lunedì 15 febbraio 2010
E se cambio canale?
Ho vissuto la mia infanzia come tutti gli altri bambini. Ho avuto le mie manie, i miei capricci, le mie voglie, ma soprattutto i miei idoli. Tutti abbiamo avuto, da piccoli, e abbiamo ancor oggi idoli che ci seguono nella crescita e rimangono perchè non possiamo immaginare una vita senza di loro. D'altronde, in un certo qual senso, ci hanno cresciuto. E ogni anima candida, nella sua fanciullezza, guarda quel mostro abnorme e tentatore che è la tivì. Che con i suoi cartoni animati ti tiene buona, ti cresce, e soprattutto ti rovina.
Ma, ciò che penso io, è che tutto dipenda da ciò che guardi. Da quello che ti piace o che ti fa ridere, appassionare, esaltare, affascinare. Io, fin da piccolo, ho "rovinato" mentalmente la mia esistenza con un tipo di programmi che, ancora oggi, mi fa divertire come non pochi. E poi c'è sempre, verso di loro, il sommo ringraziamento di avermi fatto conoscere Daniele Luttazzi.
Parlo di loro, della Gialappa's Band. Quei tre debosciati che rispondono al nome di Carlo, Giorgio e Marco. Quei tre individui che ho visto da "Mai dire tv" passando per "Mai dire Banzai", soffermandomi sui meravigliosi anni di "Mai dire Gol del Lunedì"(e quello minuscolo della Domenica) e poi sui vari "Mai dire Lunedì" et similia. Senza dimenticare, ovviamente, i vari programmi dedicati ai reality.
Comunque, dicevo, li ho amati e li ho aprezzati fin da piccolo e anni fa, nove per la precisione, con grande stupore seppi che avrebbero iniziato a commentare, alla radio, il Festival di Sanremo così come già facevano, con grande e assoluto divertimento, i Mondiali o gli Europei di calcio. E io appresi con grande felicità quella novità. Accendere la tv, posizionarla su Rai 1, togliere l'audio e sentirmi tutta la diretta alla radio era una grande gioia.
Su RadioDue quell'evento, quei cinque giorni di assoluta diretta tra battute, interviste non canoniche nel sottoscala, sfottò e previsioni, erano, per me e non solo, la consapevolezza di risate assicurate. Cinque giorni. Una diretta "estrema" dalle ore 21 all'una di notte o anche di più. Sentire loro distrutti come lo eravamo noi è sempre stato un fattore di unione se non di, come si suol dire, una specie di "amicizia". Perchè loro c'erano per noi e noi eravamo lì ad inviare mail cariche di risposte o domande o semplici idiozie solo per ridere insieme.
Ma non tutto va come ci aspettiamo.
Il nuovo direttore di RadioDue, Flavio Mucciante, cancella la programmazione sanremese "solita" una settimana prima dell'evento con gli spazi pubblicitari già venduti(infatti gli inserzionisti sapevano che andava in onda la Gialappa's consci di un ascolto sicuramente alto) e con i fan già in attesa della cinque giorni di chiacchiere no-stop. E invece niente. Niente di niente. Ci sarà uno speciale di un'altro programma che non conosco e non vorrò conoscere perchè la tristezza è troppa. Come è mai lontanamente pensabile spostare uno dei programmi più importanti della radio, seppur in onda una settimana su 52, all'improvviso, una settimana prima della diretta? In giro si dice che è stata una mera questione economica. La Gialappa's ha rifiutato il contratto offertogli e il maestoso direttore ha prima chiesto di sostituirli a Dose&Presta(i conduttori del "Ruggito del Coniglio"), per una misura considerevolmente inferiore a quello che guadagnano i due per due ore di trasmissione ogni giorno. Dopo aver ottenuto il rifiuto della coppia ha inaugurato una versione speciale di Moby Dick, programma che, come ho detto prima, non conosco e non conoscerò. E' qualcosa che un semplice fan non si aspetta e rimane fregato, sconsolato, triste e anche arrabbiato. E' qualcosa che succede quando vedi i tuoi idoli cadere. Ed è qualcosa che ti fa capire che è giunta l'ora di spegnere completamente la televisione. Ed ora anche la radio.
Per chi vuole protestare(civilmente) ci sono le mail dirette dei vari direttori:
f.mucciante@rai.it la seconda flavio.mucciante@rai.it Direttore di Radio2
a.marano@rai.it Direttore RadioRai
m.masi@rai.it Direttore Generale Rai
a.mazza@rai.it Direttore di Raiuno
Grazie ai colleghi fan di Gialappasfans.net, per avermi dato la brutta notizia e per condivedere gli stessi sentimenti.
Di seguito alcune divertenti idiozie partorite dalla mente di quei tre nei Sanremo passati:
(Il signor Carlo che si esalta con Celentano Junior)
(Il caso Situation)
(Piccole meraviglie: Manuel Agnelli, il leader degli Afterhours, canta "Il Paese è reale" nel retropalco in diretta radiofonica)
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