lunedì 4 ottobre 2010

Rock'n'Romics!



Lo dico da subito: mi è piaciuta! E finalmente un coro di "evviva" ed "alleluia" si alza nelle case italiche. I poveri organizzatori di eventi fumettiferi ormai avevano paura, anzi, terrore delle mie recensioni sulle fiere, ma ora potranno esultare con gioia e trasporto: il qui presente luttazzi4ever è rimasto contento di questo Romics 2010. Ma andiamo con ordine.

Il sole ancora non è sorto, il buio riempie l'atmosfera e un solitario omino con uno zainetto cammina nella città addormentata. Un buon inizio per un romanzo ma in realtà è l'inizio del resoconto di Venerdì 1° Ottobre, giornata dedicata ai fumetti in quel di Roma, in quel di Nuova Fiera di Roma, nella capitale, la cosiddetta città eterna. Dalla provincia casertana il trasporto verso Roma è circoscritto a pochi treni convenienti. Indi la partenza è decisamente mattiniera. Alle 6 e 20 il treno, in perfetto orario, si avvia verso un mondo fatto di cosplay, vignette e conferenze. Ma anche no. L'arrivo a Termini, in perfettissimo orario(e poi dicono che i treni son sempre in ritardo) fa si che una colazione con assoluta calma la si possa fare. Tanto, da ciò che sapevo, la "Nuova Fiera", ovvero l'area attrezzata dove dovevamo andare, è a pochi passi da Termini. Niente di più falso. Non so dove ho controllato e non so quanto sono rimbambito ma è decisamente un po' distante. Ci scervelliamo un po' ma è relativamente semplice arrivarci. Basta prendere la metro, scendere a Piramide, farsi un trecento metri a piedi, prendere il treno da Roma Ostiense per Fiumicino e scendere alla Fiera. Alle 9 stavamo a Termini, alle 10 siamo al Romics, niente di più facile. E usufruiamo anche del servizio navetta perchè siamo dei giovani senza ritegno.

L'aspetto dei padiglioni, dal di fuori, è ben augurante. Dopo aver visto due prime edizioni, questo mese, di fiere fumettistiche è ovvio che guardare un enorme spazio mi faccia pensare ad un bel botto di stand. La fila per entrare è pressochè nulla. Molti non giovani sembrano seguirci, ma successivamente scopro che cercavano l'ingresso per un altra esposizione: "Hobby e casa". Qualche meno giovane, però, è effettivamente entrato nel mondo dei nerd. Prima visione appena si entra? Questa!
E questa!

Poca gente. Spazio immenso. Enormi stand. E tanta felicità nei miei occhi di piccolo bambino alla vista di tutti quei fumetti. Non può che andare bene la giornata, mi dicevo.

E così è stato. Una giornata di assoluta felicità tra giri e rigiri, tra acquisti(Brendon e Julia su tutti), tra piacevoli visioni(lo stand della Nintendo è qualcosa che è rimasto nel cuore di tutti. Per capire cliccate qui), tante risate con i miei compagni di viaggio tra cui la mia squinzia che ad ogni cosplay poco vestita aveva tanta voglia di darmi schiaffi in testa, sia benedetta l'altezza. Tanta calma, poca ressa e tante facce contente, poi, contribuiscono a migliorare la fiera in ogni suo aspetto. Non ho seguito alcuna conferenza(erano in un altro padiglione), non mi interessavano alquanto, anche se mi sono fermato due secondi a vedere Stefano Disegni, non ho portato a casa nessuna stampa o alcun disegno, dato che la Bonelli era in fiera solo gli ultimi due giorni. Ma è stata una giornata pregna perchè:

-) Ho venduto fumetti, anzi quasi barattati con dei Julia.
-) Ho incontrato il signor Mario Taccolini che oltre a farmi scoprire "A come Ignoranza", mi ha offerto un caffè che verrà puntualmente ricambiato alla prossima fiera. Il signor Mario merita questo ed altro. Una presenza quasi stabile nel mondo fumettistico, per il sottoscritto e non solo, una faccia amica che è sempre un ottimo piacere rivedere. E seguirò il suo consiglio di scoprire Blankets. Sempre se lo riesco a trovare.
-) Ho incontrato il cosplay di un topolino, fuori ai padiglioni così perfetto che è sceso anche nelle fogne.
-) Ho giocato a Napoletan-Poker in treno(semplicemente Poker con le carte napoletane), asso che fugge e a chi spara l'aneddoto più idiota.
-) Ho osservato tante ma tante belle squinzie. Soprattutto, e scusate se ne parlo di nuovo, allo stand Nintendo che, se mi concedete una riflessione, le suddette tipe riescono a pubblicizzare il loro prodotto in maniera eccelsa. Da quanto ho visto io il Venerdì giocavano quasi esclusivamente loro, dato che a molti non interessava la wii ma solo vederle muoversi. Credo che abbiano lavorato un po' di più nel week-end. Intanto il loro spazio era sempre quello più frequentato, da maschi, ed esclusivamente sbavanti.
-) Ho ammirato, ancor di più, la costanza della mia pulzella di seguirmi ovunque vada senza mai dire di no.
-) Ho visto prezzi assurdi e prezzi convenientissimi.
-) Ho comprato, alla fin fine, relativamente poco. Il budget era ridotto per spese ravvicinate importanti.
-) Ho amato alla biglietteria, e non solo, il mio compagno di viaggio Vincenzo Tresca(nerd atipico non amante dei fumetti ma desideroso di fiere con coplay femminili e stand Nintendo).
-) Ho giocato a "Bang" con l'aiuto di un addetto di un negozio della fiera, di cui non ricordo la denominazione. Ci tenevo a far pubblicità per l'enorme gentilezza e pazienza con cinque omini che non sapevano come giocarci. Intanto sia chiaro che ho perso a discapito del suindicato Vincenzo.
-) Ho fatto alcune foto che vi posterò in altro post. Sono poche, non vi preoccupate.
-) Ho girato e rigirato, mi sono fermato, ho chiesto, ho comprato, ho parlato, ho osservato, mi sono meravigliato, mi sono divertito. Una fiera che è quello che mi aspetto da una fiera. Ormai abituato a Comicon(con 6 partecipazioni) e Lucca(con purtroppo solo 2), questa giornata mi ha entusiasmato alquanto. Così tanto da aver provato a ritornarci. Ebbene si. Piccolo Bonus, per voi lettori sempre vogliosi di esperienze di vita vissuta.

LA DISFATTA DI ROMICS

Vi anticipo che avevo scritto un così bel post, ma distrattamente l'ho cancellato. Indi mi devo ricordare di cosa avevo parlato, ma ovviamente non indovinerò le esatte parole.

Così come Rocky ha avuto la sua seconda parte, così come Rambo ha fatto lo stesso anche il Romics non è da meno e ha avuto il numero romano vicino al proprio nome, d'altronde si tiene a Roma. Indi per voi tutti, piccoli miei, benvenuti a Romics II - La vendetta.

Essendo io e il signor onnipresente Tresca a Terracina con altri due individui(di cui uno proprietario sia della macchina che ci trasportava sia della casa che ci ospitava) dal giorno prima, Domenica abbiamo deciso di riprovare l'avventura Romicsiana. Pur non avendo quasi dormito per nulla la sera prima e partendo dalla città laziale alle ore 9. Prima drammatica scoperta: l'autostrada dista un bel po'. Indi ci vogliono ben 3 ore, e due soste in autogrill, per arrivare alla fiera, stanchi e spossati. Appena arrivati notiamo che il nostro biglietto del parcheggio è il numero 19.768. E già ci preoccupiamo. Poi osserviamo la quantità abnorme di gente che ci circonda, e continuamo a preoccuparci. Successivamente ci dirigiamo verso l'ingresso, lo stesso di due giorni prima. E lì ci sconvolgiamo. E in due minuti ce ne fuggiamo.
Ebbene sì, scappiamo.

Dalla marasma di gente che circondava l'ingresso e da tutta quella in fila capiamo che non ci conviene stare un'ora in attesa, sotto caldo e sole, per rimanere poco tempo in fiera(dato che massimo quattro ore potevamo stare e bisognava ripartire) indi facciamo un rapido dietrofront e ci andiamo riprendere la vettura. Ben cònsci della brutta esperienza del Comicon 2009 abbiamo preferito non rischiare e non farci trasportare dalla folla. Indi impauriti e certamente pavidi prendiamo l'autostrada in direzione Caserta, e non abbiamo neanche pagato il parcheggio dato che la signora tanto gentile ci ha lasciati andare, visto il poco tempo trascorso in fiera. Rotta verso la Campania e verso casa mia. Rotta verso la tranquillità, lontano da una giornata di caldo e di ressa. Purtroppo sono un omino che ama le grandi fiere, i grandi spazi, gli enormi stand, ma la poca gente. Così ho tutto il tempo per cercare ciò che voglio. Ovviamente così facendo gli espositori sarebbero già in rovina, per fortuna loro ciò non accade. Indi benedico il Venerdì semi-desertico, che ovviamente mi ero fatto in previsione di una Domenica di fuoco.

Comunque bella esperienza e fiera eccezionale. Lucca sarà sempre inarrivabile però. La magia di quella città è qualcosa di unico. Romics che rientra di diritto tra le fiere assolutamente visitabili. Abituato al Comicon(con 6 presenze) e al Lucca Comics(con 2), quest'esperienza mi ha esaltato non poco. Decisamente a livello. Alto livello.

Questa foto documenta la minima differenza di persone che c'era Domenica dallo stesso punto dove la mia squinzia ha fatto la foto Venerdì. Trovate le mille differenze.


Rock'n'Romics a tutti!

4 commenti:

Colei che... ha detto...

Un commento su tutti: le fiere di venerdi' sono una figata! :P

Ciao!

Carmensì ha detto...

E' stata una bellissima giornata, mi è piaciuta non poco la fiera romana:D ma non capisco tutta questa attenzione per lo stand della nintendo tsè! Al comicon come ti permetterai di guardare altre ragazze farai una brutta fine ahahah sisi!

apheniti ha detto...

Ghgh il sabato e la domenica sono sempre caotici, ma sono anche i giorni in cui si vedono i cosplay più belli (e pure i più assurdi! :D). Per questo conviene fare l'abbonamento: con l'abbonamento niente fila in biglietteria, si passa avanti e si entra. v.v
Fra poco lo scrivo pure io il resoconto del Romics 2010, va!

DjJurgen ha detto...

Carmen, ma come si fa a non guardare le cosplayer? Le cosplayer (soprattutto quelle in abiti succinti) sono un'istituzione sacra di ogni fiera che si rispetti...c'è chi le ama, chi le odia...io e Lutty ci limitiamo a sbavargli dietro!!! :P

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