venerdì 1 gennaio 2010

La teoria dello stomaco



Questo racconto è l'altro che usai, nella sezione "Rosa", per il concorso sul settimanale femminile. La storia è molto somigliante a ciò che è successo, in passato, tra me e la signorina Carmen, la mia amata. E, oggi, lo utilizzo per festeggiare il nostro primo anno assieme come fidanzatini tutti puccettosini e pieni di bacettini. Buon divertimento gente e se vi fà un pochettino piangere, di commozione intendo, ne sono felice.

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La cosa più importante in una storia d’amore è l’inizio. In pochi secondi può nascere un sentimento, una passione, un amore. Siamo abituati a correre durante tutta la giornata e non ci rendiamo conto delle tante occasioni che abbiamo di essere felici. E le motivazioni sono tante. La troppa fretta, la troppa paura o semplicemente non ce ne accorgiamo. Aspettiamo che il fato decida al posto nostro e che le cose scorrino da sole, non ci affanniamo a farle accadere. E certe volte, pur così facendo, può andar bene. Come in questo caso.
La cosa più importante, dicevamo, in una storia d’amore è l’inizio. In questo caso siamo già alla fine. Di un sentimento che non era tale e che ha fatto solo male ai due ragazzi protagonisti dello stesso. Giulio e Monica. Una coppia come tante, una storia come tante. Lui e lei si conoscono ad una festa, si piacciono e tra tanti tira e molla si conoscono, si accettano, si innamorano. Peccato che tutto ciò duri solo, appena, due mesi. E i rispettivi gruppi di amicizia ormai siano diventati un gruppo solo. Giulio la lascia, senza pensarci due volte, per non illuderla, dice. Monica è distrutta, la fine di un sentimento d’amore è pur sempre qualcosa che fa male e distrugge dentro. Ma lei è una ragazza d’oro, e riesce, con la sua maturità, a non decimare il gruppo, a continuare ad uscire con un individuo che le ha fatto del male, a continuare a tenere salde molte amicizie e a non buttarle per un dolore personale.
Siamo di fronte adesso ad un amore finito, ma, come diceva mia madre, per ogni porta chiusa si apre un portone, e in quel portone c’era Daniele. Il migliore amico di Giulio. Innamorato della stessa donna, è stato, per tanto tempo, zitto e ha amato in silenzio. Ora che la storia è finita potrebbe dirle tutto, narrarle tutti i sacrifici che ha fatto per non turbare il loro amore, rivelarle tutto il sentimento che ha dentro. Ma non lo fa. Daniele è così. Due metri di maschio italico, lunghi capelli a caschetto che neanche John Lennon ai tempi di “Imagine” poteva vantare così perfetti. Sognatore, regista o presunto tale, sempre alla ricerca di una storia da poter trasporre sullo schermo. Tanto alto quando scemo. Si, è una cosa che la madre, che conosco bene, gli dice ogni due per tre. E’ innamorato ma continua a tenersi tutto dentro. Per un ideale forse, per la paura di essere rifiutato, per un dolore che non vuole riprovare, penserete voi. Avete quasi colto la motivazione, che è semplice se ci pensate, Daniele è il miglior amico di Giulio e per lui, anche solo innamorarsi di Monica, è stato una specie di tradimento nei confronti del compagno fraterno. Nessuno deve sapere che lui la ama, nessuno deve sapere che lui la pensa ogni momento della giornata, nessuno deve sapere che ormai è diventato un dramma uscire la sera tutti insieme,per lui. Perché lei è lì, bella, come non mai. Bella in ogni punta del suo corpo, una ragazza nel fiore degli anni, fresca, gioviale, intelligente, un po’ chiusa a volte ma sempre col sorriso pronto. Leggera e viva nel suo essere così come la vedi: vera. Piccola, minuta, con dei meravigliosi capelli neri, setosi, che arrivano quasi alla cinta, stupendi se sciolti, eccezionali se raccolti. Perché danno ancor maggiore risalto alle guance paffute, pronte ad arrossire ad ogni minimo imbarazzo. Il suo nome è già perfetto di suo. Monica. Ogni qualvolta la pensa, Daniele non può far a meno di ammirare che lei è quello che più ha desiderato. E non potrà mai avere.
E’ sabato sera, è normale per tutti uscire anche in tempi di crisi, anche solo per stare insieme. L’obiettivo, come al solito, è il pub del gruppo, dove andare a rovinare alcune celebri canzoni mediante karaoke. Daniele è un mago in questo. Non nel cantare, ma nel distruggere successi, sia chiaro. Il suo falsetto ormai è conosciutissimo nel locale, ma le sue canzoncine romantiche dedicate sempre alla stessa persona , in forma anonima, ovvero solo pensando che sono per lei, sono sempre molto apprezzate e non ho mai capito il perché. Sarà che io non canto per volontà mia, ma lui può anche stonare ma tutti dicono che è bravo. Avrà qualche trucco che non ho mai capito. Comunque la serata è decisa, tutti insieme a cantare. Il gruppo di ragazzi è molto numeroso, iniziammo in tre e siamo arrivati a quindici. Son cambiamenti epocali. La serata scorre liscia, lui e lei sono lontani ma ogni tanto si guardano. Lui ha gli occhi innamorati da pesce lesso e lei invece ad ogni sguardo arrossisce. Parlano spesso i due, si vedono ogni tanto anche da soli ma non è niente di serio. D’altronde lei solo tre mesi fa stava con Giulio, non può già addentrarsi in un’altra storia d’amore. Non può perché è ancora innamorata di lui, si vede in ogni suo guardo. E per Daniele non è facile. Lui sa che con Giulio di cose in comune ne ha poche, se si è innamorata di lui come può innamorarsi del suo completo opposto. Impossibile. A meno che il fato non ci si metta in mezzo. E i due non si ritrovino fuori dal locale, soli, chi per un motivo chi per un altro, a parlare.
“Ciao!”
“Ciao, non canti più?”
“No, alla lunga è troppo. Cioè, in verità, son negato e tra poco potrebbero sbattermi fuori dal locale per eccessiva incapacità.” – Lei ride. Dolce e delicata.
“Ma no, dai. Non sei male.”
“Se lo dici tu che neanche sei in grado ne sono molto fiero.” – Ride ancora, l’ha “offesa” e ride ancora. E’ una santa.
“Scemo.”
“Tu si che mi conosci bene.” – Un altro sorriso. Un altro ancora. E il ragazzo è sempre più innamorato.
“La devi finire di buttarti a terra, Daniele. Sei un bravo ragazzo, meriti tanto e non devi deprimerti per nulla.”
“Ma io non mi deprimo non ti preoccupare. Nono. Scusami che devo un attimo suicidarmi dentro quel cassonetto. “ – Ancora mostra i denti, divertita. E’ lì’, è sola, e lui non la bacia perché ha paura.
“Idiota, sei un idiota e te lo meriti se te lo dico.”
“Comunque volevo chiederti una cosa…”
“…”
“Come stai?” – Una domanda che riassume duecento emozioni
“Bene, cioè, credo bene. Si va avanti no?”
“Una risposta che mi aspettavo. Come va con lo stomaco?”
“Lo stomaco?”
“Si, è una mia teoria dell’amore. Il vero simbolo dello stesso non è il cuore ma lo stomaco.” – E’ interessata. E continua a spiegare – “Vedi, quando si è innamorati i veri sentimenti si avvertono proprio lì. Lì vivi le emozioni più sincere. Quando sei felice mangi e pure tanto a volte, quando sei stressato no. Quando sei innamorato quasi usciresti ed andresti al ristorante tutte le sere, budget permettendo. Quando perdi un amore, invece, sei triste, abulico, sazio. Pieno del dolore infinito che provoca l’abbandono.” - Lei risponde colpita, sicuramente è la prima volta che lo vede fare un ragionamento logico perfetto.
“Quindi tutte le frasi sul cuore come fulcro dell’amore che sono sui cioccolatini sono sbagliate?”
“Si. Certo che si.”
“E quelli che quando perdono un amore si attaccano ai dolci?” – Domanda intrigante.
“Sono modi diversi di captare il dolore. Loro trovano rifugio nello zucchero, che è un eccitante alla fin fine. E sperano di riaccendere quella briciola di vita che hanno perso.”
“Tu mi sorprendi certe volte, ma tanto…” – E se ne va. Lasciandolo innamorato e perso nell’osservare il suo corpo che lo abbandona e rientra nel locale.

Dopo quella chiacchierata i contatti tra i due sono aumentati, e non poco. Il problema è tutto incentrato sul pensiero stesso della relazione da parte di Daniele. Ci tiene all’amicizia, ci tiene tantissimo. E non conta che Giulio cerchi di indirizzarlo su Monica perché, a detta sua, sono la coppia perfetta. Daniele è sicuro che, seppur lo dica, un po’ male ci starebbe, anche se lui ha chiuso la storia, dopotutto. E la vicinanza geografica dei due li porta sempre più ad incontrarsi ed a parlare, quasi come se qualcuno manipolasse le loro giornate. Ed i giorni passano lieti, e certe volte insieme. Tra serate e bevute, e cantate e emozioni nascoste. E Daniele scrive. Scrive del suo amore impossibile, idealizza un corto sul suo sentimento nascosto. E scrive, sempre pensando a lei, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Fino ad un importante annuncio, che, in un’uscita generale fa al gruppo riunito.
“Ragazzi, ho una grande notizia per voi! Ho scritto una sceneggiatura, è la prima che faccio e se acchiappiamo qualche videocamera potremo anche girarla. Tutti insieme. Tu, Giulio mio, sei il protagonista. Qui ho un elenco delle parti.” – E inizia la distribuzione dei fogli. – “La storia è incentrata su un ragazzo che perde nello stesso istante migliore amica e ragazza perché, l’amore è cieco si sa, le due scoprono di amarsi. E lui è intenzionato a farla finita. Tu, Giulio sei il protagonista principale, come ho detto. Tu, Simone, sei colui che lo salverà. Monica e Antonella sarete, rispettivamente, la migliore amica e la ragazza. E tutti gli altri sono nello staff. Dai ragazzi, ce la possiamo fare.”
L’entusiasmo di Daniele è normale, quello degli altri un po’ meno. Sembrano tutti felici dall’idea di realizzare un film, un corto, ma pur sempre film. E dal giorno dopo tutti si adoperano per la buona riuscita dello stesso.

Con molta calma e tra mille imprevisti si riesce, non con poca difficoltà, a portare a termine il lavoro. Manca solo il montaggio. E guarda caso, Monica è l’unica che sia in grado di farlo. E i due si ritrovano insieme. Ancora. Per lavoro, sia chiaro.

“Allora, in questo punto ci metti il girato con l’altra videocamera, e poi ritorni con la prima. Ok?” – In alcune occasioni Daniele sembra persino serio.
“ Ok, il regista sei tu. Comunque non ti ho detto una cosa da quando è iniziato questa storia.”
“Storia? Quale storia?”
“Il film.”
“Ah, non avevo capito” – Scemo, così si sente in questo momento. Di quale storia poteva mai parlare?
“Insomma volevo dirti che è veramente una grande idea, se ti ci metti qualcosa la riesci a fare. Ma solo se ti ci metti eh.” – Donna cattiva e simpatica. E’ lì che ride e lui non ce la fa più, la bacia. Senza pensieri. Come và và. Vivere o morire. E lei acconsente. Senza problemi, non frappone nessun ostacolo alle sue labbra, lascia scorrere una mano sulla sua testa per stringerlo a sé. Il bacio dura poco ma sembra un periodo interminabile.
“Io, cioè, tu, cioè, non lo so…scusami devo andare.” – Ed esce dalla stanza, preoccupato. Lasciandola sola con i suoi pensieri, sconvolti, da un gesto che non si aspettava.

Monica è sola, nella stanza, sicura che ha sbagliato di nuovo. Anche lei si è innamorata di quell’amico del suo ex. Di colui che le è stato vicino molte volte in questi tempi, di colui che ha aperto il suo cuore, anzi, il suo stomaco a lei. Dal primo istante in cui si sono visti. E’ pronta a buttarsi sul letto e guardare il vuoto, come ha fatto molte volte già nella sua vita, ogni qualvolta sia stata distrutta dentro da qualcosa troppo grande da poter dire, riferire ad anima viva. Ma stavolta dovrà alzarsi. Il citofono suona. E in casa non c’è nessuno, è Daniele. Vuole salire, vuole dirle tutto. Vuole abbracciarla, baciarla, viverla. E lo fa. Sale di corsa quelle scale cariche di speranza e la bacia, sul pianerottolo del suo appartamento.

“Non lo so cosa mi fai ma sono contento che tu me lo faccia.” – una frase romantica non fa mai male.
“Sento qualcosa di forse nello stomaco, è fame, vuole dire che…” – E non le dà il tempo di terminare la frase, la bacia. Le risponde con un gesto più che con una parola.
“Forse è sbagliato tutto questo ma so che dentro di me ci sei tu, e vivrò tutte le conseguenze di questa mia scelta.”
“Anche io, insieme. Finchè durerà!”
“Viva l’ottimismo.” – Ride, e piange. E’ un sentimento appena iniziato, e le emozioni si sprecano.
“Dovremmo dirlo a tutti.” – Propone, lei.
“Voglio dirlo prima Giulio, deve sapere che io ti voglio bene e voglio stare con te. E non voglio perdere così la sua amicizia. Prima a lui e poi a tutti. Insieme?”
“Insieme! Sai, avevi ragione alla fin fine!”
“Cioè?”
“Ho un certo languorino. L’amore fa bene.”
“L’ho sempre detto io!” – Ridono insieme e iniziano, sempre in comune, qualcosa che potrà diventare bello o brutto a seconda dalla voglia e dagli avvenimenti che li vedranno protagonisti.
Comunque l’hanno detto a tutti, hanno annunciato a tutto il gruppo il loro amore, hanno tenuto la cosa segreta per una settimana e poi Daniele ne ha parlato con Giulio, che già si era reso conto della situazione. E dopo di lui l’hanno detto a tutti. Non si può nascondere un sentimento, io, come ho già detto, me ne ero accorto quasi subito. E ne sono stato contento, l’ho sempre detto che erano fatti l’uno per l’altra. E adesso ne narro l’amore, sperando che sia migliore di quello che ci ho messo io. Ma l’amore alla fin fine non si può pesare. E’ un sentimento vero, preciso e unico. Ognuno lo vive a modo suo. E loro due sembrano viverlo allo stesso modo, e ne sono felice. Spero che la storia vi sia piaciuta, cordialmente vi saluto. Sono io il narratore solitario di questa passione, un po’ amico e un po’ cicerone. Alla prossima. Giulio.

5 commenti:

Paola ha detto...

Che bella storia la vostra, davvero molto romantica...
Sono perfettamente d'accordo con la teoria dello stomaco, anche io in più occasioni ho avuto modo di testarla attraverso varie sperimentazioni...e posso aggiungere che a me l'amore fa l'effetto opposto, almeno nella fase del corteggiamento...quando tutto è magico, quando ogni sguardo ti fa arrossire, quando lui/lei occupa ogni secondo della tua vita, quando non riesci a fare nient'altro, quando non fai altro che sognare ad occhi aperti...Ecco, io in quella fase non riesco a mangiare, perchè le emozioni sono così tante e così forti che riempiono anche lo stomaco...
A questo punto non mi rimane altro che farvi gli auguri per il vostro primo anno insieme...
Un bacio forte...
Paola.

PS: Davide, scusa per la mia negligenza e la mia distrazione...perdonami...cercherò di farti avere al più presto il mitico Behind Savino!!!!!

Colei che... ha detto...

(Mi intrufolo per fare ai due "sgrittori" gli auguri di Buon Anno Nuovo! :P Ciao! E al caro Davide anche gli auguri di Buon Compleanno! Scusa il ritardo! ;))

MaxBrody ha detto...

Auguri anche da parte mia ai due giovini innamorati!

La Teoria dello Stomaco è vera, ahimè! Ma che bello trovarsi a metterla di pratica almeno una volta nella vita!

Flo ha detto...

Ho appena visto il tuo post...
di Maccio capa toanda...
^ ^ sto ancora ridendo
ti aspetto sul mio blog

un abbraccio

luttazzi4ever ha detto...

Cara Paola non ti preoccupare. Aspetterò fin quando avrai la possibilità di mandarmi i file. Che peccato non poterne fare altre puntate a breve!

Grazie oh Somma Leader. Auguri anche e lei e molte grazie per esserti ricordata del mio compleanno!

Signor Max, sono molto felice che abbia letto e abbia apprezzato la mia teoria. E grazie per gli auguri.

Cara Flo, son contento che ti sia piaciuto. Se trovi altri argomenti a te affini, non devi far altro che metterti comoda e leggiucchiare in santa pace.

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