domenica 23 dicembre 2012

Una botta di culo


Che uno sia credente o meno o che abbia visto "The Secret" e minchiate varie, tutti quanti aspettano prima o poi la cosiddetta botta di culo che ti cambia l'esistenza. Quel sei al superenalotto, quella giocata vincente alla partita di poker del secolo, quella scommessa azzeccata, quell'investimento giusto e Dio o chi per lui sa solo cosa. Basta che ti cambia, ti fa contento, ti porta al settimo cielo per poi farti benedire quel giorno, quel momento, quel secondo per il resto della tua vita futura.
Una semplice botta di culo. Cosa ti chiedo Dio? Tu puoi tutto no? Che cosa è per te che sai fare qualsiasi gioco di prestigio quello di donarmi, dal nulla, denaro donne e divertimento a volontà? Guarda caso iniziano tutte per "D" queste parole. E tu sei "Dio". Che casualità!
E accade che ogni anno, a Natale, queste richieste aumentino, raddoppino, triplichino, quadruplichino e mi fermo qui perchè "quintuplicano" mi sembra un termine troppo difficile da scrivere bene. E se ce l'ho fatta merito mille punti ortografia.
Natale ti fotte con quella simpatica illusione della speranza, della felicità, della gioia, dell'amore. Tutte cose che sono costruite a tavolino dal tizio barbuto della Coca-Cola, o dalle fabbriche di giocattoli o dal Dio Amazon. Che di sicuro fa più miracoli lui sotto le feste che quello "vero".
E io chi sono, il figlio della serva? E' politicamente corretto dire ciò? Posso dire della "schiava" se vi piace di più, fate vobis.
Anche io voglio una cazzo di botta di culo. E che diamine. E  non vi offendete che scrivo parolacce che così si parla veramente. Non edulcoriamo il mondo alla Bonelli style! La gente si insulta e lo fa pure pesantemente. E io faccio parte della gente. O delle persone. Non ho mai capito la differenza sostanziale tra le due categorie.
E quella botta di culo la desideravo oggi. Sto passando un periodo di inattività che dovrebbe durare poco, così si spera, e quando si sta inattivi si spera che la fortuna ti risolva le situazioni al posto tuo no? E niente. Non si vince una scheda quest'anno, non si vince una partita al Fantacalcio, non si vince nemmeno una dannata lotteria della tua fumetteria. Almeno i fumetti gratis, Dio, fammeli avere! Non costano niente a te e fai qualcosa per non farli pagare neanche a me! Sono uno dei clienti più affezionati della Alastor, meritavo un regalo. E invece tu non sei d'accordo. Non sei mai d'accordo. Perchè tu, amico Dio, odi il gioco d'azzardo secondo me. Ma perchè inventarlo se lo odi, io non me lo spiego. E' come se io che non sopporto gli spinaci permettessi al mondo di coltivare spinaci. E' un controsenso. Cosa ci guadagnerei?
E quando poco fa ho percorso due semplici vie per tornare a casa, al gelo, mi chiedevo del perchè io non avessi mai una botta di culo.

Forse perchè l'ho avuta quattro anni e qualche mese fa. Quando ho incontrato Lei. La ragazza più dolce del mondo che condivide con me, ultimamente, tre quarti di giornata. Senza mai sbuffare, senza mai arrabbiarsi, senza mai criticare. Che poi è ovvio che chiunque sia innamorato dica che la propria metà sia "la più dolce del mondo" anche quando non è vero e lei è un'arpia. Perchè è quel bastardo del gene dell'innamoramento, che non so come si chiama e forse nemmeno esiste, che ti fa dire queste cose e molte altre.
E' quello che te la fa rimanere ad osservare per decine di minuti interi come se fosse un'opera d'arte.
E' quello che ti porta a sorridere se solo lei sorride.
E' quello che ti porta ad amarla se solo fa qualcosa, pur se semplice, ma lo fa per te.
E' quello che ti fa apprezzare ogni suo sacrificio come una scalata a mani nude dell'Everest.
E' quello che ti fa dire "Amami e sarò tuo per sempre".
E' quello che ti fa capire che la botta di culo della tua esistenza è Lei. E se credi in Lei ne avrai poi tante altre, in tutti gli ambiti che vuoi, ma solo se ci sarà Lei con te.

E Lei mi perdonerà, forse, se sono otto mesi che non le scrivo una poesia, se da tempo non le faccio una sorpresa, se ultimamente non la accompagno a fare la passeggiata con la sua belva d'ordinanza e preferisco giocare con la SUA xbox a casa SUA. Lei mi perdonerà, forse un giorno, se non le cucino una cenetta romantica e aspetto sempre che sia lei ad "imboccarmi" e ad invogliarmi a godere di questi momenti insieme. E Lei mi perdonerà, forse più in là, se ogni tanto non combatto e permetto a me stesso di arrendermi, e Lei odia quando mi vede arreso. Lo odia tantissimo e ci rimane male.

Spero perdonerà poi anche un titolo del genere per descrivere la fortuna che ho avuto nell'incontrare Lei. In vita dovrà perdonare tante cose che farò o che dirò. E spero che non debba mai pentirsi della scelta che fece un primo gennaio di qualche anno fa.

Perchè della mia non me ne pentirò mai.

2 commenti:

José María Souza Costa ha detto...

Invito - italiano
Io sono brasiliano.
Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
ho anche uno, soltanto molto più semplice.
'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
E sto già seguendo il tuo blog.
Forza, pace, amicizia e felicità
Per te, un abbraccio dal Brasile.
www.josemariacosta.com

Carmensì ha detto...

Non mi sono ancora pentita e non penso me ne pentirò a breve :P ti amo <3

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