giovedì 18 agosto 2011
(9)
Quando non sai cosa stai facendo, può capitare che non pensi neanche alle conseguenze. E molte volte ti cimenti in attività che non hai mai fatto o non sei capace nemmeno di fare. Aprire un portatile senza averne mai nemmeno formattato uno, far partite una moto da corsa senza aver mai guidato nemmeno un motorino, partire per un viaggio lastminute senza aver mai preparato una valigia. E le conseguenze, in questi casi, che siano un computer rotto, una moto scassata, o un viaggio perso per inesperienza, possono rovinare la giornata o un’esistenza intera. Daniel non ci aveva pensato quando aveva premuto il pulsante del suo telecomando per aprire il portale. Walter gli aveva avvisato, prima che iniziasse il loro vagare tra i generi letterari e non, che le porte si sarebbero aperte dopo mezz’ora o a malapena dopo un giorno esatto. Lui non aveva aspettato e per scappare via da un mondo che non li considerava amici, ha deciso di fuggire, provocando problemi che non si sarebbe mai aspettato.
Ora Daniel si trovava a terra, era appena uscito dal portale, di Walter nessuna traccia eppure l’aveva spinto del fascio di luce prima di lui. Visibilmente spaesato il povero ragazzo inizia a cercare l’amico in giro. Niente. Finché non ode la sua voce.
(Daniel)
“Walter? Dove sei?”
(Qui, ma solo con la mente. Dimmi la verità, ce ne siamo andati prima del termine del giorno?)
“Certo, dovevamo farlo. Rharley ci ha aiutati e prima che potessero farci qualcosa era meglio andarcene da quell’isola!”
(Hai fatto bene, vorrei dirti, ma purtroppo è successo ciò che temevo.)
“Cosa?”
(La forza del portale non era al suo massimo, tu sei riuscito a passare al posto mio perché avevi il telecomando con te. La mia invenzione ha una specie di ancóra di salvezza: salvaguarda sempre chi detiene il controllo del comando. Quindi io non sono qui, ma tu puoi sentirmi, e tu sei lì ma devi confrontarti con un problema ben più grave!)
“Sarebbe?”
(I generi…si sono mischiati! Tu sei in un luogo alternativo dove non esiste, per esempio, una sit-com americana. Ma tipo una sit-com con zombie e alieni post-apocalittica!)
“Che sarebbe una figata atroce!”
(Condivido. Ma attento, potresti trovarti in qualche thriller cospirativo, mezzo horror e con pause per battute sul ceto medio e sulla tipica famiglia patriarcale americana. Non sai cosa ti si può parare davanti!)
“Non ti preoccupare, sono pronto a tutto!” – dice, prima di incappare nella cosa più orrenda che potesse mai vedere.
“Rettifico tutto, Walter, questo mondo è orrendo, io odio questo posto. Voglio tornare a casa! Aiutami!”
(Non posso. Appena scade la mezz’ora tu salta nel portale, io dovrei riprendermi e trovarmi nel nuovo genere con te, ma dimmi cosa hai visto, non mi far preoccupare!)
“Vampiri! Fottuti teenagers vampiri!”
(Non ti invidio affatto!)
(Sigla di apertura.)
Daniel è inorridito. Davanti a lui un gruppo di giovani con sembianze vampiresche se le dà di santa ragione per conquistare l’amata Belloccia, l’umana più carina del circondario. I lupi mannari e gli zombie sono passati di lì per caso e si danno anche loro da fare per conquistare la bella paesana. Belloccia osserva in disparte la lotta per conquistarsi il suo amore, nota Daniel che guarda tutto l’incontro senza proferire parola, gli si avvicina.
“Ciao, straniero, anche lei è in codesti luoghi per partecipare alla singolar tenzone?”
“No, non mi permetterei mai.” – si accorge che la ragazza indossa abiti ottocenteschi, ora che ci fa caso anche tutti i duellanti sono vestiti d’epoca, la confusione di generi si inizia a notare. – “Sono solo un semplice spettatore.”
“Non è permesso ai comuni mortali di stazionare ad osservare la battaglia per il mio amore, ne andrebbe del mio buon nome.”
“Ed inoltre, straniero, se vossignoria è di parlantina veloce, potrebbe rivelar al mondo intero la presenza della mia specie” – aggiunge uno dei duellanti, un vampiro dall’aspetto nobile, che erge vittorioso dalla battaglia. – “E non posso assolutamente farvi abbandonare questo luogo sulle vostre gambe. A meno che…”
“A meno che?”
(A meno che?)
“A meno che lei non sia il portavoce del Re, che mi concede, finalmente, la mano della qui presente Belloccia dei Martiri Tagliuzzati e Messi in croce.” – bacia la mano della fanciulla che risponde con un gridolino e un arrossamento di guance.
“Ma certo che sono io! Mi chiamo…Darkinel, sono il nuovo emissario del nostro meraviglioso re. E in nome suo le concedo la mano di Belloccia, può baciare la sua promessa sposa, nobile cavaliere.” – un attimo dopo i due già giacevano sul prato e si rotolavano in un’estasi d’amore.
(Cribbio, ci siamo giocati la pornografia con quest’accozzaglia di generi!)
“Eh, lo so bene. Ma l’importante è aver evitato il mondo di vampiri infoiati che trombano con chiunque!”
Un istante dopo un vampiro, con sembianze di lupo mannaro, accenni di zombismo e due paia di corna, si avvicina a Daniel con un tomo rilegato nella sua mano putrefatta.
“Mi scusi, buon uomo, ho sentito senza volerlo che voi siete un membro del concilio del re di questo meraviglioso regno. Volevo appunto donarle, se ne sono degno, un mio componimento artistico in prosa. Lo dia al nostro regnante, senza ritegno, e se vuole lo può pubblicare dietro adeguato compenso!” – e se ne và.
“Mi fanno dei regali, tanto vale leggerli e cercare di capire com’è la letteratura in questo pazzo mondo.”
(Leggi a voce alta, che posso sentire anche io)
“Caro diario, nn so cs è success stamattina, ma so che sn in love con Belloccia. E’ una rgz così bona e così simpatica. Snt di amarla non sl x le OO grosse, ma anche xkè ha una bll anima. E vorrei, un grn, riuscire a prendergliela per donarla a lucifr, il mio oscuro padrone. Gg farò 1 battaglia x conquistar il suo <3, augurami good luck, amico diario *_*”
(Che roba oscena è?)
“S’intitola “the hells diares”, non so che roba immonda possa essere. Sembra una roba scritta da un quattordicenne infoiato!”
(Mi fanno più paura loro che una carica di zombie!)
“Comunque il portale si sta per riaprire, ci vediamo dall’altra parte, Walter?”
(Speriamo di sì, tu credici e ce la faremo)
“In questo momento, intanto, il caro vampirone ha finito con Belloccia. Ma tutti i partecipanti alla battaglia attendono il loro turno. E la signorina non sembra tanto dispiaciuta! Siamo arrivati alla pornografia dura e pura!”
(Soprattutto “dura”, direi!)
“Anche tu fai battute orrende, complimentoni!”
(Ho imparato dal migliore, ora salta in quel dannato portale e cerca di farmi ritornare ad essere una persona normale, non dico che avevo un bel corpo ma vorrei ritrovarlo!)
“Agli ordini, capo!”
Daniel preme il telecomando, un fascio di luce blu si proietta in alto. Capisce di non poter arrivare ad entrale nel portare senza l’ausilio di una scala, o di qualcuno che faccia da scala. Chiama il piccolo scrittore di poco prima e gli chiese se può salirgli in testa, sotto precisa richiesta del re. Gli assicura una produzione del diario in centomila copie, e la mano di Belloccia per gli anni a venire. Il vampiro-mutante-diavolo-zombie mannaro accetta e gli fa da scaletto. Con un balzo felino Daniel si lancia nel portale. Una luce accecante e violenta lo aspetta dall’altra parte.
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1 commento:
che bel componimento quello dell'essere strano che non ho capito bene cosa sia ahahahahahah!
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