mercoledì 11 febbraio 2009

Pomeriggi d'inverno



Calma e delicatezza nei tuoi occhi,
sensualità e saggezza nel tuo corpo,
la paura di averti credo che mi tocchi
e vivo mille scosse ad ogni tuo passo.

E rimango fermo a capire come si possa
decidere, da un giorno all'altro,
di non amarti a più non posso.

E' qualcosa che non penso in me accada,
d'altronde per te molti periodi ho passato,
di tristezza e rovinosa decandenza,
di torpore e successiva ripartenza.

L'unica cosa che mi teneva ancorato,
a questa situazione che non volevo,
era immaginarti in me e ho sognato,
e capito che eri tutto ciò che cercavo.

Forse ormai hai capito come sono fatto,
dolce e protettivo qualche volta,
seguace di un pensiero di libertà conpatto,
deciso a seguire i miei obiettivi,
anche se continuan ad esser fuggevoli,
ma col tuo sostegno continuo a crederli vivi.

E tutte quelle volte che ti farò adirare,
e dopo poco ci ritroveremo a far l'amore,
forse solo per scambiarci un'emozione,
forse solo per correggere un errore.
Saranno momenti di assoluta gioia,
e capiremo, con un groppo in gola,
che tutto quello che volevamo,
era lì, a portata di mano.

Ogni attimo è concentrato al tuo piacere,
per me è impossibile immaginare diversamente,
e continui ad organizzare le nostre sere,
io e te, e il cielo non ci mente.

Tante parole, forse troppe, da innamorato,
non sono le prime che ti ho dedicato.
Nemmeno le ultime sia chiaro,
ce ne saranno migliaia a venire,
perchè son riuscito, con calma, a capire
che tu, piano piano,
sei diventata il mio faro.

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