martedì 18 maggio 2010
Lungi da me!
Mi piaceva iniziare questo post con un titolo evocativo, tipo quelli da uomini di un certo peso intellettuale. Alla Aldo Busi, per esempio. Che poi ho sempre pensato sia identico al mio edicolante(in questa foto ancor di più), anche dal modo di incazzarsi col mondo intero. Identico anche nella leggera ambiguità. Del mio edicolante, s'intende. Quella di Aldo Busi è tutt'altro che leggera, non so se l'avete notata. Comunque non volevo parlare di ciò. Ma di ben altro. E consiglio ai facilmente impressionabili di non leggere quanto dico sotto.
Diciamoci la verità. Ogni maschio, su una certa età(16 in poi), che adora scrivere e che ancora non ha trovato una collocazione a questo mondo sogna di fare sceneggiature di film porno. O hard, o zozzoncelli, o sporcelloni. Sceglietevi voi il termine tanto la sostanza non cambia. Comunque anche il sottoscritto, tempo fa, ha pensato di iniziare a scrivere qualcosina e mandarla ad uno Schicchi o qualcun'altro del settore. Poi mi son reso conto che ci vuole una bella faticata. Uno dice che i dialoghi non sono essenziali ma sbaglia, eccome se sbaglia. Non è che devo solo incollare duecento volte, nella stessa scena, il gemito "Ah"(intervallandolo con "Oh" per le situazioni miste a stupore, e con "Uh" per riportare il tutto ad un livello da primitivi), ma ci devo arrivare a quell'esaltazione del piacere, e non è mica facile.
Ora, diciamocelo, piccoli pulzelli e pulzelle alla lettura, ognuno di voi ha avuto qualche pensiero strano, sotto quell'aspetto dell'ammore. Non mentite. L'è vero. Tutti ne abbiamo. Alcuni anche in questo momento. (Consiglio di chiudere l'altra pagina, svergognato.) E non è un male. Ma trasformarlo in lavoro l'è difficile. Devi entrare nella situazione, non ti basta nemmeno viverla. Di Schicchi ne nasce uno solo, noi siamo solo dei personaggi di contorno. Ho capito che il mondo dell'hard non fa per me per un motivo essenziale: non so scrivere sceneggiature. O perlomeno sono ancora un novizio. Indi me ne uscirei con strane angolature invece di riprendere la vicenda dal di dentro. Ehm. E' gergo astratto, non fateci caso.
Comunque l'è vero: chiunque ha pensato di scrivere film zozzi. Anche tu, che leggi questo post. E ora dimmi: sai dove mandare gli elaborati? No, perchè ho un film che si intitola "Terrore ad alta quota". Parla di una povera pulzella che dopo essersi fatta una quinta parte per un lungo viaggio e ha paura che scoppi tutto l'ambaradan. Inutile dire che tutto l'equipaggio, comprese le hostess e gli altri passeggeri, cercheranno di tranquillizzarla tenendola occupata per tutto il viaggio. Qual è il "Terrore" del titolo? Ah no, quello è per lo spettatore. Il "terrore" è che il film finisca.
Lungi da me!(Fare ciò, si intende. Così c'azzecca anche il titolo!)
Lo so, è un post troppo forte per voi abituati alle tristezze del Diggi e alle mie tristezze e alle poesie tristi e agli accordi tristi e alle foto dei telefilm di Diggi, che non scrive una mazza e pensa di guadagnarsi così la pagnotta, e alle varie amenità presenti su questo blog. Ma se inizio, già da ora, ad autocensurarmi penso che vò su una brutta strada. Indi, dato che questo spazio è nato come esaltazione della nostra fantasia, ci posso mettere ciò che voglio. Anche delle bocce.
Ma non lo faccio sennò mi segnalano il Blog e rischio di essere incarcerato a Guantanamo. Che peraltro hanno chiuso e quindi dovrei stare anche solo soletto. E cosa farei per passare il tempo? Bravi! Ideare film porno. Voi si che siete spigliati e intuitivi. Mi sorprendete.
Prossima puntata: Il mondo degli "sniff movies" ovvero quei film reali ma così reali di gente che si soffia il naso e che quindi scatarra anche di brutto.(In controtendenza con gli "snuff movies" che sono tutt'altro e che sono cattivelli.)
Inutile dire che non ci sarà una prossima puntata e che era solo modo per scrivere un'ulteriore baggianata. Ah, come sono simpatico!
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2 commenti:
Cosa ci vuoi mettere sul tuo blog?? Qui nn c'è nessuno che ti segnala se nn la sottoscritta ahah!scherzo.
Beh io iniziai a sognare tale carriera negli anni in cui Francesco Paolantoni, tramite il personaggio di Robertino, inventava titoli bellissimi come "nonna papera d'avanti e di dietro tutti quanti", "Porcahontas" o "Gambadilegno Pietro, una mano avanti e l'altra dietro"... Poi dopo fallimentari stesure di gemiti e gargarismi decisi di upgradarmi da papabile sceneggiatore a critico affermato, e così divenni il più autorevole critico di film porno del mio palazzo. Questo lavoro ha richiesto tanto tempo, impegno, dedizione, decine e decine di film visti ogni giorno, la canzone di Elio "John Holmes" a cannone tutti i giorni nel lettore CD, ma ne è valso il pene... ehm... coff... ne è valsa la pena sorry.
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