domenica 21 agosto 2011

(10)


L’ormai adulto Daniel di sicuro avrebbe preferito continuare a vagare nel buio del mondo spettrale e a forti luci rosse cui aveva visitato pocanzi, invece fu costretto, per colpa del fato, a misurarsi con qualcosa di molto più forte di lui. Era ritornato in un posto che aveva già visto, aveva già vissuto, aveva già notato. Un posto fatto di luci violentissime e colori sempre più accesi.
“Walter, mi senti? Sono di nuovo nella sit-com. Sto tornando indietro?”
(Non lo so. Pensavo ci saremmo incontrati ma sono ancora completamente al buio!)
“Quindi sei andato a finire nella testa di Paris Hilton!”

[Risate]

“Sono tornati gli sghignazzi, potrei proporre, finalmente, la storia del passero di trenta chili su un albero!”
(Non pensare alle idiozie, sei a casa mia giusto? Prova a vedere se c’è la macchina dei generi giù in cantina!)
“E visto che ci sto le cambio nome, no?”

[Risate]

(Quanto ti adoro quando fai il simpaticone!)
“E’ il motivo per cui sei innamorato di me, lo so. Ma dovresti ben sapere che dopo qualche anno di matrimonio potrei trasformarmi in un essere che vaga tra tv e letto vita-natural-durante. Tipo uno…zombie?”
(Ecco. Esatto. Ottima metafora!)
“No. C’è uno zombie che entra dalla porta! E assomiglia…a te!”

[Stacco sullo zombie che posa cappello e giacca. E’ assolutamente Walter ma con un occhio in meno e una camminata zoppicante.]

“Tesoro? Sono a casa!”

[Arriva Rita in scena, anch’essa è una zombie, molto curata, ma pur sempre zombie, nessuno sembra far caso a Daniel. Applausi a scena aperta]

“Caro! Come è andata a lavoro?
“Non me ne parlare. Mi sono rotto così tanto di quante urla facesse il capo che mi son dovuto mangiargli una mano per farlo smettere!”
“Ma caro…è il terzo arto che divori questa settimana. Cosa ti succede?”
“E’ che mi trattano male. Ogni cinque minuti fanno casini perché non vedo o non raccolgo bene le cose. Ho un occhio in meno! Dovrebbero capirmi! A te come va’, piccola?”
“C’era il cane dei vicini che abbaiava sempre e non lasciava riposare i bambini! Per fortuna ora il problema è risolto!”
“Che brava moglie che ho!”
“E per pranzo: linguette al vapore!”

[Risate, qualche coretto di disapprovazione. Walter-zombie si volta, Rita va’ in cucina]

“Toh, ma c’è il mio migliore amico, Danny! Come te la passi?”
“B-bene amicone caro. Devo andare un attimo in cantina per una cosa.”
“Ma cosa c’è? Non ti senti bene? Se non fossi arci-sicuro giurerei che tu puzzi di vita.”
“N-no. Ma che dici Walt…Walty!”
“Ma certo. E’ impossibile, mi ricordo bene di quando Pietro il postino ci divorò entrambi. Ma sei uno splendore comunque, da dove l’hai preso quel piede nuovo? Non ce l’avevi l’altra volta!”
“Eh…al supermercato!”

[Risate]

(Non citare film orrendi su meravigliosi fumetti, idiota!)
“Comunque posso andare un attimo giù, dovrei prendere del vino, mi auto-invito a cena!”
“Mi casa es tu casa. Così mi farò perdonare per aver divorato tua madre!”
“Ah…mammina…”

[Rientra Rita]

“A tal proposito, ha chiamato qui, poco fa, dice che da quando è trapassata non la vai più a trovare.
“Tanto vale la preferivo sbranata!”

[Risate. Daniel approfitta del momento di ilarità per portarsi in cantina]

“Ma…la macchina…è di Swaroski! E c’è Belloccia seminuda dentro con una specie di nano-zombie-diavolo-vampiro mannaro!”

[I due notato Daniel, poi ritornano alle loro faccende, il mostro però gli dedica un ultimo sguardo]

“Pace, fratello!”
“E’ pure un hippy!”

[Risate]

(Ho capito, Danny caro. La macchina sta riepilogando tutto ciò accaduto finora. Quindi c’è ancora un’accozzaglia di generi in corso ma nel prossimo mondo dovrebbe finire tutto. Non serve la macchina, serve solo il portale. Aspetta che si apra la porta e andiamo via. Ci rincontreremo dall’altra parte, sicuramente)
“Finalmente una bella notizia. Mancano altri cinque minuti, cosa potrei fare?”
(Sei in cantina no? Prendi una bella bottiglia di vino e scolatela!)
“Giusto, ottimo consiglio!”

[Daniel si sposta verso la credenza tra i gemiti di Belloccia, afferra qualche bottiglia, e mostra un sorriso più che compiaciuto]
“Ottime annate. Mi scolo questo Barolo del 2005. Sarà ottimo.”
(Bevitelo anche per me)
“Lo farò senz’altro. Anche se ha un sapore strano, sarà il tappo.”

[Tre minuti e mezza bottiglia dopo]

“Il sapore persiste, è buono, niente da mettere in dubbio, ma è sempre strano. Fammi vedere gli ingriedienti.

[Primo piano sulla bottiglia.]

“Allora…vediamo…ingredienti: Acqua, uva, alcool, famiglia Barolo Tommaso?”

[Primo piano su Daniel schifato]

“Mi sono bevuto una famiglia?”
(Cosa ti aspettavi da un mondo di zombie?)
“Tu…meschino…lo sospettavi!”
(Mi avvalgo della facoltà di non rispondere!)
“Spera che nel prossimo genere non ci vediamo, perché sennò sei un uomo deceduto. E non tornerai come zombie. Io quella testa te la fracasso!”

[Si apre il portale]

“Walter…avrò la mia vendetta!”

[Daniel entra nel portale. Il mostro, dopo aver terminato ciò in cui era amorevolmente affaccendato, recupera la bottiglia e la beve, dopo un po’ lo sputa]

“Che profonda schifezza. Ci doveva essere qualche componente anemico in questa famiglia. Ah…non lo fanno più il vino umano di una volta…”

[Risatine sparse, sigla finale]

1 commento:

Carmensì ha detto...

la famiglia Barolo non me la aspettavo proprio ahahahahhaha! Ma sti due si rincontreranno mai???

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