mercoledì 28 gennaio 2009

Ed io tra di voi. Atto unico.



Le cose che scrivo, nel bene e nel male, partono quasi sempre dall'ascolto di una canzone. Sono le emozioni che una canzone riesce a trasmettermi, le immagini che riesce a suscitarmi, che poi fanno partire il tutto. Anche quello che è scritto qui, segue questa regola. E' successo che, girando in macchina, sentissi dopo tanto tempo la versione di Franco Battiato di "Ed io tra di voi", cantata originariamente da Charles Aznavour. E lì è scattata la scintilla. Sì, lo so, non appena avrete finito di leggere (se lo farete) mi maledirete sia per aver scritto tutto questo sia per aver infangato il buon nome della canzone, e in più capirete anche perchè tempo fa mi avevano fregato l'autoradio. Ah, ci tengo a precisare che tutto questo è pura opera di fantasia, e che stavolta la cara Paola non c'entra niente (altrimenti poi se la prende con me). E ci tengo a precisare che nel caso vi venisse in mente di leggere quanto scritto qui sotto, il mio consiglio è di farlo ascoltando la suddetta canzone. Ed io tra di voi.

Personaggi

Lui. Un normalissimo ragazzo sui trent’anni. Accompagna la sua donna al supermercato, tra la speranza di non dover dilapidare un patrimonio e l’angoscia per i prezzi esorbitanti.
Lei. Una ragazza sui ventotto anni. Come tutte le donne, è vittima della furia spendereccia che colpisce al supermercato. La sua non è una spesa, è una passeggiata d’amore tra gli scaffali.
L’altro. L’uomo del banco del pesce. Sui cinquant’anni, stempiato e grassoccio. Un bel paio di baffi sul viso ed un sorriso caldo e rassicurante. Insomma, uno dei nemici numero uno dei fidanzati al supermercato.

In un grande supermercato, un pomeriggio d’inverno.

Lui e lei si aggirano tra i reparti del supermercato. Lui regge un cestino zeppo di roba, lei vaga da uno scaffale all’altro inebriata da tutti quei prodotti.

Lui (con voce afona e rassegnata): fette biscottate, pomodori, yogurt...allora abbiamo finito...
Lei (con voce vispa e acuta): Aspetta, fammi fare un giro in questo reparto! Magari hanno messo le offerte nuove!
Lui: No, non credo... questo non è periodo di offerte!
Lei: Non si sa mai, magari l’hanno anticipato! Uhh... guarda!!

Lei gli indica il banco del pesce, dove sono esposte casse di pesce di vario genere, tutti con delle targhette che ne mostrano il prezzo. La maggior parte di queste, però, sono girate in modo tale da rendere il prezzo illeggibile. Dietro il banco, seduto, vediamo l’altro, l’uomo del banco del pesce. Ha lo sguardo spento, a causa della mancanza di clientela.

Lei (avvicinandosi al banco del pesce e tirando lui per un braccio): Cavolo, il pesce fresco!! Dai, ne compriamo un po’??
Lui (cercando di sfuggire alla presa assassina): No, dai, ma chi se lo mangia il pesce? Poi solo per pulirlo, prepararlo...è un casino, lascia perdere!!!
Lei (non prestando la minima attenzione a Lui): Uhhh, le orate!!! Chissà quanto vengono!!!

All’improvviso, partono le note della canzone “ed io tra di voi”, di Charles Aznavour.
(Da questo punto sentiremo solo l’audio, e non più le voci dei personaggi. Le immagini che vedremo saranno al rallenty, e volutamente goffe ed esageratamente teatrali)


Il ragazzo del banco alza di scatto la testa, e fissa la coppia - Lui di nascosto osserva te -

Lui inizia a tirare per il braccio Lei, che a sua volta cerca di divincolarsi dalla presa, reagendo in maniera nervosa. - Tu sei nervosa vicino a me -

Il ragazzo del banco del pesce si alza, con l’aria di chi ha appena vinto una battaglia ma vuole vincere tutta la guerra. Poi si avvicina a Lei, congiungendo con fare pacioccone le mani sulla pancia. - Lui accarezza lo sguardo tuo –

Lei risponde con un sorriso a trentadue denti, come se stesse rivedendo il suo migliore amico - Tu ti abbandoni al gioco suo -

Vediamo lui, gli occhi sgranati e l’aria terrorizzata - Ed io tra di voi / Se non parlo mai -

Soggettiva di lui. L’uomo del banco del pesce indica a Lei delle orate presenti sul banco, ridendo come si fa con una vecchia amica. Lei osserva il pesce, sinceramente sbalordita per la freschezza. - Ho visto già tutto quanto -

Lui cerca di parlarle, sbracciandosi per attirare la sua attenzione. Lei sembra non accorgersene, ma continua a ridere e scherzare con l’uomo del banco del pesce. L’uomo del banco, sempre molto compiaciuto e sorridente, sta voltando una targhetta presente nella cassa del pesce, in modo che il prezzo sia leggibile. - Ed io tra di voi/ Capisco che ormai -

L’altro gira la targhetta verso Lei, mostrando un prezzo davvero troppo alto. Lui, dopo averlo visto, si mette le mani tra i capelli, agitandosi in maniera convulsa come un giocatore di calcio che ha sbagliato il rigore della sua vita. - La fine di tutto è qui -

Lei indica altri tipi di pesce, mostrandosi interessata. Possiamo vedere dei gamberetti, delle anguille, o delle trote. L’uomo del banco del pesce, con le mani dietro la schiena, segue con lo sguardo Lei, compiaciuto. - Lui sta spiando che cosa fai -

Lei si ferma con un dito sul pesce spada. Lui mostra un’espressione soddisfatta a testimonianza della qualità della merce. Il prezzo sulla targhetta stavolta è visibile, e mostra il costo di 15 euro a chilo. - Tu l’incoraggi perché lo sai -

L’Altro prende la targhetta e, con un gessetto, fa una croce sulla scritta 15 euro per scriverci 11 euro. Il suo sguardo è invitante, con un sorrisetto compiaciuto sul volto. - Lui sa tentarti con maestria-

Lui si sporge verso l’Altro e, con un deciso gesto di diniego, cerca di manifestare la sua autorità. Lei, scocciata per il suo intervento, prima si gira lanciandogli un’occhiataccia, poi gli dà un violento spintone per allontanarlo. - Tu sei seccata che io ci sia –

Lui, senza riuscire a pronunciare una parola, si gira verso di lei con aria allibita, come a dire: “ma che stai facendo, disgraziata??”. Lei sorride all’Altro, indicandogli il pesce spada, per fargli capire che intende acquistarlo. L’Altro sorride beato, annuendo. - Ed io tra di voi/ Se non parlo mai –

L’Altro le consegna un sacchetto con dentro il pesce spada. Lei lo prende, sorridendogli. -Osservo la vostra intesa-

Lei sfila il portafoglio dalla tasca di Lui, che intanto aveva infilato la testa nella cassa delle anguille, per la disperazione. - Ed io tra di voi nascondo così/ L’angoscia che sento in me -


Mentre scorrono le ultime note della canzone, Lei saluta l’Altro, che le risponde addirittura con un baciamano. Lui intanto ha estratto la testa dalla cassa delle anguille e, con l’aria mesta di chi è appena stato sconfitto, si dirige insieme a Lei verso l’uscita del supermercato.

FINE

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piacciono troppo i post "ricamati" sui testi delle canzoni!!! Ari-bravo Fra!! Poi sembrava davvero di vedere un film, sei stato capace di far immaginare senza difficoltà e in maniera assolutamente realistica i tre personaggi, i gesti, l'ambiente. . . e questo non è facile e soprattutto non è da tutti!!!

P.S. Ma il pescivendolo in questione aveva per caso lo sguardo da "pesce lesso"????!!!

P.S.2 Sì, lo so, questa è da linciaggio!!!

DjJurgen ha detto...

Ma dai, davvero ti è piaciuta??? Io mi sono vergognato terribilmente ad averlo postato!! :D Pensa che persino Paola si è tenuta cauta con i commenti, per non offendermi!! :D
Bè, se è vero quello che dici: grazie!!! Non me l'aspettavo davvero!! :D

Anonimo ha detto...

Dai Fra lo sai che quando c'è da insultarti non mi faccio scrupoli!! Questa volta però non ce n'era proprio motivo, anzi secondo me dovresti fare altri post simili!
P.S. Comunque devo io ringraziare te per non aver commentato la mia insulsa battuta del "pesce lesso". . . a volte il silenzio parla più di molte parole!!! :-P :-P

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