domenica 29 novembre 2009

Linfa di nuova vita



Racconto usato per un concorso. Tema: il vino e il suo mondo. Lunghezza: Massimo 4000 battute. Attendo un vostro pensiero.

Le stelle, nella notte, sembravano illuminare a giorno il mondo. La luna piena dava loro una mano. Due figure, chiaramente distinguibili in un ragazzo e la sua amata, correvano verso i vitigni per concedersi in un eterno abbraccio d'amore cullati dal vento fresco e dall'uva, prossima alla vendemmia. I due giovani, uniti dalla passione, urlavano alla notte le loro emozioni, certi che quell'istante non avrebbe mai avuto fine, niente di più sbagliato.

“Amare è un concetto strano, spesso si perde la testa per chi non si deve”. Questo soleva ripetere a Elle la sua governante, tale Mama Isabel, ma lei, persa mentre osservava il mondo dalla sua finestra, non le dava ascolto. Nessuno doveva sapere il suo segreto. Elle amava Jacob, ma il loro amore, per quanto passionale e forte, non aveva futuro. Elle era la figlia di un noto proprietario terriero, ricco, abile, affarista e poco incline alle mezze misure.
Per suo padre chiunque non avesse un reddito superiore ai diecimila dollari annui era un pezzente, un fallito. Però era furbo da non far notare il proprio pensiero ai suoi lavoratori. Aveva sotto le sue dipendenze più di mille uomini: contadini, braccianti, agricoltori, per un giro d'affari maestoso. Ma ad Elle, la sua unica figlia, tutto ciò non importava. Lei era diversa dall'uomo che l'aveva cresciuta. Lei si sentiva del popolo e nella gente comune aveva trovato il suo amore.
Jacob era quello che aveva sempre desiderato: un ragazzo forte, dolce, pieno di vita e incline all'amore, alto, bello come il sole e, purtroppo, di colore. Mai il padre avrebbe concesso a Elle di poter frequentare un contadino. Figuriamoci se avesse notato la diversità del suo amato. L'avrebbe diseredata, rinchiusa, picchiata o peggio. Non poteva dirlo a nessuno. Era vincolata dalla paura.

Solo nelle notti di luna piena si incontravano. Di nascosto tra i vitigni. Mentre l'uva cresceva e donava nuova ricchezza alla sua famiglia, Elle capiva che quelle scappatelle notturne erano diventate la sua unica ragione di vita. “Amami come non hai fatto mai, amami perché solo con te voglio trascorrere la mia esistenza, amami perché senza te, io sono nulla”. Le parole di Jacob le facevano sciogliere il cuore. Si arrivava all'alba tra le urla di passione e il desiderio che un giorno o l'altro ci sarebbe stato posto al mondo per la loro unione. Speranza vana.

Infatti una sera la giovane ragazza fu seguita. Elle non si accorse che Mama Isabel la spiava. La governante senza pensarci chiamò il proprio padrone.
“Vincent Roy non permette alla propria figlia di mischiarsi con la plebe”, affermò lui alzandosi. Prese un forcone che trovò nella stalla e si diresse nella propria terra bloccando i due nell'esaltazione del loro piacere.

“Togli le mani su ciò che mi è più caro, negro” - urlò, senza mezze misure. La ragazza era sconvolta.
“Lei è ciò che voglio, mio signore. Chiedo scusa per quello che ho fatto ma io la amo e voglio chiedere la sua mano” - provò con timore a spiegare il giovane Jacob ma, purtroppo, il feroce proprietario non era uomo da contrattazioni. Con un colpo improvviso si accanì sul contadino e la punta del forcone trafisse la sua carne da parte a parte. La ragazza svenne, non riuscendo a trattenere l'emozione. Vincent corse da lei, convinto che il ragazzo ormai avesse ricevuto la sua lezione eterna. Ma così non fu. Il giovane si alzò e infilzò il proprio padrone. Sangue sgorgò sulle viti vicine ormai alla raccolta. E la terra bevve il frutto del peccato.

Mesi dopo Elle divenne la nuova proprietaria. Suo padre perì in quella notte maledetta così come il suo amore. E la terra sembrava splendere a nuova linfa dopo aver assaggiato il sangue. Da quel giorno l'uva fu sempre più grande e più succosa. Le botti sempre più piene, così come la sua pancia che trasportava ciò che le era più caro.“Sarai una bambina, ne sono sicura. Ti chiamerò Vita. Perché sei ciò che mi darà forza e tra le viti sei stata concepita. Tuo padre sarà sempre con noi”. Disse. Non senza un velo di malinconia.

venerdì 27 novembre 2009

Il pappagallo balbuzziente


Il titolo è, ovviamente, una ricerca e l'orrore grammaticale lo rende ancora più meraviglioso. Vi lascio, felice e fiero di questo nuovo post, al peggio delle ricerche googleolesche e non in questo pazzo pazzo web. Buon divertimento.

come devo scrivere per cercare un sito dove si spiegano come si montano le meches : “Come montare le meches”. Oppure prima ricerca: “Come ricercare siti”. Anzi, visto che ci sei, cerca principalmente: “Come usare le virgole”. Non fa mai male impararne l’uso.

come faccio a scaricare la canzone della sigla prova del cuoco tara tata tata tata tata : Grazie per avermela canticchiata, ora si che la troverai più facilmente.

come scrivere la buonanotte se ti ha detto che vuole riflettere : Scusami, amico/a, ma qualcuno te lo doveva dire: è meglio che non gliela scrivi, molto probabilmente ha già riflettuto. Meglio che ti metti a dormire tu e non ci pensi più.

come si chiama la canzone che fa bebebe : Eh no. Ora la voglio sapere anche io!

come si chiama la canzone che fa...e allora tu rimani li seduta a bere il tuo caffè?????????? : A parte la richiesta, la cosa divertente sono i duecento punti interrogativi. Ovviamente li usano solo perché sono gratis.

fammi vedere il prezzo ps4 quanto faranno ps4 quanti mesi deve aspettare : Questo si che è avanti. Non è ancora uscita la Ps3 e già vuole la successiva e, inoltre, da del tu al motore di ricerca. Un genio.

davide giletti : Come è brutto il mio nome accanto a quel cognome!

devo fare tante cose ma non ho voglia di fare niente : qui un sonoro “chissenefrega” ci va perfettamente.

diciannove o diciannove? : 19!(Qualsiasi,tanto so scritti uguale!)

donna deve saper camminare corso grondante di sangue : Eh? Allora, analizziamo la frase. “Donna deve saper camminare” e fin qui ci siamo. “Corso grondante di sangue”. Cioè: c’è un corso in cui insegnano a camminare ricoperti di sangue? E che scuola è? La “Dario Argento massacri e mutilazioni”?

ele puzza by heloisa : Che scoop. Anche se, cara heloisa, la spia non si fa. No no no.

fai l'analisi logica della frase il cane di robi abbaia furiosamente agli sconosciuti : sicuro di non volere anche un caffè poi? Google te lo fa!

francesco savino adriana coppe : gente, vi cercano!

giocata dell otto : E il nove è sempre il figlio della serva.

grandi bocce : Uno che capisce le meraviglie della vita.

ho appena detto al ragazzo ke mi piace x scherzare ke è gay è c'è restato male...ke faccio??? : Chiedigli scusa e presentagli tuo fratello. Se si piacciono almeno lo avrai come cognato. E poi "c'è restato male"?? Mio Dio! Hanno ammazzato l'italiano!

ho fronte stempiata e mento sporgente. barba o pizzetto? : Mannaia!

francesco savino djjurgen : ormai è diventato una star!

il bloggo dello sgrittore : Rettifico, sei stato eliminato, questo blog è una mia proprietà!

Ed ora, per tutti voi perveriti: L'angolo dell'Hard!

datemi un sito porno con manuela arcuri : zubito, badrone!

devo fare l'amore ma non so farlo ho bisogno di indicazioni : Sempre dritto. Non ti puoi sbagliare!

diggi sesso gratis in italiano : Perché? Conosce anche altre lingue? (Paola finiscila con ste ricerche!)

i ragazzi quando siacchiapono :(Scritto tutto attaccato!!) Non oso pensare cosa succeda dopo.

il video di quella bonazza di tua sorella : Mi ha fatto rimanere con la curiosità!

clarabella porno : Oh mio Dio. E’ pieno il mondo di maniaci ma questo li batte tutti.

E con questa oscura e profonda ricerca piena di significato e perversione verso le mucche, vi lascio alla prossima puntata. Credevate che fossero finite? Manco pa capa! (Traduzione per i non bilingue: "Nemmeno per sogno!")

martedì 24 novembre 2009

Scarica badile



Da quanto tempo non perdevo minuti preziosi(?) della mia esistenza per tuffarmi nel mondo fatato di Google Analytics? Tanto, troppo direi. E quindi, dopo un'accesa discussione con la mia parte sfaticata(che è solo il 93% del mio corpo), ho iniziato a scandagliare le 3.503 parole chiave di ricerca differenti per donarvi un po' di sana ilarità, o, come si suol dire, un po' di perfetta idiozia. Ovviamente questa è solo una piccola parte. Diciamo che sono solo le prime 1000. Credo che se continuiamo così ci saranno minimo altre due puntate. D'altronde il lasso di tempo è molto lungo, si parla da Aprile a Novembre. Mica pizza e fichi(per i romani: "mica cotiche"). Iniziamo con qualche numero:

1239 visite avute sul Bloggo per la ricerca "Billy Ballo". Vi ricordate il periodo? Il caro Diggy venne anche bollato come "pedofilo", "pervertito" e "francesco savino". Son cose che fanno male!

224 per “Il bloggo degli sgrittori”(più 58 per altre chiavi di ricerca scritte in modo diverso): questa fa molto più piacere. Se fosse stata al primo posto sarei stato enormemente più felice. Sarà per la prossima. Intanto, nel bene o nel male, i contatti aumentano.

164 su Storia di un bellimbusto: tutti a vedersi il video da noi. Quanto sono bravo.

85 su narrazione emotiva: colpa di Luttazzi e della scheda di presentazione del suo ultimo libro.

34 su ninfomani: ancora non hanno capito che qui non ne troveranno mai! Ma, comunque, è sempre una delle ricerche più presenti.

22 su carmenide (più altre 5 ricerche varie): saranno dei pazzi scatenati. Non vorrei mai incontrarli. Ricercare codeste oscenità sul web. Paura.

10 per marco carta: son cose che fanno male al morale e alla sanità mentale.

Ed ora, solo per voi, un bel puppurrì(mi piace scriverlo così!) di genialate:
canzoni che fanno ridere : non capisco perché ce l’hanno tanto con Mango.

andrea cioce : son ricerche che fanno paura!

come si diventa ninfomani: è un corso innovativo che si effettua solo nella “Belen Rodriguez School of Art and Operations in the World of Nymphomania”. Audaci professoresse insegneranno alle aspiranti ninfomani come ballare peggio della Marini, come non fare niente ma farlo bene come la Fico e come passare, amabilmente, da Borriello a Corona in un batter d’occhio. Un corso esclusivo. Iscrivetevi subito.

diggi porno: Paola finiscila con queste ricerche. E soprattutto codesta è oscena!!!(ed è stata fatta ben 3 volte!)

sandro mayer wikipedia: perché si arriva qui con questa ricerca?? Perché??? Perchèèèèèèèèèèèèèèè?

chi è la fidanzata di marchisio : una che mi ha rubato il posto. E se l’è pure sposato. E ci ha fatto pure un figlio. Perlomeno l’ha chiamato come me.

chi era l'uomo che faceva quel balletto strano in tutto il mondo : Mauro Repetto. Ma ora non si sa che fine abbia fatto.

oddio mi si scioglie il mascara : vuoi un fazzolettino?

"max brody" compagna d'università : Max…ma che cos’è sta storia? E soprattutto: quando ce la fai conoscere?

2 mesiversario vorrei dire qualcosa di intelligente al mio ragazzo : “Amore mio, cerco frasi su internet dato che non sono in grado di pensarle da me. Ma questo non è niente. Il brutto è che non so neanche ricercarle. Spero che mi amerai ancora”. E poi non dite che non sono gentile!

allevamento farfalle berlusconi : Credo siano un tutt’altro tipo di farfalle quelle allevate nelle sue riserve.

anche a voi il titanic ci mette 4 gg a scaricare? : Eh si. E’ un download che fa acqua da tutte le parti.(Non picchiatemi per questa battuta!! Vi prego!)

andrea de iasio : Ho creato un mostro!

bastardo prima chiedeva mi ami dillo : non ne capisco completamente il senso ma è molto sentita come cosa.

bocce giganti : questo è uno che sa cosa vuole! O è un amante del Bowling.

brutta la voce nella nuova pubblicità della pasta barilla : conoscendo Mina, ho paura che non la prenderà tanto bene. Caro mio, preparati ad una trentina di calci volanti.

cane di 15 anni quanti anni ha ? : 15 anni!

carmela cosplay treno : Ha fatto il cosplay di un treno??? Ma è grandissima!!! La voglio vedere anche io sta foto.

cerca delle frasi che contengono la parola usciere : E Google, prontamente, risponde: “Subito, capo!”.

che effetti usa dj jurgen : il “ti odio” subatomico, la parlantina balbettante, le battute vergognose e i proverbi napoletani detti da schifo.

che merda insulsa è emanuele filiberto : Come darti torto…

che vuol dire pa vi e pavi pav i in napoletano : A parte che è scritto oscenamente, comunque te lo potrà spiegare il caro Dj che ormai è diventato molto esperto.

che brutta la modella di intimissimi : Sparatelo!!!!!!!!

E con questa vergognosa bugia detta dalla ricerca finale(come vorrei capire chi si è permesso di trattarmi male la cara Irina), vi do l'appuntamento alla prossima infornata di baggianate. No, non parlo dei post di Diggi. Intendevo le ricerche.

PS: Si scrive pout pourri. Non sono così idiota!

lunedì 23 novembre 2009

E chi l'avrebbe detto?

Sono andato in edicola Venerdì sera. Era buio. Il mio amico edicolante mi aspettava con una bella novità: il numero 24 di Nemrod. Lo apro. Guardo i nomi degli autori. Eh si. Sono proprio loro. Il mio co-admin diceva il vero. E pensare che per ore e ore, diciamo giorni, sono stato a prenderlo per i fondelli per la mancanza del suddetto numero a Lucca. E ora è qui. Davanti ai miei occhi. E, non contento, ho deciso di condividere questo momento con tutti voi. Con alcune foto sbiadite. Che sono un toccasana contro l'incredulità!

La prima: Non si capisce una benemerita mazza ma si notano un po' i nomi. Se li si conoscono prima.

La seconda: L'inutilità fatta foto. Ma serve a far notare che il fumetto esiste. Sicuro.
La terza ci rende partecipi dell'effettiva chiarezza dei due nomi. Più un copertinista e la mia mano che non è capace di rimanere ferma.
La quarta ci porta al titolo nella storia. E i Testi sono di due persone che noi tutti non possiamo fare a meno di apprezzare. Ho detto due? Intendevo una. Solo Adriana, ovviamente.
La quinta e conclusiva ci dà l'assoluta sicurezza sui due autori. Il secondo si vede decisamente sfocato ma, si sa, in confronto alla signorina Coppe lui non è nessuno.

Insomma, alla fin fine, primo numero per la premiata ditta Coppe&Savino. Numero che coincide con la chiusura delle serie. Indi saranno ricordati a lungo per questo motivo. Preciso che chiusura era già nota. Non è stata colpa loro. Massimo massimo la colpa è solo del Savino. Mi sembra ovvio.

In tutto ciò: storia decisamente bella da leggere. Disegni che mi sono piaciuti alquanto. Però, con un po' d'impegno, si poteva migliorare ancora di più l'albo aggiungendo, di straforo, la mia immagine in qualche angolino. Quello si che sarebbe stato un motivo perfetto per la chiusura delle serie! Peccato non averci pensato prima.

giovedì 19 novembre 2009

Cose da fare in questi giorni...



Siete stanchi, stressati, vorreste tanto rilassarvi e prendervi un pò di tempo per voi ma la tv vi annoia e il cinema costa troppo?
Bene, quello che dovete fare in questo caso è recarvi all'edicola più vicina, dare 2,70 euro all'edicolante e acquistare una copia del numero 24 di Nemrod.
Test clinici, infatti, hanno dimostrato che la lettura di questo albo gioverà benefici alla pressione sanguigna, all'apparato respiratorio e alla sudorazione della pelle. Grazie alla tensione emotiva dei testi di Adriana Coppe e Francesco Savino e alla forza visiva e narrativa dei disegni di Ivan Vitolo, infatti, "I semi del Male" (di cui vi avevo più seriamente parlato QUI) vi allontanerà quel tanto che basta dalla routine della vita quotidiana, producendo un effetto benefico su tutto il vostro organismo.
L'acquisto è caldamente consigliato!




p.s. E' un fumetto, leggere attentamente l'editoriale illustrativo. Non produce effetti collaterali, può essere somministrato in qualsiasi ora del giorno. La copertina (di Fabio Celoni) dà assuefazione, sbavarci su con moderazione. Per impressioni, considerazioni, pareri e opinioni, rivolgersi agli autori.

martedì 17 novembre 2009

La guerra civile fredda



Potevo, io luttazzi4ever, evitare di esaltare con un mio post l'ultimo libro del Luttazzi nazionale? Certo che no. E infatti, queste poche righe che andrete a leggere, sono una specie di guida alla lettura dell'ultimo capolavoro luttazziano. E poi non dite che non vi voglio bene.

Eccovi il sommario del libro con piccolo commentuccio, mio, su ogni sezione:

"Perchè questo libro non ha una prefazione" - Inizio scoppiettante con vena ironica. Prepara allo spettacolo senza troppi fronzoli.
"La guerra civile fredda" - Ecco il "Decameron" a teatro. Grossa parte del libro è incentrata sul monologo che il caro Daniele ha portato in giro per l'Italia. Qui c'è la satira, pura e perfetta. Si ride, ci si informa, si capisce, finalmente, come và e dove sta andando questo Paese ormai. E le prospettive non sono rosee. Bellissime e divertenti le descrizioni dei ministri, interessanti e perfettamente spiegate le origini del cattolicesimo(nient'altro che un'accozzaglia di riti egiziani e pagani di millemila anni fa) e, ovviamente, dissacranti le battute sulla politica e il malcostume italiano. Spettacolo meraviglioso direi.
Battute sparse: "Mi è venuta in mente una cosa: se Rosy Bindi sposa Sandro Bondi diventa Rosy Bindi Bondi". "Berlusconi ha raggiunto il nadir col terremoto a L'Aquila. Ve lo ricordate? Và ai funerali ma non rimane con le autorità. Và in mezzo alla gente. Ad un certo punto, sicuro di essere inquadrato dalle telecamere, si scapicolla verso le famiglie delle vittime. Piangeva più di loro. C'erano persone che avevano perso dei figli che lo consolavano: -Coraggio Presidente-". "Ruba la scena. Và ai funerali. Si mischia ai parenti, si siede sulle bare: -Ci penso io, ci penso io- e poi si è messo da una parte ad autografare Bibbie."
"Come ho inventato il Pd" - Cinque pagine di puro non-sense per arrivare alla creazione di un partito che è puro non-sense. Genio.
"Bisogna lavare i propri errori, non solo il viso" - Storia di Silvio, piccolo albanese che trova fortuna in Italia. Un racconto come quelli dei vecchi tempi.Era dai tempi di "Adenoidi" che non vedevo un Daniele così in forma.
Battute sparse: "Nel momento in cui udì la sua voce, la donna ebbe un sussulto: -Silvio è tornato- esclamò. Ed esplose in mille pinguini."
"Zombies a Montecitorio" - Racconto, si pensi ambientato nel futuro, dove Montecitorio ormai è un palazzo semi-distrutto dopo che, nel passato, un gruppo di zombies l'ha devastato uccidendo chiunque ci fosse dentro. Ora, dopo anni, un imprenditore col nome di Filippo Berlusconi vuole costruire al suo posto un centro commerciale. Ma i fantasmi non sono andati tutti via. Grottesco puro. Fino all'essenza stessa. Nessuno può scrivere così. O, almeno, non ho mai trovato nessun'altro capace di tanto.
"www.danieleluttazzi.it" - Copia-incollatura dei suoi interventi dal sito con piccole aggiunte. La sua visione della civiltà italiana da "L'orco"(Ferrara ai tempi del partito anti-aborto), passando per il capitalismo, Beppe Grillo, le elezioni e le battute fasciste che insozzano questo mondo.
"Pesci selvatici e le melodie delle foreste andaluse" - Intervista al caro Daniele dove spiega la visione della satira in Italia e le sue possibilità, molto remote, di andare in tv.
"Ultim'ora" - Da quando è in vigore "La Palestra" sul suo sito ho provato e riprovato ad inviare battute anch'io. Solo, purtroppo, 18 volte sono stato pubblicato e non tutte erano battute, come dire, "normali". Comunque ho capito che, certe cose, sono innate. Luttazzi è così, buon per lui. Ci riesce come pochi. Battute lampo. Che fanno sorridere o, decisamente, sganasciare.
Battute sparse: "Concordi di bellezza: Miss Universo. Vince di nuovo una terrestre". "In Italia ci sono seicentomila cani randagi. Un terzo nei canili e due terzi sotto la mia camera da letto." "Afa, ieri faceva così caldo che Berlusconi pensava già di essere all'inferno". "Per evitare traumi, le impronte ai bambini rom verranno prese dal duo comico I Fichi d'India".
"Cow crucis" - Visione folle, disegnata, della via crucis eseguita, come si può evincere dal titolo, da una mucca. I disegni sono di Massimo Giacon. Divertente idea. Blasfema per alcuni, sicuramente, intelligente per altri.

Ovviamente il libro mi è piaciuto. Decisamente. Sei giorni di lettura. Unica pecca: troppo piccolo e il carattere è troppo grande. Segno che, forse stavolta, il caro Daniele ha puntato più sulla qualità che sulla quantità. Anche se credo che abbia risparmiato qualcosa da inserire ne "L'almanacco Luttazzi della Nuova Satira Italiana 2009", il libro che raccoglierà le battute degli utenti del suo sito e, quindi, anche quelle poche mie.

Ah, per far vedere che sono un critico serio: la copertina non mi piace. Non so perchè. Le altre le ho sempre trovate geniali ma questa mi ha deluso. Potrei trovare dieci e più significati in quella foto e tutti giusti per l'argomento del libro ma, purtroppo, non mi garba. Sono considerazioni puramente personali.

In conclusione: compratelo. Farete del bene a voi stessi e a questa Italia.

Edit: Il signor Daniele ha letto la recensione e mi ha risposto via mail. Che gentile.

lunedì 16 novembre 2009

Questa notte ho sognato Francesco Savino



E ti pareva. Ritorno a casa felice, entusiasta quasi, dopo una serata con la mia ragazza. Finisco di leggere qualcosa che avevo lasciato in sospeso e mi metto a nanna. Non l'avessi mai fatto. Il sonno è tormentato, pieno di luci ed ombre. Mi ricordo vari episodi: io ad una fiera fumettistica di cui ignoro l'esistenza, piena di strane copie de "L'insonne" formato giornale, come il vecchio "Topolino". Me che giro tra gli scaffali in ricerca di chissà cosa, parlando con un mio amico di un episodio avvenuto, realmente, nella giornata di ieri. E lì, in mezzo al marasma, c'è lui: Francesco Savino. Dall'alto dei suoi quasi due metri(sempre più basso del sottoscritto è!) mi guarda, mi punta, mi saluta. Chissà perchè ma mi saluta. Lui, autore affermato, si ferma per fermarsi a parlare con me, fermo e calmo ovviamente. E lì me ne rendo conto.
Colui che ha condiviso con me l'esperienza di questo blog è a pochi passi dal sottoscritto e capisco, decisamente, che lui, ormai, è entrato nel circolo degli artisti. Degli autori. Fumettari, ovviamente.
Lui che sognava Faraci, Caielli e Vitaliano. Lui che sognava di entrare a far parte di quel gruppo o magari di andare a cena con loro, adesso ci è riuscito. Solo nel mio sogno, per ora.
Perchè entrare in un mondo onirico, credo sia il primo passo verso la celebrità. Ebbene si, amico Savino, sei nell'autostrada degli autori e ti vedo andare via verso il successo. Non fermarti, compagno Savino, non fermarti mai sennò succede che cozzi contro il venditore di copie formato giornale dell'Insonne e interrompi la tua scalata verso la celebrità.
Amico Savino, mi ricordo poco di ciò che mi hai detto stanotte, per (s)fortuna. Ma una richiesta ti faccio: gentilmente, non inzozzare i miei sogni con la tua presenza. Sennò mi sveglio tutto tremolante la mattina, ancora sconvolto dalla terribile visione. Mettiti d'impegno, amico Savino. Ce la puoi fare.

Con rispetto, simpatia e amicizia,
il sempre Tuo Lutty dal cuore d'oro.

sabato 14 novembre 2009

E poi dicono...




E poi dicono che in realtà non ce l'hanno con il mondo del fumetto, che siamo noi ad avere manie di persecuzione, che il mondo è meno cattivo di come NOI lo dipingiamo.
Bene, allora qualcuno mi spiega perchè quelli di Flashforward ce l'hanno tanto con il povero "D.Gibbons"? Che male ha fatto il povero disegnatore di Watchmen? Solo perchè ha collaborato alla realizzazione del film non vuol dire che meriti di essere messo sotto indagine, non vi pare?
E se dietro tutto questo ci fosse lo zampino del vecchio zio Alan (che poi sarebbe il mio papà, ma questo non tutti lo sanno)?
In ogni caso, non mi sembra un buon motivo per indagare su di lui...a me è sempre sembrato un brav'uomo, una brava persona e un bravo disegnatore.
Perchè? Perchè il mondo è così crudele con noi amanti del fumetto??? A noi di sicuro non verrebbe mai in mente di realizzare una serie in cui il principale indiziato si chiama "S.Benni".


(p.s. per tutti quelli che non sapessero cos'è Flashforward, consiglio di fare un giro qui )

mercoledì 11 novembre 2009

Parole d'autore... (2)

"Le idee sono simili a pesci.
Se vuoi prendere un pesce piccolo, puoi restare nell'acqua bassa. Se invece vuoi prendere il pesce grosso, devi scendere in acque profonde.
Laggiù ci sono i pesci più forti, più puri. Sono enormi e astratti. Davvero stupendi.
Io cerco un tipo di pesce che per me sia importante, che si possa trasporre in un film. In quelle profondità nuotano però pesci di ogni specie. Per gli affari, per lo sport. Ci sono pesci per tutto.
E tutto, ogni singola cosa esistente proviene dal livello più profondo. La fisica moderna lo chiama "campo unificato". Più la tua coscienza - la consapevolezza - è dilatata, più scendi in profondità verso questa sorgente e più è grosso il pesce che puoi pescare."


David Lynch, In acque profonde - meditazione e creatività, Piccola biblioteca oscar Mondadori, 2008

Tyrrel, ebbene sì, ho scoperto che la metafora non è mia. Ma dato che il signor Lutty mi aveva sbugiardato dal momento che "era stato Ortolani a fare la metafora, idiota", con questa citazione (scoperta solo oggi) mi sono tolto una bella soddisfazione. Avrò copiato, ok, ma ho copiato David Lynch! :D

martedì 10 novembre 2009

Tg Sgrittori



Ultim'ora dal Tg degli Sgrittori:

Emanuele Filiberto(nella foto sopra con un suo fan) ritorna in tv. Condurrà "I raccomandati" insieme a Pupo. Ecco perchè il mio digitale non funzionava.

La University of Georgia afferma che le piante in casa fanno davvero bene contro lo stess. Finalmente una bella scusa per la mia piantagione di cannabis.

Una nuova teoria sconvolge la storia: Cartesio non morì di polmonite. Fu un'emissario del Papa ad avvelenarlo. Passiamo oltre: domani nuova udienza sul diverbio Adamo-Dio.

lunedì 9 novembre 2009

Slanci di genialità!



La vita di uno scrittore è fatta di sfide continue, di lotte, di battaglie tra foglio e penna, tra razionalità e fantasia, tra blocchi vari che non intaccano il talento, puro e innato che sia. E, talvolta, capita di partecipare a concorsi per farsi notare, per entrare in quel mondo che è l'editoria e, in futuro, per far parte della letteratura contemporanea. Anche se è un enorme controsenso.
Comunque, tutto ciò, è per farvi alcune domande, oh oscuri visitatori. Sareste, voi, capaci di ambientare un horror nel villaggio dei Puffi? O, magari, di descrivere una gara di velocità in un mondo fantasy? Vi sembra una sfida non adatta alle vostre possibilità? Oppure credete che regole così assurde non entrerebbero a far parte mai e poi mai di un concorso? Ebbene, qualunque cosa pensiate, i due scenari che vi ho proposto sono stati, in passato, realizzati e hanno visto ben due vincitori nei Contest organizzati, anni fa, dal Forum di Brad Barron. E non so perchè ma ieri sera mi è venuto lo sfizio, la voglia, l'ardire, di organizzare un altro concorso. Premio? La gloria. Argomento? Se ne parlerà sul forum, penso, se riusciremo a trovare persone(e utenti storici) interessate a partecipare. Intanto, per ora, vi linko i due Contest scorsi dove, tra gli altri, troverete i racconti dei due autori di questo blog. Ma non leggete i miei. Sono orrendi e scritti in maniera oscena. E dico veramente. Ero nell'era gggiovane dei puntini di sospensione. Poi mi sono risvegliato. Almeno credo.

Primo Contest: Horror a Pufflandia
Secondo Contest: Gara di velocità in mondo fantasy
Proposta di Terzo Contest

L'immagine è di Fabio Celoni per il terzo speciale di Brad Barron. Bellissima, oserei dire.

domenica 8 novembre 2009

Shpalman - Elio e le storie tese (Gattini)



Una versione bellissima con alla voce Max Pezzali e al piano, ovviamente, il mitico Rocco Tanica. Un capolavoro. Tratto dall'ultimo cd della Band sempre molto ggiovane.

venerdì 6 novembre 2009

La Camenide - Permette una domanda? (Puntata ventiquattro e mezzo)



Mini-prefazione (perchè dringhete dringhete drà miezz’o mar nu scuogl c’stà!): La visione di questa opera è terminata. Questa suddetta puntata speciale è solo uno squallido mezzuccio per far divertire l’autore sparando baggianate. Siate consci del fatto che se le inizierete a leggere rovinerete tutta la vostra giornata con alcune sue battute famose come: “Guarda ci sono dei pesci giganti!” “Squali!” “Squelli!”. E così via. E non dite che non vi avevo avvertito.

Vietata la visione di questa puntata a chi non si immola all’Uomo-Uovo. A chi non dona regali all’Uomo-Uovo. E a chi non conosce minimamente chi sia questo stramaledetto Uomo-Uovo. Per chi lo sa, invece, maglietta del Bloggo degli Sgrittori in omaggio al modico prezzo di 112 euri, iva compresa. E’ bellissima per fare colpo sulle ragazze, è perfetta per uscire con gli amici, è utilissima quando si è soli, tristi e con il raffreddore e senza un qualsivoglia fazzoletto, d’altronde è stata stampata su fazzolettini Conad. Perché noi valiamo.

La visione di questa puntata risponderà ad uno dei quesiti più ridondanti che il genere umano e animale ricordino: si, il nostro bel Paese sta andando a meretrici, e pure a trans. E mi permetto di aggiungere: “e che prezzi!!!”.

Se volevate le rime spaiate,
questo è ciò che vi meritate,
quattro strofe insulse e senza ragione,
sol per dirvi che Dj è un…lampione.[1]


[1] Per la sua innata altezza. Si sa. Anche se volevo mettere un altro termine. Una maglietta del bloggo a chi capisce qual è il termine nascosto. A soli 57 euri e 99.

I nostri eroi sono stati catapultati altrove, verso un altro mondo, verso nuove avventure. Non sappiamo che fine hanno fatto, non sappiamo dove sono in questo momento e non sappiamo se il Master ci sta provando con qualsivoglia essere vivente. In questo momento noi siamo altrove. Davanti a noi non c’è Stitica, non c’è Cos, non c’è Super-Santos. Davanti a noi c’è un luogo misterioso completamente illuminato a giorno, anche se fuori è buio. E’ uno studio televisivo. La gente sugli spalti aspetta il momento giusto per iniziare ad applaudire a comando. I bambini sono impazienti, era prevista la presenza dell’Orso Bear, ma sarà una speranza vana. E’ stato rapito da alcuni cacciatori di frodo e ora è costretto a lavorare in un circo sulla ventiquattresima strada. Non so di che città, purtroppo.
Però tutti attendono l’arrivo del presentatore e del grande ospite odierno. Le luci aumentano di intensità ogni secondo che passa, la terra sembra vibrare quando l’assistente di regia inizia il countdown, lo studio sembra scoppiare quando, da un punto imprecisato, parte la musica. E sul palco arriva il notissimo presentatore.
“Dallo studio 359.629bis della Statale 54/91ter, il nostro sempre amato presentatore Aaaaaaandrea Deeeeee Iasio!!!!” – urla il regista, comodo, dietro le quinte. Il pubblico però sembra incerto sul da farsi. – “Insomma…quello della volta scorsa!!!” – precisa, sperando in una reazione positiva, che non c’è. La gente, assiepata sugli spalti, attende la pioggia dorata di biglietti da cinquanta euro. Speranza vana, stavolta. Scendono, purtroppo per loro, solo biglietti da cinquecento. Che profonda tristezza.
Il pubblico, quindi, soddisfatto non si sa perché dalla novità, inneggia al presentatore come salvatore della nazione, prossimo presidente del Consiglio e anche sponsor perfetto per la Birra Moretti. Tutto per l’uomo che li riempie di soldi. Tutto per il grandissimo presentatore Andrea De Iasio ancora sconvolto da come i bambini, dolci e carini, abbiano arraffato gran parte del denaro e siano scappati via con una Jaguar del tutto simile alle sua. E pensare che, prima nel parcheggio, di macchine così c’era solo la sua. Che casualità.
“Benvenuti, amici miei, a questa straordinaria puntata di chiusura di una delle serie che ha creato scalpore, tristezza, odio, rancore e assurde proteste animaliste: “La Carmenide”!!!! Ed ecco a voi il nostro beneamato autore, signore e signori: luttazzi4ever!!!”
L’ingresso sul palco è maestoso. Il notissimo e bellissimo, nonché stupendo, scrittore sembra estasiato dall’entusiasmo del pubblico e si esalta fornendo loro un’entrata spettacolare: cinque capriole, due giri della morte, una quindicina di flessioni e triplo salto carpiato con atterraggio in acqua con quoziente di difficoltà 5.2 e, tutto ciò, eseguito dalla pulce che ha ammaestrato l’altroieri.
“Signor Luttazzi4ever, non sapevamo di questa sua nuova attività. Non è da tutti lavorare con piccoli esserini puzzolenti.”
“Si vede che non è mai stato in Parlamento!”
“Ah ah ah ah!” – ride il conduttore.
“Ah ah ah ah!” – gli fa eco l’autore.
“Non l’ho capita!” – afferma il De Iasio, con un pizzico di sincerità.
“Neanche io!” – gli fa eco, ancora una volta, il 4ever dimostrando tutta la sua inutilità.
“Ma andiamo avanti, amici miei, per la straordinaria intervista. Mettetevi comodi, inizia lo show.”


(Ovviamente domande in grassetto, risposte in non-grassetto. Che spiegazione perfetta).

Luttazzi4ever, autore di opere epiche, poeta, sgrittore, e depresso cronico a periodi. Cosa le manca per essere veramente uno scrittore famoso?
Ci penso ogni stramaledetto giorno della mia vita. Forse aver partecipato ad uno scandalo o ad un evento mondiale famosissimo. Crede che se la berranno se dico di essere stato sul Titanic?
La sua vèrve comica non risulta, mai, diminuita. Ci spiega come fa a pensarne di così becere e, talvolta, di così geniali?
Semplice. Penso ad una battuta, una qualsiasi, la immagino detta da Pippo Franco, Martufello, Chiambretti e DjJurgen. Se mi risulta strana detta da loro, la espongo io al mondo. Spero di essere stato chiaro.
Chiarissimo. Ogni volta che parla quel Dj, ho paura di ciò che possa dire. Rabbrividisco al sol pensiero.
Ecco. Ho una battuta che farebbe quell’autore vergognoso.
Ce la esponga.
Qual è la stella che rimugina tutta la giornata? Il sol-pensiero.
Ma è orribile.
Io non c’entro. E’ tutta farina del suo sacco. Cioè, potrebbe esserlo.
Ma, dica la verità, qual è il suo rapporto con il suo co-autore di blog. Vi volete bene, vi amate, aspettate dei bambini o magari c’è un odio viscerale dentro di voi che aspetta solo di uscire fuori?
Con il caro Dj, carissimo, ci scambiamo opinioni di vita e gentilezze. Siamo amici anche fuori dal blog. Non ci urliamo mai cose del tipo “maledetto stronzone” e “ti odio” oppure “dj da strapazzo”, “coglione” e altre tipo “è più probabile che Slavi ritorni a scrivere che pubblichino un fumetto a te” oppure gentilezze del calibro di “è più probabile che Omero torni a scrivere piuttosto che mi metta a leggere la Carmenide”. E cose così.
Insomma: un’unione perfetta con punte eccelse di amicizia.
Se la vuol vedere in questo modo. Io volevo solo precisare che lo odio.
E si sa ciò che si dice: chi disprezza compra!
Eh! Ma si dice pure “P’a via e Pavia, pav’ij!”, ma non ho mai visto nessuno offrire viaggi a Pavia, non so se sono stato chiaro.
Certo che si. Comunque passiamo un po’ alla sua opera: La Carmenide. Un’opera epica in 24 episodi per 24 capitoli così come se ne vedono nell’Odissea. E’ voluta questa citazione?
Ovviamente. Mi ero prefissato già dall’inizio di percorrere una sorta di viaggio parallelo a quello di Ulisse. Ovviamente è tutto andato a farsi benedire dall’estemporaneità della redazione delle puntate. Infatti il progetto iniziale, nel bene nel male, è stato gentilmente cassato dal sottoscritto.
Infatti, domanda importante che volevo farle: Lei aveva un’idea di base o le puntate erano pensate al momento?
Ma è sordo? Gliel’ho detto poc’anzi. Oh mio Jufka! Ho detto “poc’anzi”. Secondo lei quanti punti-scrittore potrà avvalermi ciò?
Credo sui 1200, iva inclusa.
Altri 114 milioni di punti e sono al livello Luciano de Crescenzo. Ce la farò, un giorno.
Piccola curiosità: a che livello è Bruno Vespa?
Ah, non so. I numeri negativi non li ho proprio considerati.
Questa si che è satira. Ci sorprende come il caro Luttazzi non la pubblichi da millenni. Dica la verità: ha pensato di aprire una palestra tutta sua con le sue ineffabili battute.
Eh, ovviamente. Mica faccio così pena che ormai non mi prende più in considerazione, no. Non sia mai.
Comunque, mi risponde alla domanda fatta eoni fa, ovvero: Le puntate erano pensate al momento?
Ri-rispondo solo perché sono gentile. Vi racconto che alcune mi ronzavano in testa per giorni e giorni, tanto che credevo che nidi di vespe erano sui miei capelli alla Beatles. Altre, invece, le scrivevo come venivano, e si nota. Parola dopo parola portavo a casa un altro episodio. Tra alti e bassi, certamente.
E’ conscio anche lei della crisi degli ascolti dovuta al proseguirsi dell’opera per un lungo tempo. La prima prefazione fu pubblicata a fine Maggio, l’ultima a fine Ottobre. Sono cinque mesi. Un tempo abbastanza dilazionato, non trova?
Precisando, i mesi sarebbero quattro. Agosto me l’ero preso di pausa e ho donato, facendo ciò, anche un po’ di libertà ai miei lettori. Ai miei quattro lettori. Quelli che, credo, sono arrivati fino alla fine. Anzi, da ciò che so, solo due sono arrivati fino alla fine. Sono tristissime soddisfazioni. Posso aggiungere anche me come lettore così da vantarmi di essere almeno in tre?
No.
Come è cattivo lei. Brucerà all’inferno come d’inverno una frasca.
Ah, le sue amate citazioni. La finisca una buona volta di riempire tutto ciò che fa di idee altrui. Non si vergogna?
No. C’è gente che ora scrive per Dylan Dog dopo che ha fatto, per anni, ciò. Indi ci potrei riuscire, un giorno, anche io.
(Risata generale)
Certo che potrei riuscirci!
(Il pubblico si spancia sugli spalti)
Sono un grande autore!!
(Il pubblico rotola a terra, alcuni decedono dalle risate, altri iniziano a fare testamento)
Ci scusi un po’ tutti ma queste erano veramente divertenti. Quando lei si applica il risultato, finalmente, si vede. Alleluia, direi.
Eh, me le serbo sempre per i momenti migliori. Sono un centellinatore di facezie. Modestamente.
Ma, ci dica, la Carmenide vedrà ancora la luce?
Ora come ora le risponderei con un “Manco p’a capa!”. Non sono abituato a farmi male da solo. Non ho l’istinto del masochista. Diciamo che avevo intenzione di effettuare qualche speciale per chiudere la saga di Pet Society e qualche episodio incentrato sul maestoso Turkodur, ma credo che eliminerò questo pensiero inutile e mi dedicherò ad altro.
Come è deciso, stavolta. Delusioni? Gelosie? Tradimenti? E lotte col coltello in mezzo ai denti?
Non inizi anche lei con le citazioni. E’ roba mia. Comunque, si, un po’ di delusione c’è. Ma è normale. Quando si perdono lettori la colpa è dell’autore. E pensare che codesta frase mi è stata detta da chi non ne ha letto nemmeno mezza puntata. Son cose che succedono.
Mi sembra di capire che, lei, ha qualche sassolino nella scarpa. Lo dica chiaramente: cosa la turba?
Spero che quest’intervista non diventi una seduta psicanalitica. Non ho nessun sassolino, mi sento contento di ciò che ho fatto. Un giorno, in futuro, la rileggerò e, magari, riderò ad alcune battute che ho pensato. Sarà una sorta di viaggio nel tempo. Sarà una sorta di rincontro con me stesso. E, poi, se diventerò famoso la stamperò e la venderò a minimo 20 euri a copia intitolandola: “La Carmenide e altri racconti di Davide Paolino prima che diventasse famoso.” Sottotitolo: “Qui si capisce perché ancora non lo era”.
Insomma: triste si, deluso pure ma non perde occasione per farci su una risata, noto.
Anche se un certo Dj dice che mi deprimo solo quando scrivo sul blog, le dico che tutto ciò che scrivo o che dico ha come obiettivo ultimo far ridere. Perché, diciamocela la verità, si può ridere anche sulle poesie tristi. Dipende da come le si leggono.
Con la voce di Pippo Franco?
Ecco. A ciò non ci avevo pensato.
Progetti futuri? Altra saga epica? Un ritorno alla soap opera? O un nuovo progetto strabiliante?
Un’idea che vaga per la mente di alcuni raccontini legati tra di loro, con protagonisti inventati (precisiamo). Un progetto, a lungo termine, di iniziare un romanzo decente, magari. Ma la parola decente è sinonimo di impegno, tenacia e talento. Devo riuscire a meritarmela. E, anche, le solite botte di romanticismo puro misto a poesie e tristezza cosmica che tanto fanno piacere al mio co-admin e alla di lei pulzella.
Li tormenterà a vita con le sue depressioni?
Credo solo fino alla vecchiaia. Sono gentile. E poi, il signor Diggi, può rammentare di avermi visto, almeno per una volta, visibilmente depresso e attorniato ad un’aura di mutismo. Non voglio spiegare al pubblico il perché di quel mio momento di smarrimento, soprattutto perché credo che ancora mi faccia male. E mi farà male per molto tempo.
Delusioni d’amore?
No, metaforicamente è più tipo un trapano che ti entra…
Capito capito. Non vogliamo sapere altro. Andiamo avanti: altre due domande e poi chiudiamo l’enorme canovaccio che si è portato dietro quest’opera, a tratti, meravigliosa.
Prego. Dica pure.
Lei ha scritto ben 90 pagine di Carmenide. Anche se bistrattata, umiliata e derisa è pur sempre l’opera più lunga che abbia mai scritto. Ne è felice? E cosa ricorda di positivo di questi cinque mesi?
Felice? Direi entusiasta. Per la prima volta ho portato a termine ciò che mi ero prefissato. In passato, con la soap opera, scrissi due stagioni in maniera altalenante. E in un tipo di scrittura atroce, aggiungo. Anche se, ancora adesso, alcune facezie e idiozie mi provocano risate, capisco l’importanza e la crescita letteraria che ho avuto con la soap e ora con La Carmenide. Sono contento dei piccoli risultati raggiunti. Migliorare sempre e senza preoccuparsi tanto, questo dovrebbe essere il mio stile di vita.
Ultima domanda: a Lucca ha notato il suo co-admin presentare lavori su lavori. Alcuni belli, altri interessanti altri che non le sono piaciuti o ha trovato troppo incasinati. Ci dica la verità: ha pensato anche lei di mettersi sotto e portare qualcosa alle case editrici?
Ci ho pensato e ripensato. Ma, si sa, col fumetto ho poco a che fare. Li leggo, li recensisco e ci passo tutta la mia vita ma non mi sento in grado, per ora, di poter divenire uno sceneggiatore. Ma il Comicon è ad Aprile, tutto potrebbe succedere. Anche che un dì mi decida di creare un personaggio tutto mio e chiamarlo Dylan Bloggo. Non sarebbe una cattiva idea. Comunque, a parte gli scherzi, il Dj è lanciato su quest’ambito molto meglio del sottoscritto. E, un giorno, mi potrò vantare con gli amici che quell’uomo lì io lo conosco e l’ho sempre supportato. Ma mai sopportato, sia chiaro.
Era l’ultima domanda. La messa è finita. Andate in pace e ci risentiamo, un giorno, sempre qui, su questi schermi. Chissà quando sarà, chissà se ci risaremo. Un saluto a tutti. La Carmenide finisce qui, definitivamente per l’entusiasmo di molti e la tristezza di pochi. Ma è un arrivederci perché niente è mai deciso nella vita. E non odiatemi per la morale insulsa.

Il pubblico si alza per una standing ovation. L’autore un po’ si commuove dell’affetto della gente, pagata, sugli spalti. Un applauso è pur sempre un bel momento per uno scrittore. Il presentatore saluta, con un filo di commozione. Tutto il pubblico si abbraccia in un’atmosfera da romanzetto rosa. Scorrono i titoli di coda.

FINE VENTIQUATTRESIMA PUNTATA E MEZZO

CREDITI

“LA CARMENIDE”
Opera letteraria scritta e diretta da
Davide Paolino

Con

Vincenzo Tresca
(Mang’isse)

Carlo Carfora
(Master)

Michele Carbone
(Cimichele)

Carmen Iannotta
(Carmenide)

Antonio Cocchiaro
(Cocco Siffredi)

Luca Borrasso
(l’animale con il medesimo nome)

Tommaso Anzalone
(Tommy-Show)

Patrizia Sarogni
(RimPattule)

Alessio Cristiano
(RappAlessio – Ego 2.0)

Antonio Amato – Francesca David
(Mostr-Ami)

Aniello Tubiello
(L’Onello)

Andrea De Iasio
(Il presentatore)

E altri che, al momento, non mi sovvengono.
Grazie a tutti. A chi ha letto e a chi meno.
A chi si è fermato e a chi ha finito.
Grazie a tutti, sinceramente.

giovedì 5 novembre 2009

Luccacomics 2009 - La rivincita dell'uomo uovo!



Piccola prefazione: mi scuso in anticipo con Carmen se questo post le provocherà noia, tedio e attacchi di sonno! Però, se avrai la bontà di leggerlo, ci sono anche parecchi complimenti rivolti al tuo uomo!!! :P

Da quando mi sono fissato che voglio fare lo scrittore di fumetti, per me Lucca non è più la stessa.
La prendo molto più sul serio, trascinandomi da uno stand all’altro con la mia fida cartellina di pagine e pagine di progetti e cercando di assumere un’aria il più possibile professionale. La cosa va avanti da un paio di anni e, ogni anno, al termine dei quattro giorni più faticosi della mia vita, mi ripeto che “va bè, cavolo, però non me la sono goduta per niente, però in fondo potevo stare di più con i miei amici, potevo fare più acquisti, potevo fare più il cazzone”.
Quest’anno, però, non è andata così.
Quest’anno sono stato in giro per lavoro, è vero, ma al tempo stesso me la sono goduta come non succedeva da un po’. Merito dei miei straordinari compagni di viaggio, persone fantastiche che, in alcuni casi, riesco a incrociare solo durante questa manifestazione.
Ho girato per promuovermi, certo, insieme alla “disegnatrice” il venerdì e insieme alla leader il sabato. Ho incrociato le strade di Faraci, Cajelli (che ha ribadito il concetto di volermi fare il “culo a tarallo”, come si suole dire in napoletano), Alex Crippa (è la prima volta che lo incrocio ad una fiera, e non ho avuto né l’occasione di poterci parlare come avrei voluto, né quella di sentirlo mentre suonava sul palco di Lucca. Spero di rifarmi in seguito!), Fabio Celoni (che merita un ringraziamento a parte), Fabiano Ambù (idem come sopra, con una nota di tristezza per l'assenza della sua santa donna), l’editor della BD (un altro a cui ho rovinato il pranzo, e che ringrazio per la gentilezza e i consigli), Marco Turini, Fabio D'Auria con famiglia al seguito, Manuela Soriani (la conoscevo già, ma è stato magnifico poter approfondire la sua conoscenza e proporle, insieme ad Adriana, un progetto per cui si è detta da subito entusiasta! Sono sicuro che insieme a Manuela, che tra l’altro è una persona veramente magnifica, verrà fuori un gran bel lavoro!) e, ultimo ma non ultimo, Mario Taccolini, editor e amico di una gentilezza sempre squisita.
Ma, come dicevo sopra, quest’anno ho avuto – per fortuna mia e sfortuna loro – tempo di stare con le persone con cui più volevo stare, i miei amici.
Sto parlando di Davide – alias Luttazzi4ever – mio fido compagno di blog e di idiozie più totali per i vari stand lucchesi, amico da insultare solo per dimostrargli quanto gli voglio bene, nerd e gossipparo almeno quanto me, instancabile idiota che ha reso questi quattro giorni meno pesanti persino per la mia fanciulla (grazie soprattutto per questo…se non ci fossi stato tu penso che già al secondo giorno Paola mi avrebbe preso a vangate); sto parlando della leader – alias Colei Che, alias Adriana, alias la mia socia – un mio personalissimo punto di riferimento nel caos della fiera e nel caos del mondo editoriale, amica e confidente, socia infaticabile e geniale (è talmente infaticabile e geniale che non ho ancora capito perché si è messa in società con uno come me), persona magnifica della quale non si può fare a meno; sto parlando di Fabio Celoni, una di quelle persone che per-quanto-è-brava-se-la-potrebbe-tirare-a-morte-mentre-invece-è-la-persona-più-squisita-del-mondo; sto parlando di Fabiano Ambù, il mitico Capitano, colui che tanti anni fa mi fece un discorso ad alta dose di autostima e tenacia ( una di quelle conversazioni che non dimenticherò mai e che, a quanto pare, sta dando i suoi frutti), colui che, a pranzo, ha quasi rinunciato a mangiare pur di terminare un bellissimo Dampyr per la mia donna (donna che è rimasta talmente colpita dal gesto e dal disegno che adesso vuole appenderlo e incorniciarlo in camera – il disegno, non Fabiano!); sto parlando di Marco – al secolo Logan – una roccia insostituibile, un uomo che è sinonimo stesso di “fiera” (quando il giovedì è mancato, gli organizzatori stavano pensando di chiudere baracca e burattini e riaprire direttamente il giorno dopo, per il suo arrivo), una bussola per chi, come me, ha bisogno di costanti punti di riferimento nel caos totale dei padiglioni. Da quando non prendiamo più la stanza insieme, io e Logan non riusciamo più a beccarci come un tempo. Logan, sappi che mi dispiace un sacco e che, però, tu sei sempre nel mio cuore! :D
E poi, una menzione speciale, va a lui, l’uomo che ha riempito i nostri giorni lucchesi grazie alle sue insostituibili qualità: l’uomo uovo. Perché, diciamocelo chiaramente, senza di lui non avremmo saputo di cosa parlare, senza di lui ci saremmo annoiati a morte, senza di lui non avremmo mai scoperto che un uomo può essere al tempo stesso uomo e uovo, senza di lui Lucca non sarebbe stata la stessa. Prima che qualcuno con la coda di paglia inizi a chiederselo, dico subito che l’uomo uovo non è una persona reale. Non è un autore di fumetti, non è un cosplayer, non è una delle persone che ho incontrato durante la fiera. Semplicemente l’uomo uovo E’. Vive tra le pagine di un fumetto, ma la sua natura trascende lo spazio bidimensionale dell’albo e vive tra di noi senza che noi ce ne rendiamo conto. E’ l’uomo uovo, e quest’anno ha avuto il suo momento di gloria. E’ stato sulla bocca di tutti, un po’ alla coque un po’ al tegamino un po’ sodo, ma nessuno ne ha potuto fare a meno. E di questo lo ringrazio sentitamente, perché senza di lui nulla sarebbe stato lo stesso.

Il mio ultimo, e sentito, ringraziamento va a Paola, alla mia ragazza, alla donna che amo e che si è sobbarcata questi quattro giorni di Lucca tra la noia e un fidanzato in continuo movimento nella speranza che qualcuno si accorgesse di lui. Paola, me ne accorgo sempre di più, è una persona speciale, una di quelle disposte a sacrificarsi (sì, disposta anche a partire con la febbre) per fare felice il suo uomo. Approfitto di tutto questo per scusarmi con lei, per essere stato distante durante questi quattro giorni e per non averle dedicato tutto il tempo e le attenzioni che avrebbe meritato. Lo so che ora è tardi, ma provo a giustificarmi dicendole che svegliarmi accanto a lei è stata una delle emozioni più belle che abbia mai provato. Grazie ancora, sei unica e ti amo da morire.
(p.s. ne approfitto anche perché oggi non è un giorno come un altro: oggi io e Paola festeggiamo i nostri due anni di fidanzamento. Sono stati due anni incredibili, ma questo, come si suole dire, è un altro post).

Varie ed eventuali:
- Un grazie ad Eleonora Nanni, comunemente conosciuta (da me) come “la disegnatrice”, che si è sbattuta insieme al sottoscritto per tutto il venerdì mattina alla ricerca di un editor che ci prestasse attenzione! Mi ha fatto piacere conoscerla, e sono contento di avere una disegnatrice che è stata addirittura scelta dalla Marvel e dalla Dc! Wow :-D Un saluto a Nicola, amico di Eleonora, che ha aperto gli occhi ad un povero giovanotto ingenuo di Chieti. :P

- Un grazie al momento topico della serata di venerdì quando, chiusi nella stanza di albergo, io e Davide abbiamo fondato, davanti ad un’esterrefatta Paola, la rivista “fumettaro 2000”. Si tratta di una rivista di gossip, news, anteprime succose su tutto quello che riguarda i nostri amici fumettari. Gossip fatto da nerd, per intenderci. Qualcosa da non perdere per nessun motivo al mondo (altro che “Scuola di fumetto”, “Fumo di china” o “Animals”…tsè! :P ).

- Ah, sì, per la prima volta ho visto Lutty triste. E non triste nel senso che si è messo a scrivere poesie o a postare discorsi filosofici esistenziali sul blog. No, l'ho visto triste per davvero. Camminava mesto mesto, con la schiena piegata e la testa all'ingiù. Non strillava, non parlava, non faceva battute idiote, non aveva fame. Insomma, non l'ho mai visto così. Il motivo di cotanta tristezza? La juventus aveva perso. Contro il Napoli.

- Un grazie al nuovo programma di Enrico, "Behind Savino". Cosa succede dietro la schiena del nostro blogger? Quali oscure conversazioni avverranno alle sue spalle? Questo, e altro ancora, nella prossima puntata di "Behind Savino".

- Un grazie alla Star Comics che, non avendo portato il numero 24 di Nemrod, ha fatto cadere le mie aspettative di vivere la mia prima fiera da autore, ha fatto deprimere Paola, ha creato un ulteriore motivo di sfottò per Lutty (che ovviamente non si è fatto sfuggire l’occasione di prendermi ben bene per il sedere). Grazie ancora!!!

- Un grazie a chi ha messo i brecciolini sul marciapiede che va dalla stazione in albergo, a chi ha fatto piovere a dirotto durante il tragitto che va dall’albergo alla stazione facendomi bagnare come un pulcino (e anche di più), a chi ha fatto in modo che, proprio quella mattina, il postamat fosse fuori uso.

Un grazie a tutti, insomma, compagni e comparse straordinarie di questi quattro pazzeschi giorni! Mi sono divertito un mondo, e grazie a voi ho passato un bellissimo LuccaComics!
Mi dispiace soltanto che voi non possiate dire lo stesso! :P

piccola postfazione: Carmen, ci sei? Ce l'hai fatta? Sei arrivata fin qui o ti sei addormentata prima? Mi raccomando, ci tengo!!! :D

lunedì 2 novembre 2009

La rivincita dei Nerds!

Il tutto con un plurale inglese che fa più figo!


Qui potete trovare tutte le foto cosplay di Lucca Comics and Games 2009.E ora che abbiamo messo da parte i ricercatori di travestimenti, possiamo andare avanti.

Una fiera, migliaia di persone, centinaia di migliaia di fumetti, decine di mostre e conferenze. Migliaia di personaggi famosi. Tanti disegni, qualche faccia conosciuta e tanta ma tanta stanchezza. Questa è Lucca Comics. E lo sapevo bene fin dall'inizio.

Due anni fa ebbi l'occasione di partecipare, per la prima volta, in questa fiera. Rileggendo il mio resoconto, preciso non c'è che dire, della scorsa volta mi rendo conto che sono cambiato molto in due anni. Per fortuna direi.
L'entusiasmo era quello di un tempo, solo un po' affievolito dal viaggio stancante in treno con alcuni over 60 che riposavano beatamente dove io, per colpa dei miei due metri, non riuscivo a prendere sonno e a trovare spazio. Ma, si sa, Lucca vale qualche dispiacere. Ho avuto, quest'anno, la fortuna, l'onore, la possibilità di ospitalità gratuita. Sebastiano, questo è il suo nome, un mesetto fa mi fece la proposta. Ed io, tra mille e più ripensamenti, ho deciso di accettare. A malincuore, lo devo pur ammettere, perchè mi sembra, nel bene o nel male, di approfittare della gentilezza altrui. E ora, dopo tre giorni, mi sento di avere un debito grosso quanto una casa che, un giorno o l'altro, sicuramente proverò a ripagare. Non so ancora come ma un modo mi verrà in mente.

Lucca è bella. Come città, principalmente. Il centro storico è una mazzata sul cuore. Capace di farti innamorare di ogni minima pietra di quelle mura gigantesche che lo circondano. E poi, in questa edizione, ho notato molta più facilità nel trovare gli stand, cosa che, due anni fa, mi risultò proibitiva. Infatti dopo quattro giorni di fiera scoprii di non aver visitato due e più stand perchè non li avevo mai trovati. E la prima sicurezza è andata. Lucca è bella. E nessuno potrà mai dire il contrario, secondo me. Nota d'apprezzamento: essendo il centro storico proibito e proibitivo per le macchine, i lucchesi usano molto la mia tanto amata bici. E sono molto felice di ciò. Ecco una città adatta, sembra, per vivere.

Lucca Comics è un sogno per ogni nerd. O presunto tale. Molti lettori di fumetti, in questi giorni, notano che esistono migliaia di ragazzi che sono ancora più nerd di loro. E' quasi una gara di nerdosità, se mi passate il termine. E' quasi una lotta a chi più ne sa in quell'ambiente così vasto e smisurato quale è il fumetto. E, il sottoscritto, ci sguazza piuttosto bene. Almeno così credo.
Nomi, facce, e personalità. Questa è la rapida evoluzione di un fumettaro che inizia ad associare le generalità su carta di un autore con il suo viso e quel piccolo scambio di battute che si può avere in un attimo, in un secondo, anche solo in uno sguardo. E ci sono state, in tre giorni, piacevoli sorprese, ottime sicurezze e, purtroppo, delusioni già conosciute e alcune appena scoperte. Ma andiamo in dettaglio, precisando che le mie sono considerazioni personali. Vissute sulla mia pelle in una fiera che raccoglie migliaia di persone. Ognuno può dimostrare il contrario e sono ben felice di discutere su ciò.
Essendo fan bonelliano e acquistando, regolarmente, una grossa mole di fumetti della cara Sergio Bonelli Editore mi fa piacere, anzi onore, poter avere un autografo o una semplice conoscenza di autori che, fino ad ieri, erano solo un nome su un albo.
A Lucca ho visto, per la prima volta, Di Gregorio che, per usare un termine del caro Dj, è un "pischello". Giovane, molto esuberante e sincero, più che altro. Mi ha semplicemente detto ciò che pensa di Dylan, ciò che vorrebbe fare di Dylan e ciò che non farà mai col mio indagatore dell'incubo preferito. E, inoltre, mi ha autografato un albo disegnandomi un Groucho che, secondo le sue esatte parole, non è "Groucho" ma sembra un ritratto di Di Vincenzo. Simpatico e disponibile, bella scoperta. Il signor Celoni, invece, è la terza volta cui calchiamo le stesse strade. E ne sono ben felice. Sempre gentile, sempre disponibile. Il discorso mentre ci incamminavamo verso la sua vettura me lo tengo sempre stretto perchè è ciò che ho sempre pensato anche io. Ma sentirmelo dire da Fabio, che mi concede credo questo aspetto più amichevole, è stato bello nonchè positivo per la mia autostima. Un giorno, spero, la prima copia di una mia qualsivoglia pubblicazione sarà sua con mia dedica personale. Così come feci, eoni fa, con quel quadernetto della Soap che ormai giace da anni nella sua dimora, a ciò che so. Spero, inoltre, che il disegno che la mia devota pulzella ha fatto, riprendendo un suo soggetto di anni fa, gli sia piaciuto. Un omaggio a chi, al pubblico, ci crede. Altra sicurezza, ad ogni manifestazione, è Pasquale Ruju. Un sentito grazie a lui per ogni autografo che mi ha fatto. Ovviamente ormai ne ha paura data l'enorme molte di fumetti che mi porto ogni volta che c'è lui. Ma è sempre lì, con un sorriso, ad autografameli conscio del fatto che i fan, ogni tanto, è bello farli felici. E con me ci è sempre riuscito. Attendendo la prossima mini e promettendo, alla sua persona, un restyling del forum Demian. Accenni positivi anche ad Emiliano Mammucari, che fa discriminazioni razziste dato che tratta molto meglio le ragazze, e la di lui ragazza, credo, complice di un siparietto molto divertente vissuto nella fila delle stampe bonelli. Solo la signorina Paola ha vissuto quel momento e, credo, se lo ricorderà per un po'.
Gentilezza estrema è il signor Alessandro Poli. Colui che, al nostro secondo incontro(il primo avvenne 3 anni fa al Comicon ma è ovvio che non si ricordi alcunchè) fatto allo stand bonelli dove io arrivai senza i Demian da farmi autografare, si alza dalla sedia stupito e fà: "Tu sei luttazzi4ever? Sono tanto felice di conoscerti!". E, dopo quelle parole, si accolla per ben tre giorni un casertano felice che lo ritrova in ogni minimo stand o manifestazione e inizia a chiedergli gentilezze e favori. Quel Paperino di Donald Soffritti(molto gentile anche lui) dato a Paola non è che una manifestazione della disponibilità di quest'uomo che, in tre giorni, è passato dall'essere, per me, non solo un disegnatore bravo e efficiente ma anche un "amico" con tutto ciò che quel termine comporta. Perchè è stato veramente la mia roccia autorifera(altro termine nuovo coniato da me), in questi giorni. Bonelli lo benedica.
Note negative, come sempre, ce ne sono state. Oltre a non aver visto Makkox e, ciò, mi dispiace tantissimo, ho constatato come alcuni autori e disegnatori abbiano poca voglia di fare pubbliche relazioni. Alcuni ti salutano ma se non ci fossi starebbero molto meglio. Altri non ti considerano proprio e non ti vedono. Altri ancora vivono talmente tanto sopra le nuvole che si sono costruiti, da non degnarti di un momento perchè troppo occupati. A vantarsi, ovviamente. Un giorno capiranno che un po' di gentilezza con chi apprezza e compra i loro lavori, è cosa buona e giusta. E un fumettaro è molto più invogliato a comprare qualcosa se chi ha scritto o disegnato quell'albo gli ha fatto una buona impressione. Almeno così la vedo. Saranno chiacchiere di un ragazzo del tutto estraneo a quel mondo. Ma, per fortuna, un po' di libertà di espressione è rimasta.

Senza soffermarmi su ciò che, precisamente, ho fatto in questi tre giorni provvedo, or ora, a ringraziare alcune persone che mi sono state vicine o meno.
Un grazie a Mario, sempre una persona squisita, una persona che non ho mai visto senza quel sorriso perenne che lo contraddistingue. Volevo, prima di scappare, ripassare al suo stand ma, purtroppo, la giornata di Sabato è stata un inferno vero e proprio. Ci sarà occasione per rivederlo, credo.
Un grazie a Logan e ai suoi sosia(battuta capibile per pochi). Son sempre contento di vederlo. Mi ispira sempre felicità. Ovviamente cambia nome ad ogni manifestazione ma è quel suo aspetto poliedrico e trasformista che noi tutti amiamo.
Un grazie ad Adriana sempre esuberante e impossibile da fermare. Chi dice che sono io la persona che non sta un attimo zitta e a posto non ha visto lei. Credo che ogni tanto la pillola non può che farle bene. A me però ne toccano due. Una per la mia voce squillante che, nel resto d'Italia, nessuno sembra apprezzare e un'altra per la moltitudine di cazziate che mi prendo dalla citata signorina. La Leader ha sempre ragione. Sempre.
Un grazie a Paola che mi ha additato come la sua salvezza. Dato che il vergognoso suo uomo era sempre e dico sempre e affermo sempre occupato con la presentazione dei suoi progetti con "tot tavole" in ogni dove, la signorina Paola era ben felice di lasciarlo marcire nelle sue tremende attese e girarsi la fiera con me. Ma soprattutto l'auditorium. Un regno del confort come nessuno mai. L'abbiamo amato più e più volte. Una sicurezza per le nostre schiene piene di dolore. Comunque grazie a Paola non solo perchè ha aumentato la mia autostima. Grazie a lei perchè sembra apprezzare, e non poco, la mia parlata italiana con accento napoletano(che qualcuno mi scherniva), grazie a lei perchè si preoccupava ogni volta che stavo male, grazie a lei perchè ha riempito tre giorni di Lucca con i suoi gridolini di entusiasmo come: "che romantici", "che dolcissimi" e così via. Grazie a lei per le panchine cariche di chiacchiere. Grazie a lei per i discorsi sui telefilm stranieri e su Friends, grazie a lei perchè è raro che una persona conosciuta in soli tre giorni sia capace di farti sentire così bene. Anche se si è scelta un individuo vergognoso come il Diggi al suo fianco.
Un grazie, di nuovo, a Sebastiano per l'ospitalità, la cordialità e la fiducia. Dare le chiavi di casa ad un fumettaro immerso nel suo mondo è un rischio che, per fortuna, è stato ben ripagato. Ovviamente chiedo scusa per l'incomprensione dell'ultimo giorno che, purtroppo, ha portato ad un ritardo nel suo viaggio verso Pisa. Credo sia stato ripagato dal risultato di quell'assurda partita di calcio vissuta alle 18 di Sabato che io, in cuor mio, ho vissuto con tanta ma tanta tristezza.
E un grazie, sincero, va a quell'idiota disumano che risponde al nome di Francesco Savino. L'autore del Numero 24 di Nemrod che a Lucca è andato a ruba. Tanto a ruba che le scorte son finite subito e allo stand della Star Comics dicevano che non era mai arrivato. Che lenza i venditori della Star. Loro si che trovano le parole giuste.
Comunque, a parte gli scherzi e i ragionevolissimi sfottò, grazie al Diggi perchè è un vero amico, innanzitutto. E' colui che ha fondato la rivista "Fumettaro 2000" e, ogni tanto, mi rende partecipe di tutti i gossip assurdi che circolano. E' colui che odia a morte un determinato autore e il suo unico obiettivo è sconfiggerlo. E' colui che inventa l'uomo-uovo, un mito che ha fatto parte di noi non solo per tre giorni ma continuerà a seguirci per una vita intera. E' colui che prima offende gli altri per alcuni modi beceri e poi lui diventa ancora più becero. E per questo lo ringrazio. Per tutto ciò. Perchè è la copia esatta di quest'omino dal nome di Davide Paolino. Quasi due metri tutti e due. Idioti tutti e due. Colpevoli, da quasi due anni, di aver aperto un blog che contiene non solo le nostre vite e idee ma anche la nostra essenza. Un blog che, si può dire, non è seguitissimo ma tiene botta. Grazie a tutti e due ovviamente.
Ma grazie a te, Francesco, per l'accompagnamento notturno all'autobus, grazie per i molteplici "ti odio" e "non ci provare con la mia ragazza". Grazie per le novità che solo un redattore capo di "Fumettaro 2000" può sapere. Grazie per avermi fatto fare duecento risate leggendo alcuni soggetti gonfi di errori. Grazie per avermi dato l'opportunità per parlare con la mia lei via webcam. Grazie per essere, almeno tu, l'autore che è stato pubblicato su un fumetto a rilevanza nazionale(almeno così si dice, le prove non si vedono!). Grazie, perchè la visione della tua faccia alla vista di Poli che si alza per salutarmi tutto felice, non ha prezzo. Grazie perchè ci sei, ci fai e ne sei pure ben fiero. Grazie per alcune cose che avrei preferito non sapere. Grazie per l'ospitalità di Sabato sera in camera. Grazie per gli insulti che, ovviamente, ho restituito con gli interessi. E grazie perchè sei un coglione ma un coglione così amichevole non l'avevo mai visto.

Grazie a tutti. E se me ne sono scordato qualcuno fa nada. Ho ancora tanto sonno. Domani o dopodomani posterò alcune foto vitali per la buona riuscita di questo forum.

Ps: Credevate che me ne fossi dimenticato? Ma manco per sogno. Ringrazio la mia Carmen di aver sopportato questa mia fuga verso fumettolandia. Ringrazio lei per le molteplici chiamate, per la tristezza che traspariva dalla sua voce, per le sue lacrime quando stavamo in web-cam. Tutto ciò, sempre più, mi fa capire come questa ragazza non riesca a stare senza il sottoscritto. Ti amo come non mai piccola mia. Ovviamente, come al solito, sono finito per far diventare un post di riepilogo in qualcosa dedicato sempre a lei. Come tutto ciò che faccio, d'altronde.

domenica 1 novembre 2009

Dieci



E arrivamo, con una rapida esultanza, al giorno del nostro decimo mesiversario. Ebbene si. Nelle coppie gggggiovani si festeggiano i mesi. E per noi, dato che siamo così intelligenti da fidanzarci il primo dell'anno, ogni inizio mese è una festicciola. Anche oggi che non è una così bella giornata per la cultura cattolica. Sempre molto lugubre il Primo Novembre. Indi contrappongo un po' di entusiasmo e felicità che mi sprizzano da tutti i pori. Ebbene si, c'ho i pori che scaricano emozioni. Me li dovrei far controllare.
Comunque, piccoli miei, in questo momento, ora in cui ho messo il post, sono in viaggio di ritorno. E la cosa bella è che ora che sto scrivendo non so neanche dove devo ritornare. C'è possibilità, infatti, che la mia destinazione di arrivo dovrà essere Roma e tutto ciò mi farà capire che vedrò la mia piccola ragione di vita ancora più tardi. Non sono belle cose.
Indi, in un modo o nell'altro, dobbiamo pur festeggiare codesto giorno e, non potendo portare caviale e champagne nella sua dimora come faccio ogni santissimo mese(chi afferma il contrario ha assolutamente ragione!), decido di donarle un'altra poesiola(non sbuffate là dietro) colma d'amore e di noi. Cercherò di rovinarvi ancora la lettura perchè la scriverò in un modo diverso dal solito( e se qualcuno dice: "Quindi stavolta la scriverai bene" è un gran burlone!). Anche se, una volta, già la feci e mi riuscì, credo, decente. Insomma, piccola mia, buon decimo mesiversario e non ti preoccupare, sto tornando da te.

Ogni matin me sceto cu nu sul penzier:
ogni matin aspett l'or pe te parlà,

aspett o' tiemp e t'abbraccià.


Ogni jurn accumenc a stess'a manera:
me aizz r'ò liett e aspett'a te.

Aspett'a voce toja,

aspett'a vocc'a toja,

aspett chell' che tu si p'e m'è:

l'unica ngoppa a tutt'e quante,
l'unica ca mi fa sent'ì important.


E non mi chied maj nient'e stran,

non vo' nè aniell e nè brillant.

Non vo' niente r'a m'è:

vo' sul puterme verè,

vò sul puterme tuccà,

vò sul abbracciarm
e
, si foss pe ess,
nun me vulesse maj lassà.


Traduzione per i non bilingue:

Ogni mattina mi sveglio con un solo pensiero,
ogni mattina aspetto l'ora per parlarti,
il tempo per abbracciarti.

Ogni giorno inizia allo stesso modo,
mi alzo dal letto e ti aspetto.
Aspetto la tua voce,
aspetto la tua bocca,
aspetto ciò che tu sei per me:
l'unica fra tante,
l'unica che mi fa sentire importante.

E non mi chiede mai niente di strano,
non vuole ne anelli ne brillanti.
Non vuole niente da me,
vuole solo potermi vedere,
vuole solo potermi toccare,
vuole solo abbracciarmi
e, se fosse per lei,
non vorrebbe mai lasciarmi.

Ps: Anguriule bella mia!