giovedì 2 ottobre 2008
Termini style!
Mi piace la stazione di Roma. E' qualcosa che ho dentro che mi fa amare quel posto. La gente. La folla di gente che normalmente mi fa paura, in quello spazio mi sembra una grande orchestra. Ovviamente ognuno con il proprio compito. E lì, tra un addetto con la sua miniauto spazzatrice, un poliziotto intento ad osservare i passanti, una timida ragazza che ti guarda negli occhi e arrossisce al tuo sguardo, un signore anziano che sacramenta davanti al quadro delle partenze e tanti altri ancora, trovi la pace. Semplice e pura. E riesci quasi a sopportare alcuni prezzi vergognosi, il pagamento per usare la toilette, il dolore al piede che ti fa perdere i sensi quasi quando cammini, i pensieri confusi di una vita strana in testa.
Mi piace la stazione di Roma perchè è tanta. Nel giusto. Non ho mai visto la stazione di Milano ma so che Termini è un posto vero, divertente, pulito pure, il posto perfetto per pensare. Perchè anche in mezzo alla folla si riesce a pensare, ad isolarsi.
Il mio obiettivo è trovare un lavoro lì, so che alla lunga potrebbe stancare ma mi piace quel posto, è tutto e niente, è un arrivo, una partenza o una sosta veloce. Termini è qualcosa di magnifico e orribile. E',forse, la vera metafora della vita.
Eh si...stavolta l'ho detta proprio grossa.
Ps: Un altro motivo per amare Termini? I fumetti vecchi. Ce ne stanno a milioni.
Ps2: E soprattutto leggere prima che arrivi il tuo treno. E anche quando sei sul treno. Prossimamente: recensione del primo libro di Rocco Tanica. Letto tutto in un dì.
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2 commenti:
Come non essere d'accordo? Sia sulla metafora che sull'oggetto concreto: Termini è splendida!
Ma io ho una predilezione per la Centrale di Milano, per via di quel suo fascino scapigliato (ovvero:tecnicamente fa schifo e sarebbe da frustare chi la cura, ma è proprio quel disordine ad attrarre). Qualche fumetto c'è pure lì!(una volta erano di più, poi sono passato io..).
Termini è comunque più "in"
Proporrei un "W le GrandiStazioni", dunque
Va bè, vogliamo parlare della stazione di Pescara? Una gioia per gli occhi, una libidine per le orecchie, un'estasi per l'olfatto...
con l'edicola dove ho trovato l'ultimo Dylan Dog che mi mancava per completare la collezione! Con l'unica libreria di Pescara dove non ho mai comprato nulla!
Eh, se quella stazione potesse parlare...e se tutte le stazioni potessero parlare...
per quanto riguarda Termini, io e Paola ci siamo passati di sfuggita la notte dopo il concerto, per dirigerci verso il piazzale degli autobus; a parte gli omini della pulizia e le signorine che ammiccavano dai cartelloni pubblicitari, non c'era nessuno...mi è venuta un pò di malinconia, ripensando a quel famoso giorno del nostro Termini-raduno, in cui ha avuto inizio la nostra carriera da idioti (il fatto che io poi l'abbia stroncata sul nascere non ha troppa importanza, in questa sede :P )...insomma, una stazione che, pur avendo visto poco, ha il suo piccolo significato...
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