lunedì 6 dicembre 2010

Io non lascio traccia - Negramaro

Si inizia la settimana con una canzone abbastanza nuova. Mentre nelle radio si sente il nuovo singolo della band salentina "Singhiozzo", io vi posto la prima canzone che apre il nuovo album dei Negramaro. Con relativo testo ovviamente. E poi non dite che non sono bravo.
Comunque, per aggiornarvi su progetti futuri di questo spazio, vi ricordo che da domani riprenderà il nuovo racconto noir che ho iniziato settimana scorsa. Solite sette puntate e via. Il caro Diggi, intanto, è di nuovo irreperibile. Indi chiedo a chiunque lo veda di dargli un coppino(dicesi così di schiaffo dietro la nuca) di gentilezza. Ma non con gentilezza, mi raccomando. Con forte decisione. Buon ascolto a tutti.




E' pallido il mio viso sembro quasi morto
non sento più le mani e l’odio che ti porto
è come fossi d’olio scivoli addosso
e non mi importa tanto poi di questo fosso
sul ciglio posso stare
senza dove pensare
al rischio di cadere giù

che tanto se anche fosse dal mio cranio rotto
non ne verrebbe fuori vino rosso
ma solo il tuo pensiero su di me riflesso
arrugginito dentro come un chiodo fisso
su un ciglio so restare
per questo senz’avere
paura di cadere giù giù giù

io non lascio traccia
come pioggia sulla neve
quando cado mi confondo
con quello che già c’è
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che già c’è
sono invisibile

non ho del sal sulla lingua e non mi aspetto
che piovano parole tanto qui è il deserto
la voce che si asciuga e resta dentro al petto
e non c’è rischio che si perda per difetto
se zitto sai stare
a rischio di cadere giù giù giù

io non lascio traccia
come pioggia sulla neve
quando cado mi confondo
con quello che già c’è
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che già c’è
sono invisibile

mi manca l’aria
e mi manca il fiato
e non ha sapore
questa mia pelle
senza odore
e ancora mi credi
fatto di niente
e non ti accorgi che son io
a scegliere di essere
pioggia sulla neve
su quella che già c’è
sono invisibile
sono invisibile, oramai
sono invisibile
io non lascio traccia
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che già c’è
sono invisibile

1 commento:

antonio ha detto...

questo è un disco pazzesco. E’ il miglior disco italiano del decennio. In Italia una cosa del genere non si sentiva dai tempi dei primi Litfiba. I Negramaro hanno superato se stessi

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