martedì 28 aprile 2009

E se poi te ne penti?




Questo è il riassunto dei tre giorni di Comicon.

La frase è di Padre Maronno, vero big di questa edizione della Kermesse(pensavo che l'aggettivo si usasse solo per il Festival di Sanremo) napoletana. Ovviamente era un cosplay dello splendido originale, ovvero quel Marcello Macchia che tanto amiamo, ma diciamo che non ha sfigurato neanche un pò. Dopotutto "pare che è santo"!

"E se poi te ne penti?" è il riassunto, come ho detto prima, di questa edizione. Si, perchè quest'anno un pò me ne sono pentito. Per molte cose. Ci son stati elementi positivi e negativi. E qui li vado a spiegare.

- Padre Maronno ha dato linfa vitale alle idiozie della gente, centinaia di persone hanno chiesto redenzione al santo improvvisato. Memorabile quando, allo stand del signor Maronno, un deciso avventore ha chiesto: "Padre, ci fa uno sconto?" e lui, senza timore: "E se poi me ne pento?". Pensare poi che è stato l'unico, o quasi, che ha fatto venire giù l'auditorium nella gara dei cosplay. Si, è un pò facile "vincere" così, ma merita.

- "Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaa". Ancora? Ancora? Dopo un anno e quattro giorni, nel 2008, a ripetere ogni due secondi quella frase, si ripresenta quest'anno ancora con la stessa maschera(Scream), ancora per tutta l'edizione a urlare in faccia alla gente? Beh, io ho ri-fatto Dylan Dog ma almeno non importunavo nessuno. Attendiamo miglioramenti per il prossimo anno. Almeno dire "Wozzup" invece di "Bella".

- L'organizzazione è stata tartassata. E un pò se lo merita. Ma non completamente. La location di Castel Sant'Elmo è qualcosa di meraviglioso. Solo qui esiste e io, personalmente, ne vado fiero, e non credo di essere solo. Purtroppo, o per fortuna, quest'anno è stata un'edizione boom(alla faccia della crisi, come dice Recchioni) e si sono creati molteplici disagi. Sarà perchè la fiera era dedicata al "Giallo", colore principe di Padre Maronno, sempre lui. Sarà perchè ovunque và Ortolani scatena una folla disumana, e io, per fortuna, almeno una foto con il mito l'ho fatta. Sarà perchè si, gli ospiti meritavano, si, Sabato si stava bene, si, era 25 Aprile e si è creato il problema che tutti ha indignato: la fine dei biglietti e il consecutivo allontanamento delle persone in fila. Purtroppo son cose che alle fiere di Roma e Lucca non potrebbero accadere dato che si hanno in piazza, in città. Ma a Napoli, nel Castello, le entrate devono pur essere sempre regolamentate. Non si possono far entrare duemila persone e poi pretendere anche di camminare liberi e felici. Colpa divisa a metà con l'organizzazione perchè Sabato hanno illuso un bel pò di persone affermando che nel pomeriggio ci sarebbero stati altri biglietti. Domenica giornata più calma anche se un'oretta di fila me la sono fatta.

- La gara cosplay va sempre peggio, sia per l'organizzazione che è sempre scadente, sia per le poche scenette divertenti che si sono avute. Un applauso al gruppone di One Piece, forse una delle poche idee che meritava di essere su quel palco.

- Perchè Napoleone lo hanno tutti in negozio e non portano gli albi alle fiere?? Mi verrebbe voglia di ucciderli.

- Avviso a tutti: Se volete comprare fumetti della Panini Comics andate prima alla Panini Comics. Per ogni fiera intendo. Mi volevano sbolognare, alcuni privati, numeri di Ultimate Spiderman Special a 20 euri classificandoli come "esauriti", peccato, per loro, che quegli albi erano venduti, a prezzo di copertina(4 euri), allo stand ufficiale Panini. Questa è la serietà che spinge la gente a voler acquistare i prodotti di una compagnia. Continuate così.

- Ho sperimentato, per la prima volta, la gioia dell'andare al Comicon con un bel gruppone. La mia lei e altri 9 amici. A parte i probabili annoiamenti degli altri, vorrei dedicare il mio ringraziamento più grande alla signorina Carmen che, con me tutta la giornata, si è fatta file su file per le stampe, giri assurdi per acquistare fumetti e tanto altro ancora. Solo per amore. E che emozione vederla comprare, per lei e da lei, il suo primo fumetto: Julia, tre albi per iniziare. Intanto l'ho vista visibilmente emozionata davanti al Signor Brindisi e il Signor Stano quando ha richiesto le stampe. Ormai è sulla cattiva strada, ce l'ho messa io!!

- Indi il giorno successivo, senza lei e con il signor Mirko(presenza fissa di ogni Cosplay Challenge) è stata più triste ma non per la presenza del suddetto uomo, piuttosto per la mancanza della squinzia mia, ormai in viaggio verso il Trentino.

- Ho ri-sperimentato, stavolta con taglio di capelli perfetto, il presentarmi alla fiera vestito da Dylan Dog. Ed è bello essere indicati dalla gente felice del tuo travestimento. Anche se, a mio parere, ci somiglio come una giraffa somiglia ad un cane.

- Prima ho parlato della gara Cosplay definendola scadente, per fortuna però, alcuni di coloro che non vi hanno partecipato, erano veramente fatti bene. Un applauso al soldato di Metal Gear, alla ragazza con simbolo di "The Sims" in testa(un travestimento piuttosto originale e senza sforzi), a Bender, a Ryuk di Death Note, a Nadia dalla pietra azzurra, a Lamù(oh, sento che verrò picchiato per questi due nomi!), e agli Umbrella Corporation che, nella sfilata finale, son finiti per diventare servizio d'ordine(questo per far capire l'organizzazione!).

Altre cose saranno successe ma, per adesso, non mi sovvengono. Attendo le foto dal mio amico Mirko così poi le potrò sbolognare a voi utenti di questo pazzo weeeeb. Insomma "e se poi te ne penti?" è il titolo perfetto. Si, perchè molta gente si è pentita di essere venuta perchè rimasta fuori, si è pentita della scelta di piazzare Guitar Hero in uno spazio angusto così da causare folle e puzza immane di sudore dappertutto, si è pentita di aver deciso di vedere la gara Cosplay ma non per i partecipanti, che, alla fin fine, hanno sempre un bel coraggio, ma per la tremenda disorganizzazione mostrata. Al prossimo Comicon, al prossimo anno.

PS: Lista di robba comprata:

8 Ranma 1/2
5 Napoleone
1 Devil e Capitan America di Tito Faraci e Claudio Villa
2 Ultimate Spiderman Special
2 Ultimate Spiderman
1 Dylan Dog regalato subito alla mia bella per farlo autografare a Stano("Il grande sonno")
1 Pk(la collezione non la finirò mai)

E son uscito con:

1 Stampa di Dylan di Brindisi, più autografi vari.
1 Stampa di Dylan di Stano(guest star!) più autografi vari per la gioia di quelli in coda.
1 Stampa di Dampyr di Luca Raimondo
Autografi dal Robbe
1 Foto, felice felice, con Leo Ortolani, fatta con la lista già chiusa di straforo grazie all'aiuto delle ragazze del servizio d'ordine. Molto gentili.

Al prossimo anno.

Nella foto: Padre Maronno converte un deficiente.

venerdì 24 aprile 2009

Dylan Fog - The Returns


Domani e dopodomani mi ritroverete al Comicon. Sabato ci sarà l'epico ritorno di Dylan Fog, ovvero il Dylan Dog somigliante solo da lontano e con una nebbia fitta all'originale, ovvero me. Per chi avrà la sfortuna di incontrarmi, faccia finta di non conoscermi, per chi avrà l'eterna sfiga di accompagnarmi, faccia finta di essere felice. Oh, quella ragazza è una martire. Insieme a tutti gli amici ovviamente. Ma lei sarà martire fino a più infinito. Mi seguirà ovunque e dovunque. Ah, come farei senza di lei!
Ospiti di questa edizione, che mi interessano: Leo Ortolani("Un mito!"), Massimo Carnevale("Si, sa disegnare parecchio bene"), Roberto Recchioni("Lo incontro ad ogni fiera, è diventato un'istituzione"), Bruno Brindisi("Basta il nome"), Angelo Stano("La prima volta che lo vedo!!!") e basta mi sembra. Poi si vedrà.

Al ritorno degno resoconto di due giorni immerso nel mio mondo.

lunedì 20 aprile 2009

La Carmenide - Puntata Zero



Narra la leggenda che molti anni fa, millennio più millennio meno, vivesse, nella Calidornia orientale, un eremita scrittore che aveva una grande fantasia e che, a fasi alterne, dalla sua capanna sul mare si dirigesse nei centri abitati dei villaggi circostanti per esporre le sue opere(per la non soddisfazioni degli abitanti di questi paesioli). Il suo nome ero Luttero. Era un vecchietto piuttosto arzillo, si narra che riuscisse ancora a fare due passi consecutivi senza distruggersi le caviglie, ma, anche lui, aveva qualche piccolo problema fisico: era sordo, un po’ rimbambito e non è che ci vedesse tanto bene, insomma stava più di là che di qua. Ma la sua fantasia lo teneva a galla, per il dispiacere del popolo che si ritrovava costretto a sentire quelle baggianat…ehm…mirabolanti storie di eroi di altri tempi per ore e ore.
Luttero amava narrare le mirabolanti storie di eroi di altri tempi e molte volte, era capace di ripetere le stesse frasi per molto tempo, ricordando anche che soleva, molte volte, ripetere le stesse frasi per molto tempo così, tanto per allungare il brodo.
Ma il vecchio eremita aveva una grande fantasia. Nella sua tenera e dolce vita da vecchietto rompiballe aveva, oltre che dilapidato il patrimonio di famiglia giocando a poker nella locanda di Jack L’imbroglione (infatti poi capì il perché di quel soprannome), anche scritto tante e tante opere teatrali e epiche che sono arrivate fino ai giorni nostri. Ovviamente molte di esse non erano così eccezionali. Basti pensare a “Vita, morte e inutilità delle zanzare”, “Tu, scarabeo stercorario, perché vivi?” oppure ancora “Ah, oggi è un giorno di pioggia, tanto vale scrivere due idiozie” e soprattutto “… (Non avevo l’ispirazione, scrivetevelo voi il libro!)”. Ma non tutto è da buttare, infatti, il nostro eccelso scrittore partorì grandi racconti che hanno fatto la storia della scrittura fino ai giorni nostri. E qui citiamo, non senza orgoglio, “Le mirabolanti avventure di Joe l’idraulico-liquido” dove si narra la storia e le vicissitudini di un idraulico acquiforme che riusciva, nello stesso contempo, ad aggiustare tubi e a soddisfare le casalinghe annoiate. Non dimentichiamo poi “Sette per sette quarantanove”, un trattato sull’importanza dei numeri nella matematica. Prima di arrivare al pezzo forte, son degne di citazione almeno le altre due mirabolanti opere dell’autore ovvero “Storia di un gatto e di una gabbianella che l’insegnò a volare. E ancora non si sa come fece dato che il gatto non ha le ali” e il capolavoro ironico e geniale al tempo stesso “Gli scrittori muoiono di fame. Comprati il mio libro”. Tutto ciò per arrivare alla sua vera opera principale, alla storia più importante mai scritta da un essere umano, animale, o pianta:

“La Carmenide”

Qui. Sul Bloggo. Prossimamente!!!

Consigli per gli acquisti, sempre dello stesso autore: “Son sordo, che mi parlate affare?” e “Perché hanno tutti paura di un aereo che è sicurissimo e non di un ascensore che ha solo dei fili sottilissimi a mantenerlo?”. Un mito. Sto parlando di chi ha il coraggio di leggere questi libri. Un mito e un pazzo. Insieme.

Nella foto sovrastante: Luttero quando era ancora in vita. Era visibilmente sconvolto, quasi di sasso, alla notizia che i Rolling Stones erano, e sono, ancora vivi.

mercoledì 15 aprile 2009

Il misterioso caso di Santuzzina da Grattosoglio (5)



E arrivò anche il sabato. Come di consueto, Nino e Marialisa tornarono in quel di Casalbordino. Miriam rimase a casa, in preda agli effluvi di elisir d’amore di cui sembrava abbondantemente provvista. Come di consueto, anche Alessio tornò da L’Aquila.
Francesco lo invitò ad uscire, il pomeriggio. Il motivo ufficiale era il cd del mese, ma in realtà Francesco voleva parlare con l’amico dello sporco affare di Santuzzina. Alessio era l’unico di cui poteva fidarsi. Uno di quelli di poche parole, ma buone. Uno di quelli che sanno sempre cosa dirti, riuscendo a trovare le parole giuste per tirarti su di morale.

- A Fra, ma che me ne frega di Santuzzina da Santasogliola, o come si chiama!!! Io sono stato tutta la settimana a L’Aquila, come faccio a sapere chi è questa qua?
- Sì, ma ti ricordi che ne ho parlato la settimana scorsa a casa di Paola? C’eri anche tu!
- Sì, sì, me lo ricordo, ma non è che stavo tanto a sentire! Stava facendo Colorado Cafè!
- Va bè, in parole povere: l’altra notte è entrata di nuovo in casa mia, e ha sostituito il mio dossier su Lory Del Santo con uno su Milva! Vuole distruggere l’intero mondo dello spettacolo così come lo conosciamo!
- Scusa a Fra, ma che cos’è questo Lory Del Santo? Perché non ne sapevo niente??
- Aspetta, spostiamoci tra i cd italiani, che lì non c’è nessuno...ecco, mettiamoci tra Battiato e Conte, qui dove passano le balle di fieno...
- Ma quali balle di fieno! Siamo proprio di fronte ai cd di Marco Carta! Hai presente l’orda di ragazzine scatenate che comprano tutti i suoi cd?
- Cavolo, hai ragione! Allora spostiamoci tra la PFM e Patty Pravo!
- Ma stai scherzando? Tra la PFM e Patty Pravo c’è Povia! Hai presente l’orda di iscritti all’Arci-gay che distruggono tutti i suoi cd?
- Via, spostiamoci!!! Dai, mettiamoci tra De Andrè e Ludovico Einaudi!!!
- E chi è Ludovico Einaudi?
- Appunto! Continua ad ascoltare gli America, mi raccomando! Ecco quali sono i risultati!
- Senti, mi sto innervosendo! Mi vuoi spiegare cosa succede? E chi è questa Santuzzina? Una con chi ci hai provato tempo fa? Dai, a me puoi dirlo, lo sai! Mica lo dico a Paola!
- Ma che provato e provato! Lo sai che tu per me sei l'unico - ammiccò Francesco.
Proprio in quel momento, passarono due addetti del reparto cd. Francesco e Alessio non riuscirono a capire se i due li guardarono schifati o perversamente interessati. Alessio, in ogni caso, si allontanò da Francesco con discrezione.
- Allora – riprese Francesco a voce un pò più alta, parlando proprio tra “Storia di un impiegato” e “The Einaudi collection” – il dossier su Lory Del Santo è un documento top-secret che scrissi qualche anno fa. Riguarda il mondo della televisione italiana e alcuni sporchi segreti di cui venni a conoscenza guardando Tv-talk il sabato mattina...
- E si può sapere perché io non ne sapevo niente? Possibile che qui dentro devo essere sempre l’ultimo a sapere le cose?
- Ma non ne doveva sapere niente nessuno! Figurati che a Paola ne ho parlato solo qualche settimana fa!
- Sì, sì, capisco...adesso viene prima Paola e poi io!
- Senti, non è questo il punto! Tu mi devi aiutare, perché sei l’unico di cui mi posso fidare!!
- Ahhh...adesso sono l’unico di cui ti puoi fidare! Prima non mi dici niente e poi mi vuoi chiedere il tuo aiuto!
- Dai, ti prego! Fallo per me!
- A Fra', ma chi se ne frega!
- Fallo per la nostra amicizia!
- A Fra', ma chi se ne frega!
- Almeno fallo per Rossella Brescia!
- Oddio! - stavolta Francesco aveva fatto centro. Alessio trasalì - Non dirmi che...
- Se quei documenti dovessero finire in mano a qualche pezzo grosso, anche Colorado Cafè sarebbe costretto a chiudere..." - sentenziò Francesco in un tono il più solenne possibile.
- No, e poi come faccio senza lo spacco di Rossella Brescia? - lo sguardo di Alessio era sconvolto dalla paura, i suoi lineamenti alterati in una smorfia di terrore che avrebbe fatto impallidire l'urlo di Munch. La sua voce era rotta, il suo colorito più pallido che mai.
- Appunto... - solennizzò Francesco. Voleva approfittare della situazione, toccando il punto debole del suo amico. Si sa, lo spacco della Brescia è un argomento che riguardava da vicino milioni e milioni di italiani. Alessio lo guardò per un attimo, poi, più deciso che mai, concluse.
- Dimmi che devo fare.


Una volta assicuratosi l’aiuto di Alessio, a Francesco la faccenda sembrava meno complicata del previsto. Avevano stabilito un piano comune, e insieme ne sarebbero venuti fuori alla grande. Come ai bei vecchi tempi del liceo, quando Alessio disegnava anche i suoi elaborati di disegno tecnico e poi prendeva un voto più basso del suo. O come quando Alessio gli spiegava in un pomeriggio il programma di tre mesi di fisica. O come quando Alessio lo invitava a casa sua per fargli vedere le foto di Laetitia Casta che aveva dentro l’armadio. Ah, che bei tempi. Che bei ricordi. E che bell’armadio, soprattutto...

lunedì 13 aprile 2009

Angurie! Tante angurie!



Una bambina và dalla madre: "Mamma, mamma, ma perchè a Pasqua si regalano le uova di cioccolato?" e la madre: "Perchè è la storia di Gesù, mia cara."

Ovviamente la battuta è di Luttazzi. Ovviamente questo è solo un modo, gentile e un pò cattivello, di augurarvi una, ormai finita, Buona Pasqua. E, soprattutto, buona Pasquetta, sperando che non la passerete in mezzo al traffico.

Auguri. Da parte mia e del Diggi.

venerdì 10 aprile 2009

La leggenda di Orazio Colite



Ed eccoci qua. Avevo detto che ci sarebbe stata una seconda parte no? Ed io, si sa, le promesse le mantengo. E non avremmo mai potuto avere miglior titolo, credo che lo riutilizzerò per il mio primo libro. Caro Faletti sei spacciato. Ormai tutto il mondo vuole conoscere la leggenda di Orazio Colite!!!

Buon divertimento.

ho sognato la morte di un amico e dopo gli tagliavo i capelli che vuol dire – Vuoi fare il parrucchiere! Per cadaveri.

il suicidio meraviglioso
- Credo sia quello quando ti impicchi ad un balcone ma nello stesso contempo salti nel vuoto sparandoti alla tempia e centrando un camion aperto pieno di cocci di vetro. Questo è il vero suicidio meraviglioso!

in amore vince chi fugge stronzo - Secondo me sei quella che è rimasta. Sisi. Si avverte del leggero livore.

inventa una poesia per l'orso peluche. orso,tu - Nooooooo!!!! Voglio sapere come và a finire!!!

l'estate muoio - Tutte? Mio dio, un morto rivivente!

m – A quando ricerche sulla F? E sulla S? E sulla straniera senza permesso di soggiorno W?

marica aiale – La traduzione di Marika Ayane in italiano?

mi trasformo in un ragazza – Sei Ranma!!! Ti ho trovato finalmente!Lo sapevo che esistevi.

mi vuoi dire addio – Addio!!! Contento?

numero di "cellulare di jessica alba" - Mi immagino la signorina Jessica che mette su internet il suo numero perché non trova un ragazzo. Ah, come vorrei aiutarla io…

ornella vanoni quanti anni ha? – Tanti, forse troppi!

orazio era gay - E adesso sta con lei?

perche il gambero va all indietro - Perché tu vai in avanti?

perchè faccio televisione
- Dì la verità! Sei Dj Francesco!

ricky memphis - Uhm…

riccardo scamarcio
- Diggi…ma ti sembra che abbiamo sub-affittato il blog a sti due?

sai che balli bene stronzone
- Ci ho riso minimo per dieci minuti. Ah, che belle persone che si incontrano in giro.

ta nanana nanana poket coffe
- Un giorno scriverò anche io canzoni così belle!

te – Mi hai trovato, finalmente!

vi piace la mia ragazza – Tu faccela vedere prima e poi giudichiamo!

chi è lillo e ki greg
- Te lo spiego come lo spiegherebbe Greg. Lui è quello con gli occhiali, l’altro è quello grasso. Oppure lui è quello con gli occhiali, l’altro è quello basso.

foto banchi esposizione pesci - Almeno se falliamo come sgrittori abbiamo sempre una pescheria già avviata sul web!

il mio cane all'improvviso ha degli scatti girando in cerca di nascondiglio perche'? - secondo me ti odia.

la passera - Sto iniziando ad aver paura.

ninfomani blog - Oh, dopo il club si danno da fare eh! Non si può dire che restino con le mani in mano.

testi parole sceneggiature friends prima 1 stagione - E anche 10 euri no?

contatti ninfomani - Ah, se il mondo fosse veramente così facile…

Piaciuta la seconda infornata ravvicinata? Alla prossima bella gente. E mi raccomando, continuate ad inzozzare il web con queste ricerche, non possiamo più farne a meno!

giovedì 9 aprile 2009

Identità Smarrite



Ecco, mi ritrovo di nuovo a commentare, o meglio, introdurre una specie di festeggiamento. Si, perchè in questi tempi di tristezza e sgomento fa bene, ogni tanto, festeggiare e, se qualcuno se lo merita, è una festa doppia. Ho detto troppe volte "Festa"? Uhm...sarà per colpa di Pasqua. Comunque son qui per esaltare e soprattutto, per dimostrare che questo bloggo serve a qualcosa. Che i nostri sacrifici, i nostri raccontini, i nostri sforzi nel donarvi tutto il meglio, e il peggio in alcuni casi, di noi sia servito a qualcosa, al nostro futuro, a quello che vogliamo fare veramente.
Gli artisti sono così. Siamo sognatori, pensiamo ad un giorno lontano in cui, i nostri innumerevoli sforzi, saranno premiati. Soprattutto lo sperano le persone che ci sono vicino. E non parlo solo degli amici, ma delle ragazze che ci sopportano in ogni momento, in ogni rifiuto, in ogni vittoria. Paola e Carmen sono due sante, si sa, e mi e il signor Diggi andiamo avanti soprattutto e innanzitutto grazie a loro. A coloro che ci fanno stare bene e ci donano un amore smisurato che, noi, con passione, buttiamo in quello che facciamo. E, con alti e bassi, qualche frutto iniziamo a raccoglierlo. E stavolta, e siamo a due, tocca al signor Franz. Il vergognoso ominide è riuscito, ancora non sappiamo come ne perchè, a vincere, con una propria sceneggiatura, la puntata numero nove della sitcom "Sithome".
Cos'è sta Sithome???
E' un esperimento, via internet, fatto molto bene. Ovvero: creare una sitcom con l'aiuto delle persone comuni, di sceneggiatori improvvisati o che vogliono emergere. E, per la puntata numero 9, è toccata la vittoria, e la realizzazione della puntata, al signor Francesco Savino. Ovvero il signor Diggi, ovvero l'inguaribile idiota che condivide con me il blog, e non solo.

Complimenti a Franz, complimenti a Paola per la sopportazione, complimenti a tutti perchè, da qui, si può solo andare ancora più in alto.

Allego la puntata. E, se commentate, ditemi da 1 a 10 quanto è figo il signor Franz nella foto. Io direi un bel 8. Ma solo perchè la foto, alla fin fine, l'ha fatta Paola.

mercoledì 8 aprile 2009

06-04-09 - Terremoto in Abruzzo

Sono giorni terribili, per la mia regione.
Il violento terremoto che ha scosso la città de L’Aquila (e tutta la regione con sé) la notte scorsa, ha lasciato una scia di morte e distruzione che lascia attoniti, senza nessuna forza. Osservando le immagini che passano nei telegiornali, mi rendo conto di quanto l’uomo riesca ad essere al tempo stesso piccolo davanti alla natura e colpevole davanti ai propri simili. Non riesco a trovare le parole adatte per esprimere il mio senso di tristezza, paura, rabbia, frustrazione e impotenza di fronte ad un avvenimento simile, di fronte ad una catastrofe di tale portata che sta lasciando, e lascerà ancora per molto, L’Aquila come un cumulo di macerie e di cadaveri.
Inutile che stia qui a raccontare la mia personale esperienza, di come quella notte ero ancora sveglio durante la scossa e di quanto mi sia spaventato per aver sentito la terra tremare così forte. Quando ho sentito che l’epicentro di quella scossa si trovava a L’Aquila, a circa 100 chilometri da Chieti, ho capito che quello che ho sentito io non era altro che l’eco di qualcosa di ben più terribile.
Quella notte sono rimasto sveglio, a seguire la diretta di Rete8, un’emittente locale che, a differenza di quanto hanno fatto il giorno dopo le reti nazionali, ha professionalmente evitato di speculare sui sentimenti umani senza spettacolarizzare la catastrofe. Sono rimasto sveglio con la paura di una nuova scossa, con la vana speranza che non ci fossero stati morti, con l’angoscia e il terrore nel guardare le prime immagini e le prime testimonianze che arrivavano dal capoluogo abruzzese.
Ho pensato a quanto fosse stato fortunato il mio amico Alessio, che inizialmente aveva deciso di rimanere a L’Aquila per il week-end ma che poi, per fortuna, era tornato qui a Chieti proprio il giorno prima della tragedia.
Ho pensato ai suoi amici, a quelli che conosco anche io e a quelli che non conosco, a quelli che si sono salvati e a quelli che, purtroppo, non ce l’hanno fatta.
Ho pensato ai superstiti che non hanno più nulla, agli edifici crollati, ai dispersi sotto le macerie e a quelli che da sotto le macerie non sarebbero mai usciti.
Ho pensato a quei luoghi in cui ero stato diverse volte, provando una sofferenza sempre più forte man mano che le notizie diventavano messaggeri di morte.
Alessio, che studia a L’Aquila, mi ha fatto riflettere. Mi ha detto che la gente non si rende davvero conto di quello che sta succedendo.
Ha ragione.
Adesso L’Aquila è al centro dell’attenzione e delle cronache nazionali, ma quanto ci vorrà prima che l’opinione pubblica si dimentichi di quanto è accaduto? Quanto tempo ci vorrà prima che i giornalisti e i talk-show televisivi cancellino questa tragedia dai loro interessi? Poco, troppo poco. Tra non molto, finite le scosse, per tutti gli altri questo terremoto sarà solo un triste ricordo, una tragedia di cui parlare con la faccia contrita tra un caffè e l’altro, per poi tornare ai loro grandi fratelli o x-factor vari.
Giusto così, credo. Si chiama istinto di sopravvivenza, ed è sempre stato usato dall’uomo per rimuovere ricordi dolorosi e andare avanti. Quello che mi fa rabbia, però, è la certezza che quella stessa gente per cui ora si prova una pena infinita, tra non molto verrà abbandonata al proprio destino, colpevole di far leva su quella coscienza che spesso cozza in maniera così violenta col famoso istinto di sopravvivenza. La speranza è che questa volta gli apparati burocratici e umanitari (che sembra si stiano muovendo davvero molto bene, fortunatamente) riescano ad aiutare il più possibile le vittime colpite da questo terribile terremoto, prima che tutta la faccenda finisca nel dimenticatoio e nell’indifferenza collettiva. Per quanto mi riguarda, domani andrò a donare il sangue insieme ad Alessio, compiendo un gesto che soddisfa solo in parte il mio desiderio di fare qualcosa di concreto per essere vicino a quella gente.
Intanto qui la terra continua a tremare, ieri sera c’è stata una nuova, violenta scossa che ha provocato nuovi crolli e altri morti a L’Aquila. Si teme per uno sciame sismico ancora lontano dalla fine, si teme per le temperature sempre più basse che opprimono come una morsa i sopravvissuti sistemati nelle tendopoli, si teme per un bollettino sempre più catastrofico. I nervi sono a fior di pelle e persino qui, a Chieti (dove le scosse non sono altro che una scia affievolita di quelle che si verificano a L’Aquila), molte persone hanno deciso di andarsene per spostarsi in zone più tranquille.
E ora, il destino di un’intera città è affidata ai capricci di una terra che non accenna a tacere tra le lacrime e le speranze, tra la disperazione e la voglia di rialzarsi, tra il terrore e l’incredulità di una popolazione che spera di poter tornare il prima possibile alla vita.

Il club delle ninfomani



Ovviamente parliamo di ricerche amici miei, le nuove chiavi che hanno fatto arrivare i nostri amici visitatori in questo bello spazietto virtuale. E una sola cosa posso dire al fortunato ricercatore, che si è parato davanti due ominidi brutti come me e il Diggi, amico mio...anche io lo cerco da tempo ma ho il lieve sospetto che sia tutta una montatura. Ma un giorno lo troveremo, lo troveremo, ne sono sicuro...

La foto serve a invogliare il pubblico alla lettura, perchè, come mi insegna un mio amico, bisogna badare anche alla forma ogni tanto oltre al contenuto.

Prima parte. La seconda quando finisco di scartabellare tra le millemila chiavi insulse di ricerca che hanno effettuato gli utenti di questo pazzo web.


ragazze vogliose - Capito venderci per aumentare le visite, ma non mi ci vedo con parrucca e rossetto ad invogliare i visitatori. Diggi si, però.

faivstor.it - Ah, l’inglese…che lingua meravigliosa

donne che amano troppo
- Non capisco…

donne che scopano
- Ora si che ho capito!!!

quanti anni ha dj francesco
- Per capire da quanti anni, gentilmente, ci frantuma i cosidetti.

apprezzo l'incoraggiamento - Si, ma il voto sempre basso eh. Me lo dicevano sempre a scuola.

brani sull'amico cane
- Per me è bellissima, parla da sola. Non c’è neanche bisogno di commentare.

carta igienica regina chi la vince gli dura – Senza parole.

ci vado in topless – Almeno dicci ora, luogo, e come riconoscerti! Ps: Aggiungi se sei bona o meno.

contatti di msn di ragazze di 14 anni - Il pervertitismo è ovunque!

come suonare il piano – Con le dita!!! Lo so, è una battuta penosa, ma la dovevo fare!

cosa hai voluto dire con la canzone come foglie
– Cioè, il signor ricercatore fa domande a Malika Ayane credendola un tutt’uno con Google?

donne rapinate colla password – E’ proprio vero, l’italiano sta scomparendo. Colla password rimarrà negli annali delle ricerche.

dylan dog luca era gay - Non capisco l’assonanza…magari Povia in realtà, altri non è che Dylan Dog? Giuda Ballerino! Ah no, se è ballerino è gay, indi Giuda Militare!

fighetto abbronzato - Una nuova dichiarazione del Nostro Amatissimo Presidentissimo del Consiglio su Obama?

film di terrensil e badespenze
- Questo si che è parlare potabbile!

filma pornografici
– Chi? Un tuo amico regista?

hitler – Cribbio! Hanno scoperto il mio travestimento!

ho sognato il macinato – Bellissima!! Io amo quest’uomo!!! Anche io vorrei sognare del macinato, è un’esperienza meravigliosa.


Per oggi basta, fra qualche giorno posto una seconda risma di idiozie!

lunedì 6 aprile 2009

Obama, sorry 4 Berlusconi



Che dire? Poche parole...questi ragazzi sono dei geni. Obama, ieri 5 Aprile, a Praga, si è trovato davanti questo meraviglioso striscione. Tutto il mondo l'ha potuto vedere. Un applauso alla genialità italiana, sempre al primo posto anche nelle contestazioni.

venerdì 3 aprile 2009

Il misterioso caso di Santuzzina da Grattosoglio (4)



Quella notte, il caldo non lasciava tregua. Francesco decise di lasciare la finestra aperta giusto una mezz’oretta, il tempo di far entrare un po’ d’aria prima di addormentarsi. Ma il sonno lo colse all’improvviso, senza dargli tempo di riflettere, lasciando la finestra e le sue paure aperte.

- Forse non sono stata abbastanza convincente, DjJurgen?

La voce era quella di Santuzzina da Grattosoglio. Francesco si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte. Che ore potevano essere? Era tardi, troppo tardi. Aveva lasciato la finestra aperta, e ora lei era lì, a minacciarlo di nuovo. Santuzzina indossava gli stessi abiti dell’altra volta, parlava con lo stesso tono dell’altra volta e incuteva la stessa paura dell’altra volta.

- Credi che il mio fosse tutto un bluff, DjJurgen? Mi consideri una bluffona? Pensi che ti voglia fottere?

Francesco aveva già sentito quelle parole, ne era sicuro. Ma la sua paura lo paralizzava a tal punto da impedirgli di capire dove, quando e da chi le avesse sentite. Santuzzina proseguì il suo monologo.

- Tu non mi conosci, ma sei andata in giro a parlare di me, e questo non è bello. Hai dei sospetti sulla mia identità, credi che sia tutto uno scherzo. Mi consideri una di quelle che se ne vanno di notte a fare scherzi a tutti i fighetti delle opel corsa, non è così? Perché non controlli nel cassetto del tuo comodino?

Come un orologio a molla, Francesco scattò verso il suo cassetto, aprendo il cassetto in fretta e furia. Prese il dossier che era nascosto sotto strati di oggetti inutili, e lo aprì. Dentro c’era scritto: “Vite, opere e miracoli di Milva”. Francesco trasalì. Quella donna aveva rubato il suo dossier su Lory Del Santo e l’aveva sostituito con uno su Milva! Ma a chi vuoi che interessi più di Milva? Quella era roba vecchia, e Santuzzina lo sapeva fin troppo bene.

- Maledetta...che fine ha fatto il mio dossier? – chiese Francesco, con voce tremante.
- E’ nelle mie mani, pronto ad essere usato contro di te e contro tutto il mondo dello spettacolo regionale e nazionale!
- No, regionale no, ti prego! Mio fratello deve cantare a rete8!!!
- Sono io che gestisco il gioco, DjJurgen...
- Cosa vuoi da me?? – ringhiò il ragazzo
- Smettila di indagare sul mio conto, o passerò direttamente dalle minacce ai fatti – rispose Santuzzina, con un tono intimidatorio.

Francesco sentì un brivido dietro la schiena. Chiuse gli occhi per deglutire la saliva.
Quando li riaprì, Santuzzina non c’era più.



- Senti, adesso devi dirmi tutto quello che ha fatto Marialisa ieri! TUTTO!!! – Francesco parlava al telefono con Paola, decisamente nervoso. Era mattina, e il ricordo dell’ultima visita di Santuzzina era ancora fresco nella sua memoria.
- Allora, innanzitutto cerca di stare calmo! Non è colpa mia se vai dormendo con le finestre aperte! – la risposta di Paola era decisa, perentoria, senza nessuna possibilità di replica. Sapeva benissimo che l’unico modo per far calmare il suo ragazzo era quello di alzare la voce.
- Ok, ok, hai ragione anche tu. E’ che questa storia mi sta facendo innervosire sul serio! E vorrei sapere se dobbiamo continuare a sospettare di Marialisa o no!
- Ha dormito qui, se è questo che vuoi sapere!
- Ne sei sicura?
- Sì, l’ho sentita tossire per tutta la notte!!! – rispose Paola.
- E ieri invece che ha fatto?
- In ordine: ha lavato casa, ha fatto la lavatrice, ha studiato, ha preparato da mangiare, si è vista due o tre telegiornali, ha guardato beautiful, ha predetto le prossime cento puntate, si è vista cento vetrine, ha insultato te e Nino che giocavate a scacchi, si è vista uomini e donne, ha lavato i piatti, ha pulito la cucina, ha ripiegato i panni, è tornata a studiare, ha fatto merenda, ha parlato al telefono con Nino, ha preparato da mangiare, si è vista due o tre telegiornali, si è messa a litigare con Nino, ha fatto pace con Nino, si è vista il film insieme a noi ed è andata a dormire!
- O mio Dio! Ma l’hai seguita passo passo?
- Tu mi avevi detto di seguire ogni sua mossa!!!
- Ok, ok, a questo punto direi che possiamo escluderla! Sei d’accordo??
- Sì...però devo dirti una cosa?
- Cosa?
- Miriam non ha dormito qui. Ha dormito da Antonio. Almeno, così dice.
- Ah...
- Già.

Unica e vera



Solo per te,
osservo le stelle
e le sento attaccate alla mia pelle.

Solo per te
mi sveglio felice al mattino,
osservo gli orari,
combino i momenti
per riuscire a renderti felice,
per osservare i tuoi denti
sorridermi da lontano,
per amare i tuoi occhi festanti
apprezzarmi per come sono.

Solo con te
parlo dei miei mali,
mi espongo come non faccio mai.
E tu mi rincorri, mi aspetti,
sempre in gioco ti metti.
Tu, semplice creatura,
dolce, chiara, e sempre pura.
Tu, che hai accettato quel destino,
che ci ha portati vicino.

Tante, troppe date ricordiamo,
una notte di capodanno,
una gita prima del calar dell’anno,
quella dove immaginasti a noi come coppia,
una delle scelte migliori
che potevi far, che io sappia.
Ma senza il mio coraggio
Forse saremmo stati ancora lì,
fermi, immobili,
a farci male per non stare peggio.

Perché tu sapevi che t’amavo.
Con un occhio strano ti guardavo,
ma muto rimanevo,
nell’ombra tacevo.
Il sentimento lì è restato,
fino al bacio scoccato,
ti ho aspettato, ti ho evitato,
ma quel divano tutto ha cambiato.

Tre mesi son pochi e tanti,
forse ci son già passati tutti quanti,
noi andiamo con calma,
senza pensieri, senza problemi,
siamo ciò che siamo
con tutti i difetti ci amiamo.
Il futuro è lì che aspetta,
non abbiamo tutta questa fretta,
se è amore, amore sia.
Basta che, tu, sei e sarai mia.

Solo per te,
scrivo poesie e canzoni,
ad orari strani.
Quando il mondo fuori dorme,
io son sveglio e vò con la mente,
avanti con rime e strofe,
versi e frasi argute.
Tutto sempre per un ringraziamento,
per il torpore da cui esco,
per te che mi hai capito
(e ancor non sei scappata)
Per ogni tenera risata,
per ogni incomprensione passata
per ogni serata evitata.

Quelle in cui non ho voglia,
di vivere, di ridere, di esistere,
e tu sei lì, oltre la soglia,
a convincermi ad uscire,
ad osservare il mondo e capire
che non ce l’ha con nessuno in particolare,
che è il nostro egocentrismo,
a farci penare.

E, totalmente, mi perdo.
Nei tuoi occhi, nella tua bocca.
Nella tua testa, nei tuoi fianchi paffuti,
so che certo che a tutti sarebbero piaciuti.
E anche te, son sicuro,
adori come sei, te l’assicuro.
Si evince dal modo in cui ti vanti
di essere una brava figlia,
di tenere alla tua famiglia.
E’ impossibile non volerti bene,
è ignobile trattarti male,
è solo mio, il piacere,
di poterti amare e quel sentimento
sentir ricambiare.

La penna ancora scrive,
ha trovato, nell’ora tarda,
forza e nuova linfa.
O, forse, sa a chi è dedicato
Questo poemetto smisurato.
Fatto di rime strane e versi sbagliati,
di ragionamenti illogici e ricordi fatati.
Di tutto quello che il cuore dice,
di tutto quello che la bocca tace,
di tutto quello di cui non son capace,
di fare, di dire, di essere.

Per te, per i tuoi abbracci,
per i tuoi baci e i tuoi battiti,
per la tua guida e il tuo preoccuparti.

Per quello che sei,
per quello che sarai,
per quello che, forse,
non hai fatto mai
se non per me,
se non con me.

Per quello che diventerai,
giurami, amore mio,
di non cambiare mai.

giovedì 2 aprile 2009

Due e infiniti



Le parole non vanno cercate,
arrivano da sole, senza trovarle,
arrivano dal cuore, senza pensarle.

Niente messaggi, niente schemi,
solo lettere in fila senza problemi,
solo amore trasformato in frasi,
solo un sentimento, perfetto, in molti casi.

E, viaggiando, seguo l'orizzonte,
e, cercando, arrivo alla fonte,
colei che mi riempie di felici pensieri,
colei che mi ha fatto star bene, oggi e ieri.

Innamorato resto e mi sento
di esser fortunato e mi arrendo
Al tuo essere meravigliosa e semplicemente pura,
con la sorpresa costante
di migliorare questa avventura.

Sabbia e cemento,
irrimediabilmente contento
rimango fermo e sereno,
ad attendere le tue parole,
a sentir le tue storie,
ad inciuciare sui litigi
a sentirci quasi amici,
a capire come fai,
così piccola come sei,
a riempirmi una giornata
a salvarmi una mattinata
a modificarmi una vita,
a darmi tutto quello che mi dai.
Senza nulla in cambio…mai.

mercoledì 1 aprile 2009

Tre.



Ti amo. E' semplice
restare di questa opinione,
esprimerla in ogni occasione.

Mantengo questo amore.
Estro e passione
si intrecciano felici
in ogni emozione.

Impassibile resto
nonostante la sorpresa.
Sognante rimango,
immaginando la mia resa.
E bloccato osservo il
migliorarsi della tua bellezza
eterna dimostrazione di purezza.

Tenero guardo
il tuo essere.

Amandoti pian piano,
migliorandomi man mano,
odendoti lontano.