lunedì 27 febbraio 2012

Addio, amici, addio


Una sera esci, la notte ritorni a casa, ti butti sul letto per gustarti il tuo meritato riposo e il giorno dopo, al mattino, con gli uccellini che cinguettano e il vento che si vuole portare via la veranda, ti rendi conto che hai la febbre. Un febbrone di quelli violenti. Ma forti proprio. Tipo che arrivano anche a 37. Vi rendete conto?

E' vero. Sono maschio, mi avete beccato. I luoghi comuni sono duri a morire e si sa che per un uomo, una febbre a 37, è sinonimo di battaglia al fronte senza giubotto antiproiettile e senza fucile. Io faccio parte di quella categoria: i distrutti. I derelitti. I moribondi. Insomma quelli che sono costretti ad ascoltare le battute di Ezio Greggio prima, durante e dopo la diretta. Povera gente.
E sono qui che volevo scrivere un post atipico per questo blog. O meglio lo volevo scrivere stamattina, l'avevo progettato ieri, ma ovviamente con la testa pesante, i brividi freddi, l'inappetenza(che per me è qualcosa di incredibile. Mi ricordo che anche con la febbre a 39, due anni fa, cenai regolarmentee abbondantemente) e il dolore agli occhi causato dal pc o da chissà cosa, non ho l'umore e la forza per scrivere quel paio di cose che dovevo scrivere.

Sì. Sono scuse. E tu le stai appena leggendo smuovendo la testa come per dirmi "dannato luttazzi4ever sono anni che accampi scuse quando non hai voglia di scrivere, non è meglio fare come il tuo collega che quando non ha niente da dire non scrive proprio? E così da non aggiornare il blog per anni?". Amico, io ti voglio bene ed aprezzo che tu stai leggendo queste mie parole ma senti: io sto male e tu stai bene, tu sei un uomo fortunato, non devi sopportare il verdetto del termometro digitale(che tutti odiano, sia chiaro) che mi dice 36 e 8 come un semplice numero e non una condanna a morte.
E non ho considerato l'opzione che, come spesso accade a queste diavolerie moderne, non riesce a considere l'effettiva consistenza del mio febbrone e che potrei travalicare i 37.2 o 37.3(in quel caso una corsa in ospedale, al pronto soccorso, sarebbe inutile ormai data l'enorme temperatura).

In tutto ciò guardo le veline che si smuovono e sento scottare sempre più la mia fronte. Dannato Gabibbo, mi fai sempre st'effetto.

A domani. Se sopravviverò alla dolorosa nottata!

1 commento:

Debora ha detto...

Innanzitutto io so donna e non uomo, 37 NON È FEBBRE, e potresti condurre la vita normalmente, ma hai detto bene, sei uomo, per cui il vostro 37 è un passo dalla fossa... Dai, tirati su e scrivi il post a modino!!! Son certa che è la stessa cosa che ti ha detto quella Santa della tua ragazza!!

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