venerdì 1 marzo 2013

Il libro sacro


Non si parlava da lunedì. Da prima che la tristezza elettorale giungesse nelle nostre case. Eppure ve l'avevo detto. Non ci credete? Tornate a leggere questo post. Ma successivamente giuro che ci ripasso.

Oggi sono qui solo per dire che l'ho trovato, sono contento e festante anche se un gruppo di avversari a calcetto ha fatto annullare la partita perchè la loro macchina aveva poca benzina. Ed è una cosa molto triste se ci pensate.
Soprattutto constatando che la benzina non esiste più in tutta la Campania, giusto? No? Allora c'è qualche messaggio nascosto sotto che io non ho colto.

Vabbuò. Però Lolito c'è. E a parte la tristezza esasperante elencata in quest'altro post venerdì scorso, posso dire che Luttazzi è tornato.
Ho letto poco ed ho iniziato già ad odiare il modo in cui devo tenere il segno*, ed ho capito che Danielone stavolta si è impegnato tanto.
Conto di leggerlo con constanza. Credo che questo tomo e Bone siano le uniche cose che ultimamente mi fanno staccare da uno schermo del pc.



Qui sotto l'ultima foto, dove mostro un faccione così intelliggente che forse è meglio che non lo vediate. Un ringraziamento all'edicolante della città affianco alla mia che stamattina mi ha dato felicità ed entusiasmo. Dopo una settimana di ricerca il libro era lì. Ed è sempre stato lì. Se ci passavo venerdì scorso l'avrei comprato già. Ma l'attesa di un evento non è piacevole come l'evento stesso?

Certo che no. E come dire che l'attesa che Berlusconi crepi sia entusiasmante come il fatto che crepi realmente. E invece no. Non è entusiasmante. E' bello ballargli sulla tomba con lui dentro, mica con lui ad Arcore. Chi inventa certi aforismi dovrebbe essere tumulato. Con e senza Berlusconi accanto.

*L'autore amorevole ha infarcito il testo di note. Ma queste note, contrariamente a come succede di solito nei suoi libri, ora non sono appoggiate in fondo alla pagina come sottotesto ma sono raggruppate in un bel malloppo di pagine a fondo libro. Quindi devo tenere sempre un dito bloccato da pagina 470 in poi. Ma lo si fa volentieri, va'.

2 commenti:

Paolo Murgia ha detto...

Quante pagine è lungo l'appendice sull'intertestualità moderna? Puoi dirci alcuni degli autori su cui si basa? Thanks!

luttazzi4ever ha detto...

Non v'è nessuna appendice. Ci sono le note che sono un bel po' lunghette. Un'ottantina di pagine buone.

Fino dove ho letto io ci sono rimandi ovviamente a Nabokok. Poi a Borges, al Vangelo, a Larbaud, Poe, a Silvio Berlusconi, a Stoppard, Nivat, Flaubert, Flash Gordon, Krug, Pushkin, Ulrichs.

Sono a pagina 41, se può interessare.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...