martedì 8 settembre 2009

La mia destinazione



Scrivo ben sapendo che niente e nessuno potrà battere il post triste e un po' di "addio alla giovinezza" di Diggi. Scrivo ben sapendo che non siamo in competizione e che ogni post serve alla buona riuscita di questo angolo di web che abbiamo in co-abitazione. Scrivo perchè proprio in questi tempi scrivere mi serve.

Ho passato un periodo piuttosto lungo, un mese più o meno, senza affacciarmi con la penna sul foglio. Senza soffermarmi a elaborare pensieri a raffica, senza parlare con me stesso, come ho sempre fatto. Le cosidette "paturnie luttesche" erano terminate, svanite, messe da parte. Io che nei periodi di blocco riuscivo, più che nei periodi normali, ad elaborare centinaia e centinaia di parole consecutive, un po' depressive ma tant'è che mi aiutavano a capire, a capirmi. Perchè ho bisogno, ogni tanto di confrontarmi con me stesso. L'ho sempre detto. Di leggere ciò che ho dentro per capire finalmente come fare a vincere le proverbiali paure che, di tanto in tanto, si fanno sentire. Perchè ne son pieno e forse ne ho un paio che sono solo mie. Ovviamente sono un egocentrico forte.

Rifletto su questo periodo che io, personalmente, adoro. Il freddo sta per arrivare. Ora inizieranno a diminuire le giornate e il vento e l'oscurità la faranno da padrone. Adoro questo tempo dell'anno perchè è quello più lontano alla prossima estate, mi fa sentire al sicuro, felice, consapevole che la stagione sudorifera che odio è lontana 9 mesi. E son felice. Anche se in qualche modo la mia tristezza interiore deve uscire fuori e sa come fare. Attraverso i dubbi, le paure, le incertezze. Insomma attraverso ciò che è la mia vita. Un viaggio, a differenza di quello del Diggi, verso non so dove, verso non so cosa, con alcune persone al mio fianco che mi osservano felici.
I miei amici, ovvio, sento che senza di loro io non sarei mai stato ciò che sono. E non sarei mai così entusiasta ogni qualvolta li vedo e usciamo insieme. Nei periodi positivi e nei negativi. Anche se, negli ultimi, tendo sempre a far credere a me stesso che sono l'unico che sta male. Ovviamente mi sbaglio, ovviamente lo so e ne sono conscìo. E' qualcosa che ho insito in me e pian piano dovrei riuscire, con un po' di aiuto, a eliminare. Comunque, dicevo, grazie a loro riesco a elaborare dei piani, dei stratagemmi per dare un piccolo senso alla mia vita. Niente di che. Solo la volontà di stare insieme per avere lo scopo finale di stare insieme. Quello che di meglio c'è al mondo è il contatto con la gente. Stare chiusi nel proprio io non aiuta nessuno, tantomeno se stessi.

In questo viaggio, poi, se così vogliamo chiamarlo c'è Carmen. Gioia e bellezza di una vita destinata all'amore. Cosa che ho sempre cercato e non ho mai afferrato in modo così delicato, puro, semplice e allo stesso tempo raffinato, sconvolgente, unico. Lei è ciò che ho sempre desiderato in una donna. Ciò che ho sempre, segretamente, sperato che comparisse un giorno davanti alla mia persona. Ed è successo. Un anno e due mesi fa, quasi. E in questo Settembre ormai votato al freschetto io e lei festeggiamo otto mesi di fidanzamento. Senza anelli ma con tanto amore. Di strada da fare ce n'è tanta. Tantissima. Inoltre devo smetterla, quando non so a cosa pensare di rovinarmi le giornate.
E' successo. Non pensavo accadesse ma doveva succedere. Inspiegabilmente un giorno mi è capitato di iniziare a pormi dei quesiti, tutti su un unico argomento: Lei. Il mio modesto cervello cercava di farmi mettere in discussione ciò che io provavo per la suddetta ragazza. Ovviamente ci ho pensato su. Ci ho corso su. Al mio ritorno da lei l'ho guardata, lei mi ha sorriso e io, come al solito, mi sono sciolto nel suo amore. E sembrerebbe finita lì. No, purtroppo.
Due giorni dopo, di nuovo di sera, mi riviene l'atroce dilemma. Per fortuna bastano il suo amore, una panchina che per noi, ormai, significa tutto a farmi ritornare in me. E mi son svegliato felice, sicuro di ciò che faccio. Perchè so che io, purtroppo, non so godermi i momenti positivi. Cerco sempre l'ago nel pagliaio, cerco di trovare ciò che va male per tuffarmi a capofitto poi sui beni dell'amore. Insomma, in conclusione, mi aggrappo all'amore, con tutto me stesso, quando sto male e questo periodo di amore intenso senza patemi mi è risultato così strano che ho iniziato a sclerare. Allarme rientrato. Lei è ciò che ho sempre voluto e ogni tanto se il cervello proverà a farmi cambiare idea ci penserà il cuore, come ieri sera, a rispondere a tono. E lei lo sa bene.

L'amore è strano. E' sempre stato così. Vogliamo tutti vivere e ricercare quel sentimento contrastato, da film, burrascoso, da soap opera, sincero ma stagionale, da telefilm. E ci dimentichiamo di quanto è meraviglioso essere in pace con chi ami. Essere lì, guardarla ridere mentre tu ridi. Guardarla piangere mentre tu piangi. Guardarla esprimere il suo amore e sperare che continui a farlo per tutta una vita. L'amore non è roba da film. Questa è la vita vera. Qui le persone si odiano per il solo gusto di farlo, ma si devono amare perchè lo vogliono. Devono combattere per ciò che amano, desiderare ardentemente una persona è già il primo passo ma ci vogliono i fatti. Urlatele il vostro amore. Fatele capire che solo voi riuscirete a renderle felici. Modificate alcuni aspetti della vostra vita sulla sua persona. Oggi la signorina Carmen mi ha suggerito di legarci insieme dato che a breve inizierà l'università e quest'estate di spensieratezza rimarrà un ricordo, e ci vedremo per poco o niente. E' una proposta folle. Ma fa capire quanto ella mi ami. Quanto desideri vedermi più di quanto non faccia già. E' più di un anello questa frase. E' più di un giuramento. E' la celebrazione dell'amore. Anche se è una mezza battuta. Ciò che lei vuole è vedermi sempre. Ciò che io voglio è vederla più tempo possibile e soprattutto renderla felice più di me stesso.

Avevo bisogno di alcune chiacchiere in libertà. Le desideravo da un po' e mi riprometto di tornare ad usare i miei amati block-notes con regolarità. Insomma tuttò ciò che avete letto, è quello che avevo dentro. Tutto ciò per arrivare alla più nota delle conclusioni ma è un finale che a me non fa mai male. Ti amo, piccola mia. Ciò che sono è ciò che ti donerò. Avrò cura di te come tu hai cura di me. Sei unica. Viva. Speciale. E quegli occhietti tristi che mi hanno fatto perdere la testa giuro di non dimenticarmeli mai. Sei l'amore della mia vita. Ne sono sicuro. Finchè il mio cuore tremerà alla tua visione. Finchè un sorriso spunterà sul mio viso dopo una tua risata. Finchè avrò voglia di stare per minuti interi ad abbracciarti per sentirci una sola cosa. Finchè vivrò, tu ed io.

Lo sapevo che finiva così. Parto da una cosa e finisco sempre a Lei. Sei tu il mio viaggio, piccola.

4 commenti:

Carmensì ha detto...

Non so come nn si possa adorare una persona come te!E io nn solo ti adoro ma ti amo all'infinito!sei la mia favola...
dopo questo post posso solo dirti di stare attento perchè mi potrei attaccare al tuo bel corpo in qualsiasi momento a cozza e nn lasciarti mai +:P
grazie more e come ti ho detto trovo le tue parole profonde e sincere.é bellissimo!
alla prossima!
TI AMO
tanti bacini...

S ha detto...

"L'amore è strano. E' sempre stato così. Vogliamo tutti vivere e ricercare quel sentimento contrastato, da film, burrascoso, da soap opera, sincero ma stagionale, da telefilm. E ci dimentichiamo di quanto è meraviglioso essere in pace con chi ami. Essere lì, guardarla ridere mentre tu ridi. Guardarla piangere mentre tu piangi. Guardarla esprimere il suo amore e sperare che continui a farlo per tutta una vita. L'amore non è roba da film. Questa è la vita vera."

Non posso che essere d'accordo con te Lutty: l'amore vero è sì più complesso e incasinato ma anche molto più bello e appagante dell'amore dei film. Condividere la tua vita con la persona che ami, sapere che sarà sempre presente anche nei tuoi momenti di sclero e paranoia e che tu lo sarai con lei, è una cosa bellissima!

DjJurgen ha detto...

Ribadisco il concetto: sono davvero contento per te e Carmen...in fondo è bello sapere che tutta l'attesa per trovare l'amore vero è stata ripagata! :)
E poi fai bene a riflettere scrivendo, è una delle cose più utili e terapeutiche al mondo!
(l'unica controindicazione che al momento è stata riscontrata dall'OMS su questa terapia, è che non conviene mai farla subito dopo che il co-blogger ha postato un post dopo anni di latitanza :P )

luttazzi4ever ha detto...

Grazie alla mia squinzia sempre entusiasmante. La tua stritolatura a cozza è meraviglia per me.

Grazie Tyrrel. Quando si citano parti dei miei scritti sento una specie di appagamento. Son contento che ti piaccia e che apprezzi ciò che penso.

Grazie Diggi. Per essere così odioso. E comunque mica posso fermare la mia enorme voglia di scrivere solo perchè hai scritto prima tu! Questa è dittatura! Che vergogna che sei!

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