lunedì 3 maggio 2010

Napoli Comicon - Giorno 2 (Cercasi cartellina!)




Inizio precisando che qui non CI SONO FOTO COSPLAY NAPOLI COMICON 2010. E la nostra quotidiana dose di ricerche googliane ce la siamo acchiappata con un trucchetto infimo. Che bello. Mi meriterei una laurea honoris causa o magari anche un bel premio Nobel. Infatti io sono no-bel. E dopo questa voi potrete anche accusarmi di attacco alla comicità mondiale o, magari, incensarmi come fratello di Martufello ma non è di ciò che voglio parlare.

Voglio parlare della seconda ed ultima giornata trascorsa al Napoli "Comicon" ieri, 2 Maggio, con la mia amabile pulzella e un gruppo di nerd smisurati(due son così nerd che si son vestiti da nerd, ma di ciò parleremo dopo). Dopo la prima giornata avevo parlato di uno sbaglio avutosi quest'anno da parte dell'organizzazione: dividere in due location la fiera. E oggi continuerò a pensare la stessa cosa. Vedere il Castello così vuoto mi ha provocato enorme tristezza. E mi ha fatto quasi tornare indietro alla prima edizione a cui ho partecipato. Si parla, se non mi sbaglio, del 2005. Era Marzo. Faceva abbastanza freddo ed ero giovane. Eoni fa.

Veder il mio amato Castel Sant'Elmo visitato da così poca gente veramente mi ha fatto male. Ma sento che forse forse, è solo un problema mio, un problema da fumettaro duro e puro. Girando sul magico mondo di Feisbuc ho capito che la maggior parte dei visitatori si sono divertiti tantissimo alla Mostra D'oltremare e i cosplay quest'anno hanno trovato spazio per loro. Un enorme spazio. Citando il signor Recchioni, direi che ha ragione a chiamarlo "recinto". Toglierseli dal Castello è stata una grande mossa avranno detto alcuni, ma per me non tanto.

Camminare tra le mura con centinaia di ragazzi travestiti(cui ho fatto parte per due anni di fila) non era così brutto. L'unico problema si è avuto l'anno scorso con l'evolversi inaspettato della fiera, le migliaia di presenze mai avute hanno portato a questa decisione. Purtroppo sbagliata, secondo il mio parere. Anche io da fumettaro alle 12, ieri, son sceso giù alla mostra. E nella discesa in funicolare ho perso la mia cartellina con le tre stampe di Acciarino. E una di queste tre era per il Bloggo. Chi l'avesse trovata se, gentilmente, vorrebbe restituirmela gli sarei molto ma molto grato. Gli farei un disegno aggratis, oppure gli scrivo un racconto incentrato sul suo buon cuore. Veramente. Non dico per scherzo. Se avete quella cartellina e mi volete contattare, rispondete a questo post. Riuscirò a ringraziarvi a dovere. Potete anche inviarmela con pagamento sul destinatario eh!

Dopo l'attimo di servizio pubblico vi espongo, in quattro e quattr'otto le brutture di questa fiera. Il caldo. Ma non quello fuori, sopportabile e decisamente vivibile sui giardinetti e sulle panchine della Mostra, ma quello dentro. Nei baracconi della mostra, una parte era una specie di serra. Molta gente era tentata di intraprendere la strada di cosplay di cubetti di ghiaccio. Io ho trovato ristoro solo fuori con le fontanelle e l'acqua che mi veniva addosso. Non oso pensare come abbiamo fatto gli standisti a viverci per tre giorni. Il caldo è un problema mai veramente sentito al Castello se non l'anno scorso che era veramente tanta l'affluenza. Il venticello perenne delle varie stanze questa volta, con poca gente nei corridoi, portava un vento quasi gelido. Due diverse location, due diversi clima.

I venditori di carabattole. Di portachiavi, di pupazzetti. Gli ingordi venditori, oserei dire. Bellissimo assistere all'aumento dei prezzi in dieci minuti dei portachiavi, quando invece, l'anno scorso, ogni stand aveva "etichettato" gli oggetti in vendita. Quest'anno no. Un portachiavi a cacca di Arale il venerdì costava 3 euri, il giorno dopo 4, non oso pensare la domenica a quanto sia salito. Complimenti, ottimi affaristi.

I cosplay mi stanno simpatici, solo che sarebbe bello che ci fosse un'area attrezzata per le foto. Bloccano l'intera fiera, non per colpa loro ovviamente, ma per l'esiguo spazio del baraccone d'oltremare in certi punti.

Gli addetti alla "non uscita" nella Mostra li ho adorati. Decidevano loro, in base a vari parametri(bellezza fisica, simpatia a prima vista, altezza, capacità di corruzione e quant'altro) chi poteva uscire o meno nell'area a loro assegnata. Si son piazzati davanti a tutte le uscite e avevano il compito di non far uscire nessuno, ma non mi spiego perchè tanta gente riuscisse a scavalcarli. E maggiormente le ragazze seminude ci riuscivano sempre. Mentre io, invece, maschio fidanzato con squinzia al seguito mi dovevo fare tutto il giro solo per suo sollazzo. Si, parlo di te biondino con barbetta. Il tuo potere è terminato. Già mi ti immagino a casa tua davanti alla porta di casa che decidi l'entrata e l'uscita.

La sfilata cosplay era inguardabile. Non perchè fosse brutta, ma perchè costruita male con un palco basso che impediva la visione a chiunque non fosse alto più di 1 metro e 80. Ricordare le manifestazioni nell'Auditorium a castel Sant'Elmo con quel freschetto che riempiva l'aria e le poltrone sotto al popò, beh, mi ha provocato nostalgia. Quindi, per la prima volta, ho seguito a malapena venti minuti di gara.

Ho apprezzato qualcosa. I miei acquisti e anche le mie vendite. Ho concluso la raccolta di Ranma, ho compricchiato qualche delizia, ho iniziato una ricerca de "L'insonne" e ho giocato gratis nello stand dei "Giochi uniti". A loro va tutto il mio ringraziamento. Hanno messo a disposizione veramente un bello spazio grande per far divertire(ed ovviamente incitare all'acquisto) tutti i visitatori. Auspico magari un allargamento dell'area. Molto divertente.

E ho apprezzato la compagnia, ovviamente. La mia piccola, in primis, e tutta la banda quando ci incontravamo per pappare o per giocare aggratis, appunto.

Ho fatto pubblicità al Bloggo indossando, questa volta io la maglietta fatta stampare apposta per l'occasione. Spero almeno di aver invogliato qualcuno alla lettura del nostro spazietto virtuale. Le foto iniziali0 son qualcosa di orrendo. Non abbiatemene a male. La stampa dedicata al Bloggo, purtroppo, è andata persa, sarà per la prossima volta. Sicuramente.

Concludo con un paio di foto, orrende anch'esse, di due miei amici: i nerd della fiera. A queste belle facce di tolla faccio un sincero augurio di trasformarsi nel doppio di Steve Urkel, un giorno.

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