martedì 6 novembre 2012

Lucca Comics - Terza giornata

Io ed un simpatico ragazzone che sa disegnare benino.
Dopo due volte che ti stanchi come un somaro in un giorno di sole invernale, mentre tira il carretto di legna che servirà al pastore nella sua cascina, beh, inizi a pensare a dei piani per soffrire meno. Dove "soffrire" è detto in esagerazione, sia chiaro.
La borsa sulla spalle, con tutto ciò che contiene, quindi viene divisa: un po' a me e un po' alla pulzella. La shopper di ZeroCalcare farà il resto. Tanto il Sabato è un giorno di stampe e non dovremmo comprare a palla fumetti come se non ci fosse un domani.
Perchè un domani poi ci sarà: è domenica.
E via, verso nuove avventure. Ipotizzando la marmaglia, i cosplay, la gente che si odia a prescindere, gli aumenti di prezzi dentro Lucca, e tutto il bene o il male si porta dietro una manifestazione di questa risma, di questi numeri.

Foto a random.

Il treno porta foto

La stazione della paura: Lucca.

Forse qui nasceranno speranze.

Più sporco di questo c'è solo l'Arno.

Bellissima tavola.

Groucho era perfettA! Dylan non se poteva guardà.

Fila per Piccatto. 127/128 su 150. Ce l'abbiamo avuta buona.

Combattivi! Bisogna essere combattivi!

La papera scodinzolante solitaria. Fauna lucchese.


Poche cose veramente da dire su questa giornata che abbiamo passato più in attesa che in giro.

-) La gente era tanta, così tanta che la piazzetta al centro di Piazza Napoleone era il nostro luogo di ristoro, riposo, attesa delle stampe e lettura. Buona parte della giornata l'abbiamo vissuta lì. Felici, alla fin fine.
-) Assistito a dieci minuti della conferenza Panini, con gente iper-esaltata che urlava. E ai dieci minuti iniziali della conferenza per "Le Storie" prima di volare a prendere la stampa di Piccatto.
-) Piccatto. Ha bloccato la piazzetta. E il sistema dei "tagliandi" vagliato, da questa fiera, dalla Bonelli.
-) Il sistema dei tagliandi for dummies: normalmente, se avete mai visitato qualche fiera del fumetto, la Bonelli concede 150 stampe di un qualsivoglia disegnatore, di un qualsivoglia personaggio, a 150 loschi individui chiamati "fan" o "lettori". A distanza di un'ora e mezza l'uno dall'altro.
Prima funzionava al meraviglioso sistema del "chi prima arriva prima alloggia". Si formavano file disumane e non sapevi, quando ti mettevi in coda, se saresti riuscito ad avere la stampa prima che fossero finite.
Da oggi non più. Ti presenti quindici minuti prima allo stand, ritiri un tagliando e nell'ora e mezza in cui il disegnatore è presente allo stand tu puoi passare e prendere la tua stampa con tutta la calma. Ovvero: invece di un'ora e mezza di fila ti puoi fare un'ora e un quarto di fiera a cazzeggiare, torni allo stand e ti prendi la tua stampa con somma felicità.
Ovviamente questo è risultato impossibile con Piccatto. Lì si è ritornati, per una mezz'oretta, al vecchio sistema data l'affluenza di persone in attesa già da quaranta minuti prima.
-) I telefoni erano andati. La linea era andata. Non abbiamo potuto incontrarci con Simone per buona parte della giornata. Infatti ce ne siamo dovuti ritornare a Pisa senza rivederlo.
-) Siamo ripartiti verso le 17 direzione treno per tornare presto a casa per vedere la partita serale (era meglio non farlo!). Abbiamo sbagliato strada e, per colpa del sottoscritto, ci siamo sorbiti l'enorme camminata da Porta Elisa alla stazione. Poi, ovviamente, il treno sopraggiunto era di un solo misero vagone. Alle 19 e 20 siamo riusciti a ritornare in albergo.
Due ore e venti di attesa e camminata per un viaggio di trenta minuti. Non ho parole. La pulzella ne ha avute fin troppe. E non certamente positive.
-) Abbiamo trovato un locale dove con 4 euro di bevande poi puoi mangiare al buffet quanto vuoi. Inutile dire che ne ho approfittato non poco. Un posto del genere, dalle mie parti e con i miei amici, fallirebbe nel giro di due settimane.
-) Sulla partita lasciamo stare che non ero esattamente felice sabato sera.

A domani per il quarto giorno!

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