martedì 22 maggio 2012

Campanelli d'allarme


Sono successe un bordello di cose da quando non ho aggiornato decentemente il blog, per dirla alla Arcoriana. E non credo che questa sia la sede ideale per parlare di avvenimenti brutti. Perchè di sicuro brutti lo sono stati. Lasciamo a giornali autorevoli quali Tgcom e la colonnina di destra di Repubblica.it, il compito di aggiornarci su questi eventi. Oltre all'ingrato ruolo che debbono, per forza, avere: quello di ricercare quante più cose possibili si possano trovare su internet sulle persone appena decedute. E' uno sporco lavoro ma ci riescono benissimo. Con abili, ed ungenti mani, spuntano video, foto, immagini private e scatti in fasce. Tgcom sta ancora cercando un altro video della prima comunione, ma quello dell'ultracentenaria è improbabile che lo si trovi dato che non era ancora stata inventata la comunione.

Son problemi reali se ci fate caso: ad ogni nuovo avvenimento struggente internet ha bisogno di eroi. Già ho dedicato un po' di risalto a questa vicenda un mesetto fa, quando nelle pieghe della mia camera da letto scrissi questo post che ora, qualche pagina geniale come questa, ha pubblicato. E' bello sapere che qualcuno ti vuole bene a prescindere mica come certa gente. Sì, parlavo proprio di te, mamma.
Ma tralasciando le beghe familiari che possono sempre essere messe da parte salvo poi esplodere quasi come un concorde in un bagno di un convoglio Trenitalia, dirigiamoci verso il fulcro integrante di questo post: una domenica da dimenticare.

ATTENZIONE: Quello che segue è un post che parla di "tristezze" che non sono largamente paragonabili ai fatti accaduti a Brindisi e in Emilia. Quindi se venite qui per moralizzare l'ambiente, fatelo ma poi areate la stanza che sennò si sente la puzza e la mia ragazza incolpa me. Se poi cercate video della comunione, della cresima, della laurea o del matrimonio di qualcuno che ha perso la vita non per colpa sua, andate a questo indirizzo. Grazie.

Che la giornata sarebbe stata pessima lo sapevo fin dall'inizio. La sera prima si rompe l'alimentatore del modem. Io senza internet. Un dolore abissale. Quindi alle 11 e 30(dopo aver finito da lavoro alle 2 e 30 ed essermi addormentato stanchino alle 3) si va' nel centro commerciale più vicino casa dato che i negozi di elettronica, di domenica mattina, non è che aspettano me e rimangono aperti, no. Ma se fossi stato Berlusconi mi avrebbero spalancato le porte, suppongo, ma vabbè.
Si va' e si ritorna tristi: l'alimentatore non lo trattano, la possibilità che lo si trovi in un centro non Telecom è pari a meno infinito. Primo campanello di pericolo.
Visto che ci sono controllo se magari è arrivata la Samichlaus, sarà un messaggio divino quello dell'alimentatore rotto e della camminata nel centro giustappunto di domenica mattina. No. Nessun messaggio divino e se lo è quello là sopra non mi apprezza: niente Samichlaus. Secondo campanello di pericolo.
Pranzo in famiglia, che consisterebbe in cinque persone compresa nonna. La quale elargisce una consueta "mazzetta" di ben CINQUE EURI! Ci pagherò mezzo giorno di mora per la prossima bolletta Equitalia. Primo campanello di "entusiasmo", chiamiamolo così, và.
Si cincischia e decido, after pranzo, di recarmi a casa della mia amata per fare la cosa che più adoro a questo mondo. Sì: andare su internet quando ne sono sprovvisto. Mentre lei osserva un programma su Real Time di quattro cesse che votano ognuna il matrimonio delle altre tre. Ed una di loro era una spogliarellista. Ma brutta. E una di loro ha sposato una donna. Ed erano entrambe brutte. Non lo metto nei campanelli d'allarme ma è uno dei peggiori programmi mai vista. Secondo solo ad "Amici" ed ad ogni programma con Giletti.
Nel mentre il Torino torna in A. Terzo campanello d'allarme.
Nel mentre Zeman torna in A. Quarto campanello d'allarme.
Poco dopo accompagno la mia pulzella a lavoro, farà il mio turno mentre io vedrò la partita. Che santa donna. Costretta a sorbirsi un ragazzo juventino contento di esserlo. Nella mia visita fugace il mio capo mi fa dono di un alimentatore generale che potrebbe andare bene per il modem avendo la stessa tensione. Secondo campanello di entusiasmo.
E il mio collega, da Luglio, mi porta l'hard disk del mio ex-portatile affinchè possa recuperare tutto quello che avevo sopra. Terzo campanello di entusiasmo.
Il cielo, intanto, è nero, nerissimo. E normalmente ne provo felicità. Ma fa caldo. Troppo caldo considerando i giorni precedenti. Quinto campanello d'allarme.
Torno nella mia dimora, rinavigo felice su internet e si fa sera. Il risultato della partita lo sapete tutti. I campanelli d'allarme non li ho sentiti e sono andato avanti sulla mia strada a struggermi per una vittoria che poteva significare doppietta, imbattibilità e pure tanta felicità per il sottoscritto.
Ma il Napoli ha vinto. Ed io vivo in provincia di Caserta. Sono contento che facciano caroselli, i ggiovani ed i meno gggiovani. Sono contento per loro perchè così spendono soldi in benzina e dovranno, di nuovo, fare il pieno, almeno una piccola soddisfazione concedetemela.
Comunque il Napoli vince e dov'è che si radunano tutti per i festeggiamenti? Ma davanti al mio luogo di lavoro! Dove io, dalle 23 alle ore 01, sono costretto a sentire ogni coro di felicità atrui per una vittoria di una coppa che mancava dal 1987, l'anno in cui non nacqui per due giorni precisi. Ero molto giovane a quei tempi, diciamolo.

La cosa disturbante e un po' che mi ha fatto incazzare sono stati i cori "juventino pezzo di merda" che non spingono all'amore tra tifoserie e a fare pienamente il proprio dovere lavorativo. Ma si sa, maschero perfettamente la rabbia e tutte quelle persone sono schedate nella mia mente (che non ricorda neanche i tizi che ha visto la sera prima) e sappiate che la regola fondamentale dell'esistenza umana è: "non fare arrabbiare chi maneggia il vostro cibo". Eppure tutti dovrebbero saperlo.

Vinceremo qualche altra cosa l'anno prossimo. Ne sono sicuro. Magari si inizia ad Agosto. Si spera. Comunque siamo pur sempre Campioni D'Italia no? O è stato dimenticato da tutti?

Sempre forza Juve, masnadieri!

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