giovedì 1 marzo 2012

Regali


I sintomi della demenza senile si fanno sempre più evidenti sebbene non sia ancora arrivato a trent'anni. E' doloroso anche solo pensare che ieri sera, mentre inviavo gli auguri per il trentaseiesimo mesiversario alla mia lei tramite il servizio di sms gratuiti di Vodafone, ho sbagliato numero e me lo sono inviato a me medesimo. Sì. Ci sono andato bene. Potevo inviarlo ad un'altra donna, a mia madre o a Pippo Baudo. Ma non credo abbiano tutti Vodafone come gestore. Quindi, prima che la vecchiaia arrivi e la mia scarsa intelligenza continui a scemare, ne approfitto per scrivere un'ennesimo componimento orrendo per la signorina che ha l'obbligo, ormai, di sopportarmi da ieri in poi. Ho cercato di fare qualcosa di più sfizioso. Non la solita romanticheria mielosa. C'è lo stesso ma dovrebbe esserne di meno. Poi mi fate sapere. Auguri, piccola.



Ti regalerei la Torre Eiffel,
tutt'intera, con tralicci e cavi.
La imbucherei nella tua posta
attenderei ore in strada, apposta
per poter notare il tuo stupore
mentre ti domandi, senza parlare,
chi sia stato l'autore.

Ti regalerei il Colosseo,
enorme, maestoso e pericolante,
per farne un parco giochi
per te e per chiunque
tu voglia portare nel tuo regno:
che sia uomo o animale
basta che ne sia degno.

Ti regalerei la mia anima
se fosse solida e visibile.
Te la impacchetterei in una scatola
con un fiocco grande e grosso.
Assisterei alla tua sorpresa
per poterti veder ridere
di un regalo senz'offesa.

Ti regalerei il sole, la luna,
le stelle, il cielo, i lampioni,
le strade, le costruzioni, il mare.
Ti regalerei un fiore, un ruscello,
un prato verde, una torta.
Ti regalerei tutto, per aver in cambio
una sola bellissima cosa:
un tuo bacio, e niente importa. 

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