questo spazio virtuale: che fine ha fatto Dj? Ci sono stati in passato tentativi di scuoterlo, di costringerlo, di invitarlo a scrivere nuovi post, ma ogni qualvolta ci si riesce, ne scrive massimo un paio, e poi scompare di nuovo in quel suo limbo di evanescenza che mi porta a pensare a innumerevoli motivi per la sua mancanza da queste parti. Poco tempo fa, nel test, ipotizzai cinque risposte che potessero rispondere a quella domanda. E ve le ri-vo' ad elencare:

a) Alle Bahamas, l'hai detto tu prima no?
b) A Milano. Almeno così dice.
c) Nei miei peggiori incubi.
d) Si è nascosto a nascondino due anni fa. Ancora non son riuscito a trovarlo.
e) Mica è un tipo alto, con pizzetto, mezzo stempiato che biascica frasi incomprensibili e dice di essere un autore di fumetti? Sì? Allora sta dormendo da due mesi nella mia cantina, sto disgraziato!

Da ciò che mi ricordo la risposta E è stata quella più ipotizzata. Non so quante cantina si stia girando, ma di sicuro la sua fama di eterno puzzone lo precede. Comunque oggi prepariamo alcuni scenari che ci consentiranno di capire il perchè il caro Francesco Savino, autore del numero 24 e del secondo speciale(mai uscito) di Nemrod, autore di innumerevoli progetti presentati ai concorsi di tutta Italia e alcuni di quelli anche apprezzati(ma solo perchè non era l'unico autore), scrittore una tantum de "Il Bloggo degli Sgrittori", e autore del best-sellers "Il codice da Vinci". Ah, non parliamo di Dan Brown? Dicevo che c'erano troppe poche visite per un autore di best-sellers.

Io proporrò, ora, alcuni motivi della scomparsa del nostro amato Dj. Poi voi, pubblico adorante, risponderete con l'ipotesi che vi piace di più.

1) Non ha tempo. Che è la scusa che usano tutti per non fare qualcosa che in realtà non vogliono fare. D'altronde la permanenza della metropoli milanese, la scuola, i progetti da presentare ai vari concorsi, dormire, russare, pensare di essere un autore affermato, intristirsi per non esserlo e fare giri ad Arcore sperando di vedere le varie Sare Tommasi, Carfagne e Minetti, fa perdere effettivamente tanto tempo.

2) Non riesce a scrivere. Ha dimenticato incredibilmente come funziona la lingua italiana, oppure ha un problema alle dita delle mani che non riescono più a cliccare sulla tastiera del pc. Oppure, semplicemente, ha un problema di memoria e non si ricorda dove ha piazzato il computer l'ultima volta: il dodici gennaio del novantadue.

3) E' un membro del Kgb. Dopo aver militato nell'Fbi e nella Cia ormai è passato all'altro lato. Il caro Dj è una spia in mano al governo russo, e ogni tanto anche a quello cinese, che saltuariamente invia rapporti in cui spiega cosa succede nel nostro paese italico, di quante tope passano ad Arcore, se il lettone di Putin è effettivamente grande e comodo, il prezzo degli asparagi(a Mosca ne vanno ghiotti), e sopratutto il post delle ricerche che ogni mese posto sul blog. I russi amano il mio umorismo da quattro soldi.

4) E' stato rapito dai tedeschi. Ovviamente il Dj, da pseudo nerd quale è, è riuscito ad agguantare una Delorean costruita da Doc, è tornato al 1942 ma è stato catturato dai nostri ex-alleati. Il caro Dj, pur avendo capelli corti, pizzetto caprino e muscoli da cimice, è stato accusato di essere un soldato traditore meschino italiano. In questo momento è nelle segrete di Busto Arsizio che cerca di contattare uno tra Doc, Spoc, Conan, e qualsiasi altro finisca con una consonante.

5) Alle bahamas. In vacanza perpetua che si bea del suo essere ricco sfondato, dopo aver vinto al Superenalotto, e ci deride ogni giorno sorseggiando cocktail con ghiaccio e enormi quantità di alcool.

6) Ha trovato la sua anima gemella. Si chiama Richard, ha ventisette anni, è alto due e venti e fa il bodybuilder. Ma non riesce ancora a rivelarlo alla sua amata che lo attende a Chieti, e per questo motivo ha inaugurato una sorta di silenzio radio, e della rete, in cui non riesce a scrivere alcunchè per paura di rivelare, tra le righe, la scoperta del vero amore alla sua ex, ormai, amata.

7) Ha letto la Carmenide. E non riesce a pensare di dovermi dire che ha riso, e si è divertito. Indi cerca di evitarmi il più possibile.

8) Gioca nella nazionale cantanti. Ci gioca Marco Pedrett perchè non può giocarci lui?

9) Ha scoperto un tesoro nascosto e ora è in giro attorno al mondo con Johnny Deep. Se c'ho indovinato, puoi passare un attimo da queste parti che Carmen sarebbe molto interessata a passare qualche anno della sua vita con Jonnyno bello?

10) Ha perso la password di Blogspot e per paura di essere insultato e deriso dal sottoscritto non riesce a confessarmelo. Idiota, lo sanno tutti che la tua password è "Richard" no? Ora sì che puoi rientrare e scrivere uno dei tuoi post meravigliosi che il pubblico apprezza più dei seicento miei. E a me questo non fa male, no di certo, io sono forte e meraviglioso. Non me la prendo per cose del genere. Ora scusatemi un attimo ma vado a piangere in un angolino.

Ditemi, oh miei quattro lettori, qual'è quella giusta per voi o proponetene altre. Voglio proprio vedere coaa vi inventate.

Quello in foto è Dj Jurgen, ma quello vero. Si somigliano tantissimo vero?

venerdì 3 giugno 2011

Cavacon Comics (ahahah) and Games (ahah).


Mi chiamo Davide Paolino, sono un lettore fumettaro, scrittore per passione e recensionista per Glamazonia, un portale fumettaro dove recensisco, appunto, fumetti. Ho detto fumetti per tre volte nella stessa frase, non è un caso. Per questa passione, che mi accompagna ormai da una ventina d'anni, su ventiquattro, ho girato alcune fiere italiane. Ho amato Lucca, da romantico quale sono. Mi sono meravigliato di Roma(del Romics), perchè era bello e a misura di collezionatore fumettaro, ma solo il giovedì. Ho scoperto le gioie delle fiere con Napoli, e mi sono intristito del suo lento decadimento(anche se gli ingressi aumentano esponenzialmente di anno in anno), ho criticato la "Reggia del Fumetto", tentativo di alcuni giovani casertani di fare nella provincia campana una fiera del settore, ma solo ora capisco quanto ci hanno sudato per organizzare ciò. E quanto lavoro hanno fatto per portare qualche espositore e rimanere anche l'ingresso pubblico. E poi, dato che mi piace girare per una giusta causa, ho visitato il Cavacon. L'anno scorso. Qui ci sono le mie impressioni di Settembre scorso. Invece tra poche righe ci sono le mie impressioni di oggi.

Ci vuole rispetto. Innanzitutto. Ci vuole rispetto per chi viene da fuori e sa che l'orario di apertura è alle 10. Ci vuole rispetto per chi ha deciso di sacrificare ore di sonno vitali, e che stasera deve lavorare di nuovo, per esserci e potersi divertire in questa giornata, quasi, estiva. Ci vuole rispetto per i bambini che si sono sentiti male. Ci vuole rispetto per chi ci tiene a iniziative di questo genere. Qui non ne ho visto, ma è solo la mia voce contro quella di chiunque altro si sia potuto divertire. Elenco i motivi che mi hanno costretto ad adirarmi, pensate un po', contro questa manifestazione.

L'anno scorso era il primo anno, ed è bello che si è riusciti ad aver una seconda edizione, ma così non si va da nessuna parte. Si è sbagliato, dove? Ve lo dico subito.

1) Ingresso alle ore 10, con taglio del nastro del sindaco, così era scritto nel programma. Arriviamo alle 11, dopo che il treno da Napoli ha fatto ritardo. Pensare che son partito alle 7 e 10 da vicino casa mia, tre ore per arrivarci e folla di due-trecento persone in attesa. Come mai? Ci sono controlli del comune sui servizi d'emergenza. E quindi si inizia ad entrare dalle 11 e 45. Il giorno dell'inaugurazione, un'ora dopo l'ingresso ufficiale. E la gente aspetta al sole per due ore. Totale: bambini che si sentono male e quasi svengono. Gente che si rifugia sotto un gazebo per cercare di non fare la stessa fine.

1bis) Ah, uno degli standisti mi ha detto di essere arrivato alle 12. Altri stand erano ancora vuoti, altro che controlli del comune. Qui si potrebbe pensare a zero organizzazione.

2) Dopo l'ingresso, ben cinque euri(uno in più dello scorso anno), si sale nell'Area Mercatale e si scopre la meravigliosa novità rispetto all'anno scorso: gli stand sono di meno. Se ne avevo contati quindici-sedici nel 2010, quest'anno non arrivo alla decina. Ovviamente di fumettari manco a parlare. Un paio(forse tre) hanno manga, un paio(forse tre) hanno qualcosina di marvel, uno ha Dylan Dog, il resto son solo robe di sculture, gadget, magliette e ramen. Ah, quanto adoro quei ramen. Insomma, come ho già detto lo scorso anno, se una manifestazione si chiama Comics and Games sarebbe bello vederli sti comics. Ma niente. Ovviamente non si può costringere un venditore a portarli, ma forse il luogo non ha bisogno di loro, e quindi neanche di tipi come me.

3) Per un fumettaro, dopo aver visionato gli stand due volte, aver visto che non c'è niente da comprare, aver constatato che tanto la partenza del treno è alle 15 e 18, tanto vale fare una sola cosa: abbandonare la "fiera" e scapparsene via, magari visitando Cava che, almeno lei, è tanto bella.

4) L'area Mercatale è vasta, bravi, ma per la quantità di stand che ci sono basterebbe il parcheggio con tettuccio poco distante. Almeno è al coperto. A Settembre scorso auspicavo una seconda edizione, nel 2011, a fine Settembre, inizio Ottobre. Ma niente. L'anticipo a Giugno, che già mostra molto caldo, è stata un'idea geniale per far star male i visitatori. Ormai ho ventiquattro anni, l'età si fa sentire, d'altronde.

5) Lo stand della 16 Games, che è stato il piatto forte della scorsa edizione, è diventato più piccolo, o così almeno mi è sembrato. Ovviamente alle 12 e 30 era ancora non in funzione, indi nemmeno una partitella son riuscito a fare a qualche gioco qualsiasi.

6) Una cosa positiva c'è, in tutto ciò. Infatti ho visto due ragazzi, uno dei due con la maglia di One Piece che avevo già notato nel treno da Napoli, camminare davanti a noi verso la stazione alle 12 e 45. Ho chiesto a loro se la fiera fosse piaciuta, hanno risposto di no. E ne sono rimasto estasiato. Sapere di non essere l'unico, insieme alla mia lei, a pensare ciò mi ha fatto bene.

7) I Versailles non so chi siano, ma spero che chi ha pagato 22 euri per vederseli non debba lamentarsi.

8) Dove sono i tavoli per i giochi di ruolo?

9) E se non si è ancora capito: a Giugno fa caldo! Non si può stare in fiera, con trenta gradi e passa, al sole. Al Comicon, pure alla Mostra, c'è uno spazio all'ombra. Qui manco pa'capa. E non si può nemmeno sostare sotto gli stand che c'è un'afa bestiale. Non oso pensare quante persone si possano essere sentire male, o si sentiranno male domani e dopodomani.

Insomma: tristezza totale. Sia chiaro: io son stato in fiera dalle 12 e 05, alla fin fine, fino alle 12 e 40. Poi me ne sono andato. Può darsi pure che dopo che ho svoltato l'angolo hanno iniziato a montare stand della Panini, della Coniglio, della Sbe, della Bd e anche della Dc e della Marvel. Può darsi anche che, appena ho svoltato l'angolo, sono arrivate ballerine russe, ricchi premi, cottillons, e anche Juliana Moreira vestita da Gabibbo che balla la lambada. Io parlo per quel poco che ho visto e che mi ha fatto andar via.
Voglio chiedere scusa al ragazzo che mi ha detto "non buttare il braccialetto sennò non puoi rientrare", e al quale ho risposto, leggermente incazzato, "non ci tengo a rientrare". Ero incazzato, l'ho detto. Però se quel ragazzo è un organizzatore, mi rimangio le scuse. Questa non è una fiera, almeno per il sottoscritto. Non è un luogo che mi consente di divertirmi, anzi, mi ha fatto solo girare, metaforicamente, parti del corpo che è meglio non far girare. Pure se c'ha i suoi lati positivi. E li posso elencare.

Ci sono molti disegnatori. Sia italiani che guest star straniere.
Ci sono i doppiatori.
Ci sono i Versailles, che un giorno scoprirò chi siano.
Ci sono i cosplay, che se fatti bene possono dare una luce di colore all'ambiante. Complimenti ad una C-18 molto simile all'originale.
Ci sono i ramen, ah no. Questo è sempre un lato negativo.
C'è stato un concorso di scrittura, come avevo suggerito lo scorso anno, e al quale non ho potuto partecipare.

C'è pure una voglia di fare da parte dell'organizzazione, ma con risultati che, almeno per me, sono scarsissimi. Ci rivediamo al Cavacon, quindi, ma tra minimo 3-4 anni. Quando forse cambierà location, aumenterà di volume e vorrà più bene alla parte "Comics". E pure a quella "Games".

Chiedo scusa se vedete dell'italiano incerto. Ho quattro ore di sonno alle spalle e tra due ore vado a lavorare.

Chiedo scusa alla mia amata che si è sorbita un viaggio inutile per seguirmi, saltandosi anche un giorno di uni.

Chiedo scusa ai miei soldi, spesi senza un motivo. Tanto che, alla fin fine, per non tornare a mani vuote ho comprato il nuovo "Topolino" all'edicola della stazione di Cava.

E chiedo scusa a Cava, una città dalle mille fontane, perchè è così bella che non merita di essere trattata male.

(Consigli utili finali: sei di Caserta e vuoi acquistare fumetti? Vai all'Alastor o ad una delle fumetterie di Caserta. O pure a Napoli, che ce ne sono almeno 4.
Sei di Napoli e vuoi acquistare fumetti? Rimani dove sei, che ne troverai.
Sei di Salerno e vuoi acquistare fumetti? Vedi sopra. E controlla bene che mi sembra ci sia un negozio che si chiama Salerno Comics.
Sei di fuori Campania e vuoi acquistate fumetti? Rimani dove sei. Non ti conviene scendere al Cavacon.)

mercoledì 1 giugno 2011

Macchine per spaccare le mandorle - (Ricerche Maggio)


Ogni mese ce ne usciamo fuori con delle autentiche perle. E ogni mese cerchiamo di far abbondare un po' di riso sulla bocca dei nostri lettori, che stolti non sono. Anche se alcuni di loro si divertono a cercare idiozie solo per il gusto, un po' malsano, un po' da groupie, un po' da autentici fan, di comparire anch'egli su questo spazio mensile. Il titolo di questo mese è dedicato alle macchine smallatrici, che abbondano nelle nostre case, e che ci consentono di iniziare bene questo maggio ricerchifero. Ma prima di rimpinzarci di autentiche meraviglie, bisogna dar un'occhiata, come di consueto ormai, alla classifica delle tre ricerche più amate di questi ultimi trenta giorni.

Al terzo posto una new entries, "sceneggiare la ballata dell'amore cieco", con ben diciannove richieste, una canzone che non so neanche se ho messo sul sito e che, sicuramente, da codeste parti non è mai stata sceneggiata. Al secondo posto "mini me", fermo a venticinque, il simpaticissimo personaggio presente della trilogia di Austin Powers che di sicuro è stato utilizzato, come immagine, per un post dello scorso anno. Infine, al primo posto, ancora e ancora: "pappagallo". Lo so, oramai ho capito che Cocorito è nu viecch pappavall, ma basta! Altre trentasette chiavi di ricerche che hanno condotto a lui. Cambiamo un po'! Iniziamo a cercare altri animali, chessò, giraffe, ornitorinchi, dinosauri, alligatori. O una bella tartaruga, una balena, un fenicottero! Cambiamo ogni tanto, suvvia!

Anche quest'oggi, come ormai mi diverte fare, tre ricerche inventate dal sottoscritto. Fatemi contento per una volta, indovinatele!

chi mi ospita (2) : Google ha fatto lo gnorri e ha subito indicato Bing.

ornella vanoni quanti anni ha(2) : Troppi!

abbasc alla marina testo accordi : Belli i tempi in cui cercavano testi dei Baustelle.

aldo caliò : E' un verbo?

al comicon si va vestiti? : No. Nudi, completamente. Ma solo se sei gnocca.

baustelle spiegazione testi : Ecco uno che non ne ha capito manco mezza di canzone!

baustelle spiegazioni testi : Ah, ora sì che ne troverai tantissime!

come faccio a vedere il film nessuno lo puo giudicare : Un film che non può essere mai recensito, ovviamente. Comunque i modi sono molteplici: con gli occhi, ma questa è una battuta aspettabile. Al cinema, ma questo implica pagamento di soldi. Alla tv, ma questo implica aspettare un paio di annetti. O magari chiami la signorina Cortellesi e vedi se ti può prestare il suo dvd che tanto lei l'ha fatto, di sicuro non le servirà vederselo.

come ho conosciuto vostra madre sesta stagione in italia : Traduzione letterale, bravo. Ma inutile.

come si chiama quella canzone che fa po po po po beby nanananna : Da domani starò incollato alla radio per trovarla! Io adoro le beby!

comicon napoli 2011 cosplay joker : Peppe, ti cercano!

cosa significa sognare buchi di talpa : Poco sesso di questi tempi, eh?

cosa vuol dire fermata a richiesta autobus : Che non è che l'autista decide dove devi scendere, lo fai tu. Geniale no?

di sicuro penseresti a una matita : Come hai fatto ad indovinare?

film da vedere una vita fantastica con francesco savino : Sicuri che l'aggettivo sia "fantastica" e non "terrificante"?

gnocche al comicon : Forse se facevo un botto di foto e un post con questo titolo, avrei triplicato gli accessi.

ho sognato piccole rane nere che escono dalla bocca significato : Mangi pesante.

ho bisogno di coccole : E le cerchi su Google?

il lato b di juliana moreira : Tu mi sei simpatico. Preferisco l'A, sinceramente, ma non disdegno il B, chiaramente.

lettera a davide : Se proprio vuoi, una D. Ma di platino.

molto egocentrismo perk nn ti uccidi : Perchè non potrei vivere senza di me.

pillole di saggezza lory del santo : Credo che in quanto a saggezza sia allo stesso livello di Bruno Vespa, immagino.

posso vedere che tipo di beyblade sono volanti vorrei vedere la figura e il nome : Certo, son dodici e novanta, te li incarto?

psicologia da quattro soldi : Ti piacciono i musical, sei gay.

qual'è lo scopo dei biscotti ringo : Son indeciso tra "essere mangiati" e "conquistare il mondo", tu cosa ne dici?

ricette preferite dei vip : Eh, perchè se ad un vip piacciono i "Risvolti di fogna in agrodolce", devono essere per forza buoni!


E ancora: l'angolo dello Zero. Perchè chi vuole entrare in questo post, non so come, ma riesce a risultare come zero. Il che mi fa domandare sempre: se nessuno ha mai fatto sta' ricerca, perchè esiste? Ai posteri l'ardua sentenza.

come se fosse lutty, anche per lei soltanto diggi? per esempio baustelle, oppure pappagallo. : Questa non m'è piaciuta. Tyrrel puoi fare di meglio.

dammi tre parole: lutty, diggi e...: Aerostato.

djjurgen featuring mariottide : Poro Mariottide!

luttazzi copia dante : Semmai è il contrario!

dante copia Luttazzi4ever : Ora sì che va bene!

quando esce la carina commedia? : Aspetto che tu esca di casa, appena te ne vai, la inserisco.

E, come al solito, alcune ricerche un po' zozzette. Ma così, giusto un po' per fare morale, nel consueto "Angolo dell'Hard".

fotomontaggi porno famose (3): I luminari, come vedo, non cessano mai di passare da queste parti.

cercasi sceneggiature hard : Ma non è meglio vedersi un bel filmettino?

come si diventa ninfomane : Facendo zozzerie con Lele Mora. Ah no, ho sbagliato, quello è come smettere di essere ninfomane.

Ho giurato a mia moglie di non fare sesso con altre, quindi ci farò l'amore : TU SEI UN IDOLO!

fumetti gay: Diggi, ti ho detto mille volte che se li cerchi qui non li troverai mai. E guarda l'indirizzo del link no?

seno rigoglioso : Mi piace quando i poeti ricercano porno. Anche se sono affezionato al vecchio "grandi poppe".

video contadinette porche : Se vuoi posso far vestire Dj da contadinetta, ma poi ti obbligo a vederlo quel video.

sono un ragazzo di 17 anni cerco un cinquantenne porche : Ottimo. Ma qui abbiamo solo ventiquattro anni, non siamo adatti per te che cerchi UN cinquantenne.

topona_pazzesca : Questi sono gli animali che cercherei io! Altro che pappagalli!

Mi raccomando per il mese prossimo: meglio le pantegane, che siano di un buon livello, che ancora l'ennesimo pappagallo. Tanto so che questo continuo ripeterlo non fa che giocare contro di me. Buon divertimento con la ricerca delle tre fasulle, e tanta felicità!