mercoledì 15 giugno 2011
Il silenzio è pace
Da due mesi e mezzo son cambiati di molto i miei orari. In meglio oserei dire. Ho un lavoro che mi piace, mi diverte e certe volte mi fa pensare che non sia nemmeno un lavoro, ma un privilegio che qualcuno mi ha concesso, dall'alto della sua infinita bontà. E' un mestiere che mi fa stare a contatto con la gente ma non troppo, infatti la mia prima Domenica libera da due mesi a questa parte mi ha fatto venire la tachicardia per la quantità di persone presenti in giro. Ma non è delle mie paturnie intriste di leggera agorafobìa che vi voglio parlare.
Voglio parlarvi di qualcosa che c'è quando non si sente niente: il silenzio. Ormai, almeno tre volte a settimana, capita che io ceni da solo. In un orario indefinito che può iniziare all'una e mezza-due di notte e finire, quasi sistematicamente, tra preparazione e perdita di tempo al computer, alle tre. Un tempo lungo, pur essendo alla fin fine racchiuso in un'ora e mezzo, che mi rilassa a tal punto da desiderare anche per il giorno successivo il ripetersi di quel momento.
Prepararsi da mangiare, cibarsi, bere una birretta da soli, senza nessuno che parla, discute, domanda, ride o semplicemente esiste. La solitudine e il silenzio, insieme, nella stessa stanza che in questo caso è la cucina, con il sottoscritto che felice vive mentre la maggior parte della popolazione di questo fuso orario, in quel frangente dorme. E sogna, e si riposa dalle fatiche giornaliere mentre io navigo, leggo, guardo video e nello stesso tempo mi svago in un modo che ancora non avevo conosciuto.
Perchè il silenzio è meraviglioso, soprattutto dopo aver sentito gente urlare e parlare per tutta la giornata. Il silenzio è forte, il silenzio è più rumoroso del continuo vociare di giovani che vivono in modo entusiasta la loro libera uscita settimane. Il silenzio è sottile, il silenzio è unico, il silenzio migliora la vita, il silenzio si fa amare, il silenzio fa paura se è prolungato, ma lo brami se non riesci a trovarlo mai. Per questo i giovani rimangono fino a notte fonda vicino ad un pc, forse perchè cercano quella sensazione di silenzio che non riescono mai ad ottenere, o forse ancora non sanno cosa cercano e sperano di trovarlo con una ricerca su Google.
E la solitudine è oro in certe occasioni. Amante ideale di un pranzo notturno, amica odiata di un vigilante di turno, sincera compagna di un scrittore sognatore, unica gioia di una madre stanca. Chi ama la solitudine, sempre, è un anti-sociale, un egocentrico o come lo volete chiamare ma forse è solo uno che ha capito che siamo sempre soli su questa Terra. E le relazioni che intraprendiamo sono solo un modo per non sentirci così. Io voglio sentirmici, anche in futuro, ma a piccole dosi. Vorrò avere quel momento di solo me che mi costringerà, forse, a pensare. O quel momento che mi farà letteramente svagare. Lontano dai soliti giri, dai soliti impegni. Un'ora e mezzo, di notte. Una birra, un computer, una cena appena preparata. E' la serata perfetta di questi tempi, è la mia serata.
(Breve post di esperienza personale. Perchè ogni tanto abbiamo bisogno non solo di pensare agli altri, ma anche un po' a noi stessi)
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1 commento:
Adoro i momenti di silenzio e solitari, ma odio mangiare da sola.Se non c'è nessuno sono capace di finire tutto ciò che c'è di sapore accetabile e alla fine avere ancora fame:P Quindi mi dispiace per te! Un domani saranno veramente poche le tue cene solitarie.Però se vuoi posso non parlare, sono molto brava in questo, so essere molto silenziosa:P
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