lunedì 21 settembre 2009

La Carmenide - Il dolore fortifica (Puntata Diciotto)



Mini-prefazione(perché così mi ha detto il mio cane): L’opera è in crisi d’ascolti indi c’è un solo modo per riportare gente alla lettura della suddetta. Infatti la foto che avete appena visto è sintomo di entusiasmo, fiducia, prospettive esaltanti per il futuro e tanto ma tanto sbavo per chiunque verrà su questo forum. E’ un trucchetto subdolo, diranno i malpensanti, e son sicuro che saranno tutte ragazze dato che gli squinzi, beati loro, staranno sbavando all’impazzata. E se magari vi chiedete: “Chi è che può cascare ad una cosa così becera?”, rendetevi conto che un certo individuo ci è diventato capo dello stato così.

Motivi per non leggere questa puntata: Oggi ho avvertito un dolore al gomito, guarda caso, che coincidenza, dopo che l’ho sbattuto violentemente contro un mobile. Indi il motivo serve per associarvi al mio dolore e piangere insieme. Altri motivi: in questi ultimi tempi porto sfiga. L’altro giorno ho attraversato la strada ad un gatto nero. E’ finito sotto ad una macchina. E, tempo fa, ho fatto il moonwalk gridando “allegria!!” e ballando soavemente. Non oso immaginare le conseguenze della mia azione.

La puntata di oggi risponderà ad un illuminante quesito. Si, mamma, ho chiuso la porta a chiave non ti preoccupare.(E poi ritorno a casa a controllare, quasi sempre!)

Personaggi ed emozioni:
Mang’isse: Difensore, donatore di gentilezza, diretto e anche dark. Chi l’ha visto ieri può essermi testimone.
Master: uomo inutile messo all’interno dell’opera solo per l’intento di fargli prendere tante botte. Diciamo che è un Ceccherini nei film di Pieraccioni. Ah, si è tagliato i capelli. Ovviamente è osceno.
Carmenide: personaggia fondamentale nella visione dell’intera opera. O scrivevo così o venivo picchiato.
RimPattule: signorina odiosa che ogni giorno cerca di aumentare l’odiosità del mondo nei suoi confronti. Però ride sempre. Ha una capacità di sopportazione vicina al meno infinito e se dà le sentenze non ci sono possibilità di recupero.
Cocco Siffredi: nemesi del Master. Autore di innumerevoli e inenarrabili imprese. Ecco, non ne parliamo che è meglio.
Onello: L’Otello con la enne.
Tommy Show: Cappellano reggente del regno di SuperSantos. Se gli togliete il cappello scompare. Se lo indossate voi tutto il mondo vedrà Tommy al vostro posto.
Cimichele: nemico di tutti e tutto. Ma non si sa il perché.

"Perché non dirgliel tu, cui a te noto è il cuoco?"
Rispose il ricco di fame Mang’isse.
"Forse perch'ei siam sull'infecondo mare
tormentati errando e intanto
le sue spezie a Cos son rimaste."
"Ciò m'affligge", ripigliò l’eroe
che triste con altrui il pranzo riprende.

“Ecco, ormai solo ingiustizie nei miei confronti!” – sospirò Mang’isse – “Tutti mi odiano, tutti mi trattano male!”
“Ma non è vero, oh eroe, io ti voglio bene!” – disse il Cocco malefico.
“Ecco! Ci mancava pure che l’unico che mi vuole bene è questo idiota!” – urlò adirandosi. Non avete, che ne so, una Irina della Intimissimi[1] che mi vuole bene? No? Sicuri? Una Belenna? Una Ferilla?
Qualsiasi cosa ma non Cocco! Che ci faccio con Cocco? Sembra il nome di un cane! Di un lucaborrasso! Sembra un modo per offendere qualcuno! Cocco qui! Cocco là! Cocco su! Cocco giù! Cocco Bello che poi questo bello sicuramente non è. E se dobbiamo dire la verità poi…” – continuò ma venne interrotto dal Master.
“Mang’isse, ecco il tuo maialino arrosto.” – e glielo porse con gentilezza. L’eroe incominciò a mangiare soddisfatto e felice. L’espressione accigliata e incattivita di colpo scomparve. Al suo posto ci fu uno sguardo assente fisso nel vuoto e mandibole che lavoravano piuttosto alacremente.
“Si è calmato!” – affermò il Cocco un po’ sconvolto.
“Diciamo che se non mangia ogni tre ore inizia a dare di matto. L’altro giorno ci dimenticammo e si era appena ingurgitato il fantasioso Mistery. Che brutta fine per una guest star.”
“Allora, amico, andiamo insieme a salvare il mondo eh? Userò il mio chakra[2] per combattere il nemico! I malvagi non vinceranno mai!” – si esaltò muovendosi come un damerino indemoniato.
“Amico a chi? Tu sei la mia rovina, la mia sventura. E se non fosse stato per la deliziosa signorina Carmenide tu non saresti qui con me! E poi a che serve quell’Onello? Non ha detto manco mezza parola da quando è su codesta nave!” – chiese il Master.
“Lui è la mia guardia del corpo. L’ho incontrato poco tempo fa. Ho salvato la sua famiglia dall’attacco di un demone maligno. Ma credo sia scappato via, forse sentiremo ancora parlare di lui.”
“Che creatura è?”
“E’ l’uomo-lucertola. Una bizzarra unione tra Nino D’Angelo e un rettile[3]. Impressionante. Ho sentito dire che in tempi futuri potrebbe trasformarsi ancora. E ciò non mi fa dormire sonni tranquilli. Comunque, da quel momento, l’Onello mi segue passo passo. Anche se mi riempie di cozzetti[4].”
“Uhm…sai che mi è diventato simpatico. Ehi Onello…vieni qui!” – disse il Master al gigante paffuto.
“…” – Onello eseguì l’ordine senza proferire verbo. Si avvicinò e attese altre istruzioni.
“Pronto per riempire di cozzetti il tuo padrone?” – chiese il Master. Cocco apprese la notizia non senza stupore.
“… Si può fare!” – rispose Onello.
“E’ la prima volta che lo sento parlare! E perché proprio contro di me?” – si chiese il Cocco che subì, per dieci minuti buoni, un’epidemia di cozzetti sia sulla schiocca pelata[5] che dietro al collo.

Ma lasciamo i nostri eroi al loro cammino nelle acque gelide dell’oceano e torniamo a Supersantos dove, intanto, si stava decidendo il destino del trono.

“Hai paura. Dì la verità!” – affermò Cimichele mentre osservava il re che aveva sfidato negli occhi. La tensione era alle stelle nella città reale. I sudditi guardavano i due emozionati. Non si vedeva una sfida così importante dai tempi dell’incontro tra Tommy Show e Pep Ditreviso. Che vide il primo vincitore dato che l’incontro fu fatto in estate e lo sfidante non aveva messo la crema solare sulla pelata. Risultato: abbandono per schiocca bollente e ustionata.
“Certo che no. Solo un mentecatto può pensare di sconfiggermi!” – dichiarò il Cappellano. Felice e sicuro di se, di quella sfida, ma, in cuor suo, sapeva che tutto ciò aveva qualcosa di strano. Mai un litigio tra i due regni, mai un battibecco. Perché ora tutto ciò?
“E io sarei un mentecatto eh? Eh? Aspè, controllo sul vocabolario!” – rispose il malvagio mentre, con i suoi due attendenti Stampella e Pollo[6], trovava il termine sull’enorme tomo. – “Ci sarai tu un . – ricusò Cimichele.
“Mi togli una curiosità prima di iniziare?” – domandò il reggente.
“Certo, qualunque cosa agli sconfitti.”
“Perché mi hai attaccato? Non abbiamo mai avuto nessun problema! Cos’è che ti spinge a combattere contro di me? Contro la mia gente?” – la risposta era inaspettata.
“Ho vari motivi. Primo: stavo senza fare niente. Un’era di immobilità stanca. Secondo: Se mancano massimo cinque puntate qualcosa da cattivo lo dovevo pur fare. Terzo: il mio regno l’ho perso. Il mio consigliere Figaro ha effettuato un colpo di stato nei miei confronti. Ora governa con la sua moglie/madre Clara. E ha rinominato la mia terra “Croccantina Prima”. Per questo ho bisogno di vincere oggi! E ora preparati alla sconfitta.” – urlò andando alla carica. Ma si fermò due secondi dopo perché bisognava ancora fare il lancio della monetina.
“Allora, se esce cappello batto io, se esce naso lungo batti tu.” – spiegò Tommy.
“Dimmi la verità. Le hai fatti coniare tu ste monete nevvero?” – suppose l’ex-re.
“Come hai fatto ad intuirlo? Comunque cappello. Batto io. Iniziamo.” - I due si posizionarono davanti alle loro porte. La sfida stava per iniziare. La battaglia consisteva in un uno contro uno. Chi arrivava per primo a tre gol aveva vinto. E poteva avere castello, regno, e anche cappelli omaggio. Ma normalmente ciò accadeva se vinceva il Cappellano. La sfida stava per iniziare. Già l’ho detto ma rende ancora di più l’idea. Il pubblico era col fiato sospeso. Bombole di ossigeno erano vendute tra gli spalti. Il proprio re si stava decidendo con una partita all’ultimo dribbling.

Intanto sulla Maitella Prima il Cocco si stava spalmando un unguento contro i dolori, sul collo. Il Master e Onello aveva iniziato a fare amicizia e discutevano di varie idiozie su un maghetto con i capelli alla chiavica e occhialini a fari di una 500. Mang’isse invece, concluso il proprio maialino e installato il timer per ricordarsi di mangiare fra tre ore[8], si era posizionato sulla poppa della nave e osservava il paesaggio. L’oceano era meraviglioso.

“Chissà se tornerò mai nella mia Stitica” – sospirava – “Mi manca tutto ciò che ho lasciato lì, in quel paese natio. I miei amici, i miei raccolti, i miei polli e i miei maiali, ma soprattutto la mia amata. Ciò che mi dà forza per finire codest’avventura iniziata senza un motivo e continuata senza altri motivi. Un giorno ritornerò a casa, piccola mia, e lì andrò alla ricerca della mia famiglia. Delle mie origini. Di tutto ciò che dovrò sapere sul mio passato, per costruire un futuro assieme. Solo io e te!”
“Certo, mio amore!”
Mang’isse si voltò e notò che il Master aveva udito tutto e aveva, soprattutto, risposto. Resistette alla voglia di colpirlo a roncolate. Ma dopo cinque minuti tutta la nave era lì a riempirlo di cozzetti. Capitanati da Onello, Mang’isse, Cocco e Turkodur, tutti i marinai si trovarono un meraviglioso attimo di relax.

Improvvisamente, mentre tutto l’equipaggio era impegnato nella maratona cozzettesca, un’incudine apparve dal nulla diretta proprio verso la testa del Master. Ma, incredibilmente, il lucaborrasso, che dormiva festante, si rese conto del pericolo e con un balzo ingurgitò il terribile pezzo di ferro. E di tutto ciò nessuno se ne accorse. L’animale, tronfio, decise di scrivere dieci pagine di idiozie ma poi, resosi conto che non sapeva scrivere, buttò tutto in mare e ritornò a ronfare.[9]

FINE DICIOTTESIMA PUNTATA

[1] E’ sua l’immagine sopra. Per tutte le squinzie: un giorno o l’altro metto una foto maschile. Per una determinata squinzia specifica: non mi picchiare ti prego!
[2] Non so manco se l’ho scritto bene. Ma per me è un’enorme idiozia lo stesso.
[3] E’ qualcosa di paurooooooso! Spero non lo incontriate mai.
[4] Schiaffi a dita unite che si danno, normalmente, sulla testa o nella parte esente di capelli dietro al collo.
[5] Cosiddetto “nido di rondini”.
[6] Il primo alto e magro, tendente al non-passaggio nelle partite. Il secondo basso e con gengive sanguinanti, tendente al perdere soldi a poker in dieci minuti.
[7] Vocabolario Zanichelli 1998.
[8] Il timer, dato che era un’epoca senza orologi, consiste in un marinaio che, come unico compito, ha quello di effettuare un conto alla rovescia mentale o parlato al Mang’isse.
[9] Pareggio nel sondaggio scorso indi nulla di fatto!

Alleluia alleluia. Puntata pregna e anche di prugna. Indi come direbbe Bombolo: “è na puntata da leggere ar cesso, tzè tzè tzè”. Ma lasciamo in pace i nostri filosofi scomparsi e pensiamo al gran finale. Sei puntate alla fine. Cosa accadrà? Chi morirà? Chi vincerà? Chi mi darà combinazione esatta del superenalotto prima che esca? Domande che, per molto ancora, non avranno risposta.

Sondaggio prossima puntata, sperando che superiamo i 4 votanti: Riccardo Scamarcio o un termosifone? Il secondo credo sia effettivamente migliore come attore!

Prossima puntata, se me ne tiene e se mi fate qualche regalo, Giovedì 24 Settembre. Sta panzana va avanti da Maggio e ancora non accenna a finire. Che mondo!

3 commenti:

Carmensì ha detto...

Puntatona veramente bella e piena di persone!e anke tanto divertente! lo so che sono fondamentale, è inutile che dici che se nn scrivi così vieni picchiato tsè tsè tsè!
io il regalo già l'ho preparato quindi almeno per me prossima puntata il 24 settembre e voto per il termosifone.
alla prossima...
zao zao zao
tanti bacetti!

tonycocchi ha detto...

Innanzitutto dico che l'inizio non va bene U__U
Ma non perchè me ne dicono di tutti i colori, ma perchè a dirmene doveva essere Carlo non Enzule XD
So che comunque era funzionale all'effetto comico successivo: il fatto delle 3 ore obbligatorie tra un pranzo e l'altro, mai sgarrare!

Però ricordati che Onello, se a me da scuezzettate, a Master di solito lo stritola... letteralmente XD

MA NO! COME PAREGGIO!?!?!?!?
Per una volta che il lucaborrasso faceva qualcosa di interessante...
Uffa =(

Anonimo ha detto...

uahsiahsuahsiahs
innanzitutto non sono odiosa >.<
bello quel momento dove mangisse mi pensava...
kisa xò mentreo io ero a casa cosa stavo combinando..e se soprattutto stavo pensando a lui in missione
uahsiahsuahsiahsuah
battutaccia U__U

cmq cmq..
voto x scamarcio!! ;D
zauuuuuu

pattule xD

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...