lunedì 15 dicembre 2008

Uan Files



San Prisco - 15 Dicembre - Ore 16 e 42

Buonasera, amici della vita in diretta. Siamo qui, in questa piccola e ridente cittadina campana, casertana per la precisione, per documentare l'arrivo sul nostro pianeta degli alieni. Si, avete capito bene, gli alieni. Son qui per portarci gioia e meraviglie, per abolirci l'Ici, volerci bene ed ogni tanto, se capita, riprodursi in una bettola tutti sbronzi. Ma parliamo con questo simpatico autoctono, il primo a vedere questo fenomeno extra-ordinario.
"Buongiorno signor?"
"Vincenzo T.!"
"Bene signor Vincenzo, noi abbiamo provveduto ad oscurarla in volto e a metterle un nome ed un cognome fittizio. Lei adesso si chiamerà...Roberto Mancini!"
"Noooo! Quaranta milioni di persone mi odieranno!"
"Emilio Fede le va bene?"
"Un altro nome è possibile?"
"Silvio Ber..."
"Ok Ok. Mi chiamo Roberto Mancini!"
"Ok signor Roberto. Ci dica come si sono svolti i fatti!"
"Beh, volevo prima di tutto salutare mio padre Savino, mia madre Annamaria, i miei due fratelli Federico e Nicola e tutti quelli che mi conoscono."
"..."
"Ah e dimenticavo: Complimenti per la trasmissione!"
"..."
"Un aiutino?"
"..."
"Perchè non parla più?"
"Ma non si è reso conto che ha spiattellato i nomi dei suoi familiari al mondo intero? Ora la riconosceranno subito gli alieni. Potrebbero anche decidere di eliminare la sua famiglia! Ma lei è imbecille o altro?"
"Altro! Ma gli alieni non sanno che mi chiamo Mancini adesso?"
"Spero che lei che non sia così stupido come sembra!"
"Mi sopravvaluta!"
"Vabbè, ormai la privacy ce la siamo giocata indi...signor Vincenzo..."
"Ma non ero Rob...capito capito!"
(Il giornalista ha gli occhi gonfi di odio, si riaccquieta)
"Ci racconti del suo incontro con gli alieni!"
"Eh...allora...ero lì che...diciamo...stavo a casa mia..."
"Qui ci risulta che lei era a casa di un suo amico!"
"Si...giusto...stavo a casa...di questo mio amico...mi può dire gentilmente chi è che non mi ricordo?"
"Davide!"
"Ah si! Davide! Vero! E che ci facevo lì?"
"Credo che ho tanta voglia di torturarla!"
(una voce arriva da fuori scena)
"Non lo faccia!!!"
"Chi è lei per dirmi cosa devo fare?"
(arriva in scena un nuovo personaggio)
"Sono l'amico del qui presente Vincenzo Fede in Mancini parente di Berl..."
"Non lo nomini! Anche i muri hanno le orecchie!"
"Chissà che cotton-fioc giganti!"
"Mi faccia indovinare: lei è il burlone del gruppo?"
"Come l'ha capito?"
"Beh...sesto senso per le battute scarse. Ma mi dica: Cosa è successo al suo amico? Perchè non ricorda? E' stato colpito da qualche strano raggio alieno?"
"No.No. E' proprio così!"
"Di natura?"
"Sisi!Il mondo è pieno di disastri divini!"
"Può dirlo forte!"
"IL MONDO E' PIENO DI DISASTRI DIVINIIIIII"
"Ma chi gliele scrive ste battute? Topo Gigio mentre si sodomizza un puffo?"
"Ma com'è volgare lei! E poi me le scrive il pupazzo Uan. Ha molta più classe!"
"Comunque, ci dica, a parole povere, questo avvenimento incredibile!"
"Allora, disperatamente, le dico, tristemente, che il signor Vincenzo ed io eravamo lì nella mia topaia a mangiare un tozzo di pane raffermo. Poi, abbiamo udito un forte rumore provenire da sopra il nostro tetto di paglia..."
"Ma cosa sta dicendo?"
"Lei ha detto "parole povere""
"Oh mio dio! Gli alieni vengono sulla Terra e parlano con uno smemorato idiota e con la copia riuscita male di Martufello. Secondo me ci ammazzano tutti. Dove andremo a finire?? Io intendevo "parole povere" ovvero "in poche parole", volevo sapere il succo della questione!"
"Aaaaa! Mò si che ho capito!"
"Alleluia, Me lo può dire adesso?"
"Ricomincio da capo?"
"GRRRRRRR"
"Ok, subito subito, spiccio spiccio. Stavamo pranzando quando è caduto sto coso circolare gigante sullo spazio verde davanti casa mia e subito siamo andati a vedere cosa fosse!"
"Preoccupati per la situazione, immagino!"
"No. Arrabbiati perchè mi hanno disturbato il segnale televisivo. E quindi mi son perso il finale dell'episodio dei Simpson!"
"Vada avanti..."
"Siamo arrivati e abbiamo visto questi strani esseri!"
"Come erano? Ce li può descrivere?"
"Beh...come dire...un incrocio tra il pupazzo Gnappo e la Mussolini con due dita di gin!"
"Brrr, agghiacciante!"
"Infatti non ci potevo credere, pensavo di essere su Candid Camera e per dieci minuti ho cercato di tirare via la maschera ad uno di loro, chiamandolo Ciccio Valenti."
"E? Cosa è successo?"
"Beh, quando gli ho tirato via il naso, o quello che presumo sia tale, mi sono fermato!"
"Ma come? Ha mutilato un alieno?"
"Ma no! Ricrescono tutti gli organi da quel che ho capito. Ed ogni volta ricrescono due centimetri più lunghi!"
"Uhm...anche...?"
"Anche!"
"Gente fortunata!"
"A chi lo dice!"
"Ma passiamo avanti...Cosa le hanno detto?"
"Beh, che siamo sporchi, non lavoriamo, puzziamo, sappiamo solo rubare, però apprezzano le trasmissioni della Ventura!"
"Veramente hanno detto questo?"
"Si, testuali parole: "Quelle due bocce della Simo...""
"Ma no...intendevo quello che pensano di noi!"
"Ah si vero! Pensano ciò di noi. Dicono che quelli del Sistema Solare di Sotto sappiamo solo rovinare la vita a quelli di sopra!"
"Come si chiama il loro pianeta?"
"Senatur Padan!"
(una voce si ode provenire da fuori scena)
"Stoooooooop!"
(l'inquadratura si allarga. Siamo su un set televisivo. L'uomo che ha parlato prima era il regista. Con megafono in mano.)
"Davide, non lo so...sta cosa non mi convince!
"Francè ma lo vuoi capire o no? Questa è satira!!!"
"Si! E le tue poesie sono arte!"
"Avevamo detto di non toccare più l'argomento!"
"Vero, scusa. Comunque no, non mi piace Ti concedo la battuta sulla Mussolini ma questa non mi piace!"
"E' che sei solo fifone! Questo sei!"
"Ma dai! Che paura può fare un blog frequentato da quattro gatti?"
"Un pericolo per i topi del quartiere?"
"Si, devo dire a Uan di migliorarti le battute!"
"Io l'ho sempre detto che dovevo chiamare Dodo. Quello prima di scrivere si fumava qualche foglia dell'albero Azzurro e giù a scrivere battute!"
"Vabbè và, per oggi basta così! A domani gente! Tutti a casa! Poi la modifichiamo, Davide!"
"Uff! E hai sempre ragione tu! Ma un giorno la ruota girerà! Girerà!"
(Francesco esce di scena, entra Uan con una ruota di bici in mano, la fa girare)
"La E di Empoli!"
"Uan...sei licenziato! C'è un limite a tutto! Vincè tutt'apposto?"
"Che ci faccio qui? Perchè non sto dormendo a casa?"
"Uff, ogni giorno la stessa storia! Siamo venuti qui per fare un film. Tu sei uno degli attori, fai la parte di te stesso..."
(le voci diminuiscono di intensità, la scena rimane vuota.)

FINE

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La E di Empoli... =)
G.

DjJurgen ha detto...

E invece le battute di Uan sono la cosa più bella, guarda un pò! :P
Lutty, ma che genere di film è?? E perchè vede alla regia un tale di nome Francesco? Per un attimo avevo il sospetto che non si trattasse di me, ma dopo aver letto la battuta sulle tue poesie, non ho avuto più nessun dubbio! :D

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