domenica 4 marzo 2012

Mixed by Erry


La musica è parte di una colonna sonora della nostra esistenza che scorre in sottofondo. Una banalità degna dell'ultimo pensiero innovativo di Fabio Volo, sia chiaro, ma è ovvio che sia così. Il resto è un contenitore dove sono rinchiuse le frasi che ci sono rimaste impressi, i rumori, e certe volte anche i silenzi. Quando ero piccolo io, con la mia famiglia, andavo spesso in montagna per passare un week-end diverso. Erano viaggi che aspettavo parecchio perchè mi avrebbero fatto saltare un giorno di scuola e questa cosa, a me medesimo, piaceva non poco.
Aggiungendoci poi che la montagna, il fresco, l'aria priva di smog e i grandi spazi verdi mi hanno sempre donato emozioni indescrivibili, quel viaggio era per me qualcosa di desiderato e atteso a lungo. Minimo ci si andava una volta al mese. Poi in estate ci si rimaneva anche per un mese intero. Erano bei periodi, ho sempre pensato.
Si soleva andare tutti insieme, in cinque quindi, con la macchina migliore che avevamo. A quanto mi posso ricordare iniziammo con la 127. Un capolavoro azzurro di dubbia potenza. Poi ci fu la Tipo, già scassata dal principio. Poi una Renault Clio che ha passato i peggiori guai e una Fiat Punto che ancora vive, anche se qualche tempo fa pensai fosse deceduta per rottura del motore. Ultimamente se, e dico se, ci volessi andare sarebbe disponibile una Stilo che si mantiene ancora bene. E' strano pensare a quante macchine possono cambiare in venticinque anni.
La macchina è importante, ci trasporta(banalità Voliana numero 2) e ci accompagna nel tragitto che, nel mio caso, non era così enorme. Da casa mia al paesello sulle montagne ci volevano un'ora e mezzo, massimo due se sostavamo durante il percorso. Due ore in cui si scherzava, ci si odiava perchè eravamo troppo stretti dietro(tre figli, maschi, di modeste dimensioni) e si aveva il mal d'auto. In tutto questo tempo serviva qualcosa per coprire i momenti di silenzio, le zone d'ombra di una famiglia che non è mai stata completamente unita. E c'era quel vecchio mangianastri.

Il mangianastri ovviamente funzionava a musicasetta. Mia madre era adibita ad averlo in braccio e a cambiare le cassette che dovevano funzionare come colonna sonora durante il tragitto. Si iniziava con Nino D'angelo per far contento mio fratello più grande(successivamente arrivammo a punte ben "maggiori" come Nico Desideri, Ciro Ricci, Sal da Vinci e il primo Gigi D'Alessio) e poi si buttavano dentro i grandi classici. Sono cresciuto a Morandi, Celentano e Toto Cutugno. Che ho sempre creduto si chiamasse Cotugno. Ma questi son problemi che accadono dopo l'adolescenza.
Avevamo molte cassette dei tre e ancora oggi credo che riesco a ricordarmi un bel botto di successi del trio. Di Adriano, che amo ancora oggi, posso dire solo bene. Può essersi anche rincoglionito con l'età ma quando canta per me è ancora estasi e meraviglia. Di Cutugno ne ho perso le tracce. Morandi mi fa simpatia.

Ho tifato per lui per i due Festival che ha condotto perchè, nel bene e nel male, è stato parte della mia crescita. Da bambino ad adolescente e poi addio. E c'era sempre una canzone che capitava nelle sue cassette(rigorosamente non originali ma Mixed by Erry) che avevo dimenticato ma che l'altro giorno, per evidenti motivi, è ritornata in auge.

La ricordavo a memoria, senza immaginarlo.



Vita in te ci credo,
le nebbie si diradano
e ormai ti vedo
non è stato facile
uscire da un passato che mi ha lavato l’anima
fino quasi a renderla un po’ sdrucita


vita io ti vedo
tu così purissima
da non sapere il modo
l’arte di difendermi
e così ho vissuto quasi rotolandomi
per non dover ammettere d’aver perduto


anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite
e così cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po’ feroci
sugli zigomi
forse un po’ più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore
che raggiunge chi lo vuole respirare


Vita io ti credo,
dopo aver guardato a lungo
adesso io mi siedo, non ci sono rivincite
ne dubbi ne incertezze
ora il fondo è limpido
ora ascolto immobile le tue carezze


anche gli angeli capita a volte sai
si sporcano ma la sofferenza tocca il limite
e così cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po’ feroci
sugli zigomi
forse un po’ più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore
che raggiunge chi lo vuole respirare


Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite e cosi' cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po’ feroci
sugli zigomi
forse un po’ più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore
che raggiunge chi lo vuole respirare


Angeli
Angeli
Angeli.

Ciao Lucio. Da uno che ne capisce ben poco di musica.

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