sabato 13 febbraio 2010

Turista per cas(s)o



Oggi a Milano è successa una cosa strana.
Una di quelle cose che possono cambiare il corso di una giornata.
Berlusconi, allarmato per quanto successo, pare abbia voluto indire una conferenza per rassicurare tutti i cittadini e garantire che, no, non si trattava di una sinistra macchinazione dei comunisti.
Alcuni milanesi, da quanto riportano delle fonti non ufficiali, si sono liquefatti per poi sfociare nelle paludose acque dei Navigli.
I cospirazionisti hanno ipotizzato che un'enorme astronave vogon di colore giallo stesse per atterrare su San Siro.
Perchè quello che è successo oggi a Milano era davvero, ma davvero strano.
Qui.Oggi.E'.Uscito.Il.Sole.
E così, stranezza per stranezza, anch'io ho deciso di fare quello che di solito non faccio mai.
Sono uscito dal buio della mia stanza e mi sono fatto un giro per il centro.
Ho fatto il turista, facendo tutto quello che fanno i turisti: ossia alzare stupito lo sguardo di fronte al Duomo e farmi importunare dai Marocchini.
Non ho girato per i negozi, non ho scattato foto, non ho dato da mangiare ai piccioni, non mi sono nutrito al McDonald e non ho speso tutti i miei risparmi in gadget e quant'altro.
Ma direi che ho fatto quello che viene richiesto regolarmente a un turista che visita Milano: stupirmi di fronte al Duomo e farmi importunare dai Marocchini.
Io ero fermo a quelli che "vendono" i braccialetti all'uscita della metropolitana. Quelli che, appena metti un piede sull'ultimo gradino della scalinata, ti attorcigliano un braccialetto intorno al polso prima che tu te ne renda conto. Non mi stupirei se quei bracciali fossero dotati di due calamite alle estremità, in modo tale da allacciarsi al volo una volta passato intorno alla mano.
Oggi, però, i Marocchini di Milano hanno saputo stupirmi: c'era un nutrito gruppo seminato a partire da Corso Dante fino a Corso Vittorio Emanuele II, posizionato in stile staffetta a coprire tutta la zona, evitando così che anche un solo passante potesse sfuggire alla loro fittissima rete di vendita di libri per l'Africa. Sinceramente non so bene che tipo di libri fossero, quello che so è che, nonostante il mio notevole impegno in uno slalom gigante che li evitasse tutti, non ho potuto fare a meno di farmi importunare da ben sette di loro.
Le loro modalità di approccio variavano da Marocchino a Marocchino. C'era quello che mi ha dato il cinque, quello che mi ha chiamato fratello, quello che "non voleva vendermi un libro ma voleva solo farmi una domanda", quello che mi ha seguito per almeno 100 metri, quello che ha detto che gli stavo simpatico.
No.
No.
No.
No.
No. Soprattuto a quello che mi trovava simpatico.
Al sesto, ho dovuto dire una cosa spiacevole. Che prima di lui me l'avevano già chiesto in cinque. E che se avevo detto di no a loro, era no anche per lui.
Ci è rimasto un pò male, ma alla fine mi ha lasciato andare.
Dopo questa full immersion nel continente nero (paraponziponzipò), ho proseguito la mia mattinata da turista circumnavigando il perimetro interno del Castello Sforzesco, visitando una mostra sulle "Antenate della Venere", scoprendo un paio di cose interessanti sulle statuette egizie.
Concluse queste futili pratiche, ho riattraversato Parco Sempione, e sono tornato a casa.
Mi sono buttato sul letto, stanco morto.
E ho concluso che, forse, avevo sbagliato tutto.
Volevo fare il turista, ma, in fondo, avevo davvero sbagliato tutto.
Avevo alzato stupito lo sguardo di fronte al Duomo. Ok.
Mi ero fatto importunare dai Marocchini. Ok.
Ma come cavolo mi era saltato in mente di andare a visitare una mostra sulle Antenate della Venere???

5 commenti:

L'impossibile vivere ha detto...

Un post semplicemente esilarante

MaxBrody ha detto...

Ma allora sei a Milano, non a casa tua!! Avverti, no?? ;)

Farsi importunare dai marocchini di p.zza Duomo e dintorni è un'esperienza che chiunque dovrebbe fare almeno una volta nella vita, aiuta ad atteggiarsi nel modo migliore possibile nei confronti del prossimo. Ricordo i primi anni in cui, terrorizzato, acceleravo o rallentavo a seconda che i marocchini guardassero o meno nella mia direzione. Addirittura mi accodavo a sconosciuti passanti per non essere fermato e non dover rispondere per la decima volta (allo stesso marocchino) "no, grazie". Ora non ho più tali psicosi, ma i braccialetti sono un incubo. Se provi a restituirli, nemmeno li rivogliono indietro: che si facciano calpestare dalle comitive giapponesi, piuttosto, ma non li rivogliono. Per restituirli, devi diventare marocchino e legarli ai polsi del primo sventurato che ti cammina affianco.
E gli ombrelli? Quelli che si smontano automaticamente alla prima apertura? :P Sono un must!
Ah, se ti interessa, ho due o tre (non mi ricordo, perchè una l'hanno rivoluta indietro, sicchè a volte ho l'impressione di essere stato turlupinato) tartarughe di similplexigas, che - mi hanno assicurato - sono formidabili contro le avversità. Solo che, ora che sono fuori corso, ho qualche dubbio sulla loro effettiva efficacia, ma nel caso posso farti un prezzo ragionevole.. :D

Allora, quando ci vediamo? Vorrei farti vedere una cosa molto interessante, è una mostra sulle Ave di Artemide, secondo me ti piacerà!

p.s.: scherzi a parte, forse Sclavi presenta un libro alla Fnac, la prossima settimana (credo Martedì). Non vengo a Milano da un bel po', ma sarebbe una buona scusa per scambiarci chincaglierie africane :P

DjJurgen ha detto...

@L'impossibile vivere: grazie mille, davvero! :D Non ti conosco di persona, ma a giudicare dal tuo profilo dovremmo esserci visti almeno una volta...credo! :D

@Max: Ma sono tornato giusto una settimana fa, cavo, e quella di sabato era la mia prima uscita da giorni e giorni! :D
In ogni caso sono contento che la mia esperienza con i Marocchini non sia l'unica...un giorno spero anche io di riuscire a superare la psicosi e ad affrontarli senza più troppi problemi!
In aggiunta, sono ancora più contento di dirti che io Martedì ci sarò, e sarò ben lieto di conoscere l'uomo che si cela dietro cotanta genialità! Che dici, ci diamo un appuntamento al buio? Tu mi riconoscerai per il braccialetto con le calamite, e io ti riconoscerò perchè nasconderai una tartaruga in similplexiglas nel taschino della tua giacca. E sì, ancora una volta i simpatici animaletti ti porteranno sfortuna. Quella di incontrare me! :P

MaxBrody ha detto...

Quella sarebbe stata una fortuna..la sfortuna è che devo darti buca! (il che è una fortuna per te, invece)

Noi due ci rifaremo sicuramente un'altra volta ;) , ma Sclavi non lo vedrò mai più. Vado a gettare le tartarughe dalla finestra!

DjJurgen ha detto...

In effetti le tue tartarughe non funzionano mica tanto bene, eh!!!
Vedere Sclavi è stato davvero emozionante...avrei voluto dirgli un sacco di cose...avrei voluto ringraziarlo, avrei voluto dirgli che gli sono debitore per avermi fatto crescere e avermi fatto identificare in un personaggio così profondo e umano...e invece non sono riuscito a dirgli niente, se non bofonchiare un timido: "grazie...e complimenti..." per poi lasciare il posto a quello dietro di me...
tra l'altro, la "simpatica" signorina che teneva sott'occhio il Nostro si è rifiutata di scattare una foto con me e Sclavi...non sai quanto l'ho odiata...

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