domenica 30 marzo 2008

Questa notte ho sognato il mio più grande amore

purtroppo mai ricambiato.
Si, stanotte il mio subconscio mi ha fatto del male. Mi ha fatto maledire di essermi svegliato, quando, finalmente, ero fidanzato con il mio più grande amore, la ragazza di cui sono stato innamorato per tutte le superiori e oltre: chiamiamola M.
Io, per ben 6 anni impazzito di lei che era fidanzata(che fortunella) con un nostro compagno di classe, con cui ha avuto non pochi tira e molla. Io che ero innamorato si, ma silente, soffrivo senza far capire che lei era l'unica ragazza per cui vivevo, che ogni mattina o pomeriggio(andavo a casa sua per fare i compiti assieme) passato insieme erano indimenticabili e anche pieni di sofferenza.
E stanotte nel mio sogno abbiamo parlato, abbiamo capito che eravamo fatti l'uno per l'altra e ci siamo baciati, abbiamo deciso di chiamare la nostra amica in comune e riferirle che finalmente stavamo insieme(la mia amica l'ha sempre saputo che io ero innamorato di M.), abbiamo progettato un pò di nostra vita insieme e poi, dopo tante cose fatte insieme, mi sono svegliato da solo, triste e innamorato. Si, un sogno mi ha fatto ri-innamorare di lei. Ma spero mi duri poco, che domani o dopodomani mi risvegli e mi senta di nuovo "normale", senza lei in mente.

Si, perchè sei anni sono troppi senza mai dichiararsi, quindi l'anno scorso avevo deciso di farlo e le feci un regalo per san valentino, qualcosa di non eccessivo per farle capire che volevo essere più che amico.

Lei lo capì, e nel sms di ringraziamento mi scrisse una parola molto bella: "amico", come per farmi capire che le mie chance erano pari a zero. Da quel momento(cioè dalla settimana successiva) ci perdemmo di vista. Ora, dopo questo sogno, mi sento strano, cosa ha voluto dirmi il mio subconscio?

Che lei è la donna della mia vita e non devo lasciarmela sfuggire?
Che devo andare a casa sua e urlarle tutto il mio amore passato e rinnovato?
Che devo capire che stare con lei è solo un sogno?

Mah..so solo una cosa per adesso, che per oggi sono di nuovo innamorato di lei, non avrei mai pensato fosse possibile ma non faccio che pensarla da stamattina, per colpa di quel sogno in cui ero, finalmente e dopo un bel pò di tempo, veramente felice.

Chissà se stanotte la rivedrò, e se domani mi sveglierò così...

giovedì 27 marzo 2008

One night - 6

A che ero arrivato? Ah si...sono svenuto di nuovo..ora ricordo..

Mi risvegliai dopo un pò, non so cosa possa essere successo in quel lasso di tempo in cui ero nel mondo dei sogni, ma appena aprii gli occhi ho trovato qualche cambiamento nella stanza: davanti a me, vicino al muro, c'era un uomo. Cercavo di osservarlo meglio nel buio dove si era rintanato, avevo quasi l'impressione di averlo già visto. Era grosso, ma grosso davvero. Avete presente il protagonista del Miglio Verde?? Beh...uguale uguale!! Mi guardava ma non mi guardava, forse l'avevano messo di guardia per non farmi scappare. Ma come potevo scappare?? Ero pur sempre legato, e iniziavo a sentire sempre più la sete! Guardai il mio "John Coffey" di fiducia e gli urlai contro, non so chi mi diede il coraggio di fare una cosa del genere, se ci ripenso adesso, mi vengono i brividi...

"Ehi tu...ho fame! Mi avete completamente rotto!! Non potete trattarmi così!! Voglio mangiare! Voglio bere!! Voglio uscire da questo posto di merda! Non avete il diritto di farmi rimanere qui...non avete il diritto!! Chi è che ti comanda a te eh? Bestione che non sei altro!! Esci fuori e portami da bere!!! Mi hai capito???" - ogni volta che mi passo in mente il discorso che gli feci mi sento male. Lui, quasi 2 metri per più di cento chili, e io, un metro e ottanta scarso per settanta chili. Mio dio...avrebbe potuto spaccarmi in due se l'avesse voluto, ma quella, forse, era la mia giornata fortunata. O perlomeno non troppo sfortunata. Si avvicinò, prese la sedia, la buttò in un angolo e mi disse poche semplici parole:

"Coso, il mio nome è Freddie. Ripeti!"
"Ciao...Freddie!! Piacere!!" - si nota che mi stavo letteralmente cagando sotto?
"Bravo. E ora mettiti in testa una cosa, io ti farò uscire di qui. Sono il tuo avvocato, idiota!" - ecco, quella è la parola esatta che mi descriveva completamente in quel momento.

lunedì 24 marzo 2008

sabato 22 marzo 2008

Big Fisher - Confessioni di un pesce pericoloso




Vive in casa mia da qualche giorno, ma solo stanotte, casualmente, mi sono accorto di non conoscerlo affatto. Vive lì, nella sua boccia, ostinandosi a condurre una vita privata e solitaria, evitando qualsiasi tipo di discussione e rifiutandosi di rivelarmi qualcosa di sé. E’ fatto così, ha la sua vita, e io non posso cercare di cambiarlo. Ma stanotte, se non altro, sono riuscito a parlarci un po’.
Ad un certo punto mi sono accorto che, dopo essere riuscito a vincere la sua naturale ritrosia, aveva cominciato a bazzicare dalle parti della superficie della boccia, come se stesse cercando quel contatto che aveva evitato nei primi due giorni. Io mi sono avvicinato, ho preso una sedia, mi sono seduto accanto a lui e abbiamo cominciato a parlare. Abbiamo cominciato a parlare del più e del meno, come si fa sempre tra persone che si conoscono di vista ma non hanno mai troppo in comune. Abbiamo parlato di gusti cinematografici e non, e mi confidato che, al contrario di quanto credono tutti, il suo attore preferito non è quel Joe Pesci di “Mamma ho perso l’aereo”, ma è Stefano Pesce, l’italiano di “R.I.S. – delitti imperfetti”. Mi sono scusato, gli ho detto che anche io pensavo fosse Joe, ma lui ha detto di non preoccuparsi, perché è un errore che commettono in tanti. Per quanto riguarda i film, ammette che qui si sbagliano in pochi: il suo preferito è effettivamente “Big Fish” di Tim Burton. Mi ha detto che ama Burton, anche se il suo “Edward mani di forbice” gli mette un po’ paura.
Così, mentre parlavamo del più e del meno (lui nel frattempo sarà arrivato alla terza sigaretta), la notte scivolava via, immobile e silenziosa, come se volesse osservare quella strana conversazione. Io, nel buio della mia stanza, non riuscivo a scorgerlo bene, ma sapevo che c’era. Sapevo che stava continuando a nuotare, nuotare e fumare, e che mi stava parlando. L’argomento adesso era la televisione. Gli ho detto che la mia fa un po’ schifo e lui mi ha confidato che neanche la sua è tanto meglio. Insomma, a parte i soliti programmi un po’ più interessanti tipo i documentari come Super Quark (anche lui, come me, vuole molto bene ad Alberto Angela: a quanto pare grazie a lui è riuscito a conquistare una pesciolina che gli piaceva tanto) e Geo&Geo, la sua tv è tutta spazzatura. Almeno fino a quando cambiano l’acqua alla sua boccia, ha subito precisato. Io, cercando di non raccogliere l’insinuazione, gli ho chiesto che tipo di programmi guardasse e lui mi ha confidato, non senza un certo senso di vergogna, che ama molto il nuovo reality show “the Big Fisher”, versione pescesca del nostro “Grande Fratello”. Il suo Big Fisher è un gioco in cui a sfidarsi sono coppie di pesciolini con i propri rispettivi padroni, che vivono tutti insieme in una grande casa. Ogni settimana i concorrenti devono superare una prova, cercando di guadagnare dei punti per scalare la classifica di gradimento e aggiudicarsi la vittoria. Questa settimana la prova consiste in una prova di abilità, in cui un proprietario deve prendersi cura del pesciolino di un altro concorrente, cercando di non farlo morire. Deve quindi stare attento a dargli la giusta quantità di cibo nelle ore previste, deve cambiargli l’acqua quando necessario e sorvegliarlo costantemente tenendosi pronto a ributtarlo in acqua nel caso il pesciolino volesse suicidarsi. E’ una prova molto importante, perché per il nuovo proprietario questo significa assumersi la responsabilità di una vita che non gli appartiene e che, in un certo senso, gli sta chiedendo qualcosa. Ad arricchire il tutto ovviamente c’è l’approfondimento psicologico dei proprietari, ognuno con un torbido (ma mai quanto la sua acqua, ha continuato a precisare) passato alle spalle che lo rende più o meno umano. C’è il proprietario che da piccolo odiava i pesci, quello che li faceva morire per appagare i suoi istinti omicidi, quello che deve superare il trauma da morte del pesciolino in seguito ad un episodio della sua infanzia. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
A quanto pare questa trasmissione tra i pesci va alla grande, e ogni anno i provini in tutte le bocce d’Italia aumentano a dismisura (qui ha aggiunto che da questo punto di vista il Big Fisher assomiglia molto al nostro Grande Fratello: vengono prese sempre le pescioline che hanno le bocce più grandi) e milioni e milioni di pesci desiderano partecipare a questo mega-show. Lui, dal canto suo, mi ha detto che non è affatto intenzionato a parteciparvi, e che preferisce seguire la trasmissione dal suo televisore. Mi ha confidato che si sta appassionando alla sfida di questa settimana ed è curioso di sapere se il proprietario con il trauma infantile riuscirà a far sopravvivere il pesciolino di un altro concorrente, ottenendo quel riscatto che cercava da tempo. Io l’ho guardato per un attimo assicurandomi che fosse ancora lì, ho controllato la situazione della sua acqua, mi sono messo a letto e, mentre il sonno mi avvolgeva lentamente, gli ho risposto: “Sinceramente, vorrei saperlo anch’io”.

lunedì 17 marzo 2008

One night - il grande ritorno di Luttazzi4ever


Sta uscendo proprio in questi giorni, pubblicato dal bloggodeglisgrittori, One night, il nuovo parto letterario di Luttazzi4ever, un romanzo dal sapore noir che segna il ritorno di uno degli autori virtuali più acclamati delle ultime generazioni. Consapevole del consenso di pubblico ottenuto dalle tre stagioni della sua demenziale soap opera e dello scarso interesse da parte della critica per il suo primo, sottovalutatissimo pulp “Una strana storia” (opera che, da quanto annunciato dallo stesso autore, uscirà postuma), Luttazzi4ever questa volta si cimenta con un noir a tinte forti carico di avvincenti colpi di scena. La trama, sconosciuta nella sua interezza perfino all’autore, si dipana lentamente, seguendo le vicende di un misterioso ragazzo che, passo dopo passo, si trova ingarbugliato in una sporca e oscura faccenda. Lo stile narrativo di Luttazzi4ever, qui al massimo della forma, assume i toni di ritmi serrati e atmosfere rarefatte tipiche di chi sa di dover accompagnare il lettore in un crescendo di tensione e di poterci riuscire.
One night è un’opera che si pone a metà nella produzione di Luttazzi4ever e che, proprio per questo, fa da spartiacque tra le prime opere puramente giovanili dell’autore e quelle che muovevano i loro primi passi verso quel percorso di crescita già timidamente accennato nei primi episodi di “Sparter & Larson”. Eclettico e prolifico, tuttavia, Luttazzi4ever non sempre riesce a ottenere quel successo di critica e di pubblico che il suo talento gli consentirebbe di avere. Nonostante l’autore non riesca a capacitarsene, la risposta è semplice e lineare: Luttazzi4ever è un perfetto imbecille. Tipicamente fuori da ogni schema e tragicamente ancorato ad un tipo di comicità che ormai ha fatto il suo tempo, questo emerito (e scusate se mi lascio prendere un po’ la mano) idiota è uno che passa tutto il suo tempo a leggere fumetti e a broccolare con le povere e indifese frequentatrici di forum. Ma se tutto questo non bastasse per delineare il profilo del completo (e scusate se mi lascio prendere un po’ il braccio) deficiente, a rincarare la dose ci si mette il suo imbarazzante aspetto fisico: alto sul metro e novanta, per centotrenta chili (splendida regina / rum e cocaina / za' za' ) di ineguagliabile bruttezza, il signor 4ever rientra più nella definizione di pantofolaio della domenica con classico birrozzo nella mano destra e telecomando nella mano sinistra che in quella di autore di successo. A salvarlo dalla completa distruzione e dal pubblico dileggio, tuttavia, si presenta un innato egocentrismo e un esemplare talento nello scaricare barili su altre persone (celeberrima la frase pronunciata in quel di Lucca al suo compagno di letto: “maledetto stronzone, allora è vero che la notte rubi le coperte”) che, oltre ad alimentare le sue manie di grandezza, gli valgono la fama di gran paraculo.
La critica, ovviamente, da sempre molto attenta a chi si cela dietro un’opera, non può ignorare questi aspetti scabrosi dell’uomo la cui penna ci sta riservando un giallo da annoverare tra i capolavori del nuovo millennio, e ritiene suo specifico dover evidenziare le profonde differenze riscontrate tra il romanzo e l’autore, ricordando che se il romanzo sta tenendo l’intero mondo dei blog col fiato sospeso, il suo autore purtroppo non è ancora riuscito a trattenere il suo.
Luttazzi4ever, o si ama o si odia. E io, modestamente, lo odio.


IDIOTA!!!

domenica 16 marzo 2008

One night - 5

La porta si aprì e apparve lei, un capolavoro di donna. Qualcosa che non avevo mai immaginato di vedere, stavo seriamente cambiare idea sulle torture, lei avrebbe potuto farmi ogni cosa. Ero lì, la guardavo, mi guardava, avevo persino dimenticato di chiedere dell'acqua, ero come impnotizzato. Lei, dopo un attimo di esitazione, interruppe il silenzio...

"Buongiorno signor....Garzillo...Luigi Garzillo?" - me lo chiese, mi sembrava, in modo provocante. Vabbè non serviva...ero già eccitato di mio al solo guardarla.
"Si...sono io...che posto è questo? Cosa mi volete fare??" - le solite domande da "uomo legato ad una sedia", mi sembrava di stare in un film poliziesco di serie B.
"Lei, da come risulta in questo file - aveva un foglio in mano, neanche lo avevo notato - si trovava vicino alla Baita Corales alle 21 e 25 ieri sera, cosa stava facendo?" - è solo una semplice domanda, pensai, ma si vedeva che non era interessata alla mia risposta.
"Mi ero tuffato per un bagno, poi ho sentito un urlo e sono andato alla baita, ma prima di aprire la porta me ne sono andato, mi stavo rivestendo e qualcuno mi ha colpito con non so che cosa.." - questo almeno era successo, questo almeno ricordavo.
"Signor Garzillo sa che vicino a dove lei stava facendo "il bagno" è stata assassinata una ragazza? - no...non ci potevo credere, era tutto stranissimo..e le parole successive non l'avrei immaginate neanche nei miei peggiori incubi- e sa che lei è in arresto per omicidio??" - E svenni di nuovo...

venerdì 14 marzo 2008

E benvenuto a Leonardo!

Un benvenuto di cuore a Leonardo, il mio nipotino. Un povero ragazzo che verrà rovinato a suon di miei fumetti! Ah...povero lui! Auguri Ida!!

mercoledì 12 marzo 2008

One night - 4

Mi sono risvegliato ed ero legato ad una sedia. Le mie mani era strette molto bene, sarà stato un professionista a legarmele così. Potevano essere passate ore o persino giorni. Ero in una stanzina buia, distinguevo solo un tavolino davanti a me, per il resto niente. Mi sembrava di stare in un film o in un telefilm. 24!! Adoro e adoravo 24 e più andavo avanti più mi aspettavo che da un momento all'altro arrivasse Jack Bauer a parlarmi, e con tutto il rispetto che ho per Jack, non volevo assolutamente assistere ad un suo interrogatorio da interrogato. Non volevo proprio. Aspettai per non so quando, credo che mi addormentai anche qualche volta, mi risvegliavo, urlavo, ma nessuno rispondeva, nessuno veniva a parlarmi. Avevo sete, fame e anche altri bisogni che è meglio non rivelare. Stavo iniziando a perdere la speranza quando la porta della stanza si aprì(non vedevo la porta, ma immaginavo ce ne fosse una) e qualcuno entrò per parlarmi...

lunedì 10 marzo 2008

One night - 3

L'urlo proveniva dalla spiaggia, verso un lido chiuso(ovvio, non vedo l'utilità di lidi aperti di notte d'inverno), potevo fare due cose: ritornare a rilassarmi o correre verso l'urlo per capire cosa fosse successo. Ovviamente faccio la scelta più idiota: sono andato, seppure piano piano, verso la spiaggia. La voce che avevo sentito sembrava di donna, già immaginavo la scena: "Eroe salva modella in difficoltà", fama, denaro e belle ragazze mi aspettavano, ma avevo ugualmente una fottuta paura.
Arrivo al lido: nessuna luce all'interno, mi sono avvicinato alla porta: era chiusa. Stavo per girare il pomello ma qualcosa mi fece fermare, non so che cosa fosse il realtà, forse il mio istinto di auto-conservazione. Decisi di non aprire la porta, al diavolo la fama, la gloria e le tante ragazze che avrebbero occupato la mia vita, io quella porta non l'avrei aperta,no no! sicuro!
E infatti decisi di andarmene. Avevo solo pensato a quell'urlo, non era assolutamente vero. Era solo soggezione...Quindi mi incamminai verso i miei vestiti abbandonati sulla spiaggia, ero sicurissimo di tornare a casa a dormire, nessun senso di colpa, magari sarebbero arrivati in futuro ma io la stoffa nell'eroe non ce l'ho e non ce l'avevo. Presi i miei vestiti, e stavo per andare via, peccato che qualcuno non era d'accordo con me...compreso quel bastardo che mi colpì con la mazza da baseball facendomi andare nel mondo dei sogni...

domenica 9 marzo 2008

Questa notte ho sognato Jessica Alba


Questa notte ho sognato Jessica Alba.

Non faccio come Diggi che sogna Vitaliano e Faraci. Io non sogno del mio futuro mestiere e della mia futura vita. Io ho sognato una grande e bellissima....attrice? Ah...si...è un'attrice! Non so perchè ma me lo scordo sempre. La penso nella tutina di Dark Angel e in quella dei Fantastici 4 e non capisco più nada...E a differenza di Diggi, lei a me mi parlava. Sentiva le mie idiozie e conversavamo abilmente di qualsiasi argomento!

Ci avete creduto?

Secondo voi, io sogno Jessica Alba e mi ci metto a parlare?? Ma che me ne frega! Ce n'è di tempo per parlarci nella vita(seeeeeee), quindi nel sogno facevo ben altre cose, molte altre cose!!! cose moooooolte belle!!

Non è verooooo! Sigh sigh...stavamo sul letto a vedere la tv...abbracciati..e niente più...
Certe volte mi odio da solo! Ho Jessicuccia e mi metto a vedere la tv...ho qualcosa che non va! Sarà carenza d'affetto o problemi psicologici? Uhm...credo la seconda!

Anche se comunque a differenza di Diggi io non sogno "Faraci ed altri 3 ragazzoni" ma una graaaande gnoc...ehm..attrice! Tiè!

One night - 2

Ero nell'acqua...era bellissimo, pensavo che fosse molto ma molto più fredda. Mi sentivo meglio, avevo perfino dimenticato il motivo per cui ero triste(oltre alla serata di merda): sicuramente era per colpa del lavoro(che odiavo ogni giorno di più) o per i rapporti orrendi con mio padre(continuavo a non capire come era possibile che eravamo parenti) o magari quella proposta di Giulio che non avevo accettato. Un'idea completamente senza fondamento, partire, andare via, magari all'estero, per aprire...che ne so.. una libreria ad Amsterdam o un negozio di alimentari ad Oslo o una pista di Go-Kart a Lisbona...era pazzo Giulio. Lo era sempre stato...per questo gli ero amico e mi aveva fatto male dirgli di no, ma senza sicurezze non potevo accettare. Già non sopportavo di riuscire ad arrivare a fine mese a stento qui, non volevo farlo anche all'estero.
Era bella l'acqua...fluttuavo tra le onde, o perlomeno mi tenevo a galla, ero felice e nello stesso tempo mi sentivo libero e ascoltavo il mondo, ma soprattutto il silenzio...peccato che ad un tratto quel silenzio fu interrotto da un urlo violentissimo.

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"

Mai che si possa ascoltare il silenzio in santa pace!

(continua...)

Questa notte ho sognato Tito Faraci.


Ci sono cascato di nuovo, lo ammetto. Solo che questa volta ho sognato Faraci al posto di Vitaliano. Faraci e altri tre quattro ragazzoni (presumibilmente sceneggiatori e disegnatori della BD) che venivano a casa mia, nella mia camera, per giocare con le mie chitarre e il mio computer. Faraci poi era incredibile: guardava la mia libreria, osservava i miei fumetti, si metteva addirittura a suonare la batteria per poi smettere non appena gli proponevo un duetto batteria – chitarra. Mi ricordo che lui nel sogno mi diceva una frase tipo: “eh, sì, adesso che lavoro come editore per la BD sto cominciando a guardare i fumetti da un altro punto di vista. Anche se la BD non è mia, io sono quello che controlla i fumetti”. Buon per lui, pensavo io. Un po’ meno per me, che nel sogno stavo pensando di chiedergli se mi prendeva come sceneggiatore, ma non ne avevo il coraggio. Poi tutto è svanito, vedevo me stesso che girava per la stanza per controllare questi ragazzoni della BD cosa stavano facendo, e vedevo Faraci che gli dava consigli su come farlo. E mi sono svegliato. Insomma, ho trasformato la mia camera in una sorta di casa editrice in cui a dirigere il tutto c’è il Tito nazionale. La paura di essere rifiutato viene drammatizzata dal mancato duetto tra me e l’autore. Tito sta suonando, sì, ma appena gli propongo di suonare insieme, lui smette.
Perché Faraci, questa volta? Il motivo specifico c’è, ma non ne parlo ancora per scaramanzia (in realtà chi mi conosce bene può arrivarci tranquillamente). Il motivo meno specifico, che si ricollega al principale e che si rifà a giorni e giorni di discussioni e consultazioni con Paola, è il mio scrivere. Mi sento incapace, privo di idee e, cosa ancora più grave, con una scarsa propensione al lavoro e alla costanza. E poi mi butto giù quando non riesco a mettere per iscritto il termine che ho nella testa, quando leggo libri o fumetti e penso alla bravura dell’autore nell’essere riuscito ad architettare uno schema così complesso e a metterlo giù in maniera più o meno interessante. Mi butto giù quando penso a quanto sarà dura la strada, a quante cose ho ancora da imparare e su quante devo lavorare per una sceneggiatura o un racconto: i personaggi, lo stile narrativo, l’ossatura da seguire e tenere sempre a mente, le inquadrature, i baloon, le descrizioni, il ritmo della narrazione, i dialoghi, i colpi di scena, il lessico da usare. Tanto, tanto, tanto. E io non credo di essere pronto per tutto questo. Da qui la mia paura, il sogno con Faraci e l’incubo di non riuscire a realizzare i miei sogni. E poi il motivo principale del sogno, che mi riguarderà più da vicino tra circa un mesetto. Per ora tiro avanti, ricominciando lentamente a scrivere e pensando a qualche raccontino da postare sul blog giusto per sfizio e per mantenere l’allenamento. Il resto è tutto da vedere. Intanto mercoledì comincio il corso di sceneggiatura della Comics, e mi sembra già un buon punto di partenza. Poi spero di continuare a sognare autori di fumetti, perchè magari nello stesso momento anche loro staranno sognando un giovane autore molto promettente che li sta cercando. Sempre che poi vogliano farsi trovare.

sabato 8 marzo 2008

One night

Quella sera camminavo verso il nulla, la serata era stata un fiasco. Volevo soltanto scomparire dopo la brutta figura fatta con Alex, dopotutto io al secondo appuntamento decido di parlare delle mie ex. Cioè...mi sarei picchiato da solo, che idiota! E ero lì , sotto i lampioni della città, che fanno anche pochissima luce. Camminando camminando neanche mi ero reso conto di essere arrivato alla spiaggia....e ho deciso di farmi il bagno, ma si! Era l'unico modo per dimenticarmi della serata andata male...e poi non c'era nessuno...mi tolsi i vestiti e mi buttai in acqua, nudo. E fu a quel punto che mi resi conto che non ero completamente solo...

(continua...)

mercoledì 5 marzo 2008

E faccio finta di niente...

E vado avanti, e faccio discorsi che non portano a niente, e guardo nel vuoto per minuti, e penso...penso e ci sto male, e più capisco di aver fatto del male ad una ragazza meravigliosa...e se ci penso sto male, due lacrime scendono giù e arrivano sulla tastiera...e più vado avanti e più non mi sopporto..

Scusami Anas...ti voglio bene!

(Se pensate che sia patetico..beh...non me ne frega proprio...)

lunedì 3 marzo 2008

Chi mi ospita?

Per chi può, per chi abita a Napoli e dintorni, per chi è pazzo di codesta persona come lo sono io...Dal 3 al 9 Marzo c'è Daniele Luttazzi a Napoli con lo spettacolo "Sesso con Luttazzi". Andate a vederlo, perchè (come al solito) sarà un capolavoro!

Teatro Diana, spettacoli ogni sera alle 21 e Domenica alle 18.

Ah...ci vorrei andare tantissimo mi...ma purtroppo non ho nessuno che mi vole accompagnà e anche se ci vado da solo non so dove andare a dormire...tristezza!!!!

Aiutoooooooooooo!!! Mi va bene anche na brandina se c'è qualcuno che mi ospita!! Anche un pavimento, basta che ci sia un tetto!

Oh...Daniele..quante me ne fai passare!!!

Non è un'amore nella foto????

Una settimana divertente....

Ebbene si...faccio outing! Io guardo il Festival di Sanremo!!!

E lo guardo anche felice, ma non lo guardo come tutti...io accendo la tv, tolgo il volume e ascolto la Gialappa's alla radio...e sono felice di quelle 4 ore(e anche più) di divertimento che mi danno.

Ma quest'anno è stato ancora più bello.

Ho visto per la prima volta il Dopofestival, Lunedì ero elettrizzato all'idea di un programma nelle mani di un gruppo eccezionale: gli Elio e le Storie Tese!

Un capolavoro...io li adoro. Hanno stravolto le canzoni in gara, fatto siparetti comici eccezionali, intervistato i partecipanti con professionalità...ma soprattutto hanno fatto capire che con intelligenza e simpatia si può fare una buona televisione!

Sono grandi...consiglio a tutti di leggersi "Vite bruciacchiate" la loro autobiografia...è semplicemente magnifica!

Ah...come non dimenticare che sono stati gli unici a dire "Figa - ro" a SanRemo sul palco urlandolo a squarciagola...

Geni!!!

Per "colpa" loro sono andato a dormire alle 3 per una settimana, ma ne valeva la pena! Loro meritano...meritano moltissimo!

Nella foto: Christian Mayer(batteria), Faso(basso), Rocco Tanica(tastiere, è il mio preferito!), Cesareo(chitarra elettrica), Elio(voce e flauto traverso)

Fatevi un giro su Youtube e scrivete "Dopofestival" troverete tante belle cose divertenti! ah..un'ultima cosa...Diggi..non capisci niente di musica!! idiota!!!

sabato 1 marzo 2008

Elio e le storie tese: un momento per ricordare.

Fermi tutti...calmiamoci un momento..perchè c'è tempo per ridere e scherzare ma...c'è anche tempo per ricordare lui..il grande che ci ha lasciati...ci manchi!!!!