sabato 24 maggio 2008

Occhi dentro occhi

Quando penso di aver fatto una cosa decente va a finire che la rifaccio magari male. E ci sono ricascato, ho ripreso un'altra canzone dei Negramaro e ho aggiunto frasi mie. Ma stavolta non ho aggiunto la storia di un amore inventato ma di un'amicizia vera. Questa è una lettera personale per una mia amica: Giovanna. Con il suo consenso la metto sul blog. Se non vi fa ne caldo ne freddo fa niente, l'importante è che sono riuscito nel mio compito: farle capire quando ho bisogno della sua presenza e quanto la voglio bene. Buona lettura! (Nella foto sopra,io e Giovanna declamiamo il nostro amore per l'amico panino!)


Occhi dentro occhi
E prova a dirmi se
Un po’ mi riconosci
O in fondo un altro c’è sulla faccia mia
Che non pensi possa assomigliarmi un po’

Occhi dentro occhi. Ti guardo, il mio pensiero torna indietro. Estate 2003, Vienna, Georg, la stanza più bella della scuola, io che faccio l’idiota e finalmente mi sblocco, Manuela e le sue idiozie, il saggio finale con i “Little Naples”(che nome di niente!), portare Tony Tammaro sul palco viennese, un trionfo.
Cinque anni, cinque anni che sono passati e che ti conosco. Non come dovrei ma è così. Sei davanti a me, ti guardo e tu mi guardi. Mi perdo dentro di te, cerco di guardare a fondo e scopro quella persona che sapevo ci fosse,tutto quello che avevo pensato di bello di te c’è e non se ne vuole andare, per fortuna, e tu? Ora che guardi in me dopo tanto tempo,cosa ci trovi?

Mani dentro mani
E prova a stringere
Tutto quello che non trovi
Negli altri ma in me
Quasi per magia
Sembra riaffiorare tra le dita mie

Ci siamo rivisti dopo un anno, da quell’incontro fugace a casa tua. Ora solo qui, davanti a te ma non ce la faccio, parliamo, per ore, di qualsiasi argomento. In linea di massima contiamo le persone che ce l’hanno messo in quel posto, vedo tristezza nei tuoi occhi come credo ci sia anche nei miei, vorrei fare una cosa ma non ci riesco, è qualcosa di semplice, che può far capire che io sono con te ma mi blocchi e non so il perché. Vorrei stringerti la mano, forte, per portare via tutti i tuoi cattivi pensieri. Vorrei abbracciarti, per farti capire che un amico per te ci sarà sempre. Vorrei dirti che sei una grande persona, per farti capire che lo sei veramente. Vorrei dirti che mi dispiacerà andarmene, perché, dopo molto tempo, ho (ri)trovato una persona che sa ascoltare e da cui è impossibile allontanarsi. Vorrei ma non ci riesco, sarà per timidezza, paura di un fraindentimento o altro non so. So solo che avrei voluto farlo ma non ci sono riuscito, chissà alla prossima…

Potessi trattenere il fiato prima di parlare
Avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
Qualcosa che di me poi non somiglia a te

Parliamo, discutiamo e capiamo che io e te siamo uguali, o meglio, abbiamo tante cose in comune. Siamo eterni sfigati, che cercano sempre quell’amore che ci farà stare meglio e puntualmente ci fa stare peggio. Crediamo tutti e due di valere meno di quello che effettivamente valiamo. Ci buttiamo a terra senza motivo, quando a buttarsi a terra dovrebbero essere altri. Ci rialziamo, ogni volta, con gli abiti un po’ sporchi ma sempre fieri di noi stessi. E guardiamo avanti, sperando di trovare quel qualcosa per cui valga la pena soffrire un po’ che un giorno ci regalerà una gioia immensa…

Potessi trattenere il fiato prima di pensare
Avessi le parole quelle grandi per poterti circondare
In quello che di me, bellezza in fondo poi non è


Vorrei dirti tutto quello che sei, per farti stare meglio, per farti capire che tu sei qualcosa di unico in questa vita che ho. E farti capire che se ti ho conosciuto un motivo ci sarà. E dovrai sopportarmi per molto e molto tempo…

Bocca dentro bocca
E non chiederti perché
Tutto poi ritorna
In quel posto che non c’è
Dove per magia
Tu respiri dalla stessa pancia mia

Lo so, la canzone parla di un’amore, non proprio quello che c’è tra noi. Bocca dentro bocca o significa che stanno limonando o uno dei due è in carenza d’ossigeno e l’altro lo sta rianimando. Ma i significati ci sono. Loro respirano dalla stessa pancia(quindi la tesi della rianimazione è molto valida!). Loro condividono un corpo in due, condividono problemi, paure, gioia, felicità, e tutti gli imprevisti della vita insieme. Hanno capito che solo insieme possono andare avanti. Ma anche capendo questo può succedere qualcosa di strano, qualcosa che può interrompere tutto. Ogni amore o amicizia o qualsiasi rapporto ha milioni di bivi(Enrico ruggeri ne sa qualcosa!), sta a noi capire quali prendere, capire le scelte che ci possono far continuare o finire un determinato rapporto. Io da oggi in poi vado avanti cercando di noi interrompere un ‘Amicizia che ho desiderato e ho ritrovato, chissà di chi sto parlando…

Potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare i giorni
Avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare
Quel posto che non c’è, hai imbrogliato tutti tranne me tranne me tranne me…

E tu mi guardi, ti fidi di me perché ho sta faccia a pesce lesso. Pensi che io ti possa capire, suggerire, criticare. Guardi e vedi in me un ragazzo tanto alto quanto scemo che non perde occasione per fare battute, mi porti nella tua stanza, nella tua casa, mi fai conoscere i tuoi amici, mi chiedi di uscire con te. Mi fai entrare nella tua vita con felicità, pur sapendo che sono un completo idiota, pur sapendo che ogni tanto potrei fare una sparata di niente e rovinare tutto, pur sapendo che non sono proprio quel ragazzo perfetto che le donne vorrebbero avere, ma sapendo che io ti voglio bbene da morire(le due b sono volute), e che ti seguirei, or ora, dappertutto.

Dovresti, disegnarmi un volto nuovo e occhi per guardarmi
Avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare

Questa parte qui spero che non sia anche la tua. Mi piace l’idea che ti fidi, che credi in me. Lascia agli altri i dubbi e le incertezze, io sono qua per te. Mi trasformo in tua bertuccia quando lo vuoi e lo desideri, basta chiederlo. Mi trasformo in confidente quando tu vuoi. Mi trasformo in padre se tu me lo chiedi. Mi trasformo in cuscino se vuoi dormire, in cuoco se vuoi mangiare, in Tiziano Ferro se vuoi cantare. Sono qui, basta chiedere.

Quel posto che non c’è, hai mandato solo me…

Ora bisogna capire qual è “il posto che non c’è”. Se è quello che diceva Alberto Sordi non mi piace tanto, se è quello di Peter Pan è troppo lontano e troppo brutto, non si può rimanere sempre bambini, sembrerebbe una tortura. Se, invece, è uno spazio che hai dentro al tuo cuore, un piccolo buco che non è occupato da nessuno, allora mi va benissimo. Sapere che sono nel tuo cuore in ogni angolo della giornata , sapere che mi porti a lezione, a casa, mentre studi, mentre ridi, esci con gli amici, è qualcosa di bellissimo. Sapere che ti ho così a cuore è quasi come sentirsi amati, sentirlo dire, magari, dalle tue labbra è come una vincita al superenalotto. Sapere che ci sei tu, a questo mondo, che condividi ogni mio sentimento è qualcosa di incredibile e impensabile, sapere che ho sempre qualcuno su cui contare non ha prezzo…(un pò come una certa carta di credito!)

3 commenti:

DjJurgen ha detto...

Lutty, davvero molto, molto, molto bello! Si vede che è un post davvero sentito e molto ispirato...mi hai fatto quasi commuovere, dico davvero! ;)
Complimenti, ragazzo!

p.s. ma sei sicuro che ti basti il semplice sapere di stare in una parte del suo cuore e di accompagnarla durante la giornata??

luttazzi4ever ha detto...

Eccome se mi basta. Becero individuo che non sei altro io non miro a lei! Miro all'amica. Da ben 5 anni se è per questo. O c'ho na mira del menga o è lei che si sposta sempre...mah..

Vecchio comare!

Anonimo ha detto...

Confermo,confermo... Le sue mire espansionistiche sono altre!!!Non potrò mai ringraziarti abbastanza per queste parole magnifiche che solo un "ipersensibile" come te poteva scrivermi. Jo

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