giovedì 25 settembre 2008
Quei giorni perduti...
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a guardare le nuvole e a sognarne il sapore
a sentire il calore di quelle due mani
a portare l'amore senza chieder denari.
Giorni di gioia, di luce dura,
di sabbia e sandali, di amicizia pura,
di voglia di saltare in groppa alla luna,
di giocare col destino senza averne paura.
Giorni lontani ormai, e tristi
attendiamo il fatal destino che,
senza pensare, ci insegue fino al declino
ma la forza ancora la abbiamo,
senza timore, noi la aspettiamo
anche se tutto, e oltre, abbiamo lasciato
nessuno può sottrarci
la gioia di aver vissuto.
Chiedo scusa al grande De Andrè per la prima frase presa da uno dei suoi capolavori. Con stima e ed affetto è solo un lieve omaggio ad un cotanto autore.
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