lunedì 21 giugno 2010
Non è possibile!
Questo mondiale verrà ricordato, fino ad ora, come un mondiale atipico. Le grandi stentano, a parte Olanda e Brasile, ovviamente. E noi possiamo mai evitare di andare a far compagnia al gruppetto di europee distrutte? Il problema è che almeno la Germania una l'ha vinta. Noi manco quella. E la situazione è veramente catastrofica.
Uno ad uno contro un avversario molto ma molto al di sotto del nostro livello. E' come se la Nuova Zelanda di rugby pareggiasse contro l'Italia. Una cosa quasi impossibile. Ma noi ci siamo riusciti. Non si sa come.
La grinta c'è, la squadra soffre e gioca e controlla quasi ogni pallone, ma mancano i tiri, le occasioni, le folate offensive, manca il passaggio smarcante verso la porta e gol. Manca qualcuno o qualcosa che la butti pure dentro. Abbiamo segnato oggi su rigore, sennò la vedevo ben dura. Iaquinta ha dimostrato di esserci ma che fatica! Montolivo è l'unico aspetto positivo, fino ad ora, di codesto mondiale scarso. Un piccolo gioiello che avrebbe fatto meglio a cambiare nazionalità e diventare olandese, avrebbe sofferto molto ma molto meno. E noi arranchiamo. Avendo in campo campioni del mondo e non, arranchiamo per novanta minuti. Pur controllando il gioco, ma preoccupando molto poco gli avversari.
Qualche tiro buono ci è uscito, si è visto. Ma siamo l'Italia, cribbio. Bisogna scartare qualcuno, ogni tanto o no? Non si può puntare, sempre e comunque, sul cross alla "dovevava". Abbiamo avuto più di dieci calci d'angolo e niente, un'occasione buona non ne è uscita. Abbiamo subito un gol irregolare, certo, e pure fortunatissimo, ma l'abbiamo subito. Invece di farci coraggio e creare, ci siamo quasi spaventati. E' la Nuova Zelanda, amici miei, non il Brasile. Per fortuna!
In queste partite anche il miglior ottimista risulta preoccupato. E io lo sono. Dobbiamo vincere l'ultima, come l'Inghilterra, e andiamo avanti. Come seconda o come prima, adesso, ormai non è più importante. Siamo un piede fuori e uno dentro. Abbiamo un avversario anch'esso molto al di sotto del nostro livello e si è visto. Il Paraguay l'ha liquidato in poco e niente. Toccherebbe anche a noi passarci sopra e toglierci il pensiero. Ma così, non si va lontano. Eh no.
Concedo solo una piccola attenuante a codesta situazione: il deretano. Non ce l'abbiamo, secondo me. Capisco che il rigore non era st'esempio lampante, ma ci poteva stare e forse è una sorta di compensazione col gol in fuorigioco ma secondo me, quest'anno, manca quello che ci ha portato avanti fino alla finale: il deretano immenso. Mi spiego: il tiro di Montolivo, quattro anni fa, avrebbe girato sulla zolla, toccato il palo e si sarebbe insaccato alle spalle del portiere. Quest'anno no, succede. La fortuna che abbiamo avuto, insieme alla forza dei giocatori e alle meraviglie della difesa, difficilmente si potrà ripetere a breve. Come va va. Ma speriamo vada bene.
Ps: Ai disfattisti, a quelli del "Lippi vattene o Lippi puppù", a quelli di "Cannavaro muori" o robe del genere, dico solo di ricordare cosa dicevano a codesti tipi quattro anni fa. Capisco che non si può giocare con la sola riconoscenza ma io queste persone le ringrazierò per tutta la vita, anche se faremo tanto schifo, per le emozioni datemi anni fa. Niente è, comunque, ancora deciso. Bisogna vincere o, addirittura, pareggiare ma non ci interessa: serve una vittoria, la prima vera vittoria! Speriamo bene!
Etichette:
italia,
Luttazzi4ever,
ottimista
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
che partita di merda abbiamo fatto... speriamo nell'ultima. Io intanto ho sognato una cosa orrenda, ma non la rivelerò prima della gara con la Slovacchia.
Ho paura dei sogni, spesso son premonitori! Ma se è orrendo spero di no!
Posta un commento