sabato 27 giugno 2009

Altri esercizi!



Seconda prova d'esame al Classico: Cicerone spiega i doveri dell'uomo di Stato. Auspica che nessun uomo politico si faccia condurre dall'ira e dalla collera contro i propri avversari ma solo dal senso di giustizia. Berlusconi: "Cicerone ha fatto un uso criminoso degli esami pubblici."

Questa altra battutina è sul sito di Danielone bello mio(ovvero qui, link preciso alla Palestra di ieri 26 Giugno) che ha deciso di farmi felice donandomi la possibilità di essere pubblicato con un'altra mia invenzione decente dopo alcune mandate e non apprezzate. Ma non l'è finita qui. Perchè ce ne è un'altra. Se scendete in quella paginetta proprio giù nella categoria "Pilates" ne trovate un'altra del sottoscritto. Ieri stavo in vena e me ne sono uscite due abbastanza decenti. Si, sono autocelebrazioni ma lasciatemene fare una ogni tanto.
Per chi non lo sapesse la rubrica "Pilates" significa riportare una frase pronunciata pubblicamente e trascriverla secondo il suo reale significato. La mia è la seguente:

1.Rutelli: "Il partito non si chiuda su se stesso, urgenti regole snelle e idee nuove".
2.Rutelli: "Per come stiamo, mi posso candidare anche io! Vi rendete conto?"

Si, ero un pò politico ieri. Ma chi non lo è? Alla prossima. Si spera.

venerdì 26 giugno 2009

Mina & Barilla...


Non so a voi, ma a me piace tantissimo...
Sarà la voce di Mina, sarà che quello dell'amicizia è un tema che torna spesso nelle discussioni tra me e Paola, portandoci a confrontare i nostri -diversissimi- punti di vista e a riflettere di continuo sul tema, ma a me questa pubblicità fa venire la pelle d'oca...




Tra l'altro ho scoperto che questo per Mina è solo un ritorno alla pubblicità Barilla, visto che già nel 1967 aveva partecipato ad un carosello...



La domanda ora è: qualcuno sa da dove viene il testo della prima pubblicità? E' stato inventato per lo spot o è una citazione?

giovedì 25 giugno 2009

La Carmenide - Ruota Libera (Puntata Nove)



Mini-prefazione(perché d’estate muoio un po’): La lettura di questa puntata può portare alla cecità immediata a tutte le persone che si chiamano Marco Mattolasti, può portare alla morte istantanea a chiunque si chiami Ettore Casapesenna, e può portare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a chiunque si chiami Silvio Berlusconi. Però, badate bene che sul punto 3 bisogna avere dei requisiti fondamentali: andare a donnine, divertirsi con le donnine, amare le donnine, odiare tua moglie che non è una donnina e legge quegli insulsi giornali di sinistra dove dicono che lui va a donnine, provare a candidare qualche donnina e poi dire che i clienti delle donnine devono essere arrestati. Naaaa, tutto ciò non accadrà mai!

Motivi per non leggere questa puntata: Domani c’è la seconda prova, studiate!! Ma potrebbe sempre uscire la Carmenide come prova di latino, analisi, costrutto, educazione fisica, ambientale, filosofica, economia aziendale dei soldi che non mi farò mai con quest’opera e così via. Altro motivo: Oggi è l’anniversario del 25 Giugno 2008!!! Festeggiamo!![1]

Il devoto Mang’isse rispose:
“Mentore, per qual modo al rege amico
m'accosterò? Con qual saluto? Esperto
non sono ancor del favellar de' saggi:
Né consente pudor, che a far parole ho timor che
cominci che’l più vecchio mi meni dinanzi a lor".


Sulla nave, con uno strano animale accanto a loro, Mang’isse e il Master discutono felici.

“La brezza del mare…quanto la adoro. Ho passato i miei anni migliori, oh Mang’isse, su questa nave. Ed intendo passarcene ancora tanti altri. Sai, la vita di corte non è come si descrive. Cioè balli, canti, grandi abbuffate, orge con Juliane Moreire[2] tutte nude per te dopo un po’ stancano, e ti ritrovi a dover cercare te stesso. A dover capire chi sei e che cosa vuoi da questo mondo cattivo che ti ha messo su un pezzo di terra senza un obiettivo, senza una strada da seguire, senza un posto in cui essere te stesso dove andare. Amico mio, tu mi capisci se ti dico che son dovuto fuggire. Lì era un luogo di assoluta perdizione. Il casato della mia famiglia è posto proprio al centro tra numerosi dinastie circostanti di grande importanza. E te le enuncerò quanto segue.
A nord abbiamo il casato dei Forrester. Una famiglia molto strana. Intrighi di corte, matrimoni, incesti, figli che un giorno hanno 2 mesi e un altro 18 anni, sono all’ordine del giorno. Matrimoni ripetuti anche tra consanguinei, zio e nipote, suocero e nuora, mamma e padre[3]. Abituali sono, poi, i ritorni di gente creduta morta e vista, effettivamente, morta da tutta la popolazione delle terre circostanti. Non si è ancora capito come facciano a ritornare dall’eterno oblio con due bocce nuove, un naso più piccolo e dei labbroni enormi. Son cose che ti lasciano pensare[4].
A sud, vicino all’altopiano del Pannistes, c’è il regno di Pinok, un magico burattino di legno che ha ereditato da suo padre, Master Geppetti, un paese infinito chiamato comunemente “Il paese dei Balocchi” per l’alta quantità di scarpe che ci sono per ogni abitante[5]. Purtroppo il piccolo regnante deve fare i conti ogni giorno con due perfidi avvoltoi che, però, sono un gatto e una volpe che sono in società e di loro ti puoi fidar. Potrai raccontargli anche dei tuoi problemi e dei tuoi guai, i migliori in quel campo sono loro, sono una ditta specializzata, fai in fretta e vedrai che non te ne pentirai. Questi due truffatori cercano ogni giorno di distruggere il povero Pinok semplicemente bruciandolo, d’altronde un pezzo di legno è, non ci vuole tanto. Un giorno ci provano con la benzina, un altro con alcool puro, un altro ancora buttandoci Mangiafuoco addosso ma, sorpresa delle sorprese, hanno intuito che lui il fuoco lo mangia, non lo butta fuori.[6] Il povero ragazzo purtroppo da quando ha perso la sua guida spirituale, il cosidetto Grillo Pedante, è cambiato. Il minuscolo essere è fuggito via con una cavalletta e or si narra che abbia un mini-casato, con una mini-reggia, con tanti mini-sudditi e per macchina una mini-cooper.
Ad Est, sugli sconfinati monti Cappelliani c’è uno strano regnante. Più che un regnante, però, è un semplice reggente. Anni fa fu effettuato un colpo di stato allo scuro e deprimente re Baustelle[7] e da quel momento il potere è tutto nelle mani del Cappellano o, come si fa chiamare lui, Tommy Show, ma si nota che se la crede un pochino. Ha un notevole fiuto per gli affari, grande tecnica, dribblamento sopraffino peccato che fa sempre la stessa finta alcune volte[8] e così facendo perde il regno. Per fortuna che lo riacquista subito dopo promettendo alla popolazione, nell’ordine: nuovi cappelli, nuove tasse per i tassi, nuovi palloni che quelli vecchi ormai sono da buttare, e tanti, e dico tanti, tutori nuovi nuovi per tutti così nessuno si fa più male alle maledette caviglie. Alchè nel maestoso regno di SuperSantos tutto il popolo inizia a palleggiare, ogni persona, uomo o donna, prende un qualsivoglia oggetto sferico e cerca di superare il record del Cappellano: ben 25 palleggi con un neonato di appena tre giorni[9], d’altronde avevo detto qualsivoglia oggetto sferico. Le dimensioni stiamo là. Memorabile come abbia provato a conquistare, un giorno, il regno dei Forrester: con 35 punizioni dalla lunga distanza, il risultato si è rivelato, però, vano e il re Ridge è ritornato dalla sua amata moglie ovvero sua sorella.
Ad Ovest, sulle oscure montagne Giulie, si estende il minaccioso regno minaccioso, che ho già detto, e minacciosamente minacciante del feroce Cimichele. Un uomo così feroce ma così feroce che un giorno era incazzato con se stesso e si rasò i capelli. Cioè non riesco ad immaginare un insieme così grande di ferocia. Si narra che abbia conquistato la sua terra con pugni nelle porte, nei ponti levatoi, nelle teste altrui e nell’acqua. Poi ha capito che nell’acqua il pugno era inutile e poi non faceva male, non c’era sfizio. Si fa accompagnare da un consigliere: Figaro I, un gatto che ha la strana abitudine di dirgli ogni volta che deve fare “Miao, miaooooo” e così via, salvo cambiare opinione quando mangia i croccantini e dirgli: “Prr, prrrr” e roba del genere. Il feroce Cimichele desidera conquistare tutti i regni circostanti e da tempo sta preparando un’arma sconosciuta ai più, e così misteriosa che neanche noi siamo riuscito a capire di cosa si tratti. Comunque dalle sue alte montagne ci guarda, ogni giorno, e ci osserva, ogni notte[10], pronto a sferrare il suo attacco contro tutti e tutto. Il suo desiderio è la conquista del mondo. E noi glielo impediremo, vero Mang’isse? Certo che si, oh mio nobile eroe. Io e te insieme vinceremo contro i potenti, aiuteremo i deboli a diventare potenti e poi li sconfiggeremo. Io e te e nessun altro. Beh, a parte il notevole aiuto che ci potrà dare il mio amato lucaborrasso, peccato che ancora oggi non ho capito cosa sappia esattamente fare e se ci sia una remota possibilità di addestrarlo. Mah, l’importante è essere su questa nave. Andare avanti finché si vuole, noi tutti abbiamo l’avventura nel sangue. Io, mi ricordo un giorno, che ne avevo così tanta che mi dovetti fare una trasfusione di sangue senza avventura. Eh si, mi ricordo quel giorno, avevo a malapena dodici anni, guardavo le immagini stilizzate della Venere di Piscitelli e correvo disperatamente nei miei alloggi per cercare conforto tra le dolci braccia del mio nobile e caldo letto. E lì mi ricordo che dalla mia mente volava una fior fior di avventura che il mio braccio destro non riuscì a tenere e mi slogai il polso. Ma sono avventure che non si dimenticano. Tutto ci fa eroi, vero mio caro? Siamo qui per un motivo e questo nostro motivo è solo la salvezza di questo mondo, per opera dei due più grandi avventurieri che la storia ha saputo darci: Il Master e Mang’isse. M&M come direbbe il Cocco malefico. Io lo sconfiggerò quel cosariello[11], io lo agguanterò nella notte e lo infilzerò più e più volte. Così si impara, da anni e anni, a battermi sistematicamente in ogni minimo scontro. Il Cocco stavolta perderà, ne sono sicuro. Noi siamo più forti. Noi siamo più esaltanti. Noi siamo più belli. Vero oh forzuto Mang’isse? Tu si che mi capisci, taci perché sai che il discorso è solenne, bravo bravo. Convengo che all’inizio non credevo nella tua forza e tenacia ma adesso ne sono sicuro: tu sei un vero eroe e ci porterai alla salvezza eterna. Che poi, volevo dire…” – afferma e continua il loquace Master senza sputare un attimo o avere un secondo di esitazione.
“Mang’isse, ti vedo distrutto, cosa hai fatto?” – chieste il ragguardevole Turkodur al nostro eroe che barcollava tremolante.
“Ho chiesto l’ora al Master…” – rispose il distrutto Mang’isse stramazzando al suolo.

FINE NONA PUNTATA

[1] E se ci pensate bene è il 2° anniversario del 25 Giugno 07, il 3° del 25 Giugno 06, il 4° del 25 Giugno 05, il 5°…
[2] Dove? Quando? Come ci si arriva?
[3] Questo è il meno comune. Troppo normale.
[4] Si narra che Bocciofila provenga da quelle terre.
[5] Provate a cercare su Google “Scarpe Balocchi”. Se non capite le facezie non è mia colpa mia.
[6] E da quel giorno il re Pinok lo usa come estintore.
[7] Il re Baustelle ascoltava i tuoi problemi, ti voleva bene, ma ogni volta che gli raccontavi qualcosa di triste ci scriveva sopra una canzone triste e la cantava con fare triste.
[8] Parole del malvagio Cimichele.
[9] Il bambino poi è cresciuto, non di molto, ed è divenuto Pippot dei Melacredo. Uno dei pazzi del regno.
[10] Si nota che non c’ha mai nulla da fare.
[11] Parola arcaica usata per sminuire l’effettiva potenza del Cocco Siffredi.

Ritornati dalla prima prova di italiano? Come è andata? Male? Bene? Così così? Un lucaborrasso la sapeva fare meglio? Beh, ricordate che poteva sempre uscire un tema su, che ne so, “La Lega Nord ci salverà da questi immigrati”, oppure “Andare a meretrici non è un reato, se sei il Presidente del Consiglio”, oppure ancora “Anniversario dell’Italia 150 anni da Garibaldi a Berlusconi: analisi del decadimento di una popolazione”.

Sondaggio vippo per la prossima puntata: Gerry Scotti o il Detective Conan?

Prossima puntata: Lunedì 29 Giugno per darvi l’emozione che vi voglio bene e che dopo una settimana ritorno a scrivere costantemente per darvi gioia, amore, speranza, carità e anche un pugno in faccia amorevolmente concessoci dalla ditta Cimichele&Figaro, uniti contro di voi. Non vi preoccupate, metterò la puntata per deliziarvi dopo la terza prova, che ovviamente se avete per nome e per cognome l’iniziale in C sarà disastrosa. Uah uah uah.

mercoledì 24 giugno 2009

Vita da Italiano ottimista - Terza parte

Prendete questo post (e gli altri che seguiranno) come una rubrica calcistica dal punto di vista di un tifoso italiano. Atipico però. Perchè mi considero uno dei pochi che vive le partite della propria nazionale senza obiettare, senza urlare contro l'allenatore(con alcuni giocatori mi capita però) e senza prendermela mai e dico mai per come si mette la formazione. Io aspetto e spero. Son strano e ne vado fiero. E son sicuro che tutti, e dico tutti, i tifosi italiani vorrebbero essere gli allenatori della nazionale. Tutti, e dico tutti, hanno sempre qualcosa da dire contro i giocatori, l'allenatore, il modulo e chi più ne ha più ne metta. Io lascio stare fino al novantesimo. A parte deprimermi quando va male ed esaltarmi quando siamo avanti almeno di due gol. Son umano anche io d'altronde.


CONFEDERATIONS CUP
ITALIA - BRASILE 0-3

L'impressione è che in campo c'erano 22 brasiliani e il solo povero Buffon a tenere a bada quell'orda esagerata. E per un pò veramente è stato così. Un torneo di bassa lega, inutile, che non serviva veramente a niente. E noi l'abbiamo degnamente ignorato. Abbiamo degnamente perso due partite su tre, abbiamo degnamente fatto una figuraccia che ci porteremo indietro almeno fino all'anno prossimo. Sperando che qualcosa di bello possa poi eliminarla. Il Brasile è più forte, tanto. La nostra, tanto acclamata, difesa italiana sembra scomparsa. Cannavaro, il migliore insieme a Buffon 3 anni fa, si fa superare come niente. Chiellini, il migliore l'anno scorso agli Europei, si fa superare senza colpo ferire. Zambrotta, ormai un ex-grande giocatore, da quando è partito da Torino non è più lo stesso. Dossena si ritrova un bell'esordio in un grande torneo, la palla è stata per molto tempo sui suoi piedi, e ha salvato anche un gol, peccato che sia poi diventato un autogol.
Insomma una di quelle partite che ti fanno stare male. Ma da cui si può ricominciare. Nuovi volti. Togliere chi non è più in grado di dare il 110 per cento per queste competizioni e ricominciare da chi ha fame. Giuseppe Rossi, da questo nome bisogna ripartire. E portare, subito, Pazzini, Giovinco, D'Agostino, Criscito, Bocchetti e il mio Marchisio tra i big di questa Nazionale. Insomma bisogna saccheggiare da un'Under 21 che merita e portare un pò di gente in questa squadra ora allo sbando. Lo sto dicendo da un anno che Marchisio andrà in Sudafrica. Nessuno mi credeva. Io ci credo ancora, soprattutto ora che le sue quotazioni aumentano sempre più.
Cronaca della partita col Brasile: pum pum pum. 3 a 0. Reazione dell'Italia: quasi inesistente.
Un ringraziamento, però, va ai miei colleghi di sventura. A chi ha visto la partita, triste come me, nel seggio elettorale. Ai poliziotti che mi facevano sganasciare dalle risate anche sotto di tre gol e anche al diluvio universale che scorreva fuori che mi dava un pò di gioia. Oltre, ovviamente, alla mia squinzia che, imperterrita, non si è tolta la maglia di Cannavaro per tutta la partita e anche oltre.
Usciamo fuori, neanche a testa alta. Se ne riparla alla prossima. Io, al Mondiale, considerando chi possiamo avere in squadra, almeno ai Quarti ci ambisco. Me li merito o no da campione del mondo in carica?

EUROPEI UNDER 21
ITALIA -BIELORUSSIA 2-1
Fortuna che ci sono loro. Tra paura e pericolo i nostri piccoli ragazzi ci portano avanti, ad una bella semifinale con la Germania che, nella nazionale maggiore, ci ha sempre portato bene. Una Nazionale sempre in attacco, sempre più forte dell'avversario, che fa paura. Occasioni da parte di Marchisio mio, Bocchetti, Criscito. Palloni recuperati sulla linea di porta dai difensori bielorussi. Li dominiamo perchè siamo più forti. E ci becchiamo il gol della vita. Sotto ad un minuto dalla fine del primo tempo. Per fortuna questa squadra non si scompone, subito avanti e rigore per noi. Il fallo di mano è limpido, netto. L'arbitro finalmente concede un rigore dopo che ne aveva dimenticati uno sia da una parte che dall'altra. Acquafresca butta dentro e siamo pari. Il secondo tempo è come il primo. Siamo nettamente migliori. Meritiamo e convinciamo. Giovinco è il nostro fantasista e si vede. Dai suoi piedi nascono le occasioni migliori. Un passaggio a Candreva, poi, ci porta sul 2 a 1. Altro gol di Acquafresca che si ritrova a porta vuota e chiusura della partita. I piccoli ci danno soddisfazione e mi fanno anche continuare a dare un senso a questa rubrica. Ora bisogna vedere cosa sappiamo fare. Una semifinale col ritorno di Balotelli e con l'assenza di Marchisio, squalificato, e De Ceglie, infortunato. La Germania è forte ma noi non siamo da meno. Ci risentiamo a breve.

martedì 23 giugno 2009

Who's Gaetano Morbioli?




No, è che stamattina ho fatto una riflessione.
Dopo essere stramazzato sul divano verso le undici di mattina, sveglio da almeno tre ore per onorare la FAMIGGHIA, e con il vago sentore che sarei potuto rimanere in quella posizione per tutta la giornata, metto su MTV e becco il video dell'ultima canzone di DolceNera. Lei con l'ombrellino, una tipa che esce dall'università gaia e felice per aver passato lo stesso esame che domani dovrò fare io e che non passerò, un'altra che dopo una partita a tennis viene portata d'urgenza in ospedale e un'altra ancora che sa suonare la chitarra elettrica come io so usare il Mocio Vileda. Poi le tre si riuniscono, e al loro posto appare DolceNera. Dopo aver finto di aver capito il senso del video (perchè in un ipotetico post sul blog potrei fare lo strafigo spiegando a Reti Unificate il senso del video di Dolcenera), mi accorgo che tra i titoli di coda compare un nome che da qualche giorno a questa parte mi perseguita: GAETANO MORBIOLI.
Facendo appello alla mia scarsissima memoria a breve termine, rivedo in un attimo i video della Pausini, quello di Tiziano Ferro e realizzo che questo signor Morbioli è onnipresente nei titoli di coda di tutti questi eminenti signori della musica italiana. Perchè? Perchè è il regista.
E' il regista dei video della Pausini, è il regista dei video di Tiziano Ferro, è il regista dell'ultima canzone di Dolcenera. Solo per dirne alcuni.
Cazzo, mi dico, ma questo è il regista di tutto? Come fa? Si piazza sotto il palco ai loro concerti per rapirli alla fine del Bis e costringerli a girare il video della loro canzone? O forse va al Wind Music Awards, li carica tutti su un autobus e gira tutti i video contemporaneamente, in un grande salone con una dozzina di sfondi diversi? O forse Gaetano Morbioli non esiste, "GaetanoMorbioli" è il nome di una super agenzia che conta almeno venti registi dipanati per le varie case discografiche a girare i video di tutti gli artisti uniti per l'Abruzzo?
Sono domande esistenziali a cui, però, decido di rispondere una volta alzatomi dal divano (e cioè mezz'ora fa).

Allora faccio una ricerchina su Wikipedia

LINK

e mi accorgo che la questione è ancora più profonda di quanto non abbia notato inizialmente: Bastard Sons of Dioniso, Finley, Pino Daniele, Marco Carta, Neffa, Antonello Venditti, Cesare Cremonini e tanti, tanti altri. Questo qui, praticamente, ha girato i videoclip davvero di tutti.

Non so che dire, se non fare i complimenti al signor Gaetano Morbioli. Complimenti per il numero di video girati e anche per la qualità. Perchè, non so se si era capito, a me i video di Morbioli piacciono, e anche tanto...
Quindi vorrei lanciarti un appello, signor Morbioli: se in uno slancio di egocentrismo allo stato puro dovessi cercare il tuo nome su Google e approdare su questi lidi,non è che ti andrebbe di contattare il tizio che sta scrivendo, di salutarlo e magari di dargli qualche dritta per iniziare? No, sai, perchè lui oltre alle velleità di sceneggiatore (peraltro già coltivate in gran segreto), coltiva anche quelle di regista (ancora più in segreto) e, nella fattispecie, di regista di video musicali (queste, poi, in segretissimo).
Te ne sarei eternamente grato, o Gaetano Morbioli, regista dei registi di video musicali.
Ma ora basta incensarti, perchè forse non sei egocentrico e quindi non ti cercherai mai su Google. Ma se un giorno ti dovesse chiamare il tuo capo per dirti che uno che si fa chiamare DjJurgen ti ha rimpiazzato e che ormai sei out, sappi che è solo colpa tua e della tua innata modestia.

p.s. Ah, se davvero dovessi capitare da queste parti e dovessi notare un altro post dal titolo simile al tuo in cui si parla di un certo Billy Ballo, non preoccuparti. Si giocava, non è che Billy è finito in galera dopo aver letto il post, eh!

domenica 21 giugno 2009



Avete presente quei giorni di totale apatia, in cui non avete voglia di fare assolutamente nulla ma dovete fare un miliardo di cose?
Ecco, oggi è uno di quei giorni.
Uno di quei giorni in cui sono pieno di cose da fare, ma passo il mio tempo a guardarmi riflesso nel monitor del computer, aspettando che succeda qualcosa tra un blog e l'altro che decido di visitare per passare il tempo.
Aspetto.
In silenzio, sempre più diviso tra la mia pigrizia, la mia forza di volontà che ogni tanto fa capolino tra un sito e l'altro e quella voce dentro la mia testa che mi strilla di darmi una mossa e rimbomba così forte da procurarmi fastidio e rabbia.
Aspetto.
Aspetto che qualcuno si ricordi di me, perchè io mi sono perso da qualche parte e non rieso a trovarmi.
Aspetto che torni mio padre per poter pranzare.
Aspetto che mi chiami mio fratello per andare a votare.
Aspetto che mi chiami Paola per dirmi di andarla a riprendere.
Aspetto che mi chiami quel programmino per dirmi che finalmente è pronto e scaricato sul mio computer.
Aspetto che mi chiami la leader, per cazziarmi e spronarmi a scrivere quel famoso blocco 7.
Aspetto che mi chiami Sergio Bonelli, per dirmi che devo leggere il numero 2 di Lilith.
Aspetto che mi chiami l'estate, per dirmi che è andata un attimo in bagno, ma che tra non molto tornerà con il suo sole ed il suo caldo.
Aspetto che mi chiami il mio libretto universitario, per farmi notare che se non mi metto a studiare sul serio, le sue pagine rimarranno vuote ancora per molto.
Aspetto, perchè non riesco a fare altro, perchè sento il peso di una domenica che non riesco a cambiare, perchè mi illudo che fermare un giorno possa fermare il tempo, congelare tutti i mesi che verranno, tutte le decisioni che devo prendere e che non riesco a capire.
Aspetto.
Aspetto che il tempo venga a prendermi, tiranno e severo, a ricordarmi che nessuno può sfuggire ai suoi perfetti ingranaggi, treni invisibili che caricano passeggeri in attesa che il viaggio si compia, aspettando in silenzio la loro fermata.

sabato 20 giugno 2009

Vita da Italiano Ottimista - Seconda Parte

Prendete questo post (e gli altri che seguiranno) come una rubrica calcistica dal punto di vista di un tifoso italiano. Atipico però. Perchè mi considero uno dei pochi che vive le partite della propria nazionale senza obiettare, senza urlare contro l'allenatore(con alcuni giocatori mi capita però) e senza prendermela mai e dico mai per come si mette la formazione. Io aspetto e spero. Son strano e ne vado fiero. E son sicuro che tutti, e dico tutti, i tifosi italiani vorrebbero essere gli allenatori della nazionale. Tutti, e dico tutti, hanno sempre qualcosa da dire contro i giocatori, l'allenatore, il modulo e chi più ne ha più ne metta. Io lascio stare fino al novantesimo. A parte deprimermi quando va male ed esaltarmi quando siamo avanti almeno di due gol. Son umano anche io d'altronde.

CONFEDERATIONS CUP
ITALIA - EGITTO 0-1

Avevamo detto che era una coppetta, una specie di passatempo estivo per testare i limiti e le possibilità della nostra nazionale. A quello che si è visto contro i Faraoni, di limiti ne abbiamo milioni. Un'Italia scialba, stanca, incapibile. Non corre con tre attaccanti veloci, non crea con due fantasisti(anche De Rossi alla fin fine lo è), si fa superare sulle fascie con due terzini veloci e forti. Non è l'Italia. E' un branco di ragazzi che ci somigliano che hanno preso possesso della divisa nuova, peraltro orrenda, della nostra nazionale. Questa non è la nazionale che vorremmo. Siamo i campioni del Mondo o no? L'Egitto e tutti gli egiziani ricorderanno questa partita per tutta la vita, non è cosa di tutti i giorni tenere sotto controllo i vincitori mondiali, non è cosa di tutti i giorni vincere una partita con un tiro si ma fatto bene.
La partita era iniziata come contro gli Usa: Italia spenta che aspettava di svegliarsi. Il gol sembrava quasi una liberazione. Il pensiero comune è che la nazionale si riprenda solo quando è sotto pressione ma niente. Il secondo tempo è un assedio. Iaquinta diventa il capo della rivolta. Cinque tiri cinque parati, un incrocio dei pali su un traversone dalla destra. Il portiere egiziano diventato eroe per un giorno, credo gli faranno un monumento in patria. Anche Buffon alla fine si butta in mischia rischiando quasi di prendere il pallone dell'1 a 1 ma niente, non era serata, e perdiamo contro l'Egitto. Per la prima volta una nazionale africana ci batte. Non ci sono limiti sulle possibilità in positivo e in negativo della nostra squadra. Non ci sono limiti. Da paradiso ad inferno, da inferno a paradiso. Sempre e comunque. Ora ci attende il Brasile, domani sera. Batterlo potrebbe anche non significare il passaggio alle semifinali ma sarebbe sempre un bel risultato. Fate come credete io mi gioco il 3-0 italiano sicuro, o quasi, che sto buttando 3 euro. Poi ne riparliamo lunedì.
Commenti della serata: "Perchè Cassano non è in nazionale?" "Toni 30 gol li può fare solo in Germania, che portieri ci sono lì?" "Cassano ci vuole!!"
Rettificazioni: Cassano non è in nazionale per scelta tecnica e un pò dispiace ma un giocatore non può salvare un'intera nazionale. Toni prima di andare in Germania ha vinto la scarpa d'oro in Italia con 31 reti realizzate nella Fiorentina e due anni prima ne aveva fatte 30 nel Palermo. Non è l'ultimo arrivato.

EUROPEI UNDER 21
SVEZIA - ITALIA 1-2


Bella bella bella bella partita. Un'Italia che è capace di risalire dalle sue ceneri come una fenice e chiudere una partita difficile, in 10 contro 11. Ma partiamo dall'inizio.
Si inizia male, passaggi sbagliati, retropassaggi per gli avversari, non c'è gioco, non c'è testa non c'è invenzione quando all'improvviso un piccolo ragazzino inventa un assist d'oro. Giovinco è in mezzo al centrocampo, recupera un pallone e lo scodella sui piedi di Balotelli che, con una finta, toglie due difensori dalla sua traiettoria e effettua un tiro a giro da fuori aria che manco Buffon sarebbe stato capace di prendere. Genio puro da parte dei nostri due più rappresentativi giocatori. Balotelli è così, capace di farti esaltare perchè le qualità ce le ha. Ne è pieno. Ma è capace anche di farti urlare contro la televisione: quindi minuti dopo il gol è fuori. Fallo di reazione. Rosso diretto. Ora il falletto non era niente di grave ma è il gesto che rovina. Balotelli è un giocatore forte, con Ibra nell'Inter sta capendo qual'è la sua dimensione ma così rischia sempre più di rovinarsi. Sembra di rivivere l'ascesa e la discesa di Antonio Cassano. Esuberanti e geniali in campo ma anche orribili e insopportabili quando i loro nervi prendono il sopravvento. Bisognerebbe calmarlo. Molto. Cassano ci è riuscito a Genova, aiutato da allenatore e compagni e grazie ad un pubblico che lo ama. Mario dovrebbe provare a cambiare. Così facendo avremmo solo un altro supercampione perso per strada.
La partita, in 10 contro 11 dal 38° del primo tempo, è molto in salita. Bisogna difendere e provare a ripartitre sperando in contropiedi improvvisati. Marchisio è l'anima di centrocampo e si vede, quando esce per un fallo brutto quasi mi sento male. Zoppica, non ce la fa a camminare. Scopro che la botta è alla natica destra, come me. Che gentile, sa che soffro e vuole essere uguale a me. Comunque rientra e ritrova il suo ruolo. Il primo tempo finisce senza problemi.
Il secondo inizia meglio, gol di Acquafresca e 2 a 0. Sotto di un uomo siamo in doppio vantaggio. Meritiamo questa partita perchè creiamo. La punizione di Giovinco, indi secondo assist, è perfetta per la testa del nostro ariete e questa partita è ancora più nostra. Poi, dopo il gol, è un fluorilegio di emozioni questa partita. La Svezia ci prova, ci riprova e ci riprova ancora. Due tiri dalla destra vicinissimi al palo lungo, conclusioni dalla distanza ribattute dalla difesa e bloccate da un Consigli super. Il gol verso la fine è una perdita accettabile. Resistiamo i 3 minuti del recupero e ci portiamo a casa una bella vittoria. Prossimo appuntamento: Bielorussia. Partita facile. Si spera.

venerdì 19 giugno 2009

La Carmenide - Il Mistero Misterioso (Puntata Otto)



Miniprefazione(perché in fondo in fondo è l’unica parte che va nell’anteprima su Facebook): La lettura attenta e consigliata di questa opera non è consigliata. E’ altresì consigliata una lettura passabile ovvero mentre state cucinando, mentre giocate a risiko da 4 ore, mentre discutete di pietre col vostro dirimpettaio e mentre fate all’amore. Mi raccomando però, in quel caso, di leggerla assieme, così mi guadagno due lettori in un sol colpo. E la lettura di quest’opera è sconsigliata ai puri di cuore, perché loro sarà il regno dei cieli, ma la Carmenide no.

Motivi per non leggere questa puntata: C’è Lucaborrasso. Ho detto tutto. Non vi basta?

Come la figlia del mattin, la bella(?)
dalle dita di platino RimBattule si alzò.
Cadde di letto anche il fugace Mang’isse.
I suoi panni vestì in qualche ora, prese la cinta
E avvertì uno strano odore, i leggiadri
Calzari strinse sotto i molli piedi
E della stanza uscì rapidamente,
rosso in volto, quasi boccheggiando,
Simile ad un degli Immortali.


“Ma cosa è successo Oh Mang’isse”? – chiese il Master preoccupato.
“In che senso?” – rispose il dimentichevole eroe.
“Sei scappato dalla tua stanza in fretta e furia, ho notato che ti sei vestito in tre quarti d’ora ma poi se scappato via come in preda ad un raptus di follia. Neanche un superdotato messaggero sarebbe andato così veloce.”
“Superdotato[1]?”
“Nella velocità!”
“Ahhh! Vuoi scoprire l’atroce dilemma? – chiese un domandante Mang’isse. – “Entra nella stanza!”

Il Master entrò intenzionato a capire il perché della fugace corsa del divino eroe. Ne usci boccheggiando e preoccupato.
“Ma…ma….lì dentro c’è una puzza come di uova marce, pus, parmigiano, gorgonzola affumicato, bambini morti, articoli da regalo puzzolenti e caciotte ripiene di larve di insetti morti!!! Cosa è successo??”
“Sarà stata la festa di ieri notte, quel maiale non era tanto cotto!”
“E per forza! Era vivo. Te l’abbiamo detto che bisognava ancora cuocerlo.”
“Sicuri? Perché non è che mi ricordo tanto[2].”
“Era vivo e urlava anche. Possibile che non te ne sei reso conto?”
“E io che pensavo che fossi tu, vecchia sagomaccia, che facevi l’imitazione del maiale urlante di dolore.”
“Certe volte penso che ho sbagliato eroe.” – afferma un triste Master.
“Tzè! Ti ho salvato contro Feisbuc, io!!!”
“In effetti…”
“Ti ho anche aiutato a sbloccarti contro il tuo amore.”
“La Bocciofila?”
“No. Il Cocco! Si vede che in fondo in fondo lo ami!”
“Io ti ammazzo!!!! E ti odio!!!” – il Master è urlante, è disperato, è fuori di sé. Indi magicamente compare un altro Master perfetto all’originale ma come se fosse una larva di se stesso.[3]

“Oh mio Jufka!” – esclama un distratto Mang’isse.
“Ah però. Non sono mica male!” – precisa il Masteruno.
“Ah però. Faccio veramente schifo.” – afferma il Masterdue.[4]
“Ma come ti permetti persona uguale a me?” – ribatte il Masteruno
“Ma come ti permetti tu, essere principale e immondo.” – rovescia il Masterdue.
“Ma perché non sono rimasto a casa.” – piange il deplorevole Mang’isse.
“Perché senza di te l’opera non si poteva fare.” - precisa un fuggevole Luttero[5].
“Ah bene. Complimenti per l’opera! Ovviamente sono ironico! Uah Uah Uah” – e ride, il presuntuoso Masterdue.
“Così come ti ho creato io ti distruggo!!!” – esorta un esaltato Luttero che cancella l’apparizione, peraltro oscena, di un secondo Master, come se uno non fosse già tanto, e fa ricominciare tutto come se non fosse mai successo.

Dlinghitidighidon[6]

“Master, devo confessarti una cosa!” – asserisce Turkodur, che fino a dieci minuti fa stava lavando il pontile e quindi non era in scena.
“Dimmi, mio nobile servitore!” – lo guarda con sguardo sognante il nostro Master.
“Io…è da tempo che volevo dirtelo…scusami se ti do del tu…” – confessa il bravo personaggio partorito dalla mente del grande e sommo Luttero in cinque secondi senza manco impostarlo o descriverlo.
“Si, ho capito amico mio. Ho capito benissimo. Anche io sento le stesse cose.” – ormai il Master è andato.
“Allora non sono l’unico. Pensi che l’altra volta vicino alla stiva stavo per svenire per colpa di quel puzzo orrendo. E poi si sente come un abbaiare continuo.”
“Un abbaiare continuo??? In che senso???? E non mi ami???” – Il Master è distrutto.
“Ma cosa dici!! Io ti volevo dire che sotto credo che abbiamo qualche strano animale per la nave.”
“Oh mio Jufka!! Me ne sono completamente dimenticato.”

E con una velocità pari a quella di una lumaca in amore, il Master scordarello corre verso la stiva e ne fuoriesce pieno di orrendo fetore e con una creatura al guinzaglio. I marinai della nave e il docile Mang’isse guardano con orrore misto a orrore ripieno di orrore quella strana creatura.
“Ma è un cane?” – chiede il nostro eroe.
“A me sembra più un misto tra una giraffa e un koala!” – precisa Turkodur.
“Nono, scommetto 10 monete d’oro che è un misto tra un rinoceronte e una scimmia col mal di denti!” – urla Malik, uno dei marinai di cui non sentiremo mai parlare per il resto dell’opera.
“Io ne punto 30 sul fatto che è l’incrocio tra il Master e un essere umano.” – sostiere di sicuro Mang’isse provocando il silenzio generale – “Con una donna!!!” – aggiunge tra lo stupore generale.

A questa affermazione scene di isteria generale si verificano per la nave. Chi vede la Madonna, che canta poi uno dei suoi peggiori pezzi ovvero la canzone con Britney Spears e senza manco slinguazzarla. Chi vede Jesus Christ Superstar e balla seguendo gli stessi passi. Chi si concede spiritualmente e autonomamente al dio Jufka cospargendosi di Mais e salsina sacra. Chi si inginocchia e prega perché una simile disgrazia non avvenga mai più. Chi si getta dalla nave. Chi risale sulla nave. Chi a metà della risalita riprende fiato. Chi si accorge che, alla fin fine, ancora non si erano staccati dal porto e la nave non aveva camminato. Chi picchia chi doveva scogliere il nodo. Chi picchia l’orrenda creatura così, per puro diletto. Chi scrive un’opera di millemila puntate chiamandola “Carmenide”. Chi guarda tutti gli altri e descrive accuramente le loro situazioni sul suo blog aumentando così le sue visite giornaliere. E in tutto ciò, il Master, finalmente apre bocca:
“Questo è il mio animaletto domestico: è il Lucaborrasso!” – a sentire quel nome tutto l’equipaggio si blocca. Meno colui che balla sulle note di Jesus Christ Superstar, stava iniziando la sua parte preferita.
“Allora è la misteriosa creatura che tutti non[7] cercavano!!! Come hai fatto ad averlo?” – chiese il domandevole Mang’isse.”
“Un giorno è venuto lui da me…ma questa è un’altra storia!” – affermò il Master sconvolto dagli effluvi del suo animale.
“Ma come un’altra storia? Ti ho fatto una domanda ben precisa!” – urla un dichiarante Mang’isse odiando ogni timido tentativo dell’autore di tenere una piccola trama aperta così la gente ritorna a visitare il blog.
“E’ un’altra storia punto e basta. E se non ti stai zitto niente maiale a colazione!” – risponde per le rime il Master.
“Però non vale! Lo sai quanto mi piace il maialino…e vabbè. Se ne parla alla prossima.”

E vissero tutti felici e mangianti.[8]

FINE OTTAVA PUNTATA

[1] Il Master non perde occasione per inserire dubbi sulla sua ambiguità.
[2] La memoria del Mangisse è oggetto di studio, da anni, di importanti dottori. E’ incredibile la quantità di spazio libero disponibile nella stessa causata dal fatto che, ad ogni mattina, tutto ciò che è successo fino al giorno prima è magicamente dimenticato.
[3] Qui cito un famoso cartoon che mi piace tanto. Sisi.
[4] Ringraziatemi perché non l’ho chiamato Mastercard.
[5] Adora inserirsi quando meno serve nell’opera. Autore Egocentrico.
[6] Dissolvenza e suono d’arpa per far capire che il Masterdue non è mai esistito e si torna ad un punto nel passato. Vi devo spiegare proprio tutto eh?
[7] E ci credo!!! Un Lucaborrasso per casa!! Paura!
[8] Un finale peggiore di questo non si poteva trovare.[8bis]
[8bis] Ah no. Un finale peggiore di questo sarebbe un bacio tra il Cocco e il Master. Lì si che perderemmo ascolti. Moltissimi. Molterrimi.

E finalmente il mistero del lucaborrasso è stato risolto. Mannaggia a voi, ci avrei fatto altre milleduecento puntate sul grande mistero misterioso e misterieggiante. Va bè, vuol dire che inserirò un altro elemento caratteristico e dovrete soffrire fino a quando non ve lo dirò io: Il GiucasCasella!!! Uah uah uah uah uah!

Messaggio autogestito: Mi fa male la schiena. Voi direte: “che ce ne frega a noi?”, ma io vi dico che l’opera è mio e ci scrivo quello che mi pare. Gnè gnè gnè.

Sondaggio Vippo prossima puntata: Nessuno o faccio tutto di testa mia? Sondaggio impervio.

Prossima puntata: Giovedì 25 Giugno. Lunedì non se può perché sto al seggio a fare il mio onorevole lavoro da scrutatore. Indi aspettate na settimana se ci riuscite. Ma non credo. Ormai vi ho in pugno con le mie idiozie!! Ah, chi dà da mangiare al lucaborrasso? Perché io non mi ci avvicino manco morto.

Pura poesia



Ho sempre pensato
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato...nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei


Non è mia! Purtroppo...

mercoledì 17 giugno 2009

Vita da Italiano Ottimista - Prima parte


Prendete questo post (e gli altri che seguiranno) come una rubrica calcistica dal punto di vista di un tifoso italiano. Atipico però. Perchè mi considero uno dei pochi che vive le partite della propria nazionale senza obiettare, senza urlare contro l'allenatore(con alcuni giocatori mi capita però) e senza prendermela mai e dico mai per come si mette la formazione. Io aspetto e spero. Son strano e ne vado fiero. E son sicuro che tutti, e dico tutti, i tifosi italiani vorrebbero essere gli allenatori della nazionale. Tutti, e dico tutti, hanno sempre qualcosa da dire contro i giocatori, l'allenatore, il modulo e chi più ne ha più ne metta. Io lascio stare fino al novantesimo. A parte deprimermi quando va male ed esaltarmi quando siamo avanti almeno di due gol. Son umano anche io d'altronde.

CONFEDERATIONS CUP
ITALIA - STATI UNITI 1-3

E' una coppetta, d'accordo. Il vero traguardo è il Sudafrica, certo, ma l'anno prossimo. Questo è solo una specie di allenamento, giusto. Ma perchè non sudarcelo e farlo nostro? Considerando che abbiamo un certo Brasile nel girone e non ci farebbe male cercare di vincere nello scontro diretto, d'altronde i campioni del mondo siamo noi no? E da qualche parte si deve pur cominciare. Stati Uniti. Nel 2006, benedetto anno, fu l'unica squadra a portarci al pareggio, se escludiamo la Francia in finale. Stavolta sarà diverso anche se Lippi ci piazza 9 reduci dal mondiale. Bisogna considerare che con Cannavaro in forma sarebbero stati 10. Attaccati al passato? Forse.
Si inizia in un ritmo blando. Pirlo non crea, d'altronde dopo una stagione sofferente il tifoso medio non vede in lui un'ancora di salvezza ma un'ancora che distrugge completamente la barca. E' lui l'unico, per il primo tempo, destinatario dei miei urli. Faccia da apatico, sempre assente, come se si chiedesse puntualmente ogni giorno: "cosa ci faccio qui?". Non crea, sbaglia passaggi, perde palloni. Rimpiango il Mondiale, lì era un mostro. Ormai decaduto.
La partita è stancante. Niente tiri, paura in un paio di occasioni e il l'autogol in fuorigioco fa urlare al miracolo del Dio del calcio ma niente. Espulsione per gli stati uniti, non me l'aspettavo. Di solito va male a noi. E infatti un minuto dopo e siamo sotto. Rigore e gol. Buffon non ne para uno dall'europeo scorso: Italia-Romania 1 a 1. Bella partita.
Intervallo. Nel luogo dove guardo la partita, in compagnia, ovvero alla Ego's House è un fluorilegio di critiche. "Ci vuole Rossi", "Che modulo c'è?", "Perchè x gioca?", "Perchè x non è stato convocato" e ogni volta c'è un giocatore diverso. La demoralizzazione è tanta: "Ma dove andiamo?" "Ma che facciamo?" "Ma non ne segneremo manco uno!", quasi domande esistenziali se ci si fa caso. Io aspetto. Incazzato ma aspetto. Non mi piace il vittimismo cronico. Aspetto nel mio angolino. Passo 15 minuti di intervallo visibilmente nervoso. Parlo poco. Attendo il secondo tempo.
E puntualmente arriva. Pochi minuti e entrano Rossi e Montolivo. Speravo uscisse Pirlo ma niente. Rossi è forte, l'ho sempre detto. Mi ha fatto vincere un fantacalcio 3 anni fa. Si deve abituare a queste partite e quel momento era giusto. E infatti dopo un minuto la palla è dentro. Dopo dieci minuti tocca a De Rossi con una botta da fuori, precisa e ciccata da un paio di difensori. E poi ancora Rossi dopo che il vituperato Pirlo si scarta un difensore con un'abile finta e mette la palla al centro esattamente sui piedi del piccolo attaccante. Un boato di entusiasmo. Più sul secondo gol ma il terzo è un urlo di liberazione. La felicità è dovuta al fatto che ci credo, sempre e comunque. E se si vince l'esultanza è raddoppiata. Ma se si perde la tristezza è triplicata. E' un'arma a doppio taglio. Bisogna abituarsici. Prossima partita Giovedì sera, ovvero tra poco alla fin fine. Non vedo l'ora.

EUROPEI UNDER 21
ITALIA - SERBIA 0-0

Non sono un patito di calcio alla massima potenza. Quello è mio fratello. L'unico, o almeno uno dei pochi che conosco, che nei tempi di Mondiale è capace anche di vedersi una partita tipo Arabia Saudita-Marocco ed esaltarsi. Dicevo che non sono patito ma ogni tanto qualche partita la vedo. E gli europei dell'Italia che sarà un po' me li voglio vedere. La Serbia è una squadra tosta. Sempre così si dice. Non ho mai capito perchè i serbi fino ai 21 anni sono fortissimi e poi diventano delle loffie. Hanno la data di scadenza molto breve, brevissima. Comunque la partita fa addormentare, letteralmente. L'italia non crea, non gioca. Si fida troppo del magico tridente Balotelli-Giovinco-Acquafresca. Il mio Marchisio soffre a centrocampo, si vede. Non c'è gioco, non c'è forza, non c'è manco quel po' di fortuna che può salvarti una gara. Almeno fino a quando Consigli o un palo ci salvano da una brutta sconfitta. E la partita dura novanta minuti. In cui la formica atomica cerca di regalarci magie senza riuscirci, Balotelli si innervosisce soltanto(almeno un tiro buono l'ha fatto ma è pur sempre poco), e Acquafresca prende solo due palle di testa. Insomma una partita stanca, un punto è pur sempre un punto ma si deve migliorare. E di molto. Vedendo la "mini" Italia di ieri rimango ancora abbrancato alla vecchia guardia dell'altro ieri. Ma il calcio è così, si può cambiare idea da un momento all'altro.

Acqua Delitto!!!



La premessa è d'obbligo: da qualche mese (anzi, direi da circa un anno), la mia dolce metà è impegnata in un corso di recitazione che, domani e venerdì, culminerà in uno spettacolo dal titolo: "Acqua Delitto in Villa Roung". In questo spettacolo verranno rappresentati due atti unici di Achille Campanile, il primo che vede un cameriere e due avventori coinvolti in un surreale scambio di battute sull'acqua minerale (tratto da "Sogno (ad occhi aperti) in una notte di mezza estate"), e il secondo chiamato "Delitto in Villa Roung", parodia dei gialli alla Agatha Christie dal finale assolutamente spassossimo.
Durante l'organizzazione di questo spettacolo, il regista cercava dei brevi monologhi che riuscissero ad unire i due atti e Paola, sopravvalutandomi come al solito, mi propose come autore di un monologo.
Dopo vari tentativi, il risultato convinse il regista, che accettò il mio monologo.
Visto che la rappresentazione si terrà domani, ho pensato bene di rendervi partecipi (leggi: ammorbarvi) postando qui il monologo, prima nella versione ridotta (quella che verrà recitata da Paola) e poi nella versione estesa (per quelli che vogliono veramente farsi del male)
Buona lettura!!!

VERSIONE RIDOTTA

Potenziali assassini della domenica, aspiranti serial killer a tempo pieno, BUONA SERA!!!
Sono qui per proporvi qualcosa che rivoluzionerà per sempre le vostre vite e, soprattutto, le vostre morti!
Pensateci, signori, quanti di voi, provando un forte desiderio omicida, si è dovuto fermare per il timore di essere scoperto? Quanti di voi non hanno provato almeno una volta nella vita il desiderio di uccidere senza poter esprimere a pieno questa loro attitudine?
Ebbene, signore e signori, da oggi non dovrete avere più paura, perché quello che vi sto per offrire cancellerà ogni prova della vostra colpevolezza!
Sì, avete capito bene: da oggi uccidere è diventato facile come bere un bicchier d’acqua!
Ecco a voi: “ACQUA DELITTO – effervescente criminale, puliti dentro e morti fuori”, un’acqua leggera e dissetante, a basso tasso di sodio ma ad alto tasso di mortalità!
Grazie alle sue particolari proprietà, infatti, Acqua Delitto costituisce un’arma in grado di uccidere senza lasciare tracce, ammazzando la vostra vittima nel modo che più preferite!
Volete che la vostra vittima muoia di infarto fulminante? Basta un goccio di Acqua Delitto ed il gioco è fatto! Preferite che gli venga un embolo cerebrale? Allora offritegli mezzo bicchiere d’acqua! Volete provocargli feroci convulsioni e vederlo stecchito al suolo? Un semplice bicchiere d’acqua, e avrete ottenuto il vostro scopo!
Se invece vi ritenete degli artisti e tutto questo non vi basta, ecco a voi “ACQUA DELITTO – PUGNALATA ALLE SPALLE”. Grazie alle sue effervescenti bollicine e al suo effetto diuretico, infatti, “acqua delitto - pugnalata alle spalle” farà comparire magicamente un coltello alle spalle della vostra vittima, accoltellandola a morte senza pietà!
Basta con gli arresti per il ritrovamento dell’arma del delitto o per il rilevamento delle impronte! Da oggi tutti possono diventare assassini!
Acqua delitto, infatti, subito dopo l’esecuzione dell’omicidio, perde tutti i suoi poteri, impedendo agli inquirenti qualsiasi deduzione possibile! In più, grazie al particolare vetro “a guanto di pelle”, sulla bottiglia non comparirà nessuna impronta che possa ricondurre a voi!
Telefonate, telefonate subito! E per le prime dieci chiamate, verrà dato in omaggio un simpatico portachiavi con su scritto: “E tu, a chi vuoi darla a bere?”.
Ricordate, signori: “ACQUA DELITTO – effervescente criminale, puliti dentro e morti fuori!”
CIN CIN!

VERSIONE ESTESA

Potenziali assassini della domenica, aspiranti serial killer a tempo pieno, BUONA SERA!!!
Sono qui per proporvi qualcosa che rivoluzionerà per sempre le vostre vite e, soprattutto, le vostre morti!
Pensateci, signori, quante volte ognuno di voi, provando un forte desiderio omicida, si è dovuto fermare per il timore di essere scoperto? Quanti di voi non hanno provato almeno una volta nella vita il desiderio di uccidere ma non hanno mai potuto esprimere a pieno questa loro attitudine?
Sono sicuro che, perfino in questo momento, proprio mentre io vi sto parlando, qualcuno di voi sta provando l’irrefrenabile impulso di strangolarmi con le sue stesse mani!
Ebbene, signore e signori, da oggi non dovrete avere più paura nel commettere un omicidio, perché quello che vi sto per offrire cancellerà ogni prova della vostra colpevolezza!
Sì, perché da oggi uccidere è diventato facile come bere un bicchier d’acqua!
Ecco a voi: “ACQUA DELITTO – effervescente criminale, puliti dentro e morti fuori”, un’acqua leggera, fresca e dissetante, a basso tasso di sodio ma ad alto tasso di mortalità!
Con Acqua Delitto, finalmente tutti possono diventare assassini a piede libero! Grazie alle sue particolari proprietà, infatti, Acqua Delitto costituisce un’arma infallibile in grado di uccidere senza lasciare tracce, ammazzando la vostra vittima nel modo che più preferite!
Pensate, grazie ad un solo sorso di acqua delitto, il povero malcapitato sarà vittima di infarto fulminante, mentre con mezzo bicchiere verrà colpito da un embolo cerebrale che non lascia alcuna speranza! E pesante, amici, se offrite alla vostra vittima un intero bicchiere di ACQUA DELITTO, la vostra futura salma sarà preda di feroci convulsioni, che culmineranno poi nel tanto famigerato effetto di autocombustione!!!
Se invece vi ritenete veri artisti dell’arte del delitto e tutto questo non vi basta, potete dare sfoggio della vostra creatività grazie alla versione “ACQUA DELITTO – PUGNALATA ALLE SPALLE”. Grazie alle sue effervescenti bollicine e al suo effetto diuretico, infatti, “acqua delitto - pugnalata alle spalle” farà comparire magicamente un coltello alle spalle della vostra vittima, accoltellandola a morte senza pietà!
Basta con gli arresti per il ritrovamento dell’arma del delitto! Basta con assassini dietro le sbarre per rilevamento d’impronte! Da oggi tutti possono diventare assassini! Acqua delitto, infatti, subito dopo l’esecuzione dell’omicidio, perderà tutti i suoi poteri, impedendo agli inquirenti qualsiasi deduzione possibile! In più, grazie al particolare vetro “a guanto di pelle”, sulla bottiglia non comparirà nessuna impronta che possa ricondurre a voi! Pensate, amici, a quanti giovani fino a questo momento avevano desiderato uccidere i propri genitori senza poter esprimere la loro creatività per paura di essere colpiti dalla legge! Pensate a quante mogli, dopo aver subito ogni genere di sopruso dal proprio marito, non hanno potuto dare sfogo ai loro raptus solo per paura di essere arrestate! E quanti mariti, invece, non hanno mai potuto mettere a tacere la propria suocera per sempre, solo per paura di venire coinvolti in pratiche di divorzio dalla propria moglie! O quanti serial kiuller, veri e propri maestri del genere, sono stati costretti a interrompere la propria arte perché incastrati da una stupida prova del DNA!
Ma da oggi noi diciamo basta a tutte queste ingiustizie! Da oggi noi vogliamo rendere voi cittadini liberi di uccidere chi più vi pare e piace!
Telefonate, telefonate subito! E per le prime dieci chiamate, verrà dato in omaggio un simpatico portachiavi con su scritto: “E tu, a chi vuoi darla a bere?”.
Ricordate, signori: “ACQUA DELITTO – effervescente criminale, puliti dentro e morti fuori!”
CIN CIN!

martedì 16 giugno 2009

La Carmenide - L'odiato nemico (Settima Puntata)



Mini prefazione(perché me l’ha detto 007, ma non ditelo a nessuno!): Quest’opera potrebbe farvi venire voglia di bere, mangiare frutta fresca, vestirvi leggero e non uscire nelle ore più calde. E magari piazzarvi sotto il condizionatore e terminare la vostra vita lì, congelati e felici. Quest’opera, inoltre, potrebbe invogliarvi a vedere ogni programma che ha fatto Raffaella Carrà. E poi non dite che non vi ho avvertito.

Motivi per non leggere codesto episodio: Maurizio Costanzo potrebbe mangiarvi mentre siete immersi nella lettura. Oppure i cibi transgenici del vostro frigorifero hanno eletto una ricotta di 20 giorni come loro capo e marciano per la vostra eliminazione. Oppure siete troppo sconvolti dal ritorno di Paola Barale sulle scene. Come vi capisco…

Così per l'alto spazïoso porto
Rallegravansi, assisi a lauta mensa,
Di Cocco gli amici ed i vicini;
Mentre Bocciofila tra lor ballava,
L'argentea bocce scuotendo, e due
Danzatori obbrobriosi nel mezzo
Contempravano al canto i tristi salti.


“Master?”
“Si?”
“Questo ci offende per come balliamo!”
“Ho notato, tu fai finta di niente e balla il “qua qua” come lo sappiamo fare solo noi!”
“Master, il Cocco si sta avvicinando! Che vuole da noi?”
“Lo so io che vuole, quel pippivoro…[1]”
“Master caro…da quanto tempo…” – si esaltò il Siffredi nostrano.
“Cocco. Era meglio che non ti avessi mai visto.” – esclamò, carico di livore, l’amato Master.
“Ancora ti brucia per quell’atroce sconfitta eh?”
“No!!! No!!!!”
“Master però se urli così si nota che ti brucia.” – precisò il devoto Mang’isse.
“Senti cosa dice il tuo nobile eroe. Ho 25 buoni motivi per farti sentire male, tredicesimo!![2]”

Il Master a queste parole non ci vede più. Davanti a sé ha l’uomo che l’ha sempre battuto in ogni minimo gioco fin da quando erano dei teneri pulzelletti da macello. Lui era più bravo a mosca cieca, a mosca sorda, a Maurizio Mosca. E’ sempre stato il migliore in ogni gioco di ingegno, dove c’è da ragionare lui vincerà sicuramente e questo, il nostro amato Master, non ha mai potuto sopportarlo. Memorabile fu quando, eoni or sono, il Master capì che l’unico campo dove poteva batterlo era l’acchiappo. Ma perse anche lì. E questo fu l’inizio del suo squilibro ambiguo.

“Narratore ti odio!!!” – sentenziò il Master adirato.
“Fa solo il suo dovere!” – mi difese il Mang’isse.
“Mang’isse ti odio!!” – Risentenziò il Master ancora più adirato.
“Ma è un grande eroe e ti ha salvato.” – lo difese il Cocco.
“Cocco ti odio!!!” – ririsentenziò il Master visibilmente rosso e paonazzo in volto.
“Ma è il mio amore.” – lo difese la Bocciofila.
“Bocciofila ti odio!!!” – riririsentenziò il Master ormai vicino ad una trombosi polmonare.
“Ah-ah! Ora si che si nota che sei ambiguo” – precisò Mang’isse che non perdeva occasione per farsi odiare.
“Lucaborrasso ti odio!!!!!” – E a questa frase un boato di applausi si smosse per la festa. Tutti alzarono di peso il maestoso Master per esultare contro l’odiato lucaborrasso[3]. Un mostro metà uomo e metà se stesso che impaurisce generazioni di umani fin dalla notte dei tempi.

“Ma perché tutti vengono festeggiati e io no?” – domandò il domandante Mang’isse che, alla fin fine, era l’unico che ha fatto qualcosa di eroico nella puntata scorsa.
“Ma ti festeggio io!” – Esclamò Bocciofila, impettita. E quando mai.
“Nono, non posso, cioè non voglio, cioè ho qualcuno che mi aspetta a casa, cioè ho paura di lei, cioè sto sudando freddo cioè aiutooooooooo[4]” – e scappa di fronte al pericolo. Ma sbaglia perché così facendo rimbalza contro i due enormi airbag e cade a terra battendo leggermente la testa, e finisce nel mondo dei sogni.
LA MORTE INASPETTATA

Era un giorno come un altro nell’allegra città di Pet Society. I suoi abitanti, cani e gatti più qualche animale strano, si esaltavano nei soliti modi: correndo nello stadio in corse clandestine, azzufandosi con i propri amici per essere felici, e trovando soldi sotto le ascelle durante la doccia quotidiana.[5] Oltre, ovviamente, a riempire le loro case di oggetti che non avrebbero usato mai. Ma quella era una giornata strana, era qualcosa che tutti gli abitanti di quel ridicolo paesino non avrebbero dimenticato mai.
Un urlo, lancinante, dalla casa di Conigliolo. Un urlo che poteva far presagire al peggio. Tutti i suoi amici si ritrovarono lì, si azzuffarono per aumentare l’amicizia, si spulciarono vicendevolmente trovando soldi a raffica e si accorsero, dopo una mezz’ora scarsa, del cadavere insanguinato del loro amico sul parquet.
“Nooooooooooo!” – urlò Patata, la sua ormai ex compagna. – “Il parquet nuovo è sporco di sangueeeee, e mò chi lo pulisce?”
“Nooooooooo!” – urlò Orsetto Show, fiero nella sua pucciaggine[6] – “Dovevo rompere altri pc insieme a lui, non può finire così!”
Gli altri erano accorsi e assistevano immobili alla scena. Enzule e Polly avevano iniziato una specie di lotta ma convennero che non era la cosa giusta. Dade guardava fisso gli occhi di Conigliolo. Prima di morire era riuscito a scrivere una frase con il suo sangue, aumentandosi l’emorragia interna.
Sul pavimento infatti c’era scritta la seguente frase emblematica:
“E’ stato Orsetto Show, mi ha ucciso lui, prendetelo, non sto scherzando, con i capelli a melone sembro un idiota. Vendicatemi e azzuffatevi con Patata per me. Io l’ho sempre amata. Ma ricordate che è stato Orsetto…”
Quei tre puntini sospensivi volevano far capire che la frase ancora non era terminata. Chissà chi era stato. Chissà chi ha voluto uccidere un così puccioso cagnolino. Chissà chi ha avuto il barbaro coraggio di rovinare un parquet nuovo che è costato ore e ore di inutilità vicino ad un pc. Ore spese benissimo, non c’è che dire.
“Io so chi è stato!” – Annunziò Orsetto Show.
“Colpo di scena” – Annunziò Enzule che intanto meditava su come lavare accuratamente Polly.
“Chi?” – domandò Patata mentre sgrassava con aceto il sangue.
“E’ stato Dade!!!!” – urla e isteria da parte di tutti.
“No!!! Non è vero! Io non c’ero ieri, ero a correre allo stadio e scommettevo sugli altri. Ho un alibi!” – cercò di giustificarsi ma le speranze di salvezza erano vane. Nel mondo di Pet chi accusava per prima diventava automaticamente un poliziotto indi Orsetto era salvo. Dade venne accompagnato in centrale dove fece amicizia azzuffandosi con gli altri detenuti. – “Ritorneròòòò! Ritorneròòòò” – urlò con disperazione il feroce assassino ma questa è un’altra storia…

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“Svegliati Mang’isse!!”
“Eh?? Eh??? Oh???”
“Sei caduto e ti vedevo dimenarti nel sogno. Come ti senti?” – chiese il Master preoccupato.
“Un po’ rintronato. Ma quanto tempo è passato? Cosa è successo?”
“Niente di che. Abbiamo festeggiato fino a tarda notte, ballato, bevuto, gozzovigliato, poi Cocco se ne è andato, ha detto che ritornerà a trovarci. Mah. Vieni che ti aiuto a rialzarti.” – Allunga la mano e il nostro eroe è in piedi, in perfetta forma.
“Woooof!”
“Ho fatto un sogno così strano che sento cani abbaiare.” – scherza il divertente Mang’isse.
“Aspetta che l’ho sentito anche io. Tò, ma è un cucciolo così puccioso!!!” – E il Master fa crollare tutte le sue difese davanti a quegli occhioni cuccioleschi.
“Wooof”
“Nono, non voglio carta piccolo bello.” – risponde il Master.
“Ma capisci il suo linguaggio?” – chiede il Mang’isse dolorante.
“Certo. Ho studiato Cagnese alla Bocconcini.[7]”
“Woooof”
“ Non mi interessa che se non la vendi il tuo padrone ti picchia. Già un ippopotamo ci ha venduto pannolini!”
“Woff woff woff woff”
“Ah ridi eh? E non compro niente”
“Caììì caììì woooooooooooof”
“Noooo non piangere che c’ho il cuore di burro…” – si addolcisce il Master.
“Caììììììì caìììììì”
“Bastardo cane!!! Tiè beccate sti soldi e dammi la carta. Perché son sempre così arrendevole? Ma da oggi si cambia. Più deciso.”
“Master, porto io il timone sulla nave ora!”
“No!!!”
“Ti regalo una foto della Venere di Piscitelli!!!”
“Ti regalo la nave. E’ tua!!!”

E sbavando si avviarono verso nuove avvenure.

FINE SETTIMA PUNTATA

[1] Termine arcaico inventato dal Master. Tipico. Offende chi non può sconfiggere.
[2] Si narra che ad un gioco misterioso chiamato “Dottor Why” il nobile Cocco Siffredi con il suo team abbia sconfitto il Master. Venticinque euri per il suo gruppo e un tredicesimo posto vergognoso per la Master Team. Uah uah uah.[2bis]
[2bis] Me, ovvero il nobile Luttero, ero col Cocco!
[3] Personaggio oscuro che si ritaglia sempre più spazio in quest’opera.
[4] La Rimbattule incazzata fa paura!
[5] Abilità abituali di chiunque giochi a quella emerita idiozia. Si, io non lo faccio e me ne vanto!
[6] Bellezza in termini carini carini.
[7] Università molto rinomata.

Il mostro di Feisbuc fa guai anche da morto. Beh, c’è sempre di peggio: Lucaborrasso fa guai anche da assente. Ma la vita è così, tra un test e una giornata persa a giocare alla Pet e non riconosci chi sono i tuoi genitori. E chiami il tuo cane “mamma” e tuo fratello “Master”. Eh si. Internet fa male. Infatti c’è pure sta cosa che state leggendo su internet. Pensate un po’!

Messaggio autogestito: Il qui presente Luttero, nella persona personale persa, augura tanti auguri di cinque mesi e mezzo(che in realtà erano ieri) alla ragazza cui ha dedicato un’opera epica. Speriamo che ne sia felice. Ma tu vedi se non devo fare anche i messaggi tipo Inbox. Che poi…ma chi lo conosce sto Luttero!

Sondaggio prossima puntata: Lucaborrasso o un calcio in bocca al Master, così la finisce di aver paura di ogni sondaggio.

Prossima puntata: Giovedì 18 Giugno. Se ce la faccio ovviamente. Ma l’è difficile, ho molti impegni, controllo nell’agenda. “Salvare il mondo”, “Pulire la lettiera del cane”, “Scendere l’immondizia”. Uhm…cancello le ultime due, che son le più difficili, e la scrivo và! Alla prossima.

giovedì 11 giugno 2009

La Carmenide - Vittoria o Sconfitta? (Puntata Sei)



Mini Prefazione(perché mi và così! E’ un reato?): Leggere continuamente quest’opera può causare pus, salivazione eccessiva, continuo dimagrimento o ingrassamento, lucaborrasso e capelli alla Master. Indi leggete con calma. O non la leggete proprio. E’ meglio!

Motivi per non leggere questa puntata: Fa caldo, troppo stress. C’è Youporn su internet che perdi tempo affare con questo blog? E’ uscito in edicola il nuovo volume di “Autoferrotranvieri”. Corri subito!!

Nell'amate sale del Panettiere accolti
intorno a Sabbino si sedean gli Dei
a consulta. Fra lor la fermentata
Beer versava le nettaree spume,
e quelli facendo a gara con alteri rutti
le auree tazze vôtavano mirando
la stitichiana città.


Mini-riassunto: Mang’isse e l’altro stanno combattendo contro il mostro. Fine riassunto. (L’avevo detto che era mini no?)

Il Mostro si faceva notare davanti a loro. Era grande, molto grande. Era maestoso, molto maestoso. Era spaventoso, molto spaventoso. Aveva lunghe zanne, capelli terracquei raccolti in un laccio misterioso, dita enormi, da essere umano, con le falangi consumate per intenso sfregamento contro suppellettili a noi sconosciute, e degli occhi piccolissimi, quasi fissi su un punto strano verso l’orizzonte, distanti, come se tutto ciò non gli importasse veramente qualcosa.
“E’…grande!!!” – Precisò Mang’isse leggendo solo le prime parole di questa descrizione.
“Grande o meno lo dobbiamo uccidere!!!” – Affermò il Master in modo più virile che ci fosse.
“Prc mi dvt uccidere?” – disse il mostro in un idioma sconosciuto – “Io vi sono amico!” – precisò.
“Tuuu, rovini la vita di questa povera popolazione, ma il tuo regno di terrore è terminato!” – oh, il Master sorprende anche a me![1]
“Master?”
“Si?”
“Ma precisamente..”
“Si?”
“Sto mostro…”
“Si?”
“Che fa di male?”
“Uhm…non ci avevo assolutamente pensato…”
“Mostro! Oh tu mostro! Che fai di male?”
“Ma che fai??? Glielo chiedi a lui??”
“Certo! Magari facciamo prima!”
“Non ci avevo pensato!”

Il mostro li guardò e inizio a parlare, con strano idioma arcaico e nello stesso contempo ggiovane.
“Io non faccio ntn di male. Io vivo la mia vita x come sn e tt pensano ke sn strano. Tu lo sai che Arturo Infante[2] ha fatto un test per sapere il suo soprannome truzzo house ed è uscito: “Tu 6 il tuo presente, il tuo passato e il tuo futuro? Cioè, ma hai capito che fissa?”
“Uao…non me l’aspettavo. Perlomeno non da Arturo!” – esclamò con meraviglia il Master, inebetito da quella eccezionale notizia!
“E senti qua: che ne dici di aggregarti al gruppo di “quelli ke:prego volantino-Oh grazie-e dopo 1/2 sec è appallottolato a terra”[3].
“Uaoooo! Ma certo che si!! Ce ne sono altri?” – ormai il Master è entrato nella morsa del mostro.
“Sisi, senti quest’ltr: “quelli che salutano la voce della cassa automatica al casello!!!” oppure “X Ki Crede Ke Gli Squilli Siano Il Segno Ke L’altra Xsona Ti Sta Pensando” oppure ancora “Quelli che iniziano una conversazione con… wewe”.
“Anche io lo faccio!!! Ne sono entusiasta!! Voglio iscrivermi in ogni gruppo!”
“E se vuoi ti faccio anche vedere le foto della Venere di Piscitelli[4] in costume da bagno!”
“AAAAAAAAAAA…” – sbava copiosamente il Master
“Ci sono tanti gruppi, vieni da me. C’è anche quello di “quelli che almeno una volta hanno esclamato: “e tiritittittì”. Ma lo sapevi, poi, che Felice Sancancetti ha fatto il test su “cosa ti succederà questa estate” ed è uscito “ti arresteranno per droga”?
“Ma dai!!! E poi e poi?”
“Vieni con me! Ne parliamo con calma, soli soletti!!”
“Siiii, vengo con te!!!”
“Noooo! Master non lo fare! – Urla Mang’isse ricordandosi di essere l’eroe di questa opera. – “E’ una trappola, ti sta plagiando. Non andare con lui!!”
“Ma cosa dici? Mi sta dando informazioni importantissime. Eccezionali, celestiali. La venere di Piscitelli in costume da bagno!!! Un miracolo!!” – e continua a sbavare.
“E’ tutto un trucco, con idiozie ti tiene attaccato a lui per ore. Lui è Feisbuc il dominatore!!!” – si esalta Mang’isse che per una volta non sta mangiando.
“Vieni da me anche tu. Ho tanti test per te. Test simpatici, gruppi eccezionali tipo “per tutte quelle che durante le lezioni controllano se hanno le doppie punte”. Non puoi resistermi!!!”
“Io ti resisterò!!! E anche il Master!”
“Noooooo, ma che resistere! Io voglio vedere le foto!!”
“Non potete fuggire da me!!! Volete sicuramente sapere cosa sta pensando adesso Mario Scacciabombetta eh?”
“Siiii! Lo voglio sapere!!! Io desidero ardentemente saperlo.” – Il master è completamente andato.
“Giuro su ciò che ho di più caro al mondo, ovvero la carne grigliata, che ti sconfiggerò e so anche come! Master, vieni qui, girati dall’altra parte!” – lo esorta l’eroe.
“Noooo, non ci riesco. Sto vedendo le foto della Venere…”
“Girati idiota!!!”
“Okkei, prode Mang’isse, ai tuoi ordini!”
“Non ti voltare mai!! Lui ci attira con i suoi gruppi esaltantissimi e i suoi test ultrabellissimi[5]. Ma in realtà vuole la nostra vita!! Resisti amico mio.”
“Mang’iiiiiiiiisse, non vuoi sapere cosa sta facendo il tuo amore?”
“No!”
“E i tuoi amici?”
“No!”
“Ma io ho notizie su tutti, io posso parlare di tutti, non ignoratemi!!! Non ignoratemi!!!” – E piano piano inizia a liquefarsi.
“Hai roba da mangiare dentro di te?”
“No…”
“Allora sei inutile!!!” – urla Mang’isse provocando la morte istantanea del terribile mostro.
“Noooooooooooooooooooooo! Perché l’hai ucciso?? Perché???? Io volevo sapere il risultato del test “Che personaggio sei del grande fratello 9”. Perché sei così cattivo???”
“Un giorno capirai piccolo Master, l’ho fatto per il tuo bene. Ora però bisogna prendere questa pozza di liquame, ovvero tutto quello che è rimasto del mostro e portarlo agli abitanti di Efeiso. Ma come??”
“Ci sono i pannolini. Potremmo usare quelli!”
“Ma tu sei un genio Master, e io che pensavo che avessi la testa ripiena di segatura!”
“Io? Io son pieno di ferro!!”
“Oh oh oh/ oh oh oh oh oh/ oh oh oh oh/ oh oh oh/ xdonooooo/ scusaaaaa/ rosaaaaa/ sposaaaaa.”
“E mò chi è questo?” – Chiede un decente Mang’isse.
“Non lo so, ma prospetta un matrimonio, spero che la mia sposa sia…”
“Non lo dire!! Ho paura del modo in cui finisce la tua frase! Comunque…chi ce l’ha mandato qui?”
“E ti scorderai di me/ quando piove, i profili e le case ricordano te/.”
“Beh, non mi ricordo di lei, son sicuro che mi ricorderei volentieri di un bel maschione così!” – Ecco che il Master ritorna nella sua ambiguità.
“E sarà bellissimo/ perché gioia e dolore hanno lo stesso sapore con te.
“Oh, mi lusinga!”

I due rimangono a cercare di capire perché quell’inaspettato canterino sia apparso stranamente in quel luogo, stranamente adesso. Ma un Eroe è dietro l’angolo. Sta assistendo alla scena e, leggermente sporco in faccia, decide di approfittare della cosa. Con uno slancio da vero centometrista raccoglie il pannolino ripieno del liquame obbrobrioso del mostro e scappa via, verso il porto.

“Era tutto un trucco di Ulisse! Ci ha fregati co sto cantante!!”
“Perdono/ Scusa!!!”
“Master, corri fin che puoi!” – Lo esorta il digerente Mang’isse!
“Lo sento/ lo vedo/ Ulisse va veloce e tu stai indietro.”
“A me questo mi ha rotto”

Il disgustato Mang’isse decide di far tutto da solo. Agguanta il canterino rompiballe e lo lancia, con tutta la forza che ha, contro il povero Ulisse che stava correndo disperato. L’impatto è tremendo. I due rimangono a terra coscienti ma distrutti. Ed è l’occasione giusta per i nostri due eroi per ritornare alla base. La vittoria è loro. Agguantato il pannolino raggiungono il porto esaltati dalle urla festanti della popolazione.

“Evviva”
“Yuppi-yuuu”
“Yippi-yai-yei”
“Eccoci qui. Con i resti del mostro. Abbiamo vinto noi, continuate ancora a festeggiarci.” – si esalta il nostro eroe alla sua prima avventura riuscita.
“Ma chi vi sta festeggiando? Noi stiamo esultando perché c’è la festa di compleanno di Bocciofila e ha deciso di denudarsi per l’occasione.”
“E dov’è la novità?” – Chiede il Master, ormai quasi ripresosi dalle grinfie di Feisbuc.
“C’è il grande, l’incommensurabile, l’immenso Cocco Siffredi[6] che è venuto a trovarci.”

FINE SESTA PUNTATA

[1] Troppo virile. Urge cambio di rotta!
[2] Noi tutti l’abbiamo come amico. E non dite che non è vero.
[3] Tutti i gruppi sono reali. Realissimi. Così come i test.
[4] Non dite quella parola con la P in presenza del Master, inizia a sclerare di brutto.
[5] I due aggettivi mi son stati imposti dalla Facebook S.P.A.
[6] Pa-ta-pa-taaaaaaaa. Non avendo colonna sonora in un modo o l'altro un pò di suspance la dobbiamo fare come possiamo.

Nella prossima puntata scopriremo chi è il misterioso Cocco Siffredi e anche il perché questa puntata sia lunghissima. Ah no. La seconda cosa non la scopriremo, rimarrà per sempre un mistero come quello per cui la gente continua ancora a votare Berlusconi. Me lo chiedo ancora.

Sondaggio Vippo per la prossima puntata: Il cane della Scottex o il Commissario Rex?

Prossima puntata: Lunedì 15 Giugno, ma non sperateci tanto, potrei pure non metterla per farvi soffrire. Anzi, se la leggete soffrite di più indi ne potrei mettere due, tre, millemila!!! Uah uah uah uah uah!

mercoledì 10 giugno 2009

Da oggi possiamo dormire sonni tranquilli...



Ancora una volta, chiedo scusa per l'interruzione della Carmenide, ma voglio postarvi due link che mi hanno dato un pò da pensare...
Un grazie alla somma Leader, ovvero colei che risponde al nome di Colei Che...,

LINK 1

LINK 2

Quello per cui, fondamentalmente la Leader mi ha passato questi due link è per un motivo legato al Sole Nero, che però riguarda un'altra storia...
Perchè queste persone abbiano scelto di usare questo simbolo, invece, mi sembra evidente: il Sole Nero è in grado di innalzare lo spirito dell'uomo, permettendo un altro grado di conoscenza.
Già.
Ma perchè mi sento stranamente inquieto?

lunedì 8 giugno 2009

La Carmenide - L'abominevole creatura (Puntata Cinque)



Miniprefazione(perché adoro rovinare la lettura alla gente che odia le prefazioni!): Se leggete quest’opera significa che sapete leggere, il che è un bel passo avanti. Se non riuscite a leggere questa opera da 30 cm significa che soffrite di miopia, se non la riuscite a leggere da 5 cm significa che soffrite di presbiopia, se non la riuscite a leggere da 10 Km significa che non siete Superman. Mi dispiace, so cosa si prova, fino a ieri ero convinto di essere Rocco Siffredi. Non vi dico che dispiacere quando ho visto la carta d’identità.

Motivi per non leggere la puntata odierna: Non l’ho messa di Lunedì, indi per protesta rimandare la lettura di 3 anni. Oppure: le elezioni vi hanno scimunito o non ve ne siete altamente fregati. Oppure: Fuori il mondo vi dice di andare al mare perché non lo fate? Ah, perché vivete in Trentino. Capisco.

Poiché sotto i suo cospetto ambo schierati
gli eroi si fur, mosse il mangissiano
come stormo d'augei, forte gridando
e digerendo, col flatulenze che liberano
inter familiole di resti, quando in verno dall’ interno
fuggendo i nubi tossici la città sorvola
con acuti afrori, e guerra e morte
porta al popol stiticheo.


L’ipotesi battagliera era entrata nell’animo battagliero del battaglione di battaglianti di Battaglia, un paesino vicino Bari. Ma noi siamo qui per parlare di Mang’isse e di quell’altro. Ops, scusatemi, l’ho mancato di rispetto. Chiedo venia. Ma come disse il saggio: “L’opera è mia e tratto male chi voglio io. Uah Uah Uah”. Si, il saggio rideva molto. Ricominciamo.

I nostri due giovini erano titubanti dopo aver appreso dell’inaspettata gara. Master si guardava attorno preoccupato e visibilmente alterato, un po’ per Ulisse un po’ per aver scoperto che la signorina Bocciofila altri non era che una battona.
“Come certe candidate di Berlusconi!” – Aggiunse un giovine passato di lì per caso che si vedeva che voleva fare un po’ di satira politica.
Master guardava Ulisse, tronfio e sicuro di se, attorniarsi di belle squinzie solo per il gusto di farlo. E convincerle a farsi toccare muscoli e glutei. E poi guardava Mang’isse alle prese con le sue intestina di vitello, così a suo agio con la testa nel piatto, così vero e così, come dire, disgustoso. E la voglia di toccare i glutei di Ulisse, nel Master, aumentava a dismisura.
“Mang’isse, oh grande Mang’isse, bisogna pensar ad una strategia per vincere la battaglia e salvare l’onore della nostra campagna.”
“Vero!” – ruttò Mang’isse provocando una nube tossica fatta di pollo, galline, uova, grasso da frittura, salsiccie, maiale vivo, maiale morto, lucaborasso[1], articoli da regalo, intestina di vitello, afrori di maiale tra la vita e la morte e un pizzico di rosmarino per dare una ritoccata all’ambiente.
Il povero Master riuscì solo a dire “Bababbabab” e cadde in un sonno profondo. Il perché di quelle frase non ci è dato saperlo ma credo sia un mistero che non scopriremo mai.[2]
Al suo risveglio non ritrovò più Ulisse, già partito alla ricerca del Mostro di Eifeiso e neanche la sua orrenda capigliatura di chiavica che era risultata importante ma così tanto da essere sulla copertita di “Capelli gelatinati alla bell’e meglio” di Gennaio. Infatti lo strano miscuglio del digerente[3] Mang’isse aveva allontanato, quasi tagliato, la folta chioma sparsa del Master che, alla vista di così meraviglioso risultato, stava quasi pensando di chiudere la campagna d’avventura e aprirsi un negozio da barbiere col suo eroe preferito.
“Mang’isse, amico mio, da quanto tempo è partito il nobile Ulisse?”
“Secondo logica non è mai partito. Sta facendo testare i suoi glutei a Bocciofila, si sentono fin da qui. E non credo che faccia testare solo i glutei.”
“Non dirmi altro, dovremmo vincere per la fama, per la gloria e anche per le bocce di Bocciofila.”
“Secondo me son così grandi che ormai hanno una propria gravità personale, come un pianeta.”
“Per fortuna che non ha satelliti che le girano attorno.”
“A parte te, Master?”

Il viaggio quindi iniziò presso la scarpata del Mostro. Vi raggiunsero ma lui non c’era. Superarono la pedata, la storta e la distorsione del Mostro e si ritrovano lì per lì con la sua caverna spaventosa. Quando, ad un certo punto, successe l’irreparabile!

“Eeeeeet-ccciù!”
“Salute!”
“Nobile Mang’isse, mi potrebbe dare un fazzolettino?” – Chiese il Master bisognoso come mai d’aiuto.
“Ma prego, giovanotto!”
“Grazie Mang’isse!”
“Master, io non ho parlato!”
“Come non hai parlato? Chi ha parlato? Aaaaaaaaaaaaaaa! Ma questo non è un fazzoletto!!!”
“No, è un pannolino Pampers.”
“Oh mio Jufka!!! L’ippopotamo[4]!! Posso avere una zampata d’autografo?” – Chiese il Mang’isse dinoccolato.
“Aaaaa, mi sono pulito dentro ad un pannolino!!! Ed…è sporco!!!”
“Certo! Per far notare che i nostri prodotti, anche se usati, sono eccezionali. Così perfetti da sembrare quasi fazzoletti!” – Rispose il mammifero che la sapeva lunga.
“Ma io ti ammazzo ippopotamo dei miei stivali!”
“Capo, ma non era il gatto?” – Precisò Mang’isse che, come al solito non ci capì una mazza.
“Perché?? Perché tutte a me!!!”
Il Master furioso lanciò dietro di se il pannolino visibilmente di color molto scuro. E, ironia della sorte, la piccola bomba partorita da chissà quale virgulto colpì il prode Ulisse che stava giustappunto seguendo i due avventurieri. L’Eroe, quello vero, colpito sul volto dal miscuglio di secrezioni inciampa nella gigantesca zampata del Mostro e sviene.
“Ma chi sono!!! Ma chi sono!!!” – si esalta, per giusta causa, almeno una volta, il Master.
“Lei è il Master e non vuole dire il suo nome per creare suspance!”
“Mang’isse perché non capisci mai niente?”
“In realtà ha parlato l’ippopotamo eh!” – precisò il deragliante mangione.
“Scusami, è che vi assomigliate così tanto!”
“L’hai notato anche tu eh? Secondo me siamo parenti.”
Master si inginocchiò pensando a quali atroci mali avesse fatto per meritarsi tutto ciò. I due, constatando l’Ulisse fuori gioco, salutarono l’enorme ippopotamo che, mago delle vendite, li convinse a comprarsi 4 pacchi da 20 di pannolini[5], e si incamminarono verso la caverna.

“Parliamo piano, il mostro può sentirci.” – bisbigliò l’elucubrante Master.
“Capo, ma non siamo qui giustappunto per sfidarlo?” – domandò il deficiente Mang’isse.
“Vero! Poffarbacco. Tanto vale chiamarlo a gran voce!!” – finalmente ci sono arrivati!
“Suono il citofono?”
“Prova!”
ZZZZZZZZZZZZZ
“Che rumore strano!”
“Condivido!”
“KI HA OSATO KONDIVIDERE KS KE NON HO MESSO IO????” – Alle loro spalle apparve il mostro. Avevano svegliato l’atroce bestia. La prima vera battaglia della coppia stava per iniziare. Sarebbe stata anche l’ultima???

“Spero ardentemente di no.” – rispose l’Eroe.
“Mi associo!” – precisò il Capo-Scudiero-Master.

E’ una domanda retorica. Imbecilli!![6]

FINE QUINTA PUNTATA

[1] Ingrediente sconosciuto. Ma già dal nome fa molta paura!
[2] Anche io riempio di misteri l’opera! Molto meglio di Lost!
[3] Siamo veramente sicuri che abbia digerito?
[4] Ippopotamo vincitore del sondaggio 7 a 3. Vittoria schiacciante!
[5] Come si fa a dire di no ad un così bel ippopotamone? Eh?
[6] Il Sommo Luttero se la prende con i suoi personaggi. Crede quasi che siano vivi. Per fortuna non esistono persone così. Almeno spero.

Nella prossima puntata finalmente sta battaglia che tutti aspettavamo: Goku contro Freezer. Così la piantiamo con 235 puntate inutili che tanto lo si sa che finchè non arriva Goku tutti pigliano mazzate. E si, ci sarà anche lo scontro col Mostro di Eifeiso. Ma solo perché sono magnanimo. Dopo di noi non perdete l’appuntamento con “Non perdete l’appuntamento”: un programma fatto di prossimamente per sapere, in futuro, quali programmi è meglio non dimenticare di vedersi. Questi si che sono servizi utili.

Sondaggio Vippo prossima puntata: Tiziano Ferro o Giusy Ferreri? Che bella scelta!

Prossima puntata, ma non vi prometto niente, Giovedì 11 Giugno. Sennò se ne parla Lunedì 15 ma vi ricordo sempre che se non rinnovate l’abbonamento al Blog non potrete più vedere le scene zozze della Carmenide. Tanto lo so che venite qui solo per quelle! Pervertiti!

venerdì 5 giugno 2009

Questa sera...




Lo so, lo so, avevo promesso intermezzi spassosi e divertenti; avevo promesso interventi dedicati alla Carmenide, su tutto quello che si nasconde dietro l'opera più chiacchierata del Web e su quello che nessuno, neanche il sommo Luttero, sa.
Ma questa sera è andata così, le parole uscivano da sole e io non sono stato capace di fermarle in tempo...
Perdonatemi...

Questa sera la solitudine mi segue.
Mi stringe come una morsa, mi prende come un pugno allo stomaco, un colpo preciso e diretto, assestato proprio quando avevo abbassato la guardia per un attimo...
Questa sera la solitudine si è appesa alla mia ombra, a ricordarmi che la sua presenza è una costante con cui mi tocca fare i conti, sempre... anche quando sembra essersi dimenticata di me, anche quando sembra avermi abbandonato per regalarmi l’illusione di una vita come tante altre...
Lei è sempre lì, pronta a colpire quando meno me l’aspetto...
Come questa sera...
Questa sera che è una canzone dei Creedence Clearwater Revival, “Someday Never Comes”...
Questa sera che è una canzone malinconica suonata per la strada, lontano da tutto e da tutti...
Questa sera che è una macchina che viaggia lungo l’autostrada, senza sapere dove porterà il suo viaggio...
Questa sera che è un lungo ritorno a casa, appoggiato al finestrino del treno per osservare il paesaggio...
Questa sera che è un paesaggio dopo l’altro, una città dopo un’altra...
Questa sera che è una strana sensazione, quella di non poter mai essere cittadino di nessun posto, se prima non si è riuscito a trovare quel luogo dentro se stessi in cui trovare la pace...
Questa sera che è un lampione che illumina uno spiazzo isolato e nascosto dagli alberi...
Questa sera che è un bambino che gioca a pallone sotto casa, prima che sua madre lo chiami per la cena...
Questa sera che è un barista che pulisce il bancone, prima di chiudere il locale...
Questa sera che è un monitor che illumina la stanza, sputando parole nelle pieghe del silenzio, mentre la solitudine bussa alla porta aperta...