mercoledì 29 ottobre 2008

Wake me up when Octomber ends...



Lacrime di gioia, lacrime di inizio vita,
lacrime di una storia che è già finita,
lacrime di condanna, lacrime di capricci,
lacrime di sentimenti posticci.

Lacrime di un uomo lontano
di una donna che non amo,
lacrime di un dolore, forse, vero
di un amore assai sincero.

Gocce che cadono via, senza fermarsi
per un litigio, un taglio, o era solo commozione
si, ricordo, erano le parole di una canzone
me le ripetevi quasi senza bloccarti
perchè sapevi, oltre al piacere che avevo nel sentirti,
la voglia che ci mettevo nell'amarti.

Gocce e pianti, lacrime in serie
catalogate negli anni passati e in quelli a venire.
Lacrime per un ideale o per un semplice odore
le cipolle, si, erano il tuo atroce tormento
ma eri lo stesso bella in quel momento
e non riuscivo, neanche volendo,
a vedere le lacrime scendere copiose sul tuo mento.

Con la mano, quindi, le fermavo
bloccavo il tempo e ti guardavo,
io e te nell'universo solitario
niente lacrime, niente pianti, niente dolore
noi due insieme e basta
il resto erano solo parole...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per le rime!!! mi piacciono tanto le poesie oriecchiabili che sembrano quasi delle filastrocche...
Per il contenuto vorrei sapere una cosa: ma cosa diavolo c'entrano le cipolle????? :D
Paola.

luttazzi4ever ha detto...

non lo so, mi ci son venute all'improvvise nella poesia. Ho ricevuto anche un commento positivo per quelle "cipolle" che non c'azzeccano nada.

E lo dico persino io!

Anonimo ha detto...

Bella e struggente... forse perchè le cipolle fanno lacrimare?baci pà

luttazzi4ever ha detto...

può darsi. Ringrazio per i complimenti. Besi figghia mia!

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