mercoledì 10 dicembre 2008

In treatment



Rubo il titolo di un telefilm nuovo che proprio in questi tempi viene trasmesso anche in Italia. Semplicemente sono incontri tra lo psicologo(Gabriel Byrne, l'attore nella foto)e quattro pazienti, che cambiano ogni giorno. Uno per ogni giorno della settimana, mentre, il venerdì, è lo psicologo ad aver bisogno di un buon psicologo e anche lui va a fare il paziente da una sua vecchia amica. Spiegato il perchè del titolo possiamo entrare nella questione in se per se. Allora, premetto che ruberò l'inciso di una canzone del Cremonini lunappoppiano per farmi un pò di auto-analisi accurata. Questo post, indi, è solo un piccolo riassunto dei miei pensieri di questi tempi. Niente poesie vergognose(o bellissime a seconda dei pareri e dei casi) e raccontini meravigliosi(o non letti per pigrizia o non piaciuti, come è giusto che sia). Questo post è fatto per me, per le mie paturnie, le mie idiozie, per il mio non comprendere nulla del mondo in cui mi ostino a vivere. Manco lo so perchè lo metto sul blog. Ah si. Vanità, è l'era dei reality, baby!

Vorrei avere un pò di fiducia in me stesso, non buttarmi a terra ad ogni insuccesso, non deprimermi ogni mese per un motivo diverso.

Vorrei non aver mai deciso di fare da Presidente al torneo di calceto. Vorrei aver avuto la forza di dire "No". Vorrei non starci sempre a pensare e sentirmi sempre più in colpa per le situazioni che si sono venute a creare.

Vorrei non usufruire sempre della gentilezza altrui. Dei passaggi infiniti e dei sorrisi amici. Vorrei dire che prenderò, un giorno, quella macchina e vi scorrazzerò dappertutto. Ma non ci riesco. Non ci riesco, mi vergogno e odio guidare.

Vorrei capire di più le conseguenze delle mie azioni. Vorrei non struggermi ogni volta al pensiero di "E se..." . Vorrei capire, ogni tanto, cosa passa nella mente di quelli che ho accanto.

Vorrei non essere pessimista riguardo alle nuove amicizie. Ma più mi guardo intorno e più dico che non può essere tutto così, quasi, perfetto. E aspetto quasi che qualcosa vada male.

Vorrei rafforzare ancora di più le amicizie vecchie. Vorrei far capire quanto ci tengo e quanto ci penso. Ma certe volte so solo scrivere e non agire. E in alcuni casi manco quello so fare.

Vorrei scrivere il best-sellers del 2009. Risolvere i guai che abbiamo in casa, riuscire a far riposare un pò mia madre. Riuscire a rendere fieri i miei di avermi come figlio. Riuscire a far capire, al mondo, che ci sono.

Vorrei essere un attore alcune volte. E così cambiare vita, rifare tutto daccapo. Avere un ruolo sulla scena e dimenticarmi della vera esistenza. Vorrei recitare il ruolo di qualcuno che non ce l'ha fatta per capire come ci si sente. Si, non. Così mi preparo per il futuro.

Vorrei, per un giorno, mettermi in disparte e non parlare. Vorrei non fare il divertente solo perchè è il mio ruolo. Vorrei che mi si smettesse di guardare come un ragazzo immaturo solo perchè faccio ridere. Vorrei capire perchè si è maturi solo quando si è seri sempre e comunque.

Vorrei che il dolore all'osso sacro smetta perchè sono due settimane che non mi permette di dormire e sedermi serenamente. Ma d'altronde mi merito a tirare un pallone su un campo bagnato durante un prepartita di un match che non dovevo manco giocare. E mi merito di scivolare per questo.

Vorrei trovare l'anima che mi legga dentro. Che mi ami per quello che sono e, per quel poco, che dò. Che mi dica in faccia che sbaglio o che faccio bene. Vorrei trovare una persona che mi legga dentro. Lo so. L'ho ripetuto. Non sono rimbambito ancora, almeno non tanto.

Vorrei non passare tre quarti della mia giornata a sentirmi in colpa per un qualsiasi motivo. Che sia con i miei amici, con i miei familiari, con me stesso. Vorrei vivere più sereno senza patemi inutili. D'altronde ci sono persone per cui, i miei cosidetti "problemi", sono solo gocce in mezzo al mare.

Vorrei un abbraccio, cazzo, è chiedere troppo? Non è da maschi lo so. E manco da giganti. Son alto due metri e ho un'apertura alare spropositata. Lo so. Faccio paura. Ma desidero un abbraccio. Che qualcuno mi dica, come nei film, che va tutto bene, che non devo stare male, che il mondo è meraviglioso.

Vorrei che qualcuno mi dicesse "Ti voglio bene" a voce. Lo so. Lo si capisce dagli atteggiamenti, dalle parole, dai fatti. Ma ogni tanto è bello anche sentirselo dire a voce. A voce. Semplice e puro. Ma non lo voglio sentire sempre. Non sono così disilluso della vita. Ma almeno una volta a trimestre. Non chiedo tanto. Solo una persona ci tiene e continua a dirmelo. E la apprezzo anche per questo.

Perchè lo so, cazzo, che ognuno ha le sue piccole manie. Io ne ho duecento-duecento venti minimo. In rapida sequenza: Son pessimista a periodi, mi faccio troppe pippe mentali(e vi concedo la battuta su quelle fisiche, non mi offendo), non mi piace niente di quello che faccio e di come lo faccio. E le poche volte che sento di averlo fatto bene arriva qualcuno e mi fa risprofondare nella mia incertezza. Poi, vediamo. Ah si. Le manie. Mi rigiro i capelli. Tutti odiano sta mia cosa ma è così. Mi preoccupo per poco, anzi, per pochissimo. E forse mi preoccupo più dei miei amici che della mia famiglia certe volte. Poi...ho un repertorio di massime del cazzo che uso da un momento all'altro quando non riesco a esprimere ciò che ho da dire. Ancora: uso troppo internet e un giorno o l'altro dovrei smontare baracca e burattini e finire di parlare da dietro un pc. Magari va a finire che un giorno lo faccio come esperimento. Inoltre: certe volte mentre scrivo, rido da solo. E non me ne vergogno neanche un pò. Una risata è una risata. Anche se fatta in compagnia dell'essere più strano che abbia mai conosciuto. Ovvero me stesso. Tò, mi sono distaccato dai "vorrei"...riprendo.

Vorrei riuscire a parlare in modo chiaro e preciso alle persone che in questo momento mi fanno stare bene(e lo so che non si nota, ma è così). E magari dire alle ragazze che bramo le mie opinioni sul loro conto. E forse con alcune già l'ho fatto senza neanche accorgermene.

Vorrei cantare come Biagio Antonacci...si è un'idiozia. Ma ce la dovevo mettere d'altronde anche in un posto di analisi non bisogna mai prendersi troppo sul serio.

Vorrei che un giorno mio padre mi dicesse: "Hai voglia di parlare?". Cosa che in 21 anni e 11 mesi non ho mai visto ne sentito. E, forse, me la porto appresso.

Vorrei che fossi meno salomonico ed ogni tanto prendere qualche decisione non imparziale. Schierarmi qualche volta e non pensare che tutto vada meglio senza la mia esposizione. Ogni tanto dovrò pur mettermi da una parte o no?

Vorrei evitare di scrivere sempre le stesse cose certe volte. E vorrei evitare di scrivere certe volte.

Vorrei dire quando ci sono rimasto male alcune volte e non tenermi tutto dentro. E poi lascire che le cose scorrino e dimenticarmi tutto perchè io non voglio rovinare la situazione per colpa del mio orgoglio. Fatto sta che ormai ce l'ho sotto i piedi.

Vorrei imparare a suonare quella maledetta chitarra e trovare qualcuno che mi insegni ad accordarla perchè io non ci capisco na benemerita mazza. E sembro quasi un padano che cerca di capire il testo di una canzone napoletana.

Vorrei saper leggere nella mente degli altri. Non per sapere cosa pensino del sottoscritto(beh si, un pò non farebbe male. L'egoismo e l'egocentrismo dilagano, ma per sapere se tutte ste paturnie so solo mie o no.

Vorrei non scrivere undici pagine di block notes sapendo già che tutto quello che voglio non si avvererà per scarsa considerazione che di me stesso da parte di me stesso medesimo. E anche un pò di pessimismo cosmico che non fa mai male, così, tanto per arrotondare.

Vorrei non avervi fatto scendere una tristezza acuta e ispirato frasi tipo "Uff, sto ragazzo è peggio di un dramma drammatico drammaticamente drammaticato da un drammaturgo drammatico". Però vi avevo avvertito che era una sorta di auto-analisi. Uff, la colpa non è mia. Vabbuò, se siete tristi leggetevi "Meraviglioso" un pò più giù che mi hanno detto che è piaciuto. O magari il dialogo surreale tra me e il co-admin ancora più sotto. O la mia versione di "Novembre". Insomma, di cosucce da leggere meno tristi ce ne sono. Non vi lamentate poi del fatto che vi butto giù.

Comunque, per finire, vorrei essere un po' più...come dire...insomma...più...non lo so...più...ecco. Non lo so. Ma sì và! Rimango così come sono che ormai sono quasi 22 anni che ci sono. E ci faccio anche. Con tutte le paturnie e le bellezze, poche, che mi porto appresso.

C'est la viè, e speriamo che l'ho scritto bene. Avanti sempre e comunque. D'altronde se uno come Giletti è ancora in televisione, ci sono ancora chance per me di diventare il capo del mondo, come ho sempre sognato, ops, non dovevo dirlo.
Boccaccia mia!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Se posso permettermi un commento...mi capita di incappare ogni tanto in questo blog, mi capita che Davide, in una delle nostre chiacchierate mi dica: "Leggi qua e dammi un parere!". Amo la sua ironia, il suo non prendersi troppo sul serio...questo è segno di estrema intelligenza. E' solo quando impari a ridere dei tuoi difetti che diventi una persona speciale. E' il coraggio di mettersi in gioco, di parlare con il cuore (come in questo intervento) che ti permette di dire: "Ehi, sto aprendo la mia anima a te eh!!" Non è mica roba da poco. Scrivere è una terapia...io che sono un'aspirante psicologa, una psicologa dei poveri diciamo...ne so qualcosa!
Purtroppo il problema di noi umani è che non ci capiamo...anzi, non vogliamo capirci. Perchè questo implica uno sforzo considerevole. Io mi complimento con te. Perchè hai coscienza di te stesso, dei tuoi limiti, delle tue manie, dei tuoi difetti. Sai quanti ne hanno...e non se ne accorgono? Tu puoi partire da qui, dall'imparare da te stesso...da cosa puoi fare per piacerti. Ma se devi cambiare, fallo per te stesso! Mai cambiare perchè gli altri ce lo dicono...mai.

Mi sono dilungata un pò troppo...andrei avanti per ore, perchè questo intervento mi ha colpito.
Se posso permettermi...ti mando un abbraccio, sincero. Ti va bene anche se sono piccolina?? un metro e 60 di ragazza...non riuscirò ad abbracciarti bene, ma stringo forte io!!
(e...shhh...non dirlo a nessuno: il Mondo è Meraviglioso. A me piace nei suoi difetti, perchè non è perfetto!! La perfezione mi annoia terribilmente!!)
GRAZIE.

luttazzi4ever ha detto...

Questo commento me lo copioincollo e me lo tengo per ricordo. Grazie di tutto quello che pensi su di me. Grazie di cuore.

DjJurgen ha detto...

Io di solito amo tantissimo scrivere post del genere. Perchè, come dice il titolo stesso, hanno un potere terapeutico. Riescono a mettere in ordine mille pensieri che, altrimenti, resterebbero sempre un pò troppo confusi e indefiniti nella mente di chi li vive. Forse scrivere questi post all'atto pratico non serve a nulla, perchè di certo non aiuteranno a scorrazzare con la macchina o a essere un attore. Però aiutano, cavolo se aiutano. E poi ci rendono tutti un pò meno soli, perchè questi pensieri a volte sono anche i miei, e di sicuro quelli di qualcun altro, e di qualcun altro ancora. Solo che non tutti hanno riescono a comunicarli agli altri, forse per paura di mostrarsi deboli o forse perchè non sono abbastanza forti da riuscire a scavarsi dentro e a trovare queste piccole parti di sè che non ci lasciano mai. Il mio coinquilino, fortunato lui, non appartiene a nessuna di queste due categorie, e ciò non può che renderlo un uomo migliore di tanti altri che hanno fiducia in loro stessi, che capiscono le conseguenze delle loro azioni o che hanno la loro anima gemella. Insomma, è uno di quelli che si trovano poco in giro, e che ringrazi sempre di aver conosciuto.
In bocca al lupo per tutto, Lutty!!


p.s. in ogni caso, l'abbraccio te lo scordi!! :P

luttazzi4ever ha detto...

"E che ringrazi sempre di avere conosciuto"? Uhm...l'aria natalizia ti fa male. Idiota!!!

Quanto è bello insultarti!

DjJurgen ha detto...

Hai ragione...più divento sdolcinato e più tu mi insulti...ah, che mondo...

luttazzi4ever ha detto...

Un mondo giusto! Soprattutto per quanto riguarda il fatto di insultarti!

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