mercoledì 17 marzo 2010

Bis



Ogni volta che vado a Napoli ritorno sempre un po' cambiato. Sarà l'eccitazione del "viaggio", la paura dell'ignoto, l'attesa del motivo cardine del mio spostamento o la sopresa di chi saranno, per stavolta, i miei compagni di viaggio. Napoli è stata, in passato, il rinnovamento del mio spirito. E soprattutto della mia scrittura. E' successo già che intraprendendo questo viaggio triste e senza idee, ritornassi a casa felice e quasi miracolato. Saranno forse i neomelodici sparati ad altissimo volume alle 9 di mattina. O i coinquilini che sembrano sfondare il muro che mi divide da loro. Sarà la delicata e sincera amicizia a fasi alterne con Giovanna. Sarà questo e molto altro. Sarà che, lunedì sera, ho visto un ottimo concerto.

Ore 21. Teatro Acacia in Napoli, in via Tarantino. Il cartellone preannuncia che dal 17 ci sarà Massimo Ranieri in concerto con il suo entusiasmatico show dal titolo "Canto perchè non so nuotare". Indi suppongo che non ha potuto fare il marinaio per codesto motivo. Peccato. Perchè se sapeva cantare e suonare, ora come ora, sarebbe diventato Presidente del Consiglio(ovviamente voi pubblico sapete del Premier cantante sulle navi da crociera no?). Il 21, solo per quella sera, ci sarà Sal da Vinci. Già mi domando il perchè io abbia deciso di venirci di Lunedì 15 per visionare un gruppo di vecchietti incartapecoriti. Mah, la prossima volta è Sal da Vinci sicuro. D'altronde è l'erede di Leonardo. Magari inventa degli aereoplani sul palco.

Comunque si entra. Il teatro è come mi ricordavo. Ci ero venuto già due anni fa, come sempre affiancato da Giovanna, per assistere allo stesso medesimo concerto. Anche se avevamo pagato di meno ed eravamo in una posizione molto ma molto migliore. Le luci si spengono, lo show è iniziato. Benvenuti ad una serata di buona musica e risate con gli Elio e le Storie Tese.

Vedere Mangoni in abito bianco presentare ogni singolo membro del gruppo è già un piacere per gli occhi. Ma quando si scorge la tenuta, imprevedibile, del gruppetto misterioso, il pubblico va già in visibilio. L'appellativo "geni" gli calza proprio a pennello.
Non voglio fare un resoconto dettagliato di tutto quello che ho visto. Piuttosto parlerò solo di alcuni punti focali che mi hanno fatto amare ancora di più quest'insieme di voci e meraviglia. Iniziando dagli sketch comici sempre più esilaranti. Premettendo che fanno lo stesso spettacolo(adattato ovviamente al luogo dove si suona) ogni sera o quasi per tre mesi, si potrebbe pensare che, dopo un certo punto, si perda la voglia di rifare le stesse battute o gli stessi intermezzi. Invece no. Elio e tutti gli altri, si divertono con il pubblico. Ad ogni nuova idiozia, loro stessi si dimostrano sempre vigili, attenti, e complici. Vogliono stupire chi li vede e, nello stesso tempo, vogliono essere partecipi dello spettacolo con gli occhi di chi non l'ha mai visto. E' difficile ma ci riescono. Ma passiamo ai punti più esilaranti e commoventi della serata.

I continui "apprezzamenti" a Mario Biondi. Stroncato in molte canzoni quando meno ci si aspettava. Apprendendo poi, alla fine di "SuperGiovane", che eravamo, anche noi, tutti dei "Mario Biondi".

La "bruschetta in un occhio" tramutata nel "modellino del duomo di Milano in bocca", che ha provocato un'ovazione. Una sala di sporchi mangiabambini comunisti, direi.

Formigoni "uno di noi". L'uomo che ha distrutto il Parco Gioia a Milano per innalzare il "simbolo della sua virilità" ovvero un ulteriore grattacielo.

Mangoni "Michael Jackson" che cerca di fare il moonwalk è qualcosa di spettacolare.

La "canzone dell'amore" ovvero un medley di tante, e dico tante, canzoni del gruppo che ci raccontano il perchè non scegliere il medico di Michael Jackson soprattutto perchè ti porta al decesso. Questo medley è stato bellissimo. Soprattutto per la singolarità dell'evento. Tutti seduti nel centro del palco. Ognuno con uno strumento che si avvicinava a quello che in realtà suonano. Solo Cesareo aveva la sua chitarra. Mayer aveva due bonghi al posto delle batterie. Rocco aveva la diamonica a fiato. Faso un liuto o ukulele, comunque uno strumento a corda. Jantoman invece una piccola pianola che suonava tipo xilofono. Grandi. Grandissimi. Meravigliosa musica con semplici strumenti. Dove li trovate tipi così?

Il fatidico momento delle "idiozie di Rocco Tanica". Ogni anno se ne inventa una nuova. E vederlo mentre intona tantissime canzoni con la sola diamonica a fiato, duettare con un aereoplanino manovrato da Cesareo è un momento di alto teatro.

"Bis" a me provoca sempre emozioni incredibili. E' una canzone che denota una tristezza incalcolabile sotto. E una grande forza d'animo che gli Elii hanno avuto dopo la morte di Feiez.

Il finale con "Tapparella" ad un certo punto era dovuto. Secondo me sarebbe stato bello se l'avessero fatta come due anni fa come quarta o quinta canzone. Così il pubblico era felice e avrebbero potuto finire come meglio gli aggrada. Dato che so che gli Elii un po' si sono rotti di suonarla sempre.

La voce audio (che ho scoperto poi essere un video che trovate a questo indirizzo) che parlava sempre di Michael Jackson. Esilarante e sconvolgente!

E concludo con una frase di Elio che mi è piaciuta troppo: "In Italia siamo nella nullità totale, consci e fieri di esserlo". Ha molta ma molta ragione.

Per il resto, i due giorni napoletani, sono volati. Veloci e divertenti, fatti di risate, proposte, paturnie, gentilezze e tanti ma tanti sorrisi. Ho conosciuto persone meravigliose. In quel poco di tempo che ho passato con loro, ho capito il perchè Giovanna passi parte la sua vita con Leonardo, Martina e Renato(in rigoroso ordine alfabetico). Sono dei ragazzi eccezionali e tanto ma tanto simpatici. Mi hanno fatto sentire "del gruppo" fin dal primo istante. Ho dato un'impressione di me da eterno cazzaro, credo, e questo deve averli invogliati a sopportarmi per questi due giorni. Grazie, ragazzi. L'idea dello striscione che mi è venuta, se la attuate, mi provocherà tanta galera ma ne sarà valsa la pena. Ovviamente il soggiorno in cella sarà da dividere con Leonardo.
Vi ringrazio, soprattutto, per la camminata a piedi dal Vomero a Via dei Tribunali. Vissuta dal sottoscritto con tanta paura ma, si sa, in gruppo si diventa più coraggiosi. La mia caviglia si è un po' distrutta ma fa niente. Quel che conta è stato poter vedere un ottimo concerto, con un'ottima compagnia e mangiare anche un buon Kebab(forse troppo piccolo, abituato agli standard delle mie parti). Un ringraziamento a Martina per aver riso ad ogni minuto del concerto. Mi ha dato enorme felicità. Non so perchè ma l'è così.
Poi, ovviamente, un "Grazie" abnorme và a colei che mi ospita, che mi sopporta, che mi cede il letto, che mi coccola in quei due giorni in cui decido di fare l'abusivo da lei. Grazie Giovanna per l'eccessiva gentilezza che esprimi nei miei confronti. Grazie per avermi scelto come "bastone della tua vecchiaia", durante il tragitto pedonale. Grazie per essere sempre felice quando mi vedi. Grazie di chiamarmi "Papà" e di ordinarmi di non farti ridere. Non grazie per i pugni che solo io ricevo quando alzo un po' la voce. Se dalle mie parti si parla così che ci posso fare?

Due giorni in cui ho apprezzato tante di quelle cose e mi sono ripreso così tanto che un nuovo progetto sarà ben visibile su questo blog, tra qualche giorno. Il tempo di aggiustare un paio di cose ed è bello che pronto.

Dimenticavo di ringraziare la mia piccola che, Lunedì, quando mi ha visto salire sul treno aveva la tristezza da "ragazza con fidanzato in Iraq" quando invece dovevo ritornare il giorno dopo. Quegli occhi verso la terra sono stati uno dei più belli regali che mi abbia mai fatto. Se un solo giorno senza la mia vicinanza la intristisce così tanto, non oso pensare a viaggi di una settimana. La troverei dimagrita e sconvolta.

Su Youtube ci sono alcuni filmati della serata al Teatro Acacia. Se vedrete gli Elii nel tour estivo non visionateli. Meglio non anticiparsi niente. Anche se tutto il mio post è un insieme di spoiler dalla prima all'ultima parola.

1 commento:

Carmensì ha detto...

Sono contenta che hai passato in buona compagnia questi due giorni e che il concerto ti sia piaciuto.Mi ho sentito tanto la tua mancanza.Non riesco a stare senza di ti, ho tanto bisogno di te.ti amo.
baci baci.

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