domenica 31 luglio 2011

Si cambia.



E' un Luglio anormale. E' un Luglio fresco che arriva proprio quando lavoro in una gelateria che attende il caldo per tutto l'anno E' un Luglio anormale come è stato anormale tutto il 2011. E' un anno strano. Un anno in cui ho cambiato molte cose di me e ne cambierò ancora. E' un anno in cui penso di andarmene via e non tornare più, perchè c'è un punto in cui dici basta. Decisamente. E non ce la fai più a sopportare le idiozie di colui che in passato pensavi fosse una persona meravigliosa. E quindi scapperò, forse. Perchè l'unica soluzione, che potrà far star bene tutti, ormai è solo questa. Che finirà per portare attriti e litigi ma forse farà stare meglio tutti. Ci sono persone che mi guardano e non mi vedono realmente per come sono. Per come ogni giorno faccio fatica a fare sorrisi e ridere, eppure lo faccio. Lo faccio per i clienti, per farli sentire a loro agio, anche con quelli che indossano occhiali scuri all'una e mezza di notte. Lo faccio con gli amici, che non hanno forse ancora capito come mi sento e credo non lo capiranno mai. Lo faccio con i colleghi, che più di tutti mi vedono e forse decidono di passare oltre per non turbarmi ancor di più. Lo faccio con Lei, che è l'unica che sa e che mi protegge perchè lei vede oltre. Lei già guarda il futuro. Lei ha già pronto il suo posto felice in un qualche momento più in là. Lei lo vorrebbe già adesso quel posto felice. Ci spera ogni attimo della sua esistenza. E ho anche io il suo stesso pensiero, la sua stessa voglia. Forse si riuscirà a farla accadere prima del tempo, ma non è il tempo che è cattivo, sono le persone. Quelle persone che non ti proteggono ma ti distruggono giorno dopo giorno. E se ne fregano del problemi che puoi avere, dei dolori che ti possono far avere, del futuro che lentamente ti distruggono per un semplice motivo: indifferenza. E se quella persona, che tu reputavi grande, non ha una benchè minima voglia di aiutarti anche se tu hai cercato di aiutare lei, allora quella persona non merita niente. Non merita i tuoi sacrifici. Non merita i tuoi pianti. Non merita nemmeno la tua presenza. E da qui, forse, cambierà tutto. La giovinezza, ne ho avuto prova, è finita decisamente. Ora è arrivato il tempo nuovo, quello delle scelte che condizionano una vita intera. E non solo la propria. Ho ventiquattro anni e mezzo. Arriva un giorno in cui tutto cambia. In cui tutto cambia. E niente sarà più come prima.

In tutto ciò domani, per fare una sorta di annuncio per il blog, ci sarà il post delle ricerche e forse anche un'altra piccola cosa. Da Martedì, se ci riesco, inizierò un racconto che occuperà tutto il mese, ogni giorno. Conto di scrivere almeno una pagina di Word a giornata così da finire, il 31 Agosto, una specie di racconto breve di almeno una quarantina di pagine. Sperando piaccia, sia ovvio.

Se invece, per metà mese, non mi trovate, significa che il mio mondo è cambiato. Forse in peggio per il sottoscritto, ma sicuramente in meglio per chi non starà più con me.

giovedì 28 luglio 2011

Pioggia e vita


Oggi ho quasi pianto, ma dicono che sia normale e io ci voglio credere. In una giornata piena di pioggia che, per me e per pochi altri, è sinonimo di felicità stavo per piangere. In pubblico. E non mi avrebbe causato nessuna vergogna. Il motivo è semplice, è qualcosa che solo chi ci è passato può capire, e anche chi non ci vorrebbe mai passare. Una giornata in cui, per lavoro e per cibarmi ad ora tarda ieri notte, ho dormito poco ma ne è valsa la pena. L'importante è che lei stesse bene.

E l'operazione è andata benissimo. Trippy, la mia vivace cagnolina di ben otto anni e mezzo, ha tolto due tumori e ora, ancora intorpidita dall'anestesia completa, cammina per casa col suo collare elisabettiano sbattendo contro muri. E dimostra di essersi già ripresa perchè abbaia ai nuovi entranti in casa, cerca calore umano e cerca di saltarmi addosso. E io sono contento. Pur avendo avuto un piccolo attimo di tristezza eterna.

Perchè tutti i dolori della vita sono nulla quando pensi che una persona cara, o un animale domestico che per chi ce l'ha E' una persona cara, se ne stia andando. Inizi a balbettare e non riesci a parlare. Ti mascheri dietro uno sguardo proiettato sul nulla e pensi a tutto il peggio possibile. E lì si sbaglia. Perchè si deve pensare solo al bene, non ad una vita "senza" ma ad una vita "con". Che continuerà sicuramente, basta crederlo veramente.

Cara piccola Trippy ti prometto di farti conoscere un nuovo cagnolino, a breve. E ti porterò in villa, stanne certa, oltre che in montagna. Per tutto ciò che tu dai a me, io devo almeno fare il triplo per te.

Ps: ne rimango sempre convinto. La pioggia mi dà felicità. Non è un caso che in tanti giorni abbia preso uno dei pochi in cui ha piovuto per farla operare. Non è solo precisione.

martedì 26 luglio 2011

Le grandi coppie


Vi presento alcune grandi coppie dei telefilm attuali, più uno di qualche annetto fa. Vi anticipo che ci saranno spoiler a go-go. Indi è meglio che non leggete se non conoscete i finali delle serie che vi vo' a dire o se siete un po' indietro con le puntate, come il sottoscritto.



Ross & Rachel da Friends

Ross è un paleontologo che diviene professore, Rachel è l'amica di sua sorella del college, quella che lui ha sempre amato e che ha sempre desiderato. Lei si innamorerà di lui quando lui tornerà dal Giappone con una fidanzata, lui lascerà la nuova ragazza per lei, romperanno, si ri-innamoreranno, ri-romperanno, avranno una bambina insieme dopo una notte d'amore, si ri-innamoreranno, decideranno finalmente di lasciar stare problemi vari e scuse inutili e di andare a vivere insieme. Forse si sono sposati(forse), lo dicono nella serie "Joey". Ross&Rachel sono due aragoste, sono fatti per stare insieme. Lo capiranno dopo millenni ma tutti tifano per la loro storia. Lui, timido ed impacciato, un uomo colto con una passione smodata per i dinosauri. Lei, prima snob e insopportabile, poi dolce e finalmente libera dalla sua famiglia. Meravigliosi. Chi ha visto "Friends" lo sa.

Lily & Marshall da How I Met Your Mother

Insieme dal college. Per Marshall, Lily, è stata la sua unica ragazza: la ama alla follia, è protettivo, è simpatico, esiste solo per rendere meravigliosa la vita di lei. Si tiene i suoi debiti, i suoi problemi, le sue manìe. Da par suo, invece, Lily è una maestra d'asilo che gestisce le controversie come se tutti fossero i suoi alunni. E' dura, ma dolce in altre circostanze, molto probabilmente è la parte forte della coppia, lo ammette persino lei, è passionale, è divertente, è vogliosa di viziare il suo ragazzo. Insieme da sempre si lasciano solo per alcuni mesi poco prima del matrimonio, ma sono fatti uno per l'altra. Non si lasceranno più.

Penny & Desmond da Lost

Un giorno lui si doveva sposare, scappa e si rifugia in un convento. Il giorno stesso in cui gli viene detto che non può diventare un monaco incontra lei e se ne innamora follemente. Appena prima di andare a convivere lui parte per un viaggio intorno a mondo per dimostrare al padre di lei di essere degno di sua figlia. Finisce su una strana isola. Lei, pur essendo stata lasciata, lo cerca per tre lunghi anni. Lo trova. Non se lo lascia scappare più. Al costo di mettersi contro suo padre e contro tutti quelli che vogliono quella maledetta isola. Lui capisce che l'unico scopo della sua vita è lei, lei capisce che l'unico scopo della sua vita è salvare lui. Dai suoi problemi passati, da se stesso, dal suo potere che gli rovina solo l'esistenza.

Chuck & Sara da Chuck

Lui è un nerd che è stato espulso dall'università per qualcosa che non ha mai fatto. Lei è una superspia americana. La loro vita si incrocerà quando lui avrà nella sua testa l'Intersect, un computer con tutti i segreti di CIA e FBI. Si conosceranno piano piano. Lei sarà interessata al suo fascino da uomo comune e pieno di hobby(la nerditudine paga). Lui sarà estasiato dalla sua bellezza e dalla sua tenacia, e cercherà sempre di scoprire la ragazza che c'era prima che diventasse una spia. Si fidanzeranno e riusciranno(almeno da quello che so io) a sconfiggere un bel po' di gente assieme. Appena vedrò la quarta stagione vi potrò dire altro.


Carmen & Davide dalla vita normale


Lui è un nerd che parla di fumetti, giochi, siti internet, telefilm e fantacalcio. Lei una ragazza dolce che parla di roba strana fatta di nuclei, proteine e molecole e ha gli occhi che sprizzano amore. Lui le scrive poesie ogni tanto, le dedica opere. Lei gli si siede accanto quando sta male e gli concede il suo cuore. Lui le regala dei "Julia" ad ogni esame passato. Lei le regala sorrisi ad ogni secondo passato insieme. Lui la ama più di quanto avrebbe mai immaginato potesse amare una persona, lei lo ama in tal modo, si spera, e toglie tempo allo studio per vedersi almeno un ora. Un sommo poeta, dal nome d'arte di "Peppe la Gnocca", ha detto solo due o tre sere fa: "Tu e Carmen siete ormai indivisibili, non esisterà mai più un Carmen e Francesco o Carmen e un altro tizio. Siete uguali. Secondo me litigate parlando a bassa voce, non ne esisteranno altri due simili". E' un po' romanzato ma è quello che si pensa. Sono unici insieme, sono meravigliosi o forse sono pure odiosi. Ma loro adorano stare insieme, e si amano. Eccome se si amano.

(Eh sì, tutto quello che c'era prima dell'ultima coppia era solo un pretesto per fare una sorpresa a lei. Spero di fargliene altre centinaia, migliaia di sorprese del genere. Solo per lei.)

sabato 23 luglio 2011

Un paio di cose che mi sono capitate...


Queste sono fatti di vita vissuta nemmeno tanto entusiasmante, quindi non troverete cose eclatanti,  però se intitolavo il post "Poppe in ogni dove" sono certo avrebbe attratto più visitatori e fan accaniti. Un giorno lo farò, statene certi. Così voglio vedere proprio come la mettiamo. Pervertiti.

Non tutti voi che leggete siete pervertiti. Anzi, secondo logica ognuno di noi è un po' pervertito. Indi alla fin fine lo siamo tutti e la parola "pervertito" non sarebbe così brutta da dire se ognuno di noi ha le sue perversioni. Anche la vecchina che sta tutto il giorno alla finestra è una pervertita. D'altronde è una voyeur professionista che non vede l'ora di osservare cosa accade davanti al suo portone. E tutto ciò non è una conseguenza del fatto che la tv digitale i nostri amici anziani non la sanno usare, indi si mettono fuori dalla finestra ad spiare i giovani. Eh no. Lo facevano già da prima e con molto gusto. Ma stiamo divagando. Ora mettete da parte le vostre perverse zozzerie e leggete questo post prima che mi arrabbi. E mi raccomando di leggerlo bene che dopodomani interrogo.


SONO STATO RAPITO DAGLI ALIENI

Lo so. Devo portarvi prove per questo fatto ma non ne ho. Vi riassumo brevemente la cosa: sono andato a lavoro come al solito, ho lavorato fino ad ora tarda(sinceramente non ricordo l'orario preciso indi presumo che era verso le due), mi metto in macchina e vo' verso casa. Il viaggio, di notte, procede a velocità un po' più spedita del normale. Sia chiaro che da casa a lavoro in macchina ci si mette massimo dieci minuti. Comunque arrivo dentro la mia cittadina, giro a sinistra e poi buio. No, non sono svenuto. Stavo facendo una sorta di discorso mentale con il sottoscritto e al termine del discorso ho notato di stare fuori casa mia. Ho saltato minimo un chilometro di strada non sapendo come. Ho guidato in maniera automatica, penserete voi, "mi hanno rapito gli alieni", ho pensato io. Subito ho visionato l'orologio del telefonino per controllare che non siano passate due o tre ore. Segnava le due e dieci. Tutto normale. Quindi l'ipotesi più semplice sembrerebbe proprio quella della guida in maniera automatica, cioè ho guidato nella mia cittadina senza rendermene conto. Ma ho cercato in ogni modo, successivamente, di recuperare quel frammento di tempo dalla mia mente. E  niente. Non ci sono riuscito. E' come se veramente quel tratto di strada non l'avessi mai fatto. Che poi, visto che ci sono, oserei dire che ogniqualvolta passo per la mia cittadina, che siano le due, le tre o le quattro di notte, c'è sempre un gruppetto di giovani e meno giovani che mi osserva con fare minaccioso. Come se la città in quelle ore fosse solo loro. Un giorno son sicuro che ci troverò un casello con pedaggio obbligatorio. Comunque son sicuro che mi hanno rapito gli alieni. Spero che abbiano fatto esami normali, senza ispezioni rettali, e che abbiano capito che noi umani siamo gente da rispettare. Non me la sto credendo ma mi ritengo migliore di un Borghezio. Vi rendete conto se pigliano un Borghezio, un Calderoli, un Brunetta? Poi si spaventano e addio al miliardo di posti di lavoro su Venus-13. Io mi faccio rapire per un futuro migliore. Però, seriamente, faccio un appello ai simpatici omini che mi hanno rapito: se mi avete fatto analisi del sangue mandatemele. Così non pago per farne delle altre. Grazie.

HO IMPARATO A DIRE GRAZIE E SCUSA.

Non che non lo sapessi dire ma diciamo che crescere in una famiglia come la mia, porta a non dirlo mai. Fin da quando ero un timido esserino panzottuto e piccolino, ho notato che le parole "grazie" e "scusa" non uscivano mai di bocca dai miei genitori. Come se mostrarsi riconoscenti o dispiaciuti fosse qualcosa di incredibilmente orrendo. Quindi, per me, è stato ben difficile crescere senza riuscire a dire quel paio di paroline che molte volte riescono a cementare amicizie e amori in un attimo. Diciamocelo però, alla mia pulzella le riesco a dire senza problemi anche se all'inizio ero sempre un po' in difficoltà, ma ora, grazie alla gelateria, riesco più facilmente a ringraziare i colleghi e a chiedere scusa sempre ai colleghi. Ed è una cosa che mi fa stare bene. Se faccio un'emerita idiozia chiedere scusa è qualcosa di giusto ed ovvio da fare. Se mi fanno un piacere è ovvio che io li ringrazi. Tempo fa, tutto ciò, mi sarebbe stato molto ma molto strano. Ora, finalmente, scopro che non c'è niente di male a migliorare i rapporti personali con due semplici paroline. Soprattutto i clienti. E' così bello dirgli grazie quando danno soldi. Perchè se non fosse per loro io non lavorerei alla fin fine. E per ciò devo dire grazie sia a chi mi ha assunto, sia a chi mi sopporta ogni dì al lavoro.


Queste due erano le cose più importanti. Di seguito dirò alcune altre cosuccie che mi sono accadute ma che non richiedono particolari spiegazioni e approfondimenti.

- Ho scoperto che mi piace la frutta tropicale. Tra maracuja, pitanga, graviola, açai ed altra robetta mi son fatto una certa cultura.
- Sono figo con la maglietta "Staff".
- Ho scoperto la pennicillina. Ma non lo vado a dire in giro.
- Chi fuma cerca posti fuori casa indove fumare ed inzozzare il  mondo con la cenere. Nei posacenere non và la cenere, come erroneamente si potrebbe pensare dato il nome, ma vanno le cartacce, le gomme masticate e i coni gelato mangiucchiati.
- Amo "Napoleone". Ma questo era noto.
- Ho voglia di montagna.
- Se riesco a passare una giornata intera con la mia amata da qualche parte, mi metto a piangere di gioia.
- Ho visto Elvis e Michael Jackson assieme che camminavano allegramente per strada, ma non vi dico dove. Mi hanno chiesto di mantenere il segreto.
- Ho scoperto che debbo farmi un account twitter. Così anche io avrò centomila followers e copierano i miei tweet sui giornali.

Ed infine:

Ho capito che certe persone non cambiano nè ora nè mai. Che se hanno passato molta parte della loro vita in modo sbagliato stai sicuro che continueranno a sbagliare perchè è il loro unico modo di essere. E che se hanno intenzione di fregarsene degli altri, per continuare a sbagliare, lo faranno. Ed è brutto pensare che queste persone, purtroppo, le devi assolutamente frequentare. Cinque anni, o forse meno, e tutto cambierà. Speriamo.

giovedì 21 luglio 2011

Faccia a faccia - Il ritorno


[La scena è vuota, dopo un attimo entra una ragazza non eccessivamente alta. Porta uno sgabello. Lo poggia al centro del palco e ci si sale sopra. Prende un foglio dalla tasca posteriore del pantalone. Inizia a leggerlo ad alta voce]

C: Io, la signorina C, prendo possesso di questa sala per ripicca nei confronti di D. E del fatto che permette la presenza nelle sue opere di P e non di me. E' un atteggiamento da fidanzato perfetto ciò, io mi domando! Che ci vuole ad inserirmi per un paio di battute. Anche solo per un pugno al signor F. Cosa ho fatto io di male per non essere considerata? Ho fatto considerazioni a sproposito sulla pelata prominente del signor F? Ho insultato pesantemente il signor F quando non postava mai? Ho augurato, così come buona parte dei lettori di un certo blog, la sua prematura dipartita perchè rendeva triste il mio D? E la risposta signori è Sì! Ho fatto tutto ciò, con amore, e non sono neanche stata considerata. E' un abuso. E' un abominio. E' una cattiveria non da poco direi. Ma comunque ora ho avuto più battute della signorina P quindi posso anche andarmene.

[Scende dallo sgabello, se ne và tronfia. Entra D in scena, visibilmente soddisfatto, con borsone in mano. F lo guarda di sbieco con cattiveria]

F: Dimmi che non ne sapevi niente.
D: "Che non ne sapevi niente".
F: Lo sapevo che facevi queste battute da varietà anni 30.
D: E perchè me lo chiedi allora?
F: Spero sempre che un giorno o l'altro il tardo della simpatia che ti corrode la mente possa finirla di lanciare calambour a tutto spiano.
D: Mi piace quest'idea del "tarlo della simpatia" ci potrei fare un post.
F: Ecco. Per questo ti odio. Le inventi tutte! Le inventi tutte!
D: E tu non inventi niente e vieni insultato.
F: Cioè, io vorrei inventare...è solo che ho questi blocchi. Questi blocchi che mi impediscono...di creare qualcosa che sia veramente interessante.
D: E quando scrivi vuol dire che hai trovato finalmente qualcosa di decente da dire.
F: Giusto.
D: Tipo che cambi umore come cambia l'orologio.
F: Giusto...ehi, aspetta, mi stai velatamente insultando.
D: Io? Non potrei mai!
F: Ecco cosa ci ho guadagnato io da questo blog, un amico insensibile che non capisce i miei problemi.
D: Non fare la starlette in declino, dai. Tu non sei una starlette.
F: Insensibile!
D: Su, non piangere, ci sono tante cose belle a questo mondo. La gente ti vuole bene.
F: Potrei chiedere a C di adottarmi?
(entra una ragazza in scena. Lo colpisce con un pugno nello stomaco)
C: Scordatelo!
(esce di scena soddisfatta)
F: Ma...l'altra...volta...P...non...ha...mica...dato...pugni...
D: Te l'ho detto che si vuole sempre distinguere.
F: Ah...giusto...però...ci...vado...sempre...di mezzo io.
D: Vedi che ti sei già ripreso. Sinne felice.
F: Non posso essere felice vedendo quante volte insulti me nei tuoi post! Anche io ho una dignità.
D: Vedi di portartela appresso allora.
F: E' sempre con me, in borsa, indi non fare il simpaticone.
D: Che poi anche io ho dei problemi, ma non vengo a piangere da te. Anzi, piango in pubblico scrivendo panzane. Così la gente non se ne rende conto!
F: E come fai?
D: Semplice. Facendoti un esempio: metti caso che un cane mi ha letteralmente orinato sulle scarpe mentre lo accarezzavo in mezzo ad una strada. Io torno a casa e scrivo una poesia alla mia amata.
F: Continua.
D: Metti caso che un meteorite colpisce la mia collezione di fumetti bruciandola tutta. Io che faccio? Rimango a casa e scrivo una poesia alla mia amata.
F: Continua.
D: Metti caso che la mia amata si trovi un palestrato biondo con i capelli orribilmente unti e pieno di tatuaggi. Io cosa faccio? Vado a casa e scrivo una poesia, di dolore, alla mia amata.
F: Sei un po' monotono, lasciatelo dire.
D: Ma io scrivo a differenza tua.
F: Cribbio. Hai ragione. Devi correre ai ripari. (Tira fuori dalla tasca un telefono, compone un numero) Pronto P? Trovati un palestrato biondo con i capelli unti. Non importa chi sia basta che abbia queste caratteristiche. Ah, anche i tatuaggi. E mandami le foto che qui a Milano non posso mica vederlo. Grazie. Perchè? Mi serve per un post. Sennò non riesco a scrivere. Non capisco bene cosa hai detto? Va chè duro? Vai a fare il puro? Non ti capisco bene, la linea è disturbata. (si rivolge a D) Ha attaccato.
D: Chissà perchè.
F: Comunque mi rimangono ancora dei dubbi in mente. E non possiamo chiuderla così.
D: Non possiamo fare un'altra puntata di questa roba, la gente non apprezza.
F: Io sì, è l'unico tuo post che ho letto nel 2011.
D: Come dire "pochi lettori, ma pessimi".
F: Sei sempre un passo avanti, birbaccione.
D: E tu sempre una quarantina indietro, monellaccio.
F: Una domanda mi sorge spontanea. Ma poi...settimana scorsa...hai segnato?
D: Tre ne ho fatti.
F: Cribbio. Le mie gufate non hanno funzionato.
D: E ieri uno.
F: Almeno hai diminuito.
D: Sì ma le ho vinte entrambe.
F: Ah maledetto...

[F esce di scena imprecando. D rimane per un po' a fissare il vuoto. Poi prende il cellulare, biascica parole incoprensibili, ride soddisfatto. Riprende il borsone che aveva poggiato a terra, dà un ultimo sguardo soddisfatto alla sala. Se ne và canticchiando.]

martedì 19 luglio 2011

Un milione di posti di lavoro!


Ogni anno, quando ho notato i premi Macchianera, mi sono sempre chiesto del perchè non ho fatto qualcosa per tentare anche solo di essere tra i blog candidati. Indi quest'anno si cambia registro e si prova ad accalappiare qualche voto che ci consentirà di fare i fighi in mezzo alla strada. L'obiettivo del nostro Blog è quello di entrare nella rosa dei candidati finali ma sappiamo che sarà molto ma molto difficile. Ma almeno ci si prova. O per meglio dire: ci provate VOI a far candidare noi due piccoli disgraziati. Vi linkiamo l'indirizzo necessario per andare a votare sul sito ufficiale. Abbiamo provato ad inserire il form ma veniva una cosa decisamente indegna indi si è preferito portarvi tutti sulla pagina ufficiale. Prima di passare dall'altra parte, però, vi ricordiamo le tre regole fondamentali per questa votazione.

1) Copia-incollare gli url dei blog che volete votare.

2) Le schede che riporteranno più di 4 voti allo stesso blog in diverse categorie saranno scartate e tutti i voti in esse indicati non verranno presi in considerazione.

3) Nel caso in cui per una particolare categoria non ti venisse in mente nessun blog, puoi saltarla. Tieni conto però che (sempre per evitare brogli e magheggi vari) verranno tenute in considerazione esclusivamente le schede-voto che avranno almeno 8 categorie compilate.


 Indi se avete capito bene o pure male andate su questo link per votare.

Piccole promesse per una decente campagna elettorale:

1) Un milione di posti di lavoro. Tanto ha funzionato per un tipo, funzionerà anche per me.
2) Abolizione dei privilegi alla casta. E passaggio dei suddetti privilegi al sottoscritto.
3) Un milione di fumetti rari per i nerd.
4) Fiere fumettistiche con cosplay che per essere ammesse dovranno mostrare almeno l'ottantacinque per cento del loro corpo.
5) Stessa idea anche per i maschi ma fisicati, sennò le donne non ci voteranno mai.
6) Riforma della scuola: nessun Renzo Bossi si diplomerà mai!
7) Gioco della bottiglia accessibile anche ai brutti!
8) I calciatori multimiliardari saranno costretti a fare partite settimanali con i tifosi nei campetti di calcetto. A rotazione. E pagheranno loro tutte le quote.
9) Sarò un Presidente - Gelatario.
10) Abolizione dei programmi tv quali "Uomini e donne", "Tamarreide", "Tabloid", "L'onore e il rispetto" e tanti altri. Anzi: spegnimento delle tv simultaneo. Lunga vita alla rete.

Insomma se ci volete premiare perchè vi piace la roba che io scrivo e i silenzi del Dj fatelo pure. Se invece vi piacciono i miei silenzi e la roba che scrive Dj fatelo lo stesso. Se invece non vi piace niente ma volete votare un blog orrendo senza arte nè parte, per sconvolgere tutta la blogosfera italiana ne siamo ancora più felici.

lunedì 18 luglio 2011

Ho avuto una vita...


Due settimane senza pc ho passato. E sono state belle pesanti, direi. Due annetti fa feci un piccolo esperimento: cercare di rimanere una settimana senza internet. Ci riuscii ma avendo dalla mia anche la possibilità di scrivere al pc e vedere telefilm o film sul mio dispositivo portatile. Ora è stato leggermente diverso. Niente pc a casa, poche sporadiche apparizioni internettiane presso la dimora della mia lei e tanto tempo "libero". In realtà è tempo libero anche quello che passo su internet ma ora mi è sembrato strano pensare a cosa effettivamente fare senza pc. E ho letto. Eccome se ho letto. Ed ho scoperto di essere un po' ossessionato dalla rete e da ciò che mi propone. Per fare un esempio ho comprato fumetti all'ultimo Comicon, parliamo di fine aprile, li ho letti ora. In queste due settimane ho leggiucchiato:

4 volumi 100% Marvel dedicati a SpiderMan.
4 volumi Marvel Zombie.
5 Max(ero un po' in arretrato)
3 XL
Dexter il Vendicatore. Primo volume della saga di Dexter, quello del telefilm, comprato lunedì mattina scorso, finito di leggere martedì notte. Nemmeno due giorni. E ora sento che devo, per forza, comprarmi e leggermi gli altri due.
Vari fumetti acquistati durante le due settimane.

Ed è ancora poco direi. Diciamo che in questo tempo ho anche lavoricchiato, ho passato del tempo con la mia lei tra università e, ben pochi, momenti di svago. E ho ri-iniziato a correre. C'è voluto un computer rotto per farmi riprendere a fare attività fisica costante oltre alla solita partita settimane. E tutto ciò avrà spero ripercussioni piacevoli sulla mia vita ora che il computer, un nuovo amico, è tornato a casa.  Prometto solennemente di leggere come ho fatto in queste settimane e di divertirmi anche senza internet. Non rinuncerò, però, alle cene notturne col pc e al risveglio mattutino con l'amato portatile. Insomma: mi stacco un po' perchè è bello stare su internet ma tutto il giorno diventa poi una droga.

E visto che ci sono prometto tante altre cose a chi legge questo blog:

La Carina Commedia a Settembre.
Un racconto che continuerà dal 2 Agosto in poi, fino a fine mese che può essere continuato anche dal mio co-admin ma dato che non solo non scrive ma non legge neanche ciò che scrivo, la vedo difficile che lo venga a sapere.
Tanti premi e cotillons.

Ps: il computer sovraesposto è il mio nuovo bambino. Spero non mi dia problemi. E che duri più di un anno e mezzo.

[Questo post è un post tristemente personale, non fa ridere, non provoca pensieri arguti, non porta a elucubrazioni mentali di sicuro interesse. E' più semplicemente fuffa. Se non vi piace, lo capisco. Se vi piace vuol dire proprio che vi si paga per leggere. ]

sabato 16 luglio 2011

Tristezza terminata (o quasi)


Caro Dj, guarda la desolazione di questo posto se non posso connettermi nemmeno io. Guardala e dimmi cosa ne esce, e poi fatti un esame di coscienza, lavala a trenta gradi e aggiungi Omino Bianco Lavatrice. E dimmi se non è il miglio prodotto sul mercato.

Questo post andrà in onda in forma ridotta perchè il pc ce l'avrò solo fino alle 16. Indi devo quasi staccare. Si posta per pochi semplici motivi.

- Ne ho bisogno.

- Il Blog è ricoperto di balle di fieno che rotolano.

- Odio il mio co-admin.

- Vi devo dare qualcosa per cui insultarmi.

Alla fin fine tutto ciò serve solo a dare vari annunci ai nostri cinque lettori assidui. Cari Giorgio, Ettore, Franco, Lucilla e Marika questi punti importanti sono per voi:

- Il pc l'ho comprato. Indi massimo per lunedì pomeriggio ho di nuovo un computer, una rete internet e ridiventerò uno zombie connesso ventiquattrore su ventiquattro.
- Quello vecchio farà una brutta fine: lo darò al mio collega che cercherà di farlo funzionare di nuovo. Ma so già che non ci riuscirà e lo userà come impasto per semifreddi.
- Il fratello della mia ragazza festeggierà con caviale e champagne il fatto che non mi vedrà più constantemente a casa sua mentre, con faccia da zombie in astinenza, dico sottovoce "pc..." mentre lui è al computer.
- Posso di nuovo mettere link smielosi su feisbuc. Evviva.
- I progetti a lungo termine per il blog procederanno. Non so quando ma procederanno. Però vi rivelo che il mese di Agosto sarà tutto incentrato su uno stesso tema. Come lo scorso anno. Poi vi dirò.
- Dj è un idiota ma questo si poteva intuire.

Ci rivediamo a breve, si spera.

mercoledì 13 luglio 2011

Faccia a faccia.


(Entra un ragazzo in scena. E' alto, ha i capelli corti, un timido accenno di barba, ha uno zaino sulle spalle, un pallone ai piedi. Guarda l'orologio. Ha un accenno di nervosismo. Poi entra un scena un altro ragazzo, sicuramente si conoscono, l'altro è alto anch'egli, ha i capelli corti anch'egli, ha il pizzetto. L'unica cosa che li distingue è la costituzione fisica. Falso magro il primo, vero pelle e ossa il secondo.)

D: Ciao.
F: Ciao.
D: Come stai?
F: Bene!
D: Tutto qui?
F: Ah sì...e tu?
D: Bene, diciamo.
F: Mi fa piacere.
D: E' tutto questo quello che hai da dirmi?
F: Cosa potrei mai dirti?
D: Non ci vediamo da quasi due anni, cribbio, dimmi qualcosa che non so.
F: Il teorema di Euclide?
D: Idiota. Dimmi come vivi, dove stai, come stai fisicamente e mentalmente. Parla, dio santo!
F: Vivo a Milano, mi faccio vedere ogni tanto a Chieti, e sono perennemente in uno stato confusionale. Pensa che cambio umore allo scoccare di ogni minuto dell'orologio a muro.
D: Passa a quello digitale.
F: Potrebbe essere una soluzione.
D: E perchè non ti fai mai sentire?
F: Ecco. Questa è una cosa che odio. Lo dicono tutti, ma proprio tutti. "Perchè non ti fai mai sentire?", ma se volete sentirmi perchè devo chiamare per forza io? Non ce la fate a cliccare i tasti del telefono?
D: Non sono il primo che te lo chiede?
F: No.
D: E quanti l'hanno fatto?
F: Dodici nella giornata di oggi.
D: Eh, un po' colpa tua lo è però.
F: Maledetto il giorno che ti ho chiesto di fare il blog insieme. E' iniziata tutta una serie di "ma dov'è F?", "ma perchè non posta?", "è un maledetto stronzone" e così via. Vuoi sapere perchè non posto?
D: Dimmelo.
F: Perchè sei troppo bravo. Sei migliore di me e io impallidisco alla marea di idiozie che potrei scrivere dopo un tuo post eccezionale tipo le liste. Liste per ogni aspetto della vita. Liste a destra, liste a sinistra. Ti manca solo la lista della spesa.
D: Mi stai prendendo leggermente per i fondelli.
F: La tua sagàcia è rimasta intatta, noto.
D: E anche la tua bruttezza.
F: Bello, se ci guardassero da vicini noterebbero una certa somiglianza.
D: E finalmente ho trovato un motivo per una plastica facciale. Toh, mi è venuta un mente una genialata: Lista dei motivi per aver bisogno di una pastica facciale.
F: Eccezionale. Fantasmagorico. Incredibile.
D: Tra poco conoscerai la mia mano destra. Anzi, più precisamente le sue nocche.
F: Ecco, con me la butti sempre sul fisico. Ho capito che sei più massiccio ma conosco metodi meravigliosi per vincere uno scontro corpo a corpo.
D: Tipo?
F: Dico che sono parente di Signorini ed ho la sua stessa vervè.
D: Astuto.
F: Certo che però tu posti un casino. Pure senza pc.
D: Ovvio. Io all'impegno del Blog ci tengo. E pure molto.
F: Ma tu ancora non hai capito che non c'è alcun impegno, idiota. Il Blog è un piacere, è un diario pubblico. Che poi se non scrivi per cinque giorni vuoi sapere a chi frega?
D: Ai lettori.
F: A chi? A quei quattro che hai costretto a seguirti? Ma guarda, commentano solo le nostre ragazze e un'altro paio di conoscenti di internet. I tuoi amici non si faranno mai vedere. E pensa che hai fatto un'opera epica con loro protagonisti. Dovresti iniziarli a pagare un tot a commento.
D: Questo fa male.
F: E ora che vorresti fare? La "Carina commedia"? Non ti è bastato il grande insuccesso della "Carmenide"?
D: Eh, ma questa ha noi come protagonisti! (si gira, tira dalla tasca un fazzoletto, se lo porta agli occhi)
F: Noi? Intendi tu e io?
D: Sì.
F: Ma è qualcosa di meraviglioso! Finalmente sarò il protagonista di una tua opera. Io ti adoro.
D: Giuro che non ti ho mai capito. Pensa che per farti scrivere quasi due post di fila, ho dovuto fingere di allontanarmi dal blog.
F: Non mi ricordare quel post malinconico che ti prendo a bastonate. C'avevo pure creduto, c'avevo.
D: Forse dovevo farlo seriamente. Senza di me sto' posto sarebbe un habitat perfetto per le balle da fieno.
F: E vattene. Ma chi ti vuole. Tanto nessuno sentirà la tua mancanza.
D: Sì. La tua ragazza mi vuole bene. Forse è attratta dal mio fascino da terrone. Potrei farmi adottare da lei, se tu mi lasci in mezzo ad una strada.
(entra una ragazza in scena)
P: Scordatelo!
(esce)
F: Dicevamo?
D: Il mondo mi odia.
F: Non è che ti odia, è solo che si diverte a giocare con i tuoi sentimenti. E' diverso.
D: Ma dimmi la verità: da quanti anni non leggi un mio post?
F: Ehm...la quarta puntata della carmenide è del?
D: Duemilanove.
F: Ecco. Devo leggermente aggiornarmi.
D: Per questo ti fai odiare. Scusami ma te lo devo dire: sei una primadonna indisposta.
F: Uè, a me "indisposta" non me lo dici.
D: Meglio che vada và, vado a giocare a calcetto.
F: Ecco. Ogni scusa è buona per interrompere il discorso a metà. E una volta devi lavorare, e la volta dopo vai a correre, e poi il calcetto, e poi il pc è rotto, e poi devi salvare il mondo. Sempre le stesse cose.
D: Intanto è stato merito mio se il film di Boldi e Franco Neri non è mai uscito al cinema.
F: Quale film?
D: Vedi? Mondo salvato. Comunque vado. Continueremo un'altra volta questo discorso.
F: Io ti aspetto qua. Tanto oggi non segnerai manco un goal. E il pc lo aggiusteranno sì, ma nel 2012.
D: Prevedo, prevedo, che i tuoi coinquilini un giorno ti attaccheranno al letto e ti riempiranno di pece e piume.
F: Stai ricomprando il "Topolino"?
D: Si nota eh?

(D esce di scena con zaino sulle spalle e pallone in mano. F rimane a guardare verso la sala vuota. Poi prende un computer da terra, inizia a scrivere un post ma poi lo distrugge a metà. Biascica parole incomprensibili, si lamenta, spegne il pc e se ne và.)

martedì 12 luglio 2011

Sono le...



Sono le 10:09 e io sto iniziando a scrivere questo post. Forse è la prima volta in un anno che mi sveglio così presto di mia spontanea volontà. E' che qui sta iniziando a piacermi, proprio ora che sto per andarmene. O forse proprio perchè sto per andarmene. E' passato già un anno, deve ancora succedere tutto eppure tutto è già successo. Forse senza che io me ne accorgessi, o forse lasciando scorrere gli eventi come se fossi uno spettatore distratto e poco interessato. E come se fossi in un ipotetico 31 dicembre, stilo la lista dei propositi per l'anno nuovo. Quelli che poi puntualmente non manterrò. Strano, nella lista lo studio compare tra gli ultimi posti. Quindi paradossalmente potrebbe essere una delle poche cose che riuscirò a portare a termine. Perchè qui si tratta di parlare con onestà al mio inconscio, e di fargli capire che anche se è molto comodo starsene parcheggiati in università in attesa che il futuro mi faccia capire che strada devo prendere, non è che posso convivere in eterno con questa mia totale assenza di voglia di studiare.
Ora sono le 10:15 e sto iniziando a pensare che questo post sia uno sbaglio. Come tutti i post che inizio a pensare e poi interrompo a metà, in preda alla convinzione che della mia scrittura terapeutica la gente non sappia che farsene. Forse è inutile tanto per me quanto per loro, ma non lo so più. Voglio dire, sono le 10:17 e io ho di nuovo cambiato idea. Non so quante volte ancora lo farò nel corso di questa giornata, ma trovarsi malinconici alle 10:18 della mattina e russare alle 2:30 di notte mi fa pensare che l'inversione dei poli è un fenomeno meno sconvolgente di quanto mi avessero pronosticato.
Ora sono le 10:20, e mi sono accorto che sto scrivendo di tutto tranne quello che volevo scrivere. No, sul serio, è stato un bell'anno. Mi trovo in una bella casa, dove ho la fortuna di poter ospitare le persone a cui voglio bene quando vogliono venire a trovarmi, dove ho due splendidi coinquilini e dove sono stato così vicino alla possibilità di prendere un gatto che quasi mi è sembrato un successo il solo averne potuto parlare per due giorni di seguito. E poi vorrei dire che c'è qualcosa che bolle in pentola, ma per ora non è così. Nessuna novità concreta, tranne per il fatto che raccontarmi da solo che andrà tutto bene non funziona più. Ho bisogno sempre più di parlarne, di condividere tutto questo con qualcuno. Mi è andata bene: da quest'anno ho due amici in più, e per uno come me è un record.
E ora sono le 10:25, e mi sto chiedendo se dovrei aggiungere qualcosa, se le interrogative indirette suonano bene almeno quanto quelle dirette e se l'idea di lavorare come segnale orario all'interno di un blog che seguo sempre troppo poco potrebbe funzionare davvero.
Le 10:26. Un tempo non molto lontano a quest'ora me la stavo dormendo alla grande. Ora ho appena finito di scrivere un post. A conti fatti, non so con quale delle due opzioni ho causato più danni.

lunedì 11 luglio 2011

Caponord - Un film sul panico

Qui si vuole postare ma non ho, personalmente, un pc disponibile 24 ore al giorno. Indi rimando tutto a domani il post che volevo assolutamente fare, e che mi porterà via almeno una mezz'oretta, e vi lascio solo con una canzoncina che ho sentito un po' di volte mentre lavoro. Se passa il mio co-admin ditegli che lo odio dal profondo del mio cuore. Buon ascolto.




Cambiano i tempi ma io no
resto sempre in bilico
sopra le scimmie di cliché
la giungla delle idee


Sere uno stop mi serve qui
ho perso tutti i limiti
e tu, tu sembri un cigno in un Ikea
ti soffio via la polvere


Si salveranno in tanti ma noi no
la nostra vita è un film sul panico
un giorno nuovo un giorno arriverà
ora resta tutto uguale, si congela


Prego per chi, per chi non sa
questa vita è in debito
ma i vecchi rancori non stanno qui
cammino a piedi nudi


La nostra realtà finisce qua
c'è gente a cui puoi venderla
e Dio, Dio se ne frega degli eroi
lui è una star della TV


Si salveranno in tanti ma noi no
la nostra vita è un film sul panico
un ora basterà per dirsi addio
non mi serve un'altra possibilità


Non pioverà per sempre.. passerà
l'erba qui è sempre verde
ma il mondo che vuoi lo scegli tu


Si salveranno in tanti ma noi no
la nostra vita è un film sul panico
un giorno nuovo un giorno arriverà
ora resta tutto uguale, si congela

sabato 9 luglio 2011

Lista delle cose da fare senza pc


Un computer di un anno e mezzo, portatile di ottima marca (Packard Bell) e di ottima fattura, fa male quando decide di lasciarti, così, improvvisamente. Un guasto alla scheda madre, la consapevolezza che il periodo di garanzia è terminato(quello dove ognuno spera che un giorno il computer smetta di funzionare per farsì che almeno una volta la garanzia venga effettuata) appunto sei mesi fa, e le risposte, identiche, di due addetti all'aggiustamento pc di due centri di riparazione diversa che ti dicono semplicemente "non so cosa farci". Le soluzioni, molto tristi, si riducono a poche possibili varianti.

A) Portatile da spedire alla Packard Bell e piangere per eventuale salasso derivante da acquisto nuova scheda madre, inserimento della suddetta, mano d'opera e spedizione a/r.

B) Comprare computer nuovo, già notato marca Asus, a 240 euri e recuperare tutta la memoria del vecchio(vecchio a un anno e mezzo, che tristezza). Di sicuro si conosce la spesa e più di quel prezzo non spenderei.

C) Piangere per giorni e giorni maledendo il Dio dei portatili che mi odia sicuramente.

D) Rimanere vita-natural-durante ad usufruire del pc della mia cara fidanzatina per la non felicità di sua madre e del suo tenero fratello, che sarebbe poi l'intestatario della proprietà del pc suddetto.

Indi se voi avete una soluzione ditemela. Mi piacerebbe sapere quanto ci vuole tra spese varie nella prima opzione o se mi conviene passare alla seconda. La terza già l'ho sperimentata e la quarta è in vigore da una settimana ma non credo resisteranno un'altra settimana così. Intanto, però, non avere il pc mi permette di fare tante cose sconvolgenti. E per questo vi regalo una


LISTA DELLE COSE DA FARE QUANDO IL TUO PC VA' IN PAPPA E INIZI PERSINO A SENTIRE LA NOSTALGIA DI QUELLA TIZIA CHE MANCO CONOSCI SU FACEBOOK CHE METTE LINK SULL'ETERNO AMORE PUR NON AVENDO AVUTO NEANCHE LO STRACCIO DI UN TIPO DA TRE ANNI A QUESTA PARTE.

Sottotitolo: il Dio dei portatili ce l'ha con te. Arrenditi.

1) Leggere. E non dico vicino ad uno schermo ma roba di carta. Tipo fumetti, tipo libri, tipo i volantini del Decò o del Conad. Son pur sempre lettura.

2) Andare a correre. Ma non alle 15 o alle 6 di mattina. Quelle son cose per malati mentali, o patiti del fitness, o per chi ha solo quegli orari disponibili in giornata. Se potete correte alle 19, alle 20. O anche più tardi. Non alle 2 di notte, e non davanti ai bar o luoghi di ritrovo. Poi dovrete fare lo slalom tra le bottiglie di vetro.

3) Uscire e conoscere GENTE VERA! Lo so, fa paura, anche a me ha un po' distrutto l'esistenza st'idea. Cioè conoscere persone non davanti ad uno schermo. E senza faccine! Ma vi rendete conto? Senza le faccine come posso far capire al tizio che ho davanti che mi sto divertendo? :-D o che sono triste? :'-( Son cose impossibili da pensare.

4) Mangiarvi un gelato indove io lavoro. Ma mi troverete sempre dopo le 20.

5) In rapporto al punto sopra: non uscite tardi la sera. Che sennò poi si rientra tardi. Lo faccio per voi. Non voglio che poi uscite alle 22, poi mangiate alle 23, e poi vi pigliate un gelato alle 02. Non ci tengo. Per voi lo faccio. Che se voi mangiate gelati alle 2 io vado a casa alle 3. E non è cosa buona e giusta. Ma ci tengo a ribadire che lo faccio per voi.

6) Fare zapping ossessivo-compulsivo. Che vi porterà su canali strani dove fanno video strani di canzoni sconvolgenti, tipo questa. Con codesto testo:

lei mi amò
io l’amai
certe sere
come mai
lei mi amò
io l’amai
come mai
ti lasciai

se l’amore è un tempio
quanto respiro
per non fiatare
quanto respiro
per respirare
come si dice
quando ti spiace


E' possibile pur arrivare su programmi divertenti e/o interessanti. Ma dovrete innanzitutto cambiare Paese e residenza. O almeno vedervi qualche ottima serie tv.

7) Pensare al/alla vostro/a ragazzo/a seriamente e non solo con link sdolcinati sul web. Ecco. Questa è cosa giusta da fare. Qualche fiore, una poesia, un bacetto, un'uscita a sorpresa. E poi, quando lei o lui si ri-innamoreranno pazzamente di voi, arriverà il nuovo pc e li dimenticherete con tanto entusiasmo.

8) Saltellare. Che è un ottimo consiglio che ci dà il buon Amadeus. Peccato non aver trovato il video del FestivalBar dove era così triste ed osceno che faceva scompisciare. (Ci chiaman cattivi/ o anche violenti / non confondeteci/ con pochi deficienti. Queste sì che sono rime!)

9) Andare ad un concerto ma non quello di Amadeus. Così saltellerete meglio e con più stile.

10) Venire sul "Il Bloggo degli Sgrittori" che è la vostra droga da casa del vostro amico, capo, fidanzato, dall'ufficio, dal ristorante, dal negozio di computer e inoltrare il virus del Bloggo a chiunque vi stia antipatico e che non vorreste mai più rivedere. E' un ottimo metodo. Provatelo.

giovedì 7 luglio 2011

Le insidie dell'editoria


Questo post si doveva chiamare "La mia prima pubblicazione", perchè finalmente ho sfondato il muro che separa un autore di internet perennemente fustrato dall'incapacità di un'idea degna che gli faccia guadagnare milioni di euri da un autore realizzato che finalmente ha una quota su ciò che ha inventato solo con la sua fantasia. Ma vi spiego il motivo che mi ha portato a cambiare questo titolo.

Voi tutti, ormai, sapete che io lavoro in una gelateria artigianale(la migliore del mondo per convenienza, simpatia, gusto e meraviglia, più altri aggettivi che se trovate voi mi fate piacere sennò lo spazio pubblicitario dura ben poco), e da ormai tre mesi, tendenti al quarto, ho trovato una nuova specie di famiglia che mi ha accolto a braccia aperte anche se vogliosi, ogni tanto, di darmi qualche sonoro scapaccione. E in questa famigliola o colleganza o azienda ognuno può dire la propria. Ebbene io ho detto la mia appena una settimana fa su una delicata questione di sicuro interesse.

Bisognava decidere il nome di un gelato. Eh si. Eh già. Sono ancora qua. Son cose difficili da pensare, son cose difficili da dire. Il gelato era un incrocio di cioccolato al latte con caffè arabico 100%. Perchè questo incrocio? Ve lo spiego subito.

Avendo noi il miglior gelato al caffè del globo, migliore anche di quello brasiliano, per la sua eccessiva caffettosità molte persone non riescono a mangiarselo. Poveri tizi, direi io, che non capiscono la bontà di una massiccia dose di caffeina alle due di notte. Comunque si è ideata questa variazione del normale caffè aggiungendoci del cioccolato belga e del cacao olandese. E quindi una vaschetta e mezza di questa delizia era pronta. Ma come chiamarlo? Come? Come?

Dopo eccessive crisi di panico e crisi in Medio Oriente, abbiamo intavolato una tavola rotonda(che è un calambour divertentissimo) con alcuni noti personaggi della cultura e della scrittura italiana. Infatti c'erano personalità note al grande pubblico come (gradirei un applauso dopo ogni nome)

Alfonso Signorini, il quale conduce un programma di cucina con i vips. Che guarda caso dopo che c'è andata la Canalis si è lasciata con Clooney. Che manzo il caro Alfonso, è riuscito a spaccare la coppia e ora ci può provare con il buon George.

Ela Weber che dice solo "picanto" come una famosa macchina e un famoso spot della mia infanzia. Ma diciamo che la Weber era lì solo per far alzare le vendite di gelati da parte di maschietti sbavanti.

Giuliano Ferrara, che ne ha assaggiati di gelati in vita sua. Uno, un cono al pistacchio del '79, ancora non è stato digerito e gira in tondo da ormai trentun anni.

Albert Einstein (dannati volumi di Marvel Zombie, ormai non distinguo più i vivi dai morti), che essendo deceduto non è stato di gran aiuto(anche le rime sono eccezionali oggi).

il tuo vicino di casa, che si è mostrato utilissimo quando ha iniziato a parlare delle macchie del soffitto che provengono dal tuo appartamento e gli rovinano il salotto e la plastica che ancora oggi, dopo venticinque anni di unione felice con sua moglie, ancora non ha tolto dal divano.

e dulcis in fundo: Benedetta Parodi, perchè ci voleva una persona che capisse di cucina, e chi meglio di colei che ha inquartato in un modo inverecondo il signor Caressa, alias suo dolce maritino?

La tavola rotonda è stata un miscuglio di chiacchiere e affermazioni di potere. La Weber urlava felice "picanto" mentre correva sul tapis roulant (che abbiamo prontamente messo in gelateria per farsì che il sobbalzamento mammario fosse ancora più invogliante possibile), Ferrara rispondeva con "questi attacchi alle serate piccanti di Berlusconi sono vergognosi. Ognuno in casa propria fa ciò che vuole", subito supportato dal lucido Signorini che spiegava " l'incontro del cioccolato col caffè è musica per le mie orecchie quasi quanto il mio incontro con un cubano palestrato". Da parte sua la Benedetta Parodi si dimostrava un po' intristita dal non poter dire "cotto e mangiato" dato che è un gelato. E da ciò che ho capito il gelato non si cuoce. Il vicino di casa, ricordiamo che è il tuo, ricordava di come un congelatore non ben regolato può portare allo scioglimento dei ghiacci al suo interno e alla consecutiva macchia enorme d'acqua che scende sul suo salotto. Ad un certo punto mi sembrava di aver sentito anche la voce di Einstein che diceva arcaiche cose del tipo "adoro le poppe sobbalzanti mi ricordano i teoremi di incompletezza di Godel perchè su quella carne viva manca la mia mano morta. Indi in questo istante tutto quel sobbalzare è molto incompleto". E tra una risposta di Ferrara alle ingiurie del tuo vicino, e tra un pianto della Parodi mentre Signorini le svela le foto del suo incontro in un motel con suo marito, mi venne una meravigliosa idea.

Choccofè.

Choccofè. E' la soluzione. E' l'idea perfetta. Rende tutto a meraviglia, fa capire all'avventato avventore che cosa si sta mangiando e anche chi non lo capisce lo potrebbe intuire. Non tutti, perchè l'uomo è un po' idiota di suo, ma quasi. E choccofè sia. La tavola rotonda venne chiusa e tutti andammo felici a mangiare al ristorante. Ovviamente la Weber ce la portammo in tapis roulant per aumentare le vendite anche alla pizzeria a noi vicina.

Ma perchè il titolo è "Le inside dell'editoria"? Io dovrei sentirmi finalmente appagato perchè una mia creatura è stata finalmente pubblicata. E mi hanno pagato! Non per il nome del gelato, sicuramente, ma è come se fossi stato pagato per ciò che ho inventato. Ebbene, quando è stato trascritta la mia idea sull'etichetta il risultato è stato che è stata completamente stravolta. Vi rendete conto? Questo è ciò che ne è venuto fuori.



Tralasciate il fatto che il gelato è stato quasi esaurito e che la foto l'ho fatta verso la fine. Però avete visto? Hanno cambiato il senso della mia invenzione. Ciockafè? Con la kappa!!! La kappa dei giovani! Io non sono giovane. Io NoN ScRiVo CoSì PeR OrE e OrE! Cribbio.

Eh sì, il mondo dell'editoria è un mondo assai difficile. Una sola cosa mi hanno pubblicato e già m'hanno censurato. Luttazzi mio, siamo sulla stessa barca.

martedì 5 luglio 2011

La creatività italiana


In Italia siamo soliti italianizzare tutto. Infatti accade solo da noi che ogni film che viene immesso nel mercato italiano sia stato precedentemente doppiato. E in alcuni casi c'è uno stravolgimento anche di senso del film stesso, ma questo è un problema più degli adattatori che dei doppiatori. E capita che alcuni capolavori stranieri vengano rovinati(si possa pensare a quasi tutte le sit-com, tra cui soprattutto "The Big Bang Theory") o leggermente peggiorati. Non accade sempre, sia chiaro, ma ogni tanto c'è quella traduzione o quell'omissione che andandole a scoprire dopo ci si rimane un po' male. Ma non è di ciò che voglio parlare. Io voglio discutere dei titoli.

E' capitato a tutti noi di scoprire che alcuni dei film che abbiamo visto al cinema o in tv, siano stati privati del titolo originale e rovinati dalla traduzione italiana. Mi basti fare l'esempio di "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" che è un verso di una frase di Shakespeare e che dovrebbe tradursi in  "La luce eterna del sole in una mente senza macchia", viene stravolto in "Se mi lasci ti cancello". Che non solo fa capire cosa si scopre verso la metà parte del film, ma è pure un modo per avvicinarlo ad un filone di film romantici da baraccone, tipo "Se scappi ti sposo"(che anch'egli è frutto di una non-traduzione, lascio a voi la scoperta dell'arcano segreto). Cose del genere sono accadute anche nell'ambito dei telefilm dove "Family Matters" viene cambiato in "Otto sotto un tetto" e stranamente la famiglia intera perde il cognome originale che si trasforma in Wisloew. E soprattutto in "How I Met Your Mother" che cambia in "E alla fine arriva mamma". Uno dei titoli più tristi del mondo che, per fortuna, ora Italia Uno ha prontamente eliminato per ritornare al nome originale.

La domanda ora che mi viene in mente è: "Chi è il genio che inventa i titoli?". Chi è il mago della sintassi stravolge le opere? E come si fa a conoscerlo, a diventare come lui, a cercare di avvicinarsi alla sua maestria? Ecco. Io non lo so. Ma di sicuro non mi do per vinto. E anche io, pur essendo inesperto, proverò a cambiare titoli a capolavori del passato e non, per il solo gusto di sollazzarmi.


Arrivano gli alieni! (Indipendence Day) - Con un titolo così sarebbe un modo per allentare la tensione che sicuramente un film drammatico provocherebbe. Sicuramente anche nelle parti più crude uno sarebbe tentato a pensare che sicuramente, tra massimo dieci minuti, ci saranno scene divertenti. Ovvio che ci saranno, con quel titolo.


Blu (Avatar) - La sintesi è importante alcune volte. Alcune varianti : "Blu lucente", "Blu notte", "Blu puffo".


Vedo la gente morta (Il sesto senso) - Per la serie "come mi piace dirti già cosa accade", un titolo accattivante e di sicuro impatto. L'altro, che conteneva un enorme spoiler e che si intitolava "Forse sono morto", è stato scartato.


Macchine contro Macchine (Trasformers) - Che fa parte del filone "Kramer contro Kramer" e "Eva contro Eva", direi.


Se mi tradisci ti sparo (Le Iene) - Un "se" ci voleva proprio no? Ottimo esempio di spoilerizzazione(chissà se eisterà come termine) e simpatico avvertimento verso l'ignoto traditore. Perchè non averci pensato prima?


La vigilia di tutti i Santi (Halloween) - Per il gusto di italianizzare anche le cose che non sono sicuramente italiane, tipo le banane, ecco la perfetta spiegazione del termine in uso oltreoceano. Non si può dire che in questo caso non si sia fatto un ottimo lavoro di traduzione.


Rombo di Ferrari (Somewhere) - Che è un titolo molto più convincente dell'originale. Quello che ho proposto io, almeno, contiene un'assoluta verità su ciò che si vede, e si sente, in buona parte del film.


Non svegliare il faraone che dorme (La mummia) - Altro tentativo divertente di rendere un film abbastanza divertente ancora più divertente. Seguiranno "Te l'avevo detto"(La mummia - Il ritorno) e "Non dire a nostro figlio di risvegliare il faraone" (La mummia tre).


Amori in cucina (Chocolàt) - Con un Jhonny Depp che piangerà appena sentirà codesto titolo.


Le avventure di Jack (The Nightmare Before Christmas) - Basta che ci sia un cartone animato e, state sicuri, si arriverà al meraviglioso prefisso "Le avventure di". E poi volete mettere nella stessa frase "Incubo" e "Natale"? In Italia? Ma voi siete proprio matti!

Fine prima puntata. Se diverte il pubblico quanto ha divertito me ne farò altre. E il pubblico può suggerire eh!

lunedì 4 luglio 2011

Titolo accattivante (Ricerche Giugno)


Come è facile capire chi tra i due autori di questo blog ci tiene veramente alla propria creatura. Da una parte c'è un tizio che vive a Milano, è universitario, ha un computer e un collegamento internet, scrive sceneggiature, elabora progetti, e non ha mai una ventina di minuti di tempo per scrivere un post. Dall'altra c'è un altro tizio che vive in provincia casertana, lavora prevalentemente di sera tarda e finisce abitualmente verso le 2, ha un computer rotto e un collegamento internet, scrive racconti e ha un romanzo in testa che ancora non ha trasposto su file, e pur con l'aggeggio indispensabile per scrivere post in riparazione, decide di andare dalla propria amata per scrivere un dannato post. Chi vuole più bene a questo Blog? Trovate voi la soluzione.

E dato che sono una persona a modo metto pure un bel post sulle ricerche. Ma prima inizio dandovi, a quei due interessati, le tre ricerche fasulle del mese scorso.

dante copia Luttazzi4ever
Ho giurato a mia moglie di non fare sesso con altre, quindi ci farò l'amore
ho bisogno di coccole

Un applauso a chi le ha indovinate. Quindi un applauso per me stesso. Anche stavolta inserirò altre tre chiavi fasulle ma vi prego, se provate ad indovinarle, ve ne sarò grato vita natural durante perchè avrete dato un senso a questo indecoroso gioco. Ma iniziamo con la classifica mensile.

Al terzo posto, memore un post che ha avuto ben una cinquantina di "mi piace" su quel dorato mondo di Feisbuc, compare "suit up", frase ormai conosciuta anche nel mondo italico visto l'andazzo della celebre sit-com "How I Met Your Mother" che sta decisamente spopolando. Ben ventinove risultati hanno condotto al nostro blog. Al secondo posto, sconfitto clamorosamente da un anfibio, si presenta il pappagallo che noi tutti amiamo con soli quarantuno punti a suo favore. E al primo, gracidando a tutto spiano, si festeggiano le ben settantatrè ricerche dedicate alla signorina "rana" che è solo un'omonima dell'illustre Giovanni. Ora che abbiamo terminato con le idiozie possiamo passare al piatto forte. Buon divertimento.

schermata nera
(3) : Ottimo! Ci leggono anche i depressi!

juliana moreira calendario max (2) : Purtroppo non esiste, amico mio, purtroppo non esiste.

riccardo schicchi wikipedia (2) : Per quale motivo finire qui? Non siamo nè Schicchì, nè Wikipedia nè tantomeno Riccardo. Anche se forse, dato che il Dj non c'è mai, ho qualche dubbio sulla sua reale presenza in quel di Milano. Paradiso di cultura storica ma anche di strani set cinematografici...

si è dato all'ingrasso (2) : Smettiamola di parlare di Francesco dai, non è carino!

spiegazione la regola dell amico (2) : In parole povere: tu, con un'amica donna, non inzupperai mai il sacro cornetto nel suo caffelatte. Ci siamo intesi?

"max brody" altrove
: Caro Max, cercano i tuoi post qui. E' un po' strana come cosa.

blog scrittore esordiente sarcasmo geniale
: Ma così mi metti in imbarazzo, sciocchino.

c'è un sito che ti paga per scrivere brevi racconti? : Certo. Lo facciamo anche noi. Ma in pugni.

che ne pensate del cavacon?
: Per usare un eufemismo direi che è una cagata pazzesca.


dylan dog 15 minuti di applausi per l'interprete : Eh sì, la madre di Brandon Routh si è scatenata alla fine della proiezione.

cucciolo d'ippopotamo : Basta con gli animali, ve ne prego!


girini neri nel vater : Ragazzo mio: o vivi in montagna o hai mangiato delle uova molto strane.

le formiche in casa non in fila cosa cercano : Le armi di distruzioni di massa di Saddam.


mi piace guardare i nuvoloni : Ne convengo.

peppo la gnocca : E' "Peppe", non è così difficile.


quando piangi il mascara : Ecco cosa succede a confondere il chinotto con altro.

se una donna ti dedica cade la pioggia dei negramano che significa? : Che è ora di farsi una doccia.


العاب اةاة اةااةااةاةةاةااةةاةاةااةاةةاةااةاةاةاةاةةااااااااااااااااااااااااااااااااااااااااااااااااااا : Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno!

Un modesto angolo dell'hard con piccole chicce e alcune sconcezze.

vignette comiche e sporcaccione : Si inizia così e poi subito dopo ci si ritrova sui siti zozzi.


ragazzine precoci#i=60 : Azz, manco una sola. Sessanta ne vole. E pure con gli asterischi!

ho sognato Bondi nudo : Ecco un valido motivo per iniziare a pensare al suicidio.

sara tommasi fotomontaggi porno : Di sicuro lo scandalo di Arcore non ha rovinato l'affetto dei suoi veri fan.


mi ricordo mutande verdi : E le corse di un'olgettina...


a che eta si diventa ninfomani : Come ho già illustrato nel mio libro di futura uscita "Ninfomani nel mondo, accenni storici, fisici e caratteriali di una moltitudine di povere donne troppo spesso calpestate da pregiudizi e falsità", la donna diventa ninfomane dopo la maggiore età. Prima lo è solo per casi particolari. Leggasi: inviti ad Arcore.

Niente angolo dello zero perchè non c'erano ricerche degne di questo nome. Poche chiavi codesto mese, neanche a seicento complessive siamo arrivati, indi dovete mettervi più d'impegno per il mese prossimo, amici miei, e deliziarci ancora con quelle amabili fregnacce che ci fanno tanto ridere.

E provate ad indovinare le tre fasulle. Tanto stavolta son molto facili.

sabato 2 luglio 2011

Bianca come te


Son pur sempre due anni e sei mesi che si sta insieme, non posso certo cavarmela con una poesia, una rosa e un biglietto su quella rosa(peraltro in spazio molto ristretto e sicuramente non così memorabile) indi ce ne vuole, per forza di cose, un'altra. Se la merita la mia piccola una bella poesia, ancora una, ancora di più, ancora altre migliaia. Sennò il libro nuovo da dedicarle con che cosa lo scrivo? Indi si scrive ma non solo per lei, ma per noi. Per tutti coloro che credono all'amore e per chi ieri ci ha guardato con gli occhi stupìti o addolciti, come per dire che sì, siamo ancora all'inizio, e ora viviamo la nostra favola di rose, guarda caso, e fiori.

Rossi.
Sono rossi i tuoi occhi.
Sono pronti ad un pianto inaspettato.
L'ho causato io.


Gocce.
Gocce d'acqua pendon dai tuoi occhi.
Son per un festeggiamento.
Sono state colpa mia.


Piangi o cerchi
di trattenere quell'emozione.
E io faccio lo stesso
sotto l'aria di duro spaccone.


E dolcemente ti abbraccio
ma ti stringo poi forte
il tuo corpo sul mio
e il cuore che sbatte.


E gli altri ci guardano
come se fossimo alieni.
In una teca restiamo
con i nostri pensieri.


La notte si conclude
con noi due lontani,
ma verrà quel giorno
sarà forse domani?


Non è eccezionale lo so, e mi perdonerà la signorina, gliene prometto altre molto più belle. Altre migliaia. Altre decimigliaia. Tanto che tengo da fare, se non passare la giornata a pensare come ti posso amare?

venerdì 1 luglio 2011

Sarà domani


Il blog si aggiorna col mese nuovo, succede quando la vita di uno sgrittore diventa un pelino impegnata. E tra matrimoni a distanze abbastanza lontane, lauree per fortuna vicine, partite di calcetto(uno sgrittore deve pur muoversi ogni tanto dalla sedia e fare un autogol) e feste di laurea(che portano a dimenticarsi giacche in bar che sono gestiti, per fortuna, da qualcuno che se ne accorge e te la conserva), finalmente ora si riesce a scrivere. Finalmente. Alle ore 1 e 49 di questo primo Luglio che ha un certo significato per me.

Oggi è il giorno in cui io e la mia signorina festeggiamo due annetti e mezzo di felice unione. Senza fedine(ma ne faremo una "cartecea" di cui vi parlerò meglio a metà mese), senza anellucci, senza braccialetti incastonati d'oro. Semplicemente pieni d'amore e di gioia, con piccoli intervalli di tristezza che non sono mai per colpe nostre. Noi stiamo bene insieme e questo è ciò che mi dà la forza, ogni giorno, di sentirmi una persona viva e piena di vita, ovviamente. D'altronde se mi sento vivo è ovvio che sono pieno di vita, ma lasciamo stare.

Che poi ho fatto un po' il conto, approssimativo, e siamo a ben 912 giorni insieme. Son tanti eh. C'è gente che dopo un mese si è divorziata. E non si era manco sposata prima! Che ora, se volessi dare un consiglio a chi ha una storia per farla durare tanto gli direi: non sentire alcun consiglio. Nessuno può sapere come ti senti tu, persona fisica e unica, insieme a lei o lui, altra persona fisica ed unica. Ama chi ti sa amare e chi ti rende felice, questo vorrei solo dire. Che l'amore non è urla e pianti. L'amore è sorrisi, è baci, è carezze, è abbracci, è telefilm, è anche lavorare insieme, è un matrimonio lontano, è un aperitivo mensile, è lei. E soolo lei. E ovviamente le dedico una poesia.


Il giorno più bello
non è stato il primo.
Quando ti guardai di sfuggita
e mi sentivo strano.

Il bacio più bello
non è stato il primo.
Quando mi lanciai senza rete
ma tenendoti per mano.

L'abbraccio più bello
non è stato il primo.
Quando ti alzavo con forza
e la terra non sentivi.

Il sorriso più bello,
non è stato il primo.
Quando inventavo certe battute
che a volte non capivi.

L'amore più bello,
non è stato il primo.
Perchè poi sei venuta tu
e tutto ha acquistato un senso.

E i baci, i sorrisi,
i giorni e gli abbracci più belli
sono quelli che verranno domani,
è questo ciò che penso.
E poi domani ancora
fino all'infinito
fino alla fine
che non verrà mai
perchè ci sarà sempre un altro
abbraccio,
un altro bacio,
un altro sorriso,
un altro giorno in cui
tutto ciò sarà sempre più bello.


"Ma ti rendi conto che sono due anni e mezzo e io mi sento ancora le farfalle nello stomaco?"  - Carmen - Autostrada A16 Pescara-Bari - 29/06/2011