venerdì 1 giugno 2012

Buone azioni


Ho il sangue inutile. Sappiatelo se vi serve una trasfusione dal sottoscritto, ci andate male. La mia ragazza invece può aiutare tutti. Per questo stiamo insieme, casomai mi servisse qualcosa è sempre a portata di mano.
No, non è vero. Stiamo insieme perchè ci amiamo e perchè lei già sa che un giorno vincerò al fantacalcio, al lotto, alla riunione di condominio e che la Juve intesterà un assegno destinato a Buffon a mio nome. E non ci faranno caso.
Ma non è di venali questioni danarose che voglio discutere.

Stamane abbiamo deciso di donare il sangue a chi ne ha bisogno. Andiamo alla sede più vicina dell'Avis e ci sentiamo pronti per la nostra buona azione quotidiana. Per chi non lo sapesse quella di ieri era organizzare una partita per far giocare le pulzelle. 'Na faticata non da poco.
Entriamo in orario notturno (ore 9 e 40) e constatiamo che non c'è nessuno prima di noi. Ottimo. Ci sbrighiamo subito. Pessimo. Mi infileranno gli aghi subito.
Gli. Plurale. Esatto. Perchè conosco il mio corpo bastardo.
Dopo un'attenta e veloce visita con il medico, che mi chiede se mi drogo. Perchè immagino che siano molti i drogati donatori di sangue in questo mondo, sono pronto per stendermi sul lettino. L'ago entra dopo alcune difficoltà, ho le vene piccole, ma piano piano inizia a defluire.
Nel frattempo la mia amata sbriga la formalità del medico che a lei non chiede se fa uso di stupefacenti. Perchè forse non ne ha la faccia. Mente io sì eh?

Il sangue scende e cerco di pensare ad altro. All'amore, alla gioia, ai fiori, al raffreddore, a Juliana Moreira, al Papa in visita a Milano(magari mi ci esce una battuta decente per Acido Lattico), alla mia pulzella che è nella mia stessa condizione. No. Penso al sangue che mi tolgono. Ma rimango lucido. Soprattutto perchè scorre piano.
Nel frattempo la mia amabile signorina ha un principio di mancamento verso la fine. Si riprende in un minuto o due senza problemi. Mentre a me, tristezza epocale, cambiano braccio. Ora sì che sembrerò un drogato.

Vado anche io in lieve panico, verso la fine. Tanto che inizio a vedere bianco, una luce in un corridoio, un occhio gigantesco all'orizzonte. Credo di aver visto Godzilla.
Comunque mi riprendo. Nel frattempo la mia dolce metà vedendomi bianchissimo, si risente male. I dottori credo si stessero chiedendo perchè avessimo mai deciso di fare 'sta cavolata. Ritorna tutto alla normalità nel giro di qualche minuto. Io scendo dal lettino e noto che riesco a tenermi benissimo in piedi. Dopo una bella boccata d'aria di smog cittadino ci andiamo a fare una ottima colazione in un bar affianco. Oggi ho perso 500 grammi di sangue. E' come se avessi fatto una dieta, insomma.

Considerazioni ultime:

-) Fare una donazione per equiparare una bella colazione con briosche e cappuccino più un aperitivo per mesiversario è un'idea da malati. Per questo ci è venuta.
-) Fare una donazione con l'osso sacro dolorante è una bella esperienza. Non ve la consiglio.
-) Saper di aver fatto qualcosa di utile al prossimo è una bella cosa. Ma questo non vale per il sottoscritto, io sono AB.
-) Ho appena scoperto che per uno sportivo donare sangue fa scendere le prestazioni. E che devo rallentare gli allenamenti. Questa sì che è un'ottima scusa per non andare a correre.
-) Ad Ottobre sarò ancora lì, su quel lettino, a farmi bucare come un drogato. Me la sento.
-) E ora direzione Aido. Sono una persona buona, non ci posso far niente. Ma, sinceramente, preferirei che nessuno se li prendesse i miei organucci. Ci sono affezionato, diciamo.

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