venerdì 31 dicembre 2010

Buoni propositi per il 2011


Come è ormai tradizione da queste parti, bisogna chiudere l'anno in bellezza con i soliti buoni propositi che ognuno di voi, e sì, starà pensando per il 2011 che è alle porte. Ora, lo so, alla fin fine si sa sempre che non cambierà niente, o se cambierà sarà qualcosa di poco o di inutile. Ma val bene sperare. Due annetti fa, proprio in questi momenti, vivevo emozioni sconvolgenti da innamorato ma non riamato. Dopo una sola giornata, anzi dopo solo sette-otto ore, quelle emozioni son migliorate in innamorato pazzo riamato. Il che è stato un cambiamento che di epocale ha tanto. Quindi, i propositi, servono se volete sperare a qualcosa di bello. O per passare due minuti a sognare, che non fa mai male.

Premetto che i miei propositi, che avete già potuto ammirare qui, pure qui, e anche qui, non sono come quelli di chiunque altro. Almeno per quanto riguarda certi punti...

1) Distruggere psicologicamente il mio co-admin facendogli notare che non ha quasi più i capelli, quando invece io sfoggio capelloni alla beatles.
2) Scusarmi per essere stato troppo cattivo.
3) Ridacchiare quando lui si gira, soddisfatto.
4) Andare al Comicon facendo il cosplay di Francesco Savino(e se non sapete chi è, ciò è molto preoccupanete).
5) Andare in qualche locale vip con la mastercard di Francesco Savino(magari proprio mentre faccio il cosplay della suddetta persona).
6) Scrivere per qualcosa di "serio", nel senso di pubblicabile. Da un editore. E magari anche dietro compenso (anche poco).
7) Lucca Comics 2011 con la mia amata. Sogno difficile ma non impossibile.
8) Entrare di soppiatto al Festival di Sanremo, andare sul palco, denudare la Belen e poi urlare: "Il Bloggo degli Sgrittori ti dà ciò che vuoi", e festeggiare le centomila visite al blog in meno di mezz'ora.
9) Mettermi la giacca.(Barney vuole così)
10) Ideare un gioco da tavolo che abbia un senso e che sia divertente, oltre che facilmente realizzabile con gli scarsi mezzi a disposizione.
11) Incontrare il signor Savino, di cui sopra, con l'amata al Comicon.
12) Continuare quel romanzo che avevo inziato. E superare il maledetto blocco di pagina 3.
12 bis) Lo so, sono arrivato lontano.
13) Vedere telefilm con la mia squinzia.
14) E film al cinema.
15) E "Amici", urlando "Maria! Maria!"
16) Ovviamente la 15 è uno scherzo.
17) Un giorno in pretura. Così, per sfizio.
18) Ritornare a correre stabilmente. Magari con la squinzia al fianco.
19) Un paio di scarpe numero 49.5 per calcetto. Ebbene sì, esistono e so che me le regalerete.
20) Un fumetto scritto dal mio amato co-admin. Così aumenta i contatti a questa landa desolata.
21) Ideare il concorso: "più poppe nella terra degli Sgrittori", con giochi a premi, frizzi, lazzi e cotillons. E lenticchie a mezzanotte.
22) Scrivere un post con titolo "Tette a rifrazione molecolare" e vedere quanta gente passa da queste parti ricercando ciò.
23) Scrivere per il Canemucco di Makkox. Ma questo è un sogno decisamente esagerato.
24) Vincere al Superenalotto e destituire Berlusconi e formare la Davidìa.(Certi sogni son duri a morire)
25) E mandare Brunetta in miniera.
26) E la Gelmini in una scuola italiana. Ovviamente la carta igienica se la porta lei.
27) E Gasparri nel pianeta da cui è venuto.
28) Se si porta pure La Russa e Bondi, poi stiamo apposto.
29) Ideare un ottimo telefilm con la seguente trama: "Cinque amici, tre maschi e due ragazze, che vengono da un'altra dimensione che sta sovrapponensi alla nostra, che scrivono gialli, cantano e ballano, hanno un computer supersegreto in testa e che vogliono una sola cosa nella vita: andarsene dall'isola."(Solito autografo a chi indovina tutte le citazioni, a sapere poi che ve ne fate del mio autografo!)
30) Partecipare al prossimo film di Christian De Sica: "Natale al Bloggo". Con la partecipazione di Enzo "simpatia" Salvi.
31) Portare quel file ultrasegretissimo nel bunker sotto la centoduesima e Orton Street che mi ha descritto Obama. Ops...
32) Scrivere. Che sia pure la lista della spesa.
33) Costringere il co-Admin a passare da queste parti, magari sequestrandogli il suo orsacchiotto preferito.
34) Far felice quella signorina che mi sopporta ogni santo dì, ogni santo dì.

Ed è finito anche questo 2010. Ringrazio la signorina di poco fa, che ieri ha cucinato tutta la giornata per una festa per il mio compleanno. Ringrazio i miei amici che hanno sborsato dindini per il mio regalo e per stare con me ieri sera. Ringrazio quelli che giocano a pallone ogni mercoledì, e sopportano la mia autorità. Faccio gli auguri, ancora una volta, a Giovanna, mia amica che oggi compie gli anni. Ringrazio quelli che da queste parti ogni tanto mi hanno fatto sorridere, mi hanno commosso, e mi hanno fatto i complimenti. Ringrazio quelli che mi hanno fatto incazzare perchè possono tirar fuori il mio animo polemico. Ringrazio quelli che ancora oggi leggono le mie recensioni su Glamazonia, e quelli che mi accompagneranno in un nuovo progetto sempre nell'ambito fumettaro. E vi faccio gli auguri per un ottimo 2011, pur sapendo che non sarà ottimo come lo vorremmo, ma l'importante è che qualche volta saremo felici. Di quella felicità che ci rende, quasi, immortali.

Auguri. E arrivederci all'anno nuovo.

Ps: 450° Post del sottoscritto su questo Blog. 600° post totale del Blog dal 2007, anno di nascita. 198° in codest'anno. +1 rispetto all'anno scorso. Conto, in questo 2011, di aumentane il numero di  almeno di una ventina. O anche di più. Auguri. Di nuovo. Di cuore.
Ps2: Quei due che vi guardano mentre leggete, sono due idioti. Non fateci caso.

giovedì 30 dicembre 2010

I film migliori del 2010 - Secondo me


In ordine di uscita inserisco le mie visioni di film al cinema di quest'anno. Specifico: al cinema. Al modico prezzo di 2 euri a persona, questi sono i film che per fortuna, o purtroppo in alcuni casi, ho visto insieme alla mia signorina. Per ognuno una lieve spiegazione del mio voto ed infine una classifica finale sia mia che della mia signora. Buona lettura. (Sono pochini alla fin fine, pensavo molti di più. Anzi, sinceramente penso di averne dimenticato qualcuno)

Io loro e Lara  (voto 4.5) : Carlo Verdone fa il prete. La Chiatti fa la vamp che si mette a nudo su internet con la webcamera. Una famiglia sconclusionata. Un finale che più a lieto fine non si può, un film che comico non si può assolutamente definire. In sala(presenti una ventina di persone) le risate son state molto ma molto poche. Verdone, negli anni 80, aveva fatto bei film. Ora sarebbe meglio che si riposasse. Almeno per me.


Alvin Superstar 2 (voto 5): Se il primo film era assolutamente per nostalgici o amanti dei Chipmuncks, il secondo capitolo diventa un semplice filmetto di Natale o giù di lì per bambini. Trama semplice, strane cosuccie che non piacciono a chi ha più di venti anni, e poca caratterizzazione del personaggio principale che è un ottimo attore ovvero Zackari Levi, già conosciuto nel mondo delle serie tv come Chuck Bartowski.

Sherlock Holmes (voto 7.5) : Robert Downing Jr. è figo. E ormai è tutto oro ciò che tocca. In questa rivisitazione del classico dell'investigatore britannico diretta dall'ormai ex signor Madonna, il caro attore ci mette tutto se stesso nel dipingere uno Sherlock stralunato, quasi strafatto e decisamente fedele ai romanzi originali. Un ottimo prodotto che vedrà un sequel nel 2011, se non sbaglio.

Toy Story 3 (voto 7) : Andy è grande, e per Buzz e Woody è giunta l'ora di far felici altri bambini. Una storia dolce e nostalgica. Un ritorno all'infanzia con due e più personaggi che ci hanno fatto crescere. Per bambini di allora e di oggi, adatto a tutte le età. A differenza di molti altri titoli usciti nello stesso anno, e inclusi anche in questa lista.


Shrek - E vissero felici e contenti (voto 6.5) : Questo è uno dei titoli di cui parlavo. Il quarto capitolo, forse ultimo, della saga dell'orco buono, non è al livello degli altri. Si salva solo il gatto con gli stivali(che prossimamente avrà un film tutto suo) che ingrassato porta sorrisi e grasse risate. Per il resto, la storia è buona ma manca quell'elemento di satira sociale, o di rimando all'attualità, che contraddistingueva i primi tre film. Speriamo di vederne altri, però.

Somewhere (voto 1) : Avere un ex ragazzo nella giuria di Cannes è sempre positivo. Sì, perchè vinci un premio per miglior film che non dovresti mai e poi mai vincere. Nel film di Sofia Coppola c'è di tutto: una trama scadente(che si è vista in cento e passa altri titoli), una recitazione assurda (dove c'è Chiatti c'è tristezza), la giraffa ben visibile in molterrime inquadrature (per far capire che è un film serio, e non uno ripreso con il telefonino, ma sarebbe stato meglio il secondo) e il rumore della Ferrari. Che si sente per una decina di minuti buoni del film. Per il resto: un capolavoro di idiozia, si ride più qui, almeno per quando mi riguarda(con la pulzella alla scena finale siamo morti dalle risate), che nei film di De Sica di Natale. Non vedetelo. Ma se siete amanti dell'orrido, come Quentin Tarantino, questo è il film che fa per voi.

Inception (voto 7.5): Ottimo direi. Soprattutto perchè son ritornato a farmi congetture come non mi accadeva da tempo(leggi Lost). Il signor Di Caprio fa sempre buoni film, e questo è uno di quelli. Grazie soprattutto alla regia e all'idea di Christofer Nolan che dirige uno dei suoi miglior prodotti. Un film non adatto per chi cerca un semplice momento di relax. Qui c'è da pensare. E da sognare, ovviamente.

Benvenuti al sud (voto 7): Da quando il caro Vincenzo Salemme ha perso la sua vervè comica partenopea che tanto piace a noi campani, non ho più trovato qualcosa che mi facesse ridere come in passato. Siani, invece, coadiuvato da un Claudio Bisio in ottima forma, ci riesce finalmente e regala un'ora e mezza di divertimento. Con un finale un po' telefonato ma non brutto. Un film che, secondo me, fa divertire più i partenopei che altri. Ma che è per tutti. Il sequel è già sicuro. Vedremo cosa ne uscirà fuori.

La pecora nera (voto 7.5): "Io che t'ho fatto ti disfo, come ti faccio ti disfo. Io che t'ho fatto ti disfo, come ti faccio ti disfo. Pio pio pio pio pio." Un film che faccia pensare, sorridere e intristire? Eccolo, ed è persino italiano! Ascanio Celestini porta sul grande schermo un suo spettacolo teatrale, già libro. E lo fa in maniera ottima. Opera prima di grande spessore, con un Tirabassi meraviglioso. Ma sono di parte, per quanto riguarda lui. Angosciante, l'è sicuro, il finale. Da rivedere.

Figli delle stelle (voto 8) : L'Italia regna! Un prodotto che diverte e nello stesso tempo riesce a delineare il quadro attuale di questo Paese sempre più vicino ad una possibile rivoluzione. Un gruppo di precari, più o meno, rapisce un ministro, almeno è quello che volevano fare ma qualcosa va storto. Nelle loro mani c'è un umile sottosegretario che niente può fare se non sottostare alle loro richieste. Un film che fa capire in che tempi viviamo, e di come ormai non c'è rimasto altro che la violenza per far sentire le nostre voci. Ma si ride, per fortuna si ride, perchè la violenza non è mai l'arma giusta per farsi ascoltare e si torna a casa felici, ma nello stesso tempo svuotati dentro.


Maschi contro femmine (voto 6.5): Una storia ad episodi che non si prende troppo sul serio. Alcuni attori li amo alla follia(leggi Cortellesi-De Luigi), altri son passabili. Sequel previsto a Febbraio, lo vedrò per farmi altre due risate spensierate.

Scott Pilgrim vs The World (voto 9): E' la mia nerdosità che parla. Il film più nerd che abbia mai visto è passato nelle sale italiane quasi di soppiatto. Di sicuro la gran parte della popolazione non ha saputo neanche che fosse stato proiettato. Per fortuna io, con la mia ineffabile pulzella, son riuscito nell'ultimo giorno di programmazione a visionarlo e devo ammettere che ne è valsa la pena. Di sicuro il miglior film dell'anno, almeno per il sottoscritto. Tratto da un fumetto la trama racconta di un ragazzo che per conquistare la donna dei suoi sogni dovrà sconfiggere i suoi sette malvagi ex. I momenti meravigliosi sono nello scontro con Brandon Routh e nei momenti in cui Scott è con il suo coinquilino. Superbo.

Rapunzel e l'intreccio della torre (voto 7.5) : La Disney ritrova la magia. E la ritrova in una maniera classica. Una giovinetta dai lunghi capelli intrappolata nella torre. Un bandito che tanto cattivo non è. Una compagine di personaggi di supporto decisamente esilarante e il film è adatto sia per i grandi che per i bambini. I primi si commuoveranno per la storia di Rapunzel. I secondi ameranno le scene di ordinaria follia che tanto piacciono nei film Disney. Ottimo prodotto.

La donna della mia vita (voto 7) : Valentina Lodovini è bella. E l'abbiamo già vista in "Benvenuti al Sud". E questo si sapeva. Luca Argentero è figo, e Alessandro Gasman non è da meno. Aggiungendoci poi che tutti sanno recitare, che la Sandrelli è ancora un'ottima attrice e che Giorgio Colangeli ormai mi fa ridere anche solo se si muove, direi che è stato veramente un ottimo film. L'intreccio tra i protagonisti poi lo rende ancora più interessante. Peccato che le bocce della Lodovini si vedano poco.

Ed ecco, alla fin fine, la mia personale classifica di codest'anno di visioni.

1. Scott Pilgrim vs The World
2. Figli delle Stelle
3. La pecora nera
4. Inception
5. Sherlock Holmes
6. Rapunzel - L'intreccio della torre
7. Benvenuti al sud
8. La donna della mia vita
9. Toy Story 3
10. Shrek - E vissero felici e contenti

Infimesima posizione: Somewhere

Classifica secondo la mia signorina:

1. Rapunzel - L'intreccio della torre
2. Figli delle stelle
3. La pecora nera
4. Sherlock Holmes
5. Inception
6. Scott Pilgrim vs The World
7. Shrek - E vissero felici e contenti
8. Maschi contro femmine
9. Benvenuti al sud
10. Toy Story 3

Infimesima posizione: Somewhere

mercoledì 29 dicembre 2010

Oroscopo del 2011 a cura di Dankro Wolf

A fine anno succede sempre così, tutti a leggersi l'oroscopo dell'anno successivo come se fosse una questione di vita o di morte, tutti a pendere dalle labbra di Paolo Fox o di un Branko qualsiasi che in tre ore televisive, snocciolano il futuro di ogni segno in prima serata, su una rete nazionale, con i nostri soldi. Ebbene, questi tempi ottimi per loro sono finiti. Da oggi in poi, con l'avvento dell'unico vero oroscopista(?) che indovina realmente tutto, il loro regno di barbarie e sorrisi idioti è destinato a finire, terminare, concludersi. Per la nostra gioia. D'altronde che cos'è l'oroscopo se non un'altra specie di religione che regala solo mezze verità e lascia tutte le difficoltà a noi "adepti"? Qui c'è bisogno di un'inversione di rotta, ed è per questo che oggi ho l'onore di presentare il meraviglioso, l'incommensurabile, l'incredibile, l'analfabeta Dranko Wolf. Perchè un lupo fa più paura di una volpe, dopotutto. Buon 2011 con i consigli del nostro esperto.

Ariete
Lavoro: Se rimanete in Italia state sicuri che non lo troverete manco se siete laureati. Se siete delle belle topine, lo troverete, ma dovrete molto probabilmente farvi un giro a Palazzo Grazioli. Se avete qualcuno in politica che vi può dare una mano, state apposto.
Salute: Questo 2011 vi porterà raffreddori, acciacchi, malanni di tutti i tipi, il Grande Fratello fino a Pasqua e ogni tipo di varietà presentato da Carlo Conti. Non vi vedo affatto bene.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Toro
Lavoro: Voi avrete fortuna. Certo. Perchè vostro padre conosce il fratello del cugino del cognato del portiere dell'antennista di Tremonti. Indi proverete ad entrare al ministero dell'Economia dalla porta principale. Ma purtroppo cadrà il governo un giorno prima la vostra assunzione.
Salute: La giapponese, la cinese e l'australiana verranno a casa tua in codest'anno. A girare un film porno. Indi sinne felice. Poi se ti da fastidio rifoderare il divano, son fatti tuoi.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Gemelli
Lavoro: Avrete un'oppurnità stupenda: giocare in borsa e successivamente suicidarvi dal palazzo più grande della vostra città, o giocare a scopa con vostra nonna, e le sue amiche della casa di riposo, e rubarle la pensione. Suggerirei la seconda.
Salute: La Morte in persona, conoscendo la vostra passione per i giochi, porterà gli scacchi per una partita. Non la prendete per le lunghe, non ne vale la pena. La posta in gioco? La vostra vita, ovvio.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Cancro
Lavoro: Vi offriranno un posto assolutamente irrinunciabile a X Factor come Giudice. Però dovrete soddisfare la Maionchi. Non so se vi conviene. (Per Lei) Stessa opportunità di lavoro ma dovrete fare il modo che Morgan non "pulisca" tutta la polvere in studio. Lavoro difficile, molto difficile.
Salute: Vi ammalerete. E poi guarirete. Come tutti, direi. Ma voi lo fate con più stile.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Leone
Lavoro: Andrai ad "Amici", che è sempre stato il tuo sogno. Come assistente alle parrucche di Platinette.
Salute:  Inizierai a delirare appena vedrai Lele Mora travestito da Moira Orfei. La medicina tradizionale, l'omeopatia, il vudù, e la visione delle tette della Bellucci a distanza ravvicinata, non ti salveranno. Ma il tuo migliore amico, che sarà con te in quei momenti, te ne sarà grato a vita.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Vergine
Lavoro: Ti chiameranno in un'importante azienda internazionale, con sede italiana a Milano. Farai ogni tipo di concorso, lo passerai. Non vorranno alcuna raccomandazione, ti diranno che l'unica raccomandazione, da loro, è il tuo operato. Ti daranno uno stipendio sicuro ogni mese, con un contratto a tempo indeterminato. Riuscirai ad avere i soldi per mettere su una famiglia. Ti sentirai felice e sicuro di te. Poi ti sveglierai tutto bagnato.
Salute: Eeeeetciù. Ecco, mi hai attaccato il raffreddore. Mettiti il fazzoletto davanti quando starnutisci, e che diamine!
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Bilancia
Lavoro: Ti offriranno un posto come bilanciere. Ah ah ah, quanto sono simpatico. Ora divento serio: troverai un impiego in un centro commerciale, come bilancia. Ah ah ah. Sono troppo un burlone.
Salute: I tuoi punti ferita diminuiranno drasticamente quando incontrerai un mostro di quindicesimo livello. Non stiamo parlando di D&D? Ah, la vita reale? Ti verranno un paio di febbri. Scegli tu quando.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Scorpione
Lavoro: Incontrerai il Re D'italia, o almeno quello che afferma di essere il Re D'Italia. Gli crederai. Gli darai diecimila euri per avere un posto di lavoro nella sua corte. Poi scoprirai che è partito per Cuba con i tuoi soldi. Ma tu aspetterai. A centododici anni leggerai sul giornale che l'Italia è una democrazia, indi il Re non esiste. E poi dicono che i giornali non servono.
Salute: Arriverai a centododici anni, che ti serve di più?
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Sagittario
Lavoro: (Per lui)Conoscerai la Gelmini e vi amerete alla follia. Così almeno potrai fare il mantenuto. (Per lei) Conoscerai Brunetta e Sandro Bondi e cambierai di corsa strada.
Salute: Un giorno di pioggia, camminando con Andrea e Giuliano, conoscerai Licia per caso. E ti buscherai un raffreddore potente.
Amore: (Per Lui) Ci proverai con tutte indistintamente. Basta che siano tope. (Per Lei) Ognuno ci proverà con te indistintamente. Basta che sei topa, o giù di lì.

Capricorno
Lavoro: (Per lui) Resterai un triste scrittore spiantato. Senza che speri che Umberto Eco ti chiami a scrivere i suoi libri. E' speranza vana. Ma un giorno o l'altro i Fichi D'india ti offriranno un posto come autore, e tu piangerai. (Per lei) Continuerai l'università con risultati ottimi col solo scopo di mantenere il tuo ragazzo, che è uno scrittore spiantato.
Salute: Le caviglie, giocando a calcetto, si gireranno. La testa, camminando per casa, sbatterà in soffitti troppo bassi. Quasi ogni dì.
Amore: (Per lui) Amerai alla follia la tua amabile donna. E non vedrai assolutamente le altre per non darle fastidio. (Per lei) Amerai alla follia il tuo meraviglioso uomo. E alla fin fine scapperai con Raul Bova.

Acquario
Lavoro: Dopo aver scoperto da un'analisi di Paolo Fox che questo sarà il tuo anno fortunato in campo lavorativo, farai domanda nelle offerte di lavoro che ti piacciono di più. Senza alcun risultato positivo. Estenderai il campo alle altre offerte così così. Senza alcun risultato positivo. Allargerai ancor di più il campo delle offerte fino ad arrivare ai lavori più degradanti per la psiche umana. Niente. Alla fin fine picchierai con una roncola piena di chiodi sporgenti, il suddetto Paolo Fox e prenderai il suo posto.
Salute: La Morte, stantacatasi di giocare a scacchi con i Gemelli, verrà da te a giocare a Supermario con la Wii. Se non hai la Wii hai perso in partenza e morirai, se hai la Wii anche se perdi non fa niente. A la Morte piace così tanto la Wii da dimenticarsi il suo lavoro.
Amore: (Per lui e lei) Vivrete un amore tormentato alla Giulietta e Romeo. Ma senza veleno finale.

Pesci
Lavoro: Addetto al reparto surgelati del centro commerciale. Ah ah ah ah, come sono una birba.
Salute: Febbri a valanga. Si sta freddi al reparto surgelati. Ah ah ah, che birba doppia.
Amore: (Per lui)Una sirena con metà parte umana di sopra ti amerà alla follia, una sirena con metà parte umana di sotto vorrà invece solo una storia da una serata e via. A te la scelta. (Per lei) Nettuno ti vorrà.

E siamo arrivati alla fine. Spero che possiate ritrovarvi nelle grandi profezie di Dankro Wolf, che è venuto solo oggi ospite nella mia dimora per scrivere questo meraviglioso post. Se per caso vi piacerà potrà diventare una rubrica mensile su questo Blog. Attendiamo vostri pareri, io, il vostro Luttazzi4ever pieno di simpatia, Dranko, il vostro oroscopista pieno di veggenza, e la Morte, che sta giocando a Pes in cucina con l'Xbox. Buon anno.

lunedì 27 dicembre 2010

Fotografie


Questo è un racconto che doveva essere inviato per un concorso ma che è rimasto a casa, chiuso nella sua cartelletta di word dato che quel concorso è sparito, scomparso, svanito. Ma son sicuro che non merita questa triste fine, perso nel limbo delle cartelle di un windows. Indi è sempre un piacere riuscire a far leggere un proprio componimento a chi vuole perdere qualche minuto sognando altro, magari l'amore. Che è il fulcro di questo racconto. E a Natale, o su di lì, c'è sempre quella parola in mezzo: "Amore". Che è un po' stra-usata in questi tempi. Così tanto che dopo un po' dà la nausea. Come la smielaggine di questa storia che è solo per palati fini. O meglio: solo per chi ha un po' gli occhi a cuoricino. Buona lettura.


Un’altra mattina era iniziata nella vita di Claudia. Si risvegliò senza troppi patemi, non era tipo da stare tutta la giornata a letto, non l’aveva mai fatto. Quando era piccola, e doveva andare a scuola, mai una volta si era svegliata tardi, mai una volta aveva preferito rimanere a letto invece che andarci. Ore sette, puntuale, sveglia e giù dal letto. Per lei, dormire, era forse un prezzo da pagare per vivere.
La colazione era il suo pasto preferito, però. Adorava perderci tempo e dedicarci cura. Forse perché è sicuramente il momento più dolce della giornata. Sia metaforicamente, quando guardi la città che si sveglia sotto i tuoi occhi. Sia concretamente, quando addenti un cornetto al cioccolato appena sfornato dal forno al microonde. La mattinata inizia meglio, con una buona colazione. E’ quello che le ripeteva sempre sua madre. Ogni mattina. Per tanto tempo. Alla fine, esce di casa, chiudendo per bene la porta a chiave. E si addentra nella città.
Detesta il traffico. Non riesce a sopportare la folla di macchine e clacson e tubi di scarico che normalmente si vede e si sente, alle otto di mattina e alle sei di sera. Questo è un orario critico: bambini che devono essere accompagnati a scuola, genitori che devono andare al lavoro e già sono in ritardo, lavoratori stanchi che ritornano alle loro abitazioni dopo i turni di notte. Questa è la città, questo è il concerto mattutino che ogni abitante si deve subire. Attendendo il giorno in cui si inventeranno le macchine volanti, ovviamente. Claudia ricordava questa battuta sempre con affetto. Alessandro la faceva ridere, si ricorda. Sempre. Certe volte si tormentava per averlo lasciato. Per aver distrutto un amore che durava da cinque anni. Ma si autoconvinceva di aver fatto bene. E pensava ad altro.
Qualcos’altro tipo il lavoro. Che era quello che aveva sempre desiderato da quando era bambina. Aveva una libreria, Claudia, o meglio ci lavorava, quasi ininterrottamente, tutta la giornata. Dalle otto e trenta alle diciannove ed oltre. Era l’impiego perfetto per lei, era l’unico posto al mondo dove se leggi durante l’orario di lavoro, ti danno una gratifica, perché invogli anche i clienti alla lettura. E le piaceva suggerire i libri. Eccome se le piaceva. Chiunque arrivasse, anche chi non conosceva, si ritrovava a discutere con lei di questo o quest’altro autore, e insieme declamare i passi che più le sono piaciuti. Aveva anche provato a scrivere un romanzo, ma aveva deciso di smettere perché scrivendo, doveva mettere tutta se stessa nelle sue opere, e lei non voleva ricordare il passato. Non ancora, almeno.

Claudia è una bella ragazza, non c’è che dire. Lunghi capelli neri svolazzano quando la chiami, un sorriso dolce e gentile ti riempie il cuore quando la fai ridere, le piccole gambe slanciate inneggiano alla femminilità come le sue curve leggermente arrotondate. Come una vera donna deve essere. Non quelle che si vedono in televisione o alle sfilate di moda. Lei era fiera della sua 44 tendente alla 46. Non si vergognava, ora.

Perché c’è stato un tempo in cui Claudia non era così. Era diversa, completamente diversa. E questo le era rimasto dentro, le aveva sconvolto l’esistenza, le aveva fatto costruire un muro tra lei e il mondo circostante. Lei era grassa, tanto grassa, così tanto da essere scherno dei suoi compagni di scuola, da essere preda di sorrisini e battute orrende, da essere esclusa dalla vita sociale, per tanto tempo. Dalla scuola media alla quarta superiore. Sono sette anni. E’ brutto svegliarsi ogni giorno e sapere che la giornata inizierà male e finirà peggio. Perché si è costretti a mangiare, dicono. Perché sennò non si vive. Ed è un circolo vizioso. Lei mangia sennò sta male, e mangia tanto sennò non si regge in piedi e mangiando tanto ugualmente non si regge in piedi, le costa troppa fatica. Ed è costretta a minime attività fisiche. Finché un giorno dice basta. Appena finito il quarto anno di ragioneria si dedica a se stessa. In quei tre mesi estivi, Claudia, diventa la bella ragazza che è sempre stata, che suo padre adorava e che le aveva sempre detto di essere. Claudia diventa desiderata. In soli tre mesi. E il resto è storia già sentita e risentita altrove. Il più bello della classe sbianca alla sua visione e si innamora, ci prova e ci riesce. Vanno a vivere insieme, lui la tratta da principessa, lei adora essere amata. Finché lei non ritorna a casa troppo presto e lo trova a letto con Sara, la sua migliore amica. E la magia finisce. Claudia ritorna sola, ma con la certezza di piacere. Non ci ricasca, segue un’alimentazione perfetta che la rende felice e meravigliosa. E mette l’amore da parte.

Conosce tanti ragazzi, in libreria, non se lo sarebbe mai aspettata. Alcuni sono lì per comprare libri alla propria ragazza, ma non glielo dicono. Tutti cercano di conquistarla. E alcuni ci riescono, solo per una sera, altri, invece, non si avvicinano neanche. Perché Claudia è bella, gentile, disponibile e un po’ fa paura all’uomo medio. Cercano prede più abbordabili per una notte di sesso e via. Quelli più seri, dice Claudia, sono quelli già fidanzati che non lascerebbero mai le proprie donne. Ma per una toccata e fuga sono sempre ben disponibili. Lei, però, li caccia via, con decisione e garbo. Ha una classe tutta sua che la porta ad essere desiderata ancor di più.
E abitualmente, nelle uscite, per non scottarsi troppo, tira fuori una sua vecchia foto di scuola, dove aveva quei chili in più che le rovinavano la vita. E la mostra al ragazzo di turno. Gli dice che è sua sorella, di qualche anno più piccola, e che la vuole troppo bene. Attende la loro reazione. Alcuni sbiancano e dicono che è orrenda, altri che Claudia ha avuto tutta la bellezza in famiglia, altri ancora si dimostrano più gentili, ma si vede lontano un miglio che mentono. Claudia, a quel punto, ogni volta, svela la verità e poi se ne va’, offesa, senza pagare il conto. Una sorta di compensazione per tutto il male che l’uomo che ha causato, in questa vita. Ma ogni cosa è destinata a cambiare.

Era il 14 Febbraio, un giorno come un altro alla fin fine. Ma ormai considerato da tutti quello più romantico dell’anno. La società consumistica ha deciso che in quella giornata ci si deve amare e volere bene, e chi non ha un compagno deve essere additato come sfigato. Una teoria crudele che non è altro che un modo come un altro per convincerci a spendere. Per cene ai ristoranti, per regali inutili, per sorprese evitabili. Quando basterebbe ben poco per far capire a chi ami che vivi per lei, o per lui.
Comunque Claudia era in libreria e attendeva l’orario di chiusura, era stata una giornata sfiancante. Tutti erano venuti alla ricerca di qualche libro romantico, come sempre accadeva ogni santissimo anno. Libri che sarebbero serviti per una notte di sesso e poi buttati via, senza nemmeno leggere l’introduzione. Era stanca, e stava per chiudere la serranda quando arrivò un ragazzo, correndo. Era carino, pensò, starà cercando qualche libro melenso senza capo né coda, aggiunse nella sua mente. Invece era tutt’altro.

“Chiedo scusa” – disse – “enormemente scusa. Avrei bisogno proprio di un libro. La prego.” – c’era qualcosa in quello sguardo che le risultava familiare.
“Non si preoccupi, le serve un titolo in particolare o cerca qualcosa per la sua ragazza?” – rispose, cercando di essere gentile alle otto di sera.
“Sì alla prima domanda. Mi servirebbe l’ultimo di King per mia madre. E’ un regalo per San Valentino. D’altronde la mamma è il nostro primo amore no? E comunque, no, non ho una ragazza.” – quella risposta la spiazzò. Era sì, il tipico italiano mammone ma quella gentilezza, quell’amore materno, la sciolsero. E arrossì.
“Che cosa succede?” – disse lui – “L’ho sconvolta?”.
“Leggermente. Non immaginavo. Comunque eccolo, è appena arrivato.”
“Me lo potrebbe gentilmente impacchettare? Mi piace l’effetto sorpresa.” – sorrise – “E dato che siamo in vena di confidenze: stasera seratina speciale col suo ragazzo?” – chiese, sperando in tutt’altro.
“No. Niente uomini nella mia vita, almeno in quel senso. E’ un discorso strano.”
“Ne vorremmo discutere a cena? Ovviamente si fa alla romana, sono contro le idee retrograde dell’uomo che deve pagare tutto.” – era la prima volta che sentiva queste cose dette da un ragazzo. Terribilmente sincero, ma simpatico.
“Certo. Ma non deve…devi andare da tua madre?” – chiese Claudia, arrossita sempre di più.
“Ci andrò dopo cena, in questo momento è andata al ristorante con papà. Hanno settant’anni a testa e vanno ancora a farsi le seratine romantiche. Chi li capisce!” – rise.
“Sono carini, si amano ancora.” – aggiunse lei, sorridendo.
“Più che altro certe volte se la smettessero di baciarsi davanti al sottoscritto, mi farebbero molto piacere!” – risero entrambi, di gusto.
“Allora, dove mi vuoi portare?” – chiese lei, chiudendo il negozio. – “E comunque io mi chiamo Claudia.”
“Piacere, Andrea. Ci dovrebbe essere un localino senza classe da qualche parte qui vicino, prezzi modici e tanta roba da mangiare. Che ne dici?”
“D’accordissima!”

E si avviarono verso il ristorante parlando di qualunque cosa, scoprirono di essere affini e di aver la stessa età. Claudia decise che era giunto il momento di tirare fuori quella foto, prima che iniziasse a sperarci troppo. Gliela fece vedere, la presentò come sua sorella e lesse nei suoi occhi uno stupore immenso. Già delusa iniziò ad allontanarsi, ancora una volta non aveva capito niente. Era un altro di quelli che cercano solo la bellezza in una donna, senza preoccuparsi d’altro. Lui si fermò, lei continuò a camminare quasi piangendo.
“Non ci credo” – disse lui – “Non può essere”.
“Cosa?” – rispose lei.
“Questa ragazza, io la conosco. E’ uguale, ugualissima, ad una mia compagna di classe. Un solo anno ho fatto con lei, il terzo, me la ricordo bene. Era intelligente, uno spirito libero, pieno di vita anche se era sempre triste. Si sentiva diversa, si sentiva male. Si sentiva sola. Io me ne innamorai, poi cambiai città. Mi è dispiaciuto tantissimo lasciarla, sapevo che un giorno o l’altra le avrei detto cosa provavo. Ma, ora che ci ripenso, si chiamava Claudia…” – la guardò, vide una lacrima che le solcava il viso, all’istante capì – “Sei tu. Sei tu.” – la baciò, all’improvviso, senza pensarci due volte.
Lei acconsentì al bacio, si ricordava di quel ragazzo, e della sua dolcezza che lo contraddistingueva. Aveva iniziato, in passato, a provare un sentimento per lui. Ma la sua prematura partenza, senza nemmeno un saluto, vissuta all’improvviso, le aveva chiuso ancora di più il cuore. Ora si erano ritrovati, enormemente cambiati nell’aspetto, ma sempre gli stessi nell’animo.

Quella serata al ristorante fu l’inizio di un amore sincero. Ancora oggi, dopo dieci anni da quell’uscita, e con due bambini meravigliosi, Andrea e Claudia vivono il loro sentimento felici, attraversando crisi, litigi, piccole incomprensioni ma sempre a testa alta e amandosi fin nel profondo del loro essere.

domenica 26 dicembre 2010

Napoli, la monnezza, le librerie.

Vi avevo detto, tempo addietro, di aver trascorso una giornata di entusiasmo nel capoluogo campano. Un giro pre-natalizio che aveva come scopo una capatina all'Alastor napoletana(che mi avevano detto avesse ben due piani) e un pranzo in una pizzeria dove ci sono prelibatezze molto gustose. Due punti, del nostro programma, che sono stati spuntati con felicità. L'Alastor è certamente di due piani, molto bella e spaziosa, e piena di action figures, che ancora non ho iniziato a collezionare(credo siano proprio il segno indistinguibile di ogni vero nerd) e tanta gente felice di comprare(oltre che esperta del settore), l'unico cruccio è la scarsità di fumetti Marvel di tempo addietro. Di arretrati insomma. Di sicuro, in ciò, è più fornita l'Alastor casertana. E gli acquisti, dal sottoscritto, sono stati effettuati. Qualche numero di qua e di là di qualche serie, un piccolo regalo autofatomi e un regalo della mia pulzella per il sottoscritto che però riceverò all'anno nuovo. Attendiamo.

La pizzata, per fortuna non bagnata, è stata molto apprezzata. Tò, parlo pure in rima. Il tutto per dire che se andate dalla stazione, in Corso Umberto Primo, dopo un chilometro massimo due, prima di raggiungere l'università Federico II(che sta sulla destra), troverete, in una piccola traversa, una pizzeria, sempre sulla destra, che fa cose ottime. Ottimerrime direi.

Ma tutto questo post non avrebbe ragion di esistere senza le cartoline napoletane. Premetto che dovevano essere quattro ma una, purtroppo, si è persa nei meandri dei trasferimenti via bluetooth ed è finita chissà dove, chissà in quale universo, chissà se starà bene. Per ogni foto c'è il titolo e una lieve poesia, quasi un haiku, per suggellare il momento e ciò che viene ritratto. In ogni foto, tranne quella orrenda dove il sottoscritto utilizza l'urbanistica stradale per giocare a baseball, c'è la mia adorata pulzella che ha acconsentito a questa idiozia immensa. A lei un grande ringraziamento per sottostare ad ogni mia richiesta e per avermi donato una giornata bellissima, come fa ogni santissimo dì.

Discesa ripida (Via Mezzocannone)
Un cartone è per sempre,
se rimane in strada,
effettivamente per sempre.

Ufficio all'aperto (Via Montesanto)
Senza barriere, senza tornelli
in strada, si è tutti più belli.

"Senza donne non c'è rivoluzione"(Via nonmiricordo)
Un viso delicato
accarezzato
non è peccato.
Un motorino posteggiato
immondezzato,
va lavato.

Ce n'era un'altra di fotina, che rappresentava un enorme cumulo immondezaro ma delineato da una linea rossa, come quella che si mette quando c'è qualche omicidio. Che recitava così:

Una linea per ghermirli
e contro il muro
incatenarli.

Peccato che non posso farvela vedere. Meritava molto. Comunque il bello di Napule è che ci sono librerie dappertutto. Se passate per Piazza Dante troverete ben sette o otto o anche più librerie con tante belle occasioni per giovinotti appassionati di lettura come il sottoscritto. E anche lì c'ho guadagnato regali che ancora non possiedo. Il che mi è andata bene, molto bene. Questo post termina qui. Vi propongo un patto: se e quando sarete in giro per Napoli ricordatevi sempre di fotografarvi con la mondezza, e poi mandatemi le foto. Così ci fò una poesiola gentile e carina.

Ps: Se prenderete queste foto dal post, linkate la foto a questo blog. E inserite un commento in questo spazio dove specificate il vostro indirizzo di bloggo o sito. Grazias.

venerdì 24 dicembre 2010



Vigilia di Natale con l'ennesima canzone eliastica su codesta festa. Lo so, ho un po' ammorbato tutta la platea, ma in qualche modo si deve festeggiare e ringraziatemi: avrei potuto inserire qualche video di qualche film di Boldi o di De Sica. Indi, dopo avermi ringraziato con un modico assegno da cinquanta euri, vi invito all'ascolto di quest'altra perla del gruppo milanese. E tanto zenzero a tutti!

Per fare una canzone di Natale non basta un argomento natalizio
ma occorre un ingrediente più speciale: lo zenzero
Ma chi lo avrebbe detto che lo zenzero in fondo è il vero fulcro del Natale
nn il Presepe, non Gesù bambino ma lo zenzero
E non è ironico che questo zenzero sia tipico dell'Asia tropicale
u posto dove ignorano il Natale, ma quanto a zenzero... Mollali!
Oh pianta che provieni dall'oriente il cui rizoma è usato come eupeptico,
in farmacia, in cucina e nei liquori e ovviamente nel Natale
Sapete poi cosa vuol dire eupeptico significa che ti fa digerire
Perciò dopo il cenone di Natale diciamoci l'un l'altro "eupepsia"
E non venite a dirci che lo zenzero era già in voga prima di stavolta
Vogliam ci sia riconosciuto il merito dello zenzero

Natale allo zenzero
Presepe allo zenzero
tanti auguroni allo zenzero
stappare lo zenzero
brindare allo zenzero
gridare fortissimo zenzero

Regali allo zenzero
vacanze allo zenzero
Gesù bambino di zenzero
dolciumi di zenzero
canzoni allo zenzero
Bianco Natale allo zenzero

(Festività felicità)

E chi non fosse ancora straconvinto che zenzero significa Natale
provasse ad assaggiare un biscottino allo zenzero

Natale allo zenzero
Presepe allo zenzero
tanti auguroni allo zenzero
stappare lo zenzero
brindare allo zenzero
gridare fortissimo ZENZERO

Regali allo zenzero
vacanze allo zenzero
Gesù bambino di zenzero
abbracci allo zenzero
dolciumi di zenzero
Bianco Natale allo zenzero

Re Magi di zenzero
pastori di zenzero
stella cometa di zenzero
le renne allo zenzero
zanzare di zenzero
Bianco Natale di zenzero

giovedì 23 dicembre 2010

Fossi Christmas - Elio e le Storie Tese + Radio Deejay




Dopo una giornata in quel di Napule, eccomi di ritorno stanco e non tanto denutrito. Ma stanco. Quindi per questo motivo, e per un problema col mio cellulare e la sua cattiveria di non inviarmi foto sul pc, posterò un'altra canzone natalizia degli Elii per scusarmi della mancanza di un post fotografico e nello stesso tempo poetico. Vedrete domani ciò di cui parlo. Per il resto, come al solito, buon ascolto.



Buone Feste, dai simpatici dell'emittenza,
dalla voci che migliorano la tua esistenza,
dalla radio che ti fa baciare sotto il vischio,
senza correre nessun rischio, al contrario di altre radio

Se il Natale si celebrasse il 15 di agosto

fatalmente, saremmo tutti in un altro posto,
per esempio festeggeremmo nel selvaggio Congo
ma saremmo radio Bingo Bongo, e non più Radio Deejay

Regaleremmo solo manufatti, grazie ai quali

lasceremmo tutti esterrefatti, per esempio
dei monili fatti in terracotta, delle lance per la caccia al puma
o un agenda di bambù

Cometa, cometa, dimmi con chi vai

e io ti dirò chi sei!
Lucente, sfavillante, tu tallonata dei Re Magi,
non disponi mai di un attimo di privacy per riposarti un po'.

Quanta pace, nel prodigio della Notte Santa.

Tutto santo! Chi non salta miscredente è!
Accipicchia, il tuo presepio non è niente male
ma ricordati che ogni Natale
è il compleanno di Gesù

Bambino, bambino, come nasci tu

io non sono nato mai.
Ignudo, al freddo e al gelo, dai, abbracciamoci più forte
nell'incanto di un impianto di riscaldamento all'alito di bue!

mercoledì 22 dicembre 2010

Presepio Imminente - Elio e le Storie Tese + Paola Folli



Continuiamo con le canzoni natalizie eliastiche a meno tre dal Natale che si avvicina inesorabilmente. Qui, il caro complessino, è in compagnia di colei che poi diventerà dei tour a venire la presenza femminile fissa ad ogni data. Ottima cantante, che non si prende troppo sul serio e soprattutto ha capito che stare con un gruppo del genere è un divertimento assoluto. Buon ascolto.
Ps: Il concerto sul sito di Vanity Fair di ieri è stato meraviglioso, ma è totalmente un'altra cosa assisterli da vicino. Il tour 2011 arriverà, speriamo bene.

Si dice che a Natale tutti quanti sono buoni
Chi fa l’albero, Chi fa il presepio
È la notte di Gesù
Per fare un bel presepio ti ci vogliono i pastori, una capanna, Giuseppe e Maria ed il
piccolo Gesù

Per esempio un bel presepio
può costarti una fortuna
se ci metti l’asinello con il bue riscaldante

Sta scendendo già la neve
Buon Natale a tutti quanti
Rottamate il vecchio bove
e passate al riscaldante

Il presepio è fantasia
ma ti costerà una follia
Perché un bove riscaldante
costa veramente tante

(Coro)
Presepio imminente

arrivano i tre Re Magi
guidati dal GPS
Donatori di doni regali
Ma la mirra che cos’è?

Gomma resina aromatica
estratta da un arbusto del genere combifora famiglia busseracee
che è usata dai Re Magi e nelle imbalsamazioni

Sta scendendo già la mirra
sulle mummie del presepio
non ti avevo ancora detto
l’ho ambientato nell’antico Egitto

Una mummia fa il pastore
l’altra mummia fa il pescatore
una mummia fa il laghetto
sono mummie molto brave
ma hanno un piccolo difetto … questo:

gli dai un dito e ti prendono un braccio
lo nascondono nel muschio
e lo devi ritrovar

Non perdere la calma, tieni conto che è una mummia
e se non ritrovi il braccio chiama il numero verde
"Pronto, qui emergenza mummie, dica..."
"Non ritrovo più il mio braccio!"
"Capisco, gliel'ha nascosto dentro al muschio, immagino..."
"Ma... scusi come fa a saperlo?"
"Siamo l'Emergenza Mummie, vuole che non so certe cose?!
La saluto, buon Natale!"
"Sì ma adesso come faccio?
Chi me lo riattacca il braccio?"

(Coro)
Sta scendendo già l’incenso
È una Natale molto intenso
Sta scendendo pure l’oro
Buon natale tutti in coro
Sta scendendo già la mirra
io ci metterei la firma
Sta scendendo anche l’effetto
delle benzodiazepine
che il dottore mi ha prescritto
(Coro)
Guarda che Presepio Imminente ….

martedì 21 dicembre 2010

Da grande voglio essere Babbo Natale


Mi piace l'atmosfera natalizia. Non posso farci niente. Anche non apprezzando come il Natale sia sempre di più un enorme spot per la Coca Cola e per i negozi di giocattoli, adoro questa festa. Mi piacciono i Babbi Natale che vogliono denaro, mi piacciono i capelli da Babbo Natale, mi piace la barba alla Babbo Natale. Si capisce che vorrei essere Babbo Natale?

Pensateci: è un lavoro stupendo! Io ci metterei la firma già oggi. Lavori un solo giorno all'anno, nel resto del tempo fai il padrone negriero che sfrutta quegli elfi nani. Sei il Silvio Berlusconi del Polo Nord, Babbo. Tu sì che ti sei realizzato. E la presunta storia con la Befana, che è una vecchia orrenda, non ha intaccato la tua fama. Anzi, l'ha aumentata. Al contrario di Presidenti Italiani del Consiglio attuali, tu non ricerchi diciottenni o ex soubrette o igieniste dentali. Igieniste dentali. Già mi eccito solo a dirlo. Vabbè stavo parlando d'altro: voglio diventare Babbo Natale. E' un mestiere fichissimo. Che ha notevoli vantaggi e pochi svantaggi. E di seguito ve li elenco.

Vantaggi:
1) Si lavora poco. Una notte su 365, non ci si può lamentare.
2) Si scarica tutto il fatto produzione agli elfi, quei piccoli bastardi.
3) Si legge tanto, perchè le letterine si devono pur leggere, ma con una scusa qualsiasi si può delegare questo lavoro a qualche segretaria sexy in tenuta natalizia(il rosso va benissimo sulle squinzie). E fargliele leggere ad alta voce mentre si pensa a tutt'altro.
4) Si mangiano dolci gratis quando si va dalla Befana, quella vecchia megera.
5) Si mangiano dolci ed altro gratis, quando si va nelle varie case.
6) Si gioca con i vari giochi da tavolo o di carte che si produce. Alla faccia degli elfi super-sfruttati. Ovviamente si gioca con lo stuolo di segretarie-assistenti.
7) Quando meno se l'aspetta si sostituisce la Befana con la propria squinzia. E' nepotismo, baby.
8) Il castello al Polo Nord è figo, e ci puoi portare le pollastre. Se dici che hai un castello batti pure il calciatore col villone.
9) Si mangia per contratto per aumentare il panzone. Oltre a non doverti radere per avere il barbone.
10) Vuoi mettere la soddisfazione di aver più potere di certi Presidenti del Consiglio attuali Italiani? Cioè vai vicino alle squinzie e gli fai "Ehi bella, posso farti avere ciò che vuoi. Porta solo lo spirito natalizio e l'intimo. Anzi, il secondo lascialo a casa". E tutte cadranno ai tuoi piedi!

Svantaggi

1) Il sindacato elfi malpagati e sfruttati si unirà in poco tempo per ammutinarsi. Basta lasciargli credere di soddisfare le loro richieste e poi li si trafigge alle spalle rapendo Legolas.
2) Accuse di molestie sessuali a raffica dalle segretarie e dalla Befana(vecchia o giovane che sia, è una donna e al Polo ce ne sono poche).
3) Non puoi utilizzare i sex toys, non sarebbe igienico per quelli che li avranno dopo.
4) Avere il panzone non è che porta tante squinzie appresso. Però avere il potere sì. Indi all'aumentare del panzone occorrerebbe aumentare i poteri. Magari attaccando la Russia con un esercito di elfi.
5) Il diabete t'insegue. E ti prenderà, un giorno.

Ci riuscirò. Ci riuscirò. Diventerò Babbo Natale alla faccia vostra. Piccoli esseri miscredenti. Ovviamente parlo degli elfi.

Ps: Posso anche amare il lavoro, ma quelle rappresentazioni orrende del sottoscritto appese ai balconi sono odiose!!! Ne parlavo già qui. E, a chi piacciono i post natalizi, vi rimando anche a questo.

Baffo Natale - Elio e le Storie Tese + Jovanotti



Vi annuncio che non le metterò in ordine di realizzazione, queste meravigliose sigle di Elio e le storie Tese sul Natale, ma a come mi dice la mia amabile testolina. Buon ascolto. Questa è veramente una delle migliori se non la migliore. Poi ditemi se vi piace. Il testo, ovviamente, è qui sotto che vi aspetta.
E visto che ci sto vi rammento che oggi, dalle 13 e 30, c'è un concerto live degli Elii sul sito vanityfair.it. Una novità di tutto rispetto.

Posto che a Natale c’è uno scambio di regali
Che i regali vanno presi, impacchettati, poi li metti sotto l’albero
Posto che il problema principale è procurarsi dei regali
Non importa cosa prendi, l’importante è che li prendi

Provo a non ridurmi all’ultimissimo momento
Ventiquattro sera diciannove e ventinove negoziante, stai chiudendo

Mi accontento di qualunque puttanata
una maniglia colorata, un portaspilli, un portafogli, un portafigli, una cagata,
qualcosa…

Certo che anche lei mi si presenta con richieste esorbitatnti
che mi canta sulle note di una musica anni ottanta
guardi che non sono prevenuto sulla musica anni ottanta
le dirò sinceramente l’ascoltavo dal settanta, pensi!
pensi che ero amico di gazebo e di Taffy
pensi frequantavo Sandy Marton quando ancora aveva i baffi, pensi!
che andavamo in giro insieme a fare bagordi
e bomba delle bombe ho fatto parte dei Via Verdi
che ricordi!

Rispetto i suoi ricordi musicali, però
Pensi ai miei regali non mi dica di no

Rit: Negoziante, che hai fatto parte dei Via Verdi
Metti da parte i tuoi ricordi
Vieni alla festa di Natale
Negoziante, chiudi cinque minuti dopo
Fammi raggiungere lo scopo
Dammi i regali di Natal

Fatti i pacchettini, scritti tutti i bigliettini
mi ritornano alla mente le parole dell’amico negoziante
(Eh, sa, gli anni ottanta sono stati un decennio molto interessante per molti…)
Certo che conoscere Taffy! E pure Sandy Marton con i baffi!
Che botta! (Che botta!)

Negoziante, che hai fatto parte dei Via Verdi
Tu non lo sai cosa ti perdi
La grande festa di Natale
Che rende tutti più felici
Riunisce vecchi e nuovi amici
E viene sempre niente male
Tra l’altro
C’è una bellissima sorpresa
Viene dall’isola famosa
C’è Sandy Marton con i baffi

Buon Natale con i baffi
Tutti quanti con i baffi
Ah, tra l’altro non ve l’avevo detto che conoscevo anche Tracey Spencer! Ah Tracey!
I baffi, la nuova strenna natalaizia
La nuova moda nata a Ibiza
Lanciata da Sandy Marton
Insomma, se fate la ctyfcgjlug con i baffi
Non fate come vhjlvguv i baffi
Se li fa crescere anche Raf
(Ah Taffy…)

lunedì 20 dicembre 2010

Mettiamola così



Mettiamola così: voglio renderlo ufficiale, credo di poter dire con abbastanza sicurezza di essere afflitto da una malattia chiamata "Sindrome da disconnessione". Ne vengono colpiti i dipendenti da internet, computer, notebook, telefoni cellulari, social network. Ho sempre avuto il sospetto di non godere di ottima salute in questo senso, ma l'essere precipitato in uno stato di noia e di tedio dopo appena mezza giornata senza internet mi ha dato da pensare.
Che poi io non ho facebook, scrivo poco sul blog e non sto quasi mai su msn. E allora? E allora non lo so, c'è che l'idea di poter accedere al mondo del web anche solo per controllare la recensione di "Il cinico, l'infame e il violento" mi tranquillizza. L'idea di poter scrivere sul blog mi tranquillizza, anche se poi non lo faccio.
L'idea di non poter andare sui miei blog preferiti, di non poter leggere le notizie dal mondo, di non poter accedere su msn quando ho voglia mi mette ansia.
Mettiamola così. Sono dipendente da internet.
E' grave? Non lo so, credo di sì. In fondo potrebbe sempre andare peggio, potrei rimanere senza computer (super mega grattata generale). Sono sicuro che lì la noia e il tedio si trasformerebbero in angoscia e terrore puro.
E' grave? Ne sono sicuro, sì.
Mettiamola così: Battiato a Sanremo non ce lo vedo proprio. Poco importa se per uno dei due brani eseguiti sarà direttore d'orchestra e arrangiatore, so già che andrà più o meno così:
Mia mamma: Francesco, vieni! C'è Battiato!!! A Sanremo!!! Vieni a vedere!!!
Io (dopo essere uscito dalla stanza trascinando i piedi e aver smesso di suonare alla chitarra una qualsiasi canzone di Battiato per cui valga la pena di ricordarlo): "Sì, sì, arrivo..."
Mi metterò in cucina, in piedi davanti al tavolo, le braccia incrociate in posizione di chi è restio ad aprirsi al mondo, guarderò mio padre e mia madre seduti sul divano sotto le coperte, e dirò:
Francesco: "Mah, speriamo bene..."
Poi inizierà la canzone. Io resterò in silenzio, per non soffrire ad alta voce e lamentarmi davanti ai miei. Ascolterò infastidito i "mah" perplessi di mio padre durante l'esecuzione del brano, e resterò in piedi per tutto il tempo. Senza dire niente.
Poi, finita la canzone, me ne andrò a testa bassa biascicando un risentito "mah", e pensando una delle cose che mi pesa di più pensare.
Francesco (pensa): che palle, papà ha ragione.
Mettiamola così: se durante il festival di Sanremo sarò a Chieti, so già che la scena andrà esattamente in questo modo. Se sarò a Milano, cercherò di immaginarla in silenzio.
Mettiamola così: la mia ragazza dice che non scrivo più sul blog. Non capisco a cosa si riferisce, dal momento che proprio l'altro giorno ho scritto una recensione di Boardwalk Empire che entrerà nella storia di questo blog per record di commenti. Anzi, no. La mia ragazza dice che non scrivo più cose interessanti sul blog. Che, di per sè, potrebbe essere una spiegazione plausibile per il record di commenti del post precedente. E quindi, mettiamola così, adesso mi tocca scrivere qualcosa di interessante.
Mettiamola così: per me la recensione di Boardwalk Empire era un post interessante. Questo un pò meno, almeno dal mio punto di vista. Ma siccome mi sono accorto che, oltre a soffrire della sindrome da disconnessione, ho un grave problema nel capire se sto dicendo una cosa interessante o meno, è probabile che questo post verrà apprezzato da milioni e milioni di utenti del web.
In fondo è semplice, basta cercare su Google "cameo di Franco Battiato in Boardwalk Empire durante la sindrome infame della violenta disconnessione del cinico di mio padre". Che oltre a essere una ricerca che vi aprirà infiniti mondi (tra cui anche quello del nostro bloggo), permetterà al mio socio di scatenarsi in un esilarante commento nel sempre più apprezzato post delle ricerche.
Mettiamola così, dai.
Senza stare a chiederci perchè mi venga voglia di scrivere sul blog quando dovrei studiare, perchè mi venga voglia di suonare la chitarra quando dovrei scrivere sul blog, perchè mi venga voglia di leggere quando dovrei suonare la chitarra.

p.s. per la cronaca, sono rimasto molto soddisfatto nello scoprire che la maggior parte dei critici e del pubblico non ha apprezzato "Il cinico, l'infame, e il violento". Io avevo semplicemente detto che ci sono dei punti in cui la sceneggiatura non è chiarissima, tutti gli altri ci hanno aggiunto che il soggetto è banale e che gli attori non sono all'altezza delle aspettative. Riflettendoci bene, concordo. Posso solo dire che il ritmo mi è sembrato gestito bene, e che per essere un film di quell'epoca ho sofferto poco il senso di noia che di solito mi prende durante la visione di questi film.
E, tutto sommato, considerato che ho visto il film durante la mia serata senza internet, direi che sono stato abbastanza generoso.

Regali a raffica

Adoro il Natale. Tra tutte le feste pagane è quella che di più preferisco. Non mi guardate male: non sono un anti-religioso. Sono un anti-clericale. Che credo non significhi la stessa cosa, almeno spero. Ed è troppo tardi, ora, per andare a leggere su un vocabolario cosa significhi ciò che ho scritto. Comunque so che lo sapete tutti: il Natale è solo un remake della nascita del Dio Sole, come si usava tanterrimi anni fa. Per farvi un esempio: è come se stessimo festeggiando l'avvento di un film di King Kong che ricorda quello di settanta anni prima. Solo che cercheremo di non pensare che esisteva quello prima. E' una cosa strana, lo so, voi non ci pensate e festeggiamo. Che è quello che impone la tradizione.

Ed oltre al festeggiamento ci porta a spendere e spandere. Ah, cosa c'è di meglio a Natale per regalare qualcosa a chi vuoi bene con un sovrapprezzo di un cinquecento per cento? Orde di individui, mentre voi state leggendo, stanno dirigendosi presso i centri commerciali per comprarvi uno splendido maglioncino, una meravigliosa cravatta, un'inestimabile salvadanaio a porcellino. Tutte cose che voi sognate quando mangiate pensante, e che vorreste soprattutto al più presto dimenticarvi. E che riutilizzerete come regalo a chi vi sta veramente antipatico. E lì capirete che voi, alla fin fine, siete antipatici per le persone da cui l'avrete ricevuto. E si realizzerà una spirale di odio che vi porterà ad odiare in Natale, il pranzo in famiglia, i parenti, i regali, l'albero, il presepe, quei maledetti pastorelli, e i suonatori di cornamusa che iniziano da metà ottobre ad esercitarsi durante tutta la giornata davanti casa vostra. Questo fino a Ottobre prossimo. Sì, perchè poi ritornerete in atmosfera natalizia e vi sembrerà tutto più buono, più bello, e più sopportabile. Un circolo vizioso da cui è difficile uscirne.

E io ho la soluzione, amici miei. Ebbene sì. Da quest'anno basta con i soliti regali. Niente oggetti inutili che verranno buttati in un attimo. Quest'anno si regalano solo libri e fumetti. E chi si è visto si è visto. Ecco, solo per voi, una simpatica lista di idee credo caruccie per ogni palato. Costo massimo di 15 euri per regalo. Perchè, come si dice dalle mie parti, l'acq' è poc e a' pap'r nun galleggia.

Per l'appassionato di fantascienza: "Caravan" di Michele Medda, Sergio Bonelli Editore. Primi cinque numeri. Spesa di 13.50 euri. Perchè? Perchè c'è di tutto: misteri, vita reale, amicizia, complotti, storia. E perchè l'inizio è bello, ma bello davvero. Se apprezzerà i primi cinque numeri, il resto se lo comprerà da se(12 complessivi). Peccato per il finale.

Per l'appassionato di sparatorie ed affini: "Cassidy" di Pasquale Ruju, Sergio Bonelli Editore. Primi cinque numeri. Spesa di 13.50 euri. Perchè? Perchè c'è quello che cerca: pistole, rapine, pupe e gangster. Con un pizzico di sovrannaturale. Ma un pizzico. Sono usciti per ora otto numeri. Se apprezzerà i primi cinque, il resto se lo comperà da se. Sperando bene per il finale, atteso al diciottesimo numero.

Per l'amante dell'horror: "The Walking Dead" di R.Kirkman, Saldapress. Primo numero. Spesa di 12 euri. Perchè? Perchè chi ha visto la serie non può non prenderlo, ormai. Perchè io ancora non l'ho letto(attendo che qualcuno me lo regali dopo aver letto ciò, magari) e copioincollo un commento di un collega redattore di Glama, il signor Alessandro Neri Leoni:

"Mi piace il fatto che non sia una serie di horror "fine a sé stesso", ma semplicemente una serie che parte da un certo presupposto per analizzare come l'uomo reagisce in situazioni estreme. Davvero molto ben scritta e disegnata."

Per l'amante dell'horror e della Marvel: "Marvel Zombie" di R.Kirkman, Panini Italia. Primo numero. Prezzo massimo 10 euri. Migliore edizione: n°18 Grandi Saghe Corriere. Perchè? Perchè l'autore è lo stesso di quello sopra, e vedere i nostri supereroi preferiti cercare di sbranarsi l'un l'altro è qualcosa di meraviglioso. E pauroso. Perchè se dobbiamo preoccuparci pure di Peter Parker, il nostro mondo ormai è invivibile. Dopo il primo non potrà fare a meno di ricercare tutti gli altri.

Per chi vuole sempre e solo ridere: "Il signore dei ratti" - "Star Rats" di L.Ortolani, Panini Comics. Numeri unici. Prezzo complessivo sui 10 euri. Perchè? Perchè Ortolani è il miglior artista comico in questo Paese, e perchè le parodie che fa lui sono sempre eccelse. Ultima in ordine di tempo: "Avarat", in 3D. Ma non posso esprimermi, su ciò, se il secondo numero si fa ancora attendere in edicola.


Per il proprio ragazzo, un tormentato che rimpiange i vecchi "Dylan Dog" prima del numero cento: "Valter Buio" di A.Bilotta, Star Comics. Primi cinque numeri. Prezzo 13, 50 euri. Perchè? Perchè sembrerà di ritornare all'infanzia di dylandoghiano appena nato. La poesia e la meraviglia di ogni tavola, condita d'horror, erano qualcosa di perfetto in ogni albo e non ti abbandonavano appena voltata l'ultima pagina ma rimanevano con te, per i giorni a venire. "Valter Buio" è l'erede di Dylan. Peccato che durerà solo dodici numeri. Dieci già usciti. Se leggerà i primi cinque, non potrà fare a meno di procurarsi gli altri.

Per il filosofico, che legge ma che disdegna i fumetti: "Napoleone" di C.Ambrosini, Sergio Bonelli Editore. Cinque numeri, a caso. Prezzo vario, trovatelo nei mercatini o in fumetteria. Perchè? Perchè dietro ad un albergatore di Ginevra si nasconde un universo. Dietro a tre bizzarri personaggi, specchio della sua anima, si trova il nostro vero io. Dietro ad un cavallo parlante si nasconde il miglior filosofo di questi anni 90-2000. Droga pura.

Per l'amico appassionato di manga, aspirante mangaka: "Bakuman" di T.Ohba, Planet Manga. Tre numeri. Sui 12 euri. Perchè? Perchè spiega che fatica ci vuole, in Giappone, per diventare un disegnatore o uno sceneggiatore famoso. E del perchè quel sogno sia ambìto da milioni di persone. Un fumetto che fa conoscere un mondo che ci sembra lontano, e che effettivamente è geograficamente ma molto vicino nell'amore verso la nona arte. Anche se lì è decisamente più valutata.

Per la quindicenne che mette link a raffica su Facebook e che non scrive manco dieci parole consecutive in italiano corretto: un libro di grammatica elementare. Costo sui venti euri, forse. Ma ne vale la pena. Sennò un vocabolario, ma dato che non sa come si scrivono le parole non serve a tanto.

Per chi ha capito tutto della vita: "Peanuts" di C.Schulz. Prezzo: vario. Qualsiasi edizione trovate, prendete. Ne vale sempre la pena.

Per l'amico che spara sempre battute idiote: "Il visone ha una faccia enorme" di E.Palinsesto, Alacràn. Prezzo 12.50 euri. Perchè? Perchè Faso, il bassista degli Elio e le Storie Tese, ha inventato questo poeta maledetto che regala piccoli calambour decisamente geniali. Un esempio?

Il manager annunciò
che tutte le date del tour
erano annullate.
Il pianista commentò:
sono sconcertato.


Per l'appassionato di fantasy: "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di G.R.R. Martin, Mondadori. Primo libro che qui in Italia è diviso in due: "Il trono di spade" - "Il grande inverno". Prezzo complessivo sui 14 euri. Perchè? Perchè racconta un mondo simil-signore degli anelli ma totalmente lontano. E' un mondo fantastico, in un medioevo quasi del tutto simile al nostro, con un accenno piccolo di magia e tanta importanza per le parole. I dialoghi sono estasianti, le battaglie scorrono che è un piacere. Da comprare assolutamente. Per ora i libri, sempre in Italia, sono nove. Tutti sulle 350/400 paginette. Curiosità: da Aprile uscirà la serie, tipo come è accaduto a "The Walking Dead".

Per la propria ragazza, se si dispone di un'autostima forte: "101 modi per riconoscere il principe azzurro(senza dover prima baciare tutti i rospi" di F.Bosco, Newton & Compton. 4.90 euri. Perchè? Perchè ci sono consigli utili sia per le donne che per i futuri principi. E alcuni sono incoraggianti per chi principe crede di esserlo. Anche se il libro inizia male per ogni maschio. Ovvero:


"Primo indizio per capire che il tuo lui non è il principe azzurro: guarda le altre. E' uno stronzo. Punto e basta."

E qui ogni timido pulzello inizia a preoccuparsi non poco. Ma se si procede nella lettura si scovano certe bassezze del maschio italico e non che ci rincuorano, a noi aspiranti principi. Consigliato anche all'amica che trova soltanto tipi inutili che la fanno soffrire.

Per il fan del signor Luttazzi in ogni sua forma: "Almanacco Luttazzi della nuova satira italiana 2010", autori vari, Feltrinelli. 18 euri, indi aspettate che scenda un po'. Perchè? Perchè l'Italia è ancora un Paese vivo e siamo ancora pieni di autori satirici che lavorano nell'ombra e che meritano la ribalta. Oltretutto fa sempre un bell'effetto trovare il nostro nome in un libro(infatti ci sono anche io).

Per il fan degli Elii: "Vite bruciacchiate", di Elio e le Storie Tese, Bompiani. Prezzo: 14 euri. Perchè? Perchè qui c'è scritto tutto ciò che bisogna sapere sugli Elii, i loro inizi, i loro ricordi, le loro emozioni di ragazzi che iniziarono a creare un gruppo destinato a durare per oltre trent'anni di attività. Raccontato da chi li conosce, con i loro interventi utili a precisare quando qualcuno racconta male o dice cose assurde. Divertente, commovente, esaltante. Il libro che non può mancare nella biblioteca di chi adora questa band.

Per il futurista: "San Michele" di F.Celoni e A.Coppe, Star Comics. Primo numero, solo quello per ora è uscito. Prezzo: 2.70 euri. Perchè? Perchè l'ambientazione italica, nel 2101, in un paesaggio innovativo ma nello stesso tempo attuale, lo rende un buon prodotto. Durerà solo sei numeri. Si può provare a vedere dove porterà. E poi io, di Celoni e della signorina Coppe, mi fido non poco.

Per l'amico che non riesce a leggere alcunchè se non la lista della spesa: "Il Canemucco" di M. "Makkox" Dambrosio. Terzo numero, quello con storia unica di cento pagine, Coniglio Editore. Prezzo: 4.50, in fumetteria, 4 euri senza spese di spedizione sul sito. Perchè? Perchè "Makkox" è il nuovo che avanza, pur non essendo giovanissimo(spero che ciò non lo legga mai). In cento pagine c'è di tutto: divertimento, azione, riflessione, satira politica e sociale. Il tutto condìto da un disegno libero, a tratti lasciato all'imaginazione del lettore, a tratti preciso in ogni sua forma. Chi non legge e si trova davanti questo piccolo capolavoro, inizierà a documentarsi non poco. Provateci e fatemi sapere.

Per chi rimane tutta la giornata su internet a cercare idiozie: "Ricerche" di D.Paolino, qui sul blog. Zero euri. Perchè? Perchè di fronte ad alcune di queste meravigliose perle di saggezza del popolo internettiano, c'è da rimanerne sbalorditi e meravigliati. E perchè c'è bisogno di ridere e di non prendersi sul serio, ogni tanto.

Per chi ha voglia di avere a casa qualcosa del "Bloggo degli Sgrittori": "Nemrod n° 24" di F.Savino, A.Coppe. Ovviamente ventiquattresimo numero della serie di misteri di F.Celoni e A.Aromatico, Star Comics. Prezzo: 2.70 euri. E' passato un annetto ma dovreste ancora trovarlo in fumetteria. Perchè? Perchè il caro Diggi ha avuto il suo debutto sul mondo fumettaro, che è il suo sogno. E ha ideato una delle migliori storie del terzo ciclo di Nemrod. Peccato che il suo speciale, sempre in co-abitazione con la signorina Coppe, non si sia ancora fatto vedere.

Per chi si lamenta sempre: "Factor V", di S.Stivaletti, Star Comics. Primi quattro numeri. Prezzo: sui 10 euri. Perchè? Perchè così avrà un motivo per lamentarsi. Uno dei fumetti peggiori mai letti dal sottoscritto. E molto apprezzato anche su Anobii.

Per chi si vuole far addentrare nel mondo del fumetto: "Dylan Dog", di T.Sclavi e autori vari, Sergio Bonelli Editore. Cinque numeri a caso, tra i primi cento, e ti innamori. Ed è poi difficile smettere. Se andate alle fiere al modico prezzo di quindici euri riuscirete anche ad acquistarne quindici se sono in seconda ristampa. Non ve ne pentirete.

Per la ragazza che si vuole concupire: "Dylan Dog" n° 74(Il lungo addio) di M.Marcheselli e n° 193(L'eterna illusione) di P.Ruju. Prezzo: a come li trovate, massimo sui sette euri. Perchè? Perchè son storie tristi e belle, veramente belle. Ci si potrebbe aggiungere anche il n°121 "Finchè morte non ci separi". E sarebbe un trittico completo. E da lì si capirebbe perchè voi amate Dylan e lei dovrebbe amare voi. Con me ha funzionato, credo funzionerà anche con voi.

Per giocare in compagnia in atmosfere da vecchio west: "Bang" di E.Sciarra, Da Vinci Games. Prezzo della "pallottola"(gioco+espansioni varie+stella di sceriffo): 35 euri. Ovviamente da dividere in quanti di voi vogliano acquistarlo. Perchè? Perchè è bello spararsi a vicenda tra amici e insultarsi quando nessuno capisce che ruolo è l'altro. Una ri-edizione del vecchio gioco dell'assassino che si faceva con le carte napoletane, almeno dalle mie parti. Giocateci una volta e sarete caduti nel tunnel.


Per giocare in compagnia tra nerd, amanti di D&D: "Munchkin" di S.Jackson, S.Jackson Games. Prezzo dell'edizione base: sui 20 euri, ma consiglio acquisto almeno di edizione base + un paio di espansioni. E si arriva sui 50. Ovviamente da dividere in quanti di voi vogliano acquistarlo. Perchè? Perchè è fatto per chi è cresciuto con D&D e immagina ancora quei dungeon pieni di mostri che il master gli piazzava davanti. Mostri strani, ma quelli che troverete qui sono ancora più strani. E con le vostre armi decisamente idiote riuscirete ad arrivare al decimo livello. Un gioco dove succederà quello che accadeva in tutti i dungeon: odio viscerale tra i componenti della compagnia, ma stavolta è concesso, anzi apprezzato. Esistono versioni per tutti i gusti: fantascienza, supereroi, arti marziali, fatine e gnometti, pirati e così via.

Per chi ama le avventure in bici: "La mia prima bicicletta", ed. ediciclo. Perchè? Per far sorridere e sognare gli affezionati della due ruote e per fare una buona azione per i bambini africani che si devono recare a scuola in bici.(suggerita da Sc)

Per vostra madre che dice che buttate i soldi su questi fumetti del cavolo: dategli ragione. Non ha prezzo, sia per voi che per lei. E poi correte a comprarvi ciò che volete.

Per vostro padre che rimpiange i tempi passati: un calendario di una qualsiasi gnocca. Non si legge, e dura tanto. Sicuramente poi lo ritroverete più felice.

Per la nonna che non capisce niente di computer: una linea wi-fi. Così almeno ora avrete un motivo per andare a casa sua. Ovviamente col portatile.

Per il buzurro che vi dice che i fumetti e i libri sono da sfigati: fateglielo credere. E poi ricordategli il conto di in banca di Stephen King.

Per il sottoscritto che si è sobbarcato questa faticaccia: un commentuccio entusiasta, non farebbe male. Chiedo scusa ma avrei voluto farlo più grande solo che or ora, non mi sovvengono altre categorie. Se avete suggerimenti e critiche varie, è giunto il momento di farle. Buona ricerca regalesca.

domenica 19 dicembre 2010

Parole


Non volevo scrivere poesiole almeno fino al nuovo anno. Perchè? Ve lo dirò il primo gennaio. Intanto però mi vedo infrangere questa mia promessa. Perchè ogni tanto ho bisogno di dirle quanto l'amo. E' qualcosa che sento dentro e che devo fare, è fisiologico. Ovviamente sempre con piccoli versi che piaceranno a pochi, lo so. Ma, come dico sempre, l'importante è che piacciano a lei.


Si chiamano abbracci,
quei momenti in cui sono vivo,
quando ti tengo vicino.
E insieme a te il dolore scompare,
senza più ritornare.

Si chiamano baci,
quelli dolci sulla guancia fredda,
che ti regalo, mia stella,
quando il tempo ci congela,
fino a tarda sera.

Si chiamano ore,
quelle interminabili senza vederti,
in cui dormo, senza te,
senza restare stretti
in un istante infinito.

Si chiamano sogni,
quelli di cartapesta e nuvole
che chiamiamo "domani".
Quando un essere piccolino
stringerà le nostre mani.

Si chiamano lacrime,
quelle di me in quest'istante
mentre ricordo il tuo viso festante
quando mi vedi ogni volta.
Son lacrime di gioia, lacrime di sole,
lacrime di noi, lacrime d'amore.

sabato 18 dicembre 2010

Christmas with the yours

Dato che Natale è vicino, da oggi fino a Venerdì metterò alcune canzoncine degli Elii che parlano appunto di quella meravigliosa festa consumistica religiosa che è il Natale. Si inizia con il Complessino Misterioso, grande nome di fantasia che indica Elio + Le storie Tese + Graziano Romani + Linus e tutta la sua truppa. Primo tentativo di canzoncella natalizia, poi ne verranno fuori altre ancora migliori. Intanto beccatevi sto video. Gli Elii quando cantano in playback sono meravigliosi: ognuno "suona" uno strumento diverso e fanno il possibile per far capire che sono effettivamente in playback, tipo Cesareo che fa finta di suonare per tutto il tempo ma quando lo inquadrano smette. Buona visione. Preannuncio che non metteremo solo video da qui al 24, ma si punta ai due post giornalieri indi, caro Diggi, se te ne tiene, puoi postare senza problemi.



I am in the room waiting for Santa and for Claus
suddenly by night they will arrive
can't you feel the typical cling cling cling cling cling
presents for the good coal for the bad
proprio come diceva mia mamma

Christmas with the yours
Easter what you want
Peace between Blur and Oasis
Christmas with the yours
Easter what you want
Dont't throw atomic bombs becouse it's christmas time.

Panettone is on the table and everybody's drinking Moscato
Go to buy a tree but not a true tree becouse otherwise it would die die die die die
Panettone is on the table but it is another one
infatti e' quello senza canditi

Christmas with the yours
Easter what you want
Peace between Lino e Cecchetto
Christmas with the yours
Easter what you want
don't drop atomic bombs at least at christmas time.

Proprio come diceva mia mamma
sai come diceva mia mamma.
Christmas with the yours
Easter what you want
Peace between Lino e Cecchetto
Christmas with the yours
Easter what you want
leavin' the refreshing world of Christmas

venerdì 17 dicembre 2010

Le dieci invenzioni che ci mancano

Noi universitari(ebbene sì, ho effettuato nuova opera di accompagnamento e mi credo uno studente) siamo nevrotici, siamo sempre indaffarati, siamo tecnologici, siamo sempre al passo con l'attualità. Saremo i padroni del mondo di domani, non siamo degli Zuckemberg ma vorremmo diventarlo. L'idea di guadagnare milioni di dollari, o di euri, per una nostra idea ci sconfinfera non poco. Indi studiamo per un futuro personale migliore, protestiamo per un futuro generale migliore(se i soldi li fanno andare sempre dove già ci stanno, come facciamo noi a farli?), e ideamo un futuro ancora più innovativo e sempre più semplice. Semplice, questa è la parola giusta. Nel ventesimo e ventunesimo secolo abbiamo inventato esclusivamente per renderci la vita più semplice, più facile, meno faticosa. Prima scrivevamo con penna e calamaio, poi siamo passati alla biro, e dopo la biro alla macchina da scriviere, e dopo c'è stato il pc, fino ad arrivare ad internet che ti permette di parlare con persone a distanza di migliaia di chilometri. Ma tutto ciò che ci porta alla semplicità ci porta delle difficoltà oggettive. Ogni nuova invenzione porta "guerra e pace". Facebook, ad esempio, è un sito che permette di ritrovare e farsi dei nuovi amici. E per questo motivo, il caro Zuckemberg di prima, è diventato l'uomo dell'anno per il "Time"(rivista prestigiosa americana, qualcosa di lontanamente contraria al nostro "Panorama" che, ogni tanto, cerca di rifilarmi l'abbonamento). Comunque, il direttore del "Time", fregandosi amabilmente del sondaggio fatto sul proprio sito per scegliere l'uomo dell'anno, che ha visto vincere il caro Assange di Wikileaks scelto dai lettori, mette in copertina il già citato Zuckemberg perchè lui vede un mondo di potenziali amici, al contrario di Assange(quel debosciato) che vede nemici dappertutto. Ora, anche io se fossi ricercato in centottanta Paesi vedrei nemici dappertutto. Soprattutto dopo aver sputtanato presidenti e governi di quei Paesi, ma da qui a dire che Facebook è uno strumento di aggregazione ed amicizia ce ne passa. Si litiga ogni giorno su quel network. Dappertutto. Non passa giornata senza che trovo qualche nuovo gruppo dove tutti si insultano senza motivo, o con qualche presunzione di motivo. Ovviamente parlo del Facebook italiano dove, tra le varie cose, ci si insulta per:

-) Il calcio. Dove tutti pensano una sola cosa: la mia squadra è forte, tu tifoso avversario sei una merda. E da lì partono gli insulti a raffica. E molte volte si passa alle vie di fatto(la cronaca attuale ci potrà dire).
-) La politica. Dove chiunque odia chi dice il contrario del proprio pensiero.
-) La perfetta conoscenza della lingua italiana. Molti ormai sono membri onorari dell'Accademia della Crusca, per come si scandalizzano per un accento o un apostrofo sbagliato. Gli altri, quelli che veramente non sanno scrivere, da gennaio troveranno un motivo per continuare a non saperlo fare. Infatti inizierò un post mensile, come le ricerche, con le più belle frasi trovate su Facebook, dove si dimostra completa ignoranza verso la lingua di Dante.
-) I programmi tv. Ma vi rendete conto?
-) I tentativi di conoscenza tra giovani uomini e giovani donne. Più comunemente conosciuto come "faccio un complimento alla foto di una tipa che è mia "amica" e ottengo insulti e minaccie più o meno velate dal proprio ragazzo".
-) Cronaca nera. Con schieramenti da una parte e dall'altra che cambiano in cinque minuti.
-) Gusti musicali. Tra Tokio Hotel e Baustelle c'è di mezzo un mondo. Ma, almeno per me, ognuno può ascoltare ciò che vuole, basta che non obblighi il sottoscritto a faro. Sentitevi pure Apicella, tanto me ne cale.
-) Credente religiose. Gente convinta di avere l'unico vero Dio che mette link religiosi e poi augura la morte di tifosi avversari, atei, personaggi di cronaca nera, personaggi televisivi, protagonisti del Grande Fratello, etc. Non credenti che bestemmiano per il solo gusto di farlo, ovviamente per urtare la sensibilità dei credenti. E così via.

Ora, lo so, Facebook alla fin fine è lo specchio della nostra società. E quindi, da ciò, si capisce che siamo da queste parti così insoddisfatti da cercare, ogni giorno, un motivo in più per darci addorsso. Quasi come a sfogarci delle tristezze della nostra vita, o la rabbia repressa. Quindi altro che "amici", quello spazio è pieno di potenziali nemici. Quasi quasi c'ha più ragione Assange che vede persone cattive dappertutto. E' difficile trovare chi è veramente buono. Siamo uomini dopotutto. Per i nostri interessi saremmo capaci di fare le cose più orrende. Ma questo è un altro discorso.

In tutto ciò, io umile signorino scrivente, volevo elencare una lista di dieci possibili invenzioni che pur essendo nel 2010 ancora non siamo riusciti ad ideare. Indi studenti universari e non, datevi una mossa. E poi: voglio il trenta per cento dei vostri guadagni per avervi aiutato nell'idea.

10) Il teletrasporto. Lo so, per molti è impossibile, ma la soddisfazione di andare in un luogo in meno di un minuto(che non sia il bagno, correndo, quando hai un eccesso di svuotarti imminente) un giorno ce la dovremo togliere.
9) Un dispositivo che permetta di far vedere agli altri cosa stai pensando. Magari con immagini. Sarebbe una grande idea, sopratutto sarebbe la fine degli attori. Soprattutto quelli porno.
8) Se non ci si riesce col teletrasporto, mi piacerebbe vedere quegli enormi tubi di Futurama che ti portano in qualunque parte delle città. Matt Groening ha grande fantasia.
7) Natale vissuto come festa religiosa, per i credenti, e non come festa consumistica. Ma questo l'è proprio difficile.
6) Un siero che sconfigga gli zombie. Non ce ne sono, ma idearlo prima non fa mai male.
5) Una cura contro il cancro. Lo so, se non ve l'avessi detto io non c'avreste mai pensato.
4) Un'isola remota dove scaricare tutti i politici da rottamare. In Italia un buon novanta per cento si potrebbe già portarlo lì.
3) I dinosauri! Da portare poi sull'isola di cui sopra.
2) Autostrade solo per noi giovani. Ma questa è un'idea, piuttosto vecchia, degli Elii.
1) Qualcosa che sostituisca l'ombrello! Ma vi rendete conto che siamo nel 2010? Riusciamo a parlare con un ragazzo in Cina in pochi secondi(vabbè, proprio la Cina no) e non ideamo qualcosa che sostituisca quel pezzo di stoffa con pezzi di plastica che se tira un po' di vento si distrugge?

Dopo aver parlato di facezie e pinzillacchere con uno spunto filosofico sui network di oggi, vi propongo st'altra idiozia. Ma solo io ho notato che Assange e Neil Patrick Harris alias Barney Stinson sono la stessa persona?


La foto in apertura è per farvi capire l'importanze dell'ombrello. Mica penserete che l'ho messa per altro motivo! Malfidati.

Il cognome sbagliato di Mr Facebook è voluto. Mi diverto con poco.