mercoledì 26 novembre 2008

Came-Cuoca Cercansi...



Per te che mi guardi attraverso una porta
per te che mi osservi e forse non t'importa
per te che ammiro, credo, rosso in volto
per te che ad ogni tuo sorriso sono sempre più sconvolto.

Una cuffia in testa per raccoglierti i capelli
ma se li sciogli sai che sono ancora più belli,
e la tua faccia stanca attende ormai la fine
di una giornata lunga tra pizze e patatine.

Un oblò di vetro ci divide ogni volta
se fossi meno timido mi alzerei e, a voce alta,
ti dedicherei quella canzone che cantavi ad ogni strofa,
e poi guarderei il tuo viso, felice ad ogni nota.

Ma non posso credere che tu non sia fuori mercato,
di sicuro qualche ragazzo l'hai già amato
e, forse, l'ami ancora e tutta sta canzone
è dedicata solo ad una sbagliata emozione.

E anche se così fosse, io non mi scoraggio,
di botte in vita mia ne ho avute anche peggio,
se così deve andare che vada via senza problemi.
io resto qui a guardarti illuminare i miei pensieri.

E ti guardo ancora, butto ancora un occhio,
e canto una canzone, ma senza dar nell'occhio
la dedico alla tua essenza, al tuo essere normale,
che, forse in questi tempi, non è più così banale.

E quando c'è una strofa che dedico al tuo viso,
i miei occhi dentro i tuoi ed accenni un sorriso,
ma poi distogli lo sguardo forse preoccupata,
da una situazione che non tanto hai accettata,
e pensi che è il pensiero di un sentimento folle,
di un altro spasimante da prender con le molle.

Ma sappi che mi piaci anche senza sapere nulla
la bellezza di te si capisce persino in mezzo ad una folla,
il tuo sorriso, i tuoi occhi, e forse un pò di più,
tutto quello che un ragazzo ha bisogno sei tu.

Pochi minuti e poi c'è la chiusura,
il locale è vuoto, è rimasta solo la paura.
Paura di chiederti chi sei, come stai e cosa fai,
e soprattutto il perchè sei così pura.

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